18 Agosto
La campagna dell'estate e quella d'inverno
Da una parte la campagna elettorale italiana, dall'altra l'arrivo del Grande Freddo. La Russia affila l'arma energetica. Medvedev provoca, mentre il prezzo del gas vola. Il Pd vede gli spettri (fascismo, presidenzialismo, putinismo). Liste del centrodestra in arrivo. 'Prima donna', Meloni sullo Spectator
A che punto è la campagna elettorale? Sta accelerando, tra oggi e domani saranno completate le liste dei partiti, da lunedì i candidati saranno in pista nei collegi, a fine mese riprenderanno tutti i programmi televisivi. Siamo davanti a uno spartiacque. Chi dice che questa elezioni non cambierà nulla si sbaglia, perché ci sono fattori interni che sono già pienamente emersi (la leadership di una donna che chiuderà e aprirà una nuova fase nel centrodestra, la sua probabile premiership, il fattore Giorgia) e altri che stanno rotolando a valle (il ridimensionamento netto del fenomeno dei Cinque Stelle, il dato tutto da scoprire sul Terzo Polo - fermo nei sondaggi intorno al 6% - e il problema del che fare? nel Partito democratico che ha bisogno di una profonda autoriforma che a giudicare dalle candidature è lontanissima. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List, ci aspetta un ruggente mese di settembre. Sulle montagne russe
01
Medvedev prepara la campagna d'inverno
Ops, a proposito di montagne russe: Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, ha consigliato ai cittadini dell'Unione europea di pretendere dai governi (definiti i "loro idioti") spiegazioni sul no al gas russo e lo stop ai rapporti diplomatici e commerciali con Mosca. "Vorremmo vedere i cittadini europei esprimere non solo una silenziosa insoddisfazione per le azioni dei loro governi, ma dire anche qualcosa di più chiaro. Ad esempio, chiamarli a rendere conto, punirli per la loro palese stupidità", ha scritto su Telegram l'ex presidente russo. "Se il prezzo della democrazia è il freddo in casa e i frigoriferi vuoti, tale democrazia è per dei pazzi", ha denunciato Medvedev che ricorda come quattro governi in Europa hanno già rassegnato le dimissioni, e "questa non è chiaramente la fine". "I voti degli elettori sono una...
A che punto è la campagna elettorale? Sta accelerando, tra oggi e domani saranno completate le liste dei partiti, da lunedì i candidati saranno in pista nei collegi, a fine mese riprenderanno tutti i programmi televisivi. Siamo davanti a uno spartiacque. Chi dice che questa elezioni non cambierà nulla si sbaglia, perché ci sono fattori interni che sono già pienamente emersi (la leadership di una donna che chiuderà e aprirà una nuova fase nel centrodestra, la sua probabile premiership, il fattore Giorgia) e altri che stanno rotolando a valle (il ridimensionamento netto del fenomeno dei Cinque Stelle, il dato tutto da scoprire sul Terzo Polo - fermo nei sondaggi intorno al 6% - e il problema del che fare? nel Partito democratico che ha bisogno di una profonda autoriforma che a giudicare dalle candidature è lontanissima. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List, ci aspetta un ruggente mese di settembre. Sulle montagne russe
01
Medvedev prepara la campagna d'inverno
Ops, a proposito di montagne russe: Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, ha consigliato ai cittadini dell'Unione europea di pretendere dai governi (definiti i "loro idioti") spiegazioni sul no al gas russo e lo stop ai rapporti diplomatici e commerciali con Mosca. "Vorremmo vedere i cittadini europei esprimere non solo una silenziosa insoddisfazione per le azioni dei loro governi, ma dire anche qualcosa di più chiaro. Ad esempio, chiamarli a rendere conto, punirli per la loro palese stupidità", ha scritto su Telegram l'ex presidente russo. "Se il prezzo della democrazia è il freddo in casa e i frigoriferi vuoti, tale democrazia è per dei pazzi", ha denunciato Medvedev che ricorda come quattro governi in Europa hanno già rassegnato le dimissioni, e "questa non è chiaramente la fine". "I voti degli elettori sono una potente leva di influenza anche sui politici più congelati. Quindi agite, vicini europei! Non rimanete in silenzio. Chiamate i vostri idioti a rendere conto delle loro azioni. E vi ascolteremo. Il vantaggio è evidente, l'inverno in compagnia della Russia è molto più caldo e confortevole che in uno splendido isolamento con il fornello del gas spento e i termosifoni freddi".
