7 Febbraio

La Cina ha un problema con un eroe

Nella crisi del coronavirus il regime scopre la sua debolezza di fronte alla bugia e alla verità: la rabbia del popolo per la morte di Li Wenliang, il giovane medico che identificò il male e per questo fu accusato dalle autorità. L'Italia? In pieno catechismo di Sanremo

Viviamo tempi interessanti (forse troppo) e per soprammercato in uno strano paese che conferma (Winston Churchill dixit) di perdere le guerre come se fossero partite di calcio e perdere le partite di calcio come se fossero guerre. Qual è la notizia del giorno in Italia? Cribbio, che domande titolare, lo scontro tra Fiorello e Tiziano Ferro. Non ci credete? Presto lo vedrete. Prima facciamo il punto nave (figurato e letterale) della crisi del coronavirus. È morto un eroe. E in Cina il regime lo ha sottovalutato. Sono le conseguenze inattese della bugia e della verità. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.

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La rabbia per la morte di Li Wenliang

I morti (637). I contagiati (31.211). I sommersi e i salvati. E poi la storia che ti toglie il fiato, ti dice che la vita è fatta di eroi silenti, d'infinito coraggio. Li Wenliang, 34 anni, oftalmologo, fu il primo a identificare il nuovo coronavirus, fu minacciato, interrogato, accusato di creare allarme sociale, costretto a ritrattare quanto raccontò. È morto ieri nell'ospedale di Wuhan. Coronavirus. La sua morte ha creato una rivolta sui social, la notizia della sua scomparsa è stata visualizzata 1,5 miliardi di volte. La Cina immensa. La Cina invisibile. L'uomo in rivolta. La censura ha cancellato le critiche al regime, come se bastasse questo a spegnere la coscienza. Il coronavirus ha rivelato i limiti di Xi Jinping, del regime, dei mandarini del Partito comunista cinese. Li conoscevamo anche prima, nonostante gli applausi dell'Homo Davos al Comandante Xi. Il patriota? È stato il soldato Li, padre di un bimbo di cinque anni, la moglie in attesa di un altro. È morto sul campo. Per curare cinesi malati che il regime non voleva vedere. Chi è l'eroe? Hanno pagato ai familiari un risarcimento di 104 mila...


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