15 Luglio
La caldissima estate
Temperature record, scioperi degli aerei, una guerra senza fine in Europa, sultani e dittatori in sella. La stagione post-pandemica è uno scenario torrido dove anche la fabbrica dei sogni di Hollywood protesta e si ferma. Scenari di un altro tempo (e città senza bambini)
Russia e Cina hanno annunciato "presto esercitazioni navali congiunte nel Mar del Giappone"; Benjamin Nethanyhau ha perso conoscenza in casa, è stato ricoverato al pronto soccorso, i medici dicono che il malore è stato causato da disidratazione; gli esperti del clima hanno previsto per domani l'inizio della terza ondata di caldo (e questa cos'è?); a Linate e a Malpensa è rimasto a terra un volo su cinque, ma i passeggeri erano avvisati e i disagi sono stati limitati; Antonio Tajani è stato eletto segretario di Forza Italia (è iniziato il dopo-Berlusconi); Elly Schlein è a Napoli e ha detto che bisogna fare una legge sul conflitto di interessi (qui il dopo-Berlusconi non è mai iniziato); è rottura totale tra l'Inter e Lukaku; il maestro Alberto Veronesi ha diretto ieri sera con una benda calata sugli occhi la Boheme ambientata nel '68, con Mimì in minigonna e richiami alla contestazione giovanile, il pubblico del Festival Pucciniano di Torre del Lago (Lucca) lo ha omaggiato con un "buffone". Manipolando uno degli incipit più belli della storia della letteratura (L'uomo senza qualità, Robert Musil) possiamo metterla così: "Insomma, con una frase che quantunque un po' antiquata riassume benissimo i fatti: era una bella giornata di luglio dell'anno 2023". Vediamo un po' di fatti.
01
Ondate di caldo e eventi climatici anomali
Fa caldo, una non-notizia visto che siamo al 15 luglio. Ma nel tempo dei numeri e delle statistiche, della raccolta e organizzazione dei fatti, la notizia c'è, secondo la Nasa giugno è stato il mese più caldo di sempre (da quando sono rilevati i dati, naturalmente), le temperature record hanno superato i 40°C in alcune zone dell'Europa meridionale. L'Italia ha emesso un "allarme rosso" in 16 città, le cronache sono quelle dell'attesa per la colonnina di mercurio che batte tutti i...
Russia e Cina hanno annunciato "presto esercitazioni navali congiunte nel Mar del Giappone"; Benjamin Nethanyhau ha perso conoscenza in casa, è stato ricoverato al pronto soccorso, i medici dicono che il malore è stato causato da disidratazione; gli esperti del clima hanno previsto per domani l'inizio della terza ondata di caldo (e questa cos'è?); a Linate e a Malpensa è rimasto a terra un volo su cinque, ma i passeggeri erano avvisati e i disagi sono stati limitati; Antonio Tajani è stato eletto segretario di Forza Italia (è iniziato il dopo-Berlusconi); Elly Schlein è a Napoli e ha detto che bisogna fare una legge sul conflitto di interessi (qui il dopo-Berlusconi non è mai iniziato); è rottura totale tra l'Inter e Lukaku; il maestro Alberto Veronesi ha diretto ieri sera con una benda calata sugli occhi la Boheme ambientata nel '68, con Mimì in minigonna e richiami alla contestazione giovanile, il pubblico del Festival Pucciniano di Torre del Lago (Lucca) lo ha omaggiato con un "buffone". Manipolando uno degli incipit più belli della storia della letteratura (L'uomo senza qualità, Robert Musil) possiamo metterla così: "Insomma, con una frase che quantunque un po' antiquata riassume benissimo i fatti: era una bella giornata di luglio dell'anno 2023". Vediamo un po' di fatti.