Mosca, Cremlino. Vladimir Putin e Dmitri Medvedev (Foto Epa).Medvedev è un provocatore, il suo messaggio mostra come i russi stanno usando la comunicazione per creare scompiglio nelle democrazie. Stanno preparando la 'campagna d'inverno' di Mosca. Non ci vuole un genio capire cosa sta accadendo: preparano il terreno, alimentano un dibattito pubblico sulle 'interferenze' della Russia nelle democrazie, poi con il freddo chiuderanno il rubinetto del gas. Invece di concentrarsi sul problema (il gas, le scorte, un piano energetico per l'oggi e il domani) la politica italiana casca in pieno nella botola aperta da Medvedev, così il centrosinistra chiede al centrodestra di "prendere le distanze" dalle parole del terribile Dmitri che punta esattamente a questo, spaccare l'opinione pubblica, indebolire il sistema e vedere che succede in pieno inverno.
***
Fatti concreti? A tutto gas (occhio al prezzo). E in Germania hanno un problema e cercano di evitare quel che oracola Medvedev.
02
Record del prezzo del gas. E la Germania abbasserà l'Iva
Il prezzo del gas al Ttf di Amsterdam sta frantumando un record dopo l'altro. Dopo un'apertura intorno ai 225 oggi ha registrato un'altra chiusura al massimo storico: 241 euro al Megawattora, la quotazione più alta di sempre.
C'è un problema con il gas a Berlino. Olaf Scholz, cancelliere della Germania (Foto Ansa).
La Germania ha un problema di scorte (e prezzo sempre più alto), abbasserà l'Iva sul gas al 7% per aiutare i consumatori. In Germania si teme per la tenuta sociale e l'appoggio alla campagna militare in Ucraina. Il cancelliere Olaf Scholz cerca una soluzione e quella dell'Iva è la via più diretta. Si tratta, ha spiegato Scholz, di una misura temporanea che ha l'obiettivo di aiutare i consumatori di fronte all'impennata dei prezzi innescata dalla guerra in Ucraina (non solo, ma questa è la vulgata). L'aliquota passerà dal 19% al 7% e rimarrà in vigore almeno fino alla fine di marzo 2024. "Ci aspettiamo che le aziende trasmettano questa riduzione ai clienti al 100%", ha spiegato Scholz. Achtung.
03
Mosca, export di energia a +38% nel 2022
Le sanzioni? Colpiscono l'economia russa, senza alcun dubbio. Ma non la stanno piegando e l'effetto boomerang non è solo quello che subiscono le economie occidentali. Se chiudi una porta, se ne aprono altre, il commercio non è a senso unico. Reuters ha visionato un documento interessante del ministero dell'Economia di Mosca e la notizia è la seguente: l'export di petrolio e l'aumento dei prezzi del gas faranno salire i proventi energetici della Russia a 337,5 miliardi di dollari quest'anno, con un aumento del 38% rispetto al 2021. Aveva ragione Gordon Gekko: il denaro non dorme mai.
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Fin qui, la realtà dell'inverno che sta arrivando. Poi c'è la campagna balneare in Italia.
04
Il Pd e la campagna degli spettri
Dopo il fascismo, c'è la campagna contro il presidenzialismo. Agitare lo spettro fa prendere voti? I dubbi su questa strategia sono più che fondati. Il presidenzialismo va bene solo se è degli altri, in Italia no. Quello di Macron? Elegante, à la page. Quello di Biden? Un baluardo democratico, wonderful.
Penultimatum, appelli, una campagna in salita. Il segretario del Pd Enrico Letta (Foto Ansa).Dunque stamattina Enrico Letta si è acceso così: "Chi propone una torsione presidenziale gioca sull'uomo o la donna forte di cui il nostro sistema non sente il bisogno, la nostra Costituzione è anti-presidenzialista". Ne discende che la Costituzione è irriformabile, o meglio riformabilissima, ma solo quando lo fa il Pd (e i precedenti sono pessimi, Titolo V). A dire il vero, per una certa precisione nella cronaca, il primo pensiero di Letta al mattino non è il fascismo né la Costituzione, è lui, Renzi, dunque si torna al problema dell'ombelico delle liste del Pd e il segretario insiste sul punto, sparge sale, non supera la fase del sudoku, dice che "non è vero" che nelle liste del Pd sono stati eliminati i nemici interni, "basta scorrere l'elenco per rendersene conto. Le liste del 2018 erano un monocolore renziano, stavolta invece garantiscono il pluralismo interno". "È evidente che avrei voluto ci fosse più spazio per tutti ma il taglio dei parlamentari ha reso tutto molto complesso e le proteste purtroppo devono tenere conto di questa riduzione". Sul passaggio "avrei voluto" si sono schiantati tutti i segretari del Pd. Agitare il fascismo è un'idiozia sul piano storico e politico, quanto al presidenzialismo, ci sono un paio di commissioni bicamerali che affrontano il tema, con il contributo della sinistra e non di secondo piano.
