17 Maggio

La caduta di Mariupol

Kiev ordina "la fine dei combattimenti" nell'acciaieria Azovstal. Evacuazione dei soldati e controllo della città ai russi. Zelensky: "Abbiamo bisogno di eroi vivi". La realtà della guerra e il valore simbolico della presa della città portuale per Putin. Chi sta vincendo la guerra? Le altissime perdite di Mosca, il problema dell'esercito che rischia il logoramento. Perché "non vincere è comunque non vincere". "Un occidente prigioniero", le profezie di Kundera, noi e l'incompresa Europa centrale

A che punto è la guerra? Corre e alla fine la realtà arriva puntuale, inesorabile, onesta. I fatti sono squadernati, la guerra ha le proprie regole, la retorica evapora. Facciamo il punto nave, sul campo di battaglia c'è una storia con un finale previsto ma completamente rimosso da chi fin dall'inizio del conflitto ha sostituito la fiction ai fatti. Seguite il titolare di List, questo non è un fantasy, si chiama cronaca. Cominciamo con un po' di frasi che scattano l'istantanea.

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Guerra e pace. Non c'è Tolstoj, ritorna Chekhov

Viviamo tempi interessanti (forse troppo) e le parole dicono e contraddicono, ecco perché isolare le frasi di grandi e piccoli attori della scena aiuta a capire e carpire un po' della scenario. Siamo a Guerra e pace, senza Leone Tolstoj. 

Abbiamo bisogno di eroi vivi.

Volodimir Zelensky ha ordinato la resa dell'acciaieria Azovstal, fine dei combattimenti a Mariupol, evacuazione dei soldati che erano rimasti nell'acciaieria.

Stoccolma incubatore di terrorismo.

Così dice Erdogan sulla Svezia che dà riparo ai combattenti del Pkk. Il presidente turco ribadisce il no all'ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato. Secondo consolidata prassi, è il suo modo per alzare il prezzo della Turchia sul tavolo dell'Alleanza. 

L'adesione rafforzerebbe la sicurezza.

Lo afferma Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato. No comment.

La questione tornerà sul tavolo degli ambasciatori.

"La questione" è l'embargo sul petrolio russo. Non c'è l'accordo tra i paesi dell'Unione europea. Le parole sono di Josep Borrell, l'uomo che ha affermato che la guerra "sarà vinta sul campo di battaglia". Non si hanno per ora notizie di un suo commento su Azovstal.

L'Italia sarebbe tra i paesi più severamente colpiti da uno stop al gas russo.

Frase stampata nelle previsioni economiche di primavera della Commissione europea che rivedono al ribasso le stime sulla crescita italiana (2,4%...


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