01
Ondate di caldo e eventi climatici anomali
Fa caldo, una non-notizia visto che siamo al 15 luglio. Ma nel tempo dei numeri e delle statistiche, della raccolta e organizzazione dei fatti, la notizia c'è, secondo la Nasa giugno è stato il mese più caldo di sempre (da quando sono rilevati i dati, naturalmente), le temperature record hanno superato i 40°C in alcune zone dell'Europa meridionale. L'Italia ha emesso un "allarme rosso" in 16 città, le cronache sono quelle dell'attesa per la colonnina di mercurio che batte tutti i record, in Sardegna dovrebbe raggiungere i 47 gradi. In Grecia i funzionari hanno chiuso l'Acropoli per alcune ore venerdì e sabato.
Negli Stati Uniti la distribuzione degli eventi anomali è tutta in questa mappa:
Questo modello di rappresentazione andrebbe fatto anche per l'Italia, è utile per avere un quadro complessivo degli eventi.
02
Il doppio passaporto di Erdogan
Vilnius, 12 luglio 2023. Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan durante il vertice Nato (Foto Epa).Il protagonista del vertice Nato a Vilnius è stato Recep Tayyip Erdogan. L’uomo di Ankara è diventato lo snodo di tutte le partite tra Oriente e Occidente, ha messo la Turchia al centro e, monitorando con i baffi tutti i giocatori, ha cominciato a fare il mazziere al tavolo. A Vilnius, era lui a ricevere e gli altri ad attendere il proprio turno, tutti in fila dal sultano. Ha confermato che Putin in agosto sarà in Turchia, poi ieri ha giocato d’anticipo il punto sull’accordo sul grano, una mossa che al Cremlino non è piaciuta ma Putin dovrà farsene una ragione perché Erdogan nella partita a scacchi della della storia contemporanea è alfiere e torre, pronto all’offesa e all’arrocco. Fu Putin a telefonare a Erdogan nel colpo di Stato del 2016, è stato Erdogan a chiamare Putin nei giorni del golpe di testa di Prigozhin. Erdogan è dentro la Nato quello che la Nato non può fare, ha il ‘doppio passaporto’ dell’Occidente e dell’Oriente e lo uso nelle porte girevoli della diplomazia.
03
Il contro golpe di Putin continua
Russia, 4 luglio 2023. Vladimir Putin in volo verso il Daghestan (Foto: Epa).Il contro golpe di Putin continua. Dopo la 'scomparsa' dalla scena del generale Sergei Surovikin, capo delle forze aerospaziali, considerato troppo vicino al gruppo Wagner, un altro alto ufficiale è stato mandato a casa. Ivan Popov ha accusato i vertici militari di aver deluso le truppe russe, così è stato accompagnato alla porta, licenziato. Secondo il Wall Street Journal, a seguito dell'ammutinamento dei Wagner sono stati sospesi o licenziati circa 15 alti ufficiali.
04
Sciopero a Hollywood
Los Angeles, 14 luglio. Manifestazione davanti agli studi della Disney (Foto: Epa).Boom dello streaming e conti in rosso. Produzioni da record e scioperi dei lavoratori. Il cinema della protesta nel cinema è intrigante, arriva in un momento critico per l'industria, gli scrittori e gli attori di Hollywood hanno bloccato le produzioni. Sciopero. Lo stop totale sarebbe un inedito negli ultimi sessant'anni. Il fatto è più che politico, dice molto sulla contemporaneità, fa emergere premonizioni, quando Hollywood si fermò nel 1960, il leader del sindacato degli attori era il signor Ronald Reagan. E nella protesta di oggi ci sono i timori sull'uso dell'Intelligenza Artificiale, non trascorrerà molto tempo prima di vedere un film senza il tocco dell'umano. Lo spettacolo è il dramma di chi sente la minaccia della serialità della macchina, si parte dalla sceneggiatura, ma si finisce dritti sul palcoscenico con divi digitali (e in un futuro partiti e leader politici) che si moltiplicano in un dominio dell'irrealtà dove algoritmo, supercomputer e microchip per la grafica fanno la storia.