05
Renzi: il presidenzialismo non è una minaccia
E Matteo Renzi che fa? Il controcanto a Letta (e si diverte, come vediamo nella foto Ansa qui sopra), fa l'ariete da una posizione riformista, va a caccia dei voti a sinistra, di coloro che non ne vogliono sapere di stare dalla stessa parte di Fratoianni e Bonelli, logico. E soprattutto lancia un segnale politico per il 'dopo' che è molto importante: "Non mi strappo le vesti e nemmeno i capelli sul presidenzialismo, chi dice che è una minaccia per la democrazia afferma che Usa o Francia non sono paesi democratici, il che è una follia. Io sono per il 'sindaco d'Italia' ma finché non c'è questo sistema tocca al Parlamento decidere e lì si fanno e si disfano le maggioranze. Finché queste sono le regole si gioca così. Io sogno che il prossimo presidente del Consiglio sia Mario Draghi, non Giorgia Meloni, ma se avrà i numeri staremo lealmente all'opposizione". Renzi sarà antipatico a molti, ma le sue argomentazioni sul piano politico non fanno un plissé. Si gioca tutto con il Terzo Polo e lo sa. Anche Calenda. E infatti sulla scheda c'è il suo nome. Con un buon risultato sarà premiata la generosità di Renzi. Con i numeri bassi, il problema sarà di Carletto.
06
La Lega ricandida la squadra di governo
Dall'altra parte, à droite, nelle prossime ore ci sarà la limatura finale delle liste del centrodestra, entro venerdì saranno chiuse le candidature. La Lega conferma tutta la squadra di governo, saranno candidati i ministri, i vice ministri e i sottosegretari, così come i capigruppo e i vicesegretari. Tra i leghisti sarà candidato anche Antonio Angelucci, editore di Libero, eletto nell'ultima legislatura con Forza Italia. Siamo alle rifiniture, presto avremo il quadro completo.
07
Meloni, le tasse e il rapporto tra Stato e fisco
Giorgia Meloni punta a presentare una squadra con innesti di figure esperte, il suo obiettivo è quello di costruire un nucleo conservatore che sarà il motore del prossimo governo. Ci riuscirà? Prima deve vincere le elezioni, chiaro, è obiettivo probabilissimo, il trend è nettamente a favore di Meloni, ma la campagna deve ancora esprimere tutta la sua forza e dunque questo scenario va verificato in ogni suo aspetto (intensità della campagna, sondaggi, coerenza del messaggio, aspettative degli elettori, contesto internazionale) ogni giorno fino al voto. Lei, Meloni, ribadisce alcuni punti chiave: le riforme istituzionali che servono per far uscire il paese dalla palude (la "Costituzione bellissima" è vecchia, c'è poco da filosofare sul tema, la letteratura è ampia e disponibile a chiunque, in versione bipartisan), il rapporto tra Stato e imprese, cittadini e fisco, un cardine della politica conservatrice.
Corsa per la premiership. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia (Foto Ansa).Meloni propone "una rivoluzione copernicana nei rapporti tra lo Stato e le imprese. Non bisogna disturbare chi vuole fare. Serve una burocrazia snella, tasse sostenibili e un rapporto equilibrato tra Stato e fisco". Si tratta di un punto molto importante, declinato in maniera seria e equilibrata rispetto a quanto afferma la sinistra (che parla di patrimoniali in un momento in cui il problema è quello di aiutare le imprese in un inverno che sarà durissimo) e dagli altri partiti della coalizione (la flat tax di Berlusconi e Salvini che Meloni ha con fermezza riportato sulla terra). La riforma fiscale è necessaria, la giungla fiscale è un problema urgente. Meloni colloca il dibattito sulla tassazione in uno scenario politico (e culturale) che cerca di segnare la fine degli oracoli delle tabelline, dei tecnici senza investitura, degli economisti elevati a leader politici (con l'arretramento della politica, un grave errore), il tentativo è quello di ricondurre il tema chiave della tassazione a quello della libertà ("no taxation without representation"), legarlo a una visione della società più aperta, dove lo Stato non è padrone né predone.
