29 Maggio

La Borsa fa il suo mestiere. La politica no

Ondata di vendite sui titoli di Stato italiani. Lo spread tra Btp e Bund sfonda quota 300, interessi sul titolo a due anni in ascesa verticale. Il governo neutro di Cottarelli non rassicura nessuno per un semplice motivo: nella sera del Quirinale si è aperto il caos istituzionale.

Mattinata balistica. È partita l'ondata di vendite sui titoli di Stato italiani, il mercato azionario sta colando a picco. Non siamo di fronte a una giornata nera, ma a un'escalation che può far saltare il banco del Paese.  Il titolare l'aveva scritto su List ieri, detto e ridetto in tv e in radio: balleremo la rumba e dire che il governo Cottarelli rassicura i mercati è una bugia. I mercati se ne infischiano per una semplice ragione, comprano, vendono e soprattutto vedono. Cosa? Seguite il titolare di List. Prima, un paio di numeri radioattivi:

Lo spread Btp-Bund alle 11.03 è a quota  +302 punti base:

Per farsi un'idea ancora più chiara di quello che sta accadendo in sala trading, ecco la curva del rendimento del Btp a due anni:

Che balzo. Basta? Ancora un numero: il mercato azionario a Piazza Affari perde il 3 per cento. Siamo alla prova empirica delle conseguenze inattese. E le conseguenze sono figlie di scelte sbagliate, pregiudizio morale, cecità intellettuale e ignoranza sul funzionamento dei mercati. Facciamo un recap della faccenda che abbiamo di fronte: kryptonite. E di Superman in giro non ce ne sono. 

Com'era la storia che bisognava calmare i mercati e dunque non si poteva nominare tal ministro dell'Economia che giocava a fare l'euro-critico? Ora che è arrivato il governo neutro, ora che abbiamo un già funzionario del Fondo monetario internazionale a Palazzo Chigi, ora, cribbio, tutto è risolto, la Borsa festeggia e i cittadini sono finalmente rassicurati, il loro voto non vale niente, ma la democrazia è salva e il portafoglio al sicuro. Applausi.  

Belli, i sogni. Poi c'è la realtà, puntuale, onesta, inesorabile. L'Italia non è mai stato un paese semplice da governare, ma dal 2008, l'anno della grande crisi, si dibatte nella shakespeariana lotta tra l'alba e il...


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