Torniamo sulla terra. Lo sciopero di Hollywood è un urlo prima della fine, mentre attendiamo il nuovo inizio, ma prima bisogna toccare il fondo. Dunque, disperazione e sciopero, realismo e utopia. "È il momento peggiore del mondo", dice il numero uno di Disney, Bob Iger che sottolinea l'irrealismo delle aspettative. Sarà così, ma sotto c'è altra, la tagliente inquietudine della fiction che si auto-riproduce, il robot nei teatri di posa, ChatGPT che scrive i dialoghi. Immaginate Raymond Chandler che cosa avrebbe detto di fronte a questo declino dell'umano, con il revolver sul tavolo e l'whisky in mano. E Federico Fellini, cielo, avrebbe messo una sottana all'androide. Tutto è fermo, tutto si muove. I bilanci delle piattaforme piangono, o arrivano tagli o si chiude, o si fanno fusioni o si fonde la macchina da presa. Quanto al box office, Indiana Jones, The Flash e Elemental vanno male, i supereroi sono sempre la stessa minestra, Tom Cruise ha quell'espressione da prima o poi ci caschi da trent'anni. Sono in crisi nera perfino le sale di Bollywood, figuriamoci il resto. Ah, c'è il cinema d'autore, vai con l'appello degli intellettuali e buonanotte agli incassi che da qualche parte bisognerà pur ragranellare.
Qualche idea sul futuro? Basta guardare al passato, rivedetevi 'Caccia al ladro', la sceneggiatura è di John Michael Hayes (un genio della scrittura cinematografica), la regia è di Alfred Hitchcock (che faticava a sopportare il talento di Hayes che ha prodotto i suoi film migliori), la scena è di Cary Grant e Grace Kelly, tutto quello che serve in celluloide. Scrivere, vedere, recitare. Non finirà mai.
05
Quanto è fake ChatGPT? L'America apre un'inchiesta
Sam Altman, fondatore di OpenAI (Foto: Dpa).La Federal Trade Commission ha aperto un'inchiesta sulla gestione dei dati di OpenAI. Le autorità americane starebbero verificando se ChatGPT abbia danneggiato la reputazione delle persone pubblicando informazioni false. Se pesco e rielaboro fake news, diffondo fake news. Grandi scoperte dell'intelligenza umana che ha prodotto le fake news.
06
Le città senza bambini
Un dettaglio dei palazzi del quartiere di Belgravia, Londra (Foto di Serhii Kabakov su Unsplash).Inverno demografico, costi stellari, città per ricchi e senza bambini. Un giro di pagina del Financial Times. “Il London Councils, che rappresenta i 32 distretti e la City of London Corporation, prevede una diminuzione del 7,6% del numero di alunni della scuola materna in tutta la città tra il 2022-23 e il 2026-27, l'equivalente di circa 243 classi”. Stesso destino per San Francisco, Seattle, Washington DC. Attenzione, l’Asia delle megalopoli sta seguendo questo processo di senilizzazione accelerata: “A Hong Kong, per ogni adulto sopra i 65 anni ci sono, per dirla in modo crudo, 0,7 bambini, e a Tokyo sono ancora meno (0,5)”.
L’Italia, lo Stato con la popolazione più vecchia del mondo insieme alla Germania e al Giappone, è nel vortice di questa tempesta di solitudine, oltre il 30% delle famiglie è costituito da una sola persona. Si può fare la grande retorica del borgo, ma senza le grandi città è impossibile innovare e rinnovare la nazione. Roma è persa, in caduta rapida perfino nella tragedia quotidiana, diventano raccolta indifferenziata anche il tentacolare decadentismo e la commedia con le mani in pasta. Roma nella sua impossibilità di cambiare quello che è sempre stata, impero e suburra, scivola nella storia di misera quotidiana sopravvivenza al sistema del sopruso, dell’abuso, del tavoliname che sfascia il sublime, in un diluvio di chiamate a vuoto ai tassinari, il degrado romano è visibile senza sconti, a partire dal Campidoglio, il tour della monnezza è attrazione e repulsione, il nefasto è in scena.