08
Tolkien, Scruton e "sarei Tory". 'Prima donna' sullo Spectator
"Prima Donna". Così Giorgia Meloni viene incorniciata sulla copertina dello 'Spectator', storica rivista conservatrice inglese. Il sommario chiede se davvero sia lei "la donna più pericolosa d'Europa?" e la risposta non è quella attesa da chi fa delle domande retoriche le proprie certezze. Perché Nicholas Farrell scavalca il cliché e dipinge un ritratto di Meloni con tutte le domande (e le risposte), senza scadere nel dejà vu. Il risultato? C'è tutto quello che ti aspetti da una leader della destra che potrebbe diventare il primo premier donna nella storia d'Italia ("nel dna di Fratelli d'Italia non c'è la nostalgia del fascismo, del razzismo o dell'antisemitismo. C'è invece il rifiuto di ogni dittatura: passata, presente e futura"), c'è la biografia di una donna che ha saputo trasformare la sofferenza in forza, ma c'è anche qualcosa in più che di solito si coglie bene solo negli incontri di Atreju. Cosa? Nello Spectator ci sono le tappe di un viaggio non conformista nella cultura.
Tre sono i passaggi che restano sul taccuino. Il primo, come fatto politico, quando Meloni ricorda che gli attacchi degli avversari hanno un fil rouge, un elemento di teoria politica di Antonio Gramsci (che a destra è sempre stato letto, compariva nelle tesi sulla 'svolta di Fiuggi'): "La sinistra ha il controllo della cultura. È il mainstream. Non solo in Italia. Loro lanciano il grido di aiuto: e tutti ci si buttano sopra". Il secondo, come segno culturale, quando Meloni evoca il filosofo Roger Scruton: "Credo che oggi la grande sfida a livello globale, non solo in Italia, sia tra chi difende l'identità e chi non la difende", dice. Questo è ciò che intendeva Scruton quando diceva che se si distrugge qualcosa, non necessariamente si fa qualcosa di nuovo e migliore. Se fossi britannica probabilmente sarei una Tory. Ma sono italiana"). Il terzo, come presenza letteraria, quando Meloni ricorda la lezione di J. R. R. Tolkien: "Il Signore degli Anelli non è un libro che insegna qualcosa. È un libro che ti aiuta a scoprire chi sei, che è un'altra cosa. Soprattutto, Tolkien mi ha fatto capire che il potere non è una conquista ma un nemico, un problema da tenere sotto controllo, al guinzaglio"). Meloni confessa allo Spectator: "Mi spaventa". Candore? No, esperienza della politica. Chi ha timore non ha paura, è un buon punto di partenza per affrontare la sfida del voto e la fatica del governo.
09
Laffer e "l'Italia posto ideale per una flat tax"
Casa Bianca, Studio Ovale, 1981. Ronald Reagan illustra il suo piano fiscale (Foto National Archive).Sulla flat tax segnalo un'intervista di Arthur Laffer su Repubblica. Laffer è il padre della teoria sulla 'tassa piatta', diede il chiodo alla politica fiscale di Reagan sul taglio fiscale. Storia incredibile, la curva fu disegnata da Laffer nel 1974, alla Casa Bianca c'era Gerald Ford) sul tovagliolo di un ristorante, mentre pranzava con il giornalista Jude Wanniski, Dick Cheney e Donald Rumsfeld, che lavoravano con il presidente Ford. Wanniski rese popolare la teoria Cheney e Rumsfeld fecero il resto.
Casa Bianca, 1974. Dick Cheney, Gerald Ford e Donald Rusmfeld (Foto Ford Library).'Art' Laffer è una leggenda, un pezzo della storia americana. Intervistato da Eugenio Occorsio, Laffer ha detto una cosa notevole: "Continuo a pensare che proprio l'Italia sarebbe il posto ideale per una flat tax: avete un sistema complesso, a volte ingiusto, sovraccarico di ogni possibile scappatoia, ma non sarebbe meglio una tassa sola precisa e chiara eliminando il ginepraio di tax expenditures (agevolazioni e detrazioni, ndr)? Poi si possono sempre prevedere alcune deduzioni e agevolazioni per i meno abbienti, e ovviamente lotta senza quartiere contro l'evasione come abbiamo fatto in America". È Laffer, dunque bisogna prendere nota e cominciare a pensare alla riforma fiscale. Chiunque vinca, è uno dei problemi del prossimo governo. Chiudere con la politica degli aiuti a pioggia (e a vuoto), rimettere ordine nel caos (e negli imbrogli) del reddito di cittadinanza, agevolare il lavoro, far pagare le tasse a tutti, costruire un fisco dal volto umano. Più che un'impresa, un miracolo.
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l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.