I grattacieli del 'Bosco verticale' a Milano (Foto di Daniel Seßler su Unsplash)Il problema è che anche Milano, il posto d’Italia che dopo lo shock del Covid è ripartito a razzo, è nella spirale della Grande Fuga. Quel prima e dopo della pandemia che tutti abbiamo percepito, lascia sul terreno il rebus del ‘tenere’ a Milano chi cerca il sogno e chi lo ha realizzato. Essendo il posto dove ‘si può fare’, improvvisamente la domanda di abitazioni diventa il problema del reddito, dell’offerta, del luogo per soli ricchi. Non è solo una questione urbanistica - i costi delle case - ma di modello sociale che l’accelerazione sta plasmando. Milano è un altro mondo (come la Puglia delle masserie, calamita di investimenti esteri), tornano gli stranieri, cercano fortuna i (pochi) giovani, il cortocircuito esplode nel momento in cui il desiderio è respinto dal canone di locazione, per non parlare dell’acquisto. Il rapporto della Fondazione Ambrosianeum presentato nel marzo scorso apre la scena di ombre e luci di Milano, da una lettura operosa sull’oggi e il domani. Ecco un passaggio dell'intervento di Giovanni Fosti, presidente della Fondazione Cariplo: “Milano è il capoluogo più ricco d’Italia per quanto riguarda il reddito medio, ma è anche tra le città più diseguali del nostro Paese. Basti pensare che a Milano il 13% dei contribuenti possiede metà della ricchezza. Suddividendo i redditi in quattro fasce, la fascia dei redditi più alti a Milano pesa più del doppio rispetto alla media nazionale (13,6% contro 5%). Già durante la pandemia, Caritas Ambrosiana aveva segnalato un “aumento vorticoso” delle richieste di aiuto e l’emergere di un nuovo tipo di povertà, che colpisce persone che vivevano in situazioni di fragilità ben prima della pandemia e la cui posizione è precipitata a causa della crisi. Questo aumento delle disuguaglianze colpisce anche i bambini. Secondo un’elaborazione dell’Osservatorio di Fondazione Cariplo, già nel 2017 nella città di Milano i minori in condizione di povertà assoluta, le cui famiglie ricevevano una forma di sostegno al reddito, erano circa 19.700. Secondo i dati più recenti, disponibili a livello nazionale, un minore su sette in Italia si trova in situazione di povertà assoluta, quasi tre punti percentuali in più rispetto a quanto rilevato prima della pandemia”.
L’evoluzione delle metropoli è una storia che apre buchi difficili da rammendare quando lo strappo è consumato. Sul Financial Times si ricorda che ben prima della pandemia, Joel Kotkin, autore di ‘La città umana’, un decennio fa ha scritto sulla prospettiva di una città senza bambini, affermando che le città statunitensi "si sono imbarcate in un esperimento per liberare le nostre città dai bambini...". La tanto sbandierata e autocelebrata "classe creativa" - un gruppo demografico che comprende non solo professionisti single, ma anche coppie benestanti senza figli, nidi vuoti e studenti universitari - occupa gran parte dello spazio urbano un tempo occupato dalle famiglie. Sempre più spesso le nostre grandi città americane, da New York e Chicago a Los Angeles e Seattle, si stanno trasformando in parchi giochi per ricchi".
Qualche anno dopo, siamo oltre, i creativi di domani non riescono a sopportare i costi dell’oggi. Vale anche per Milano, non è solo San Francisco, non è un fatto lontano della Silicon Valley, non è il problema dell’affitto a Belgravia. Lo spiega sulla rivista ‘Vita e Pensiero’ Elena Granata, professore di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano: “A lasciare la città sono soprattutto giovani e giovani famiglie prefigurando un paradosso di cui la politica locale non potrà non tenere conto: sono proprio i giovani, giovani creativi, capaci di impresa, attratti a Milano dalla sua promessa di libertà e possibilità di intrapresa, quelli che hanno fatto di Milano-Milano, i più penalizzati”. Smarrita Roma nella sua 'grande bellezza', il sogno italiano ha bisogno di Milano.
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o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.