1 Febbraio
La crisi dei missili tra Stati Uniti e Russia è aperta
L'amministrazione Trump sospende il trattato anti-missile INF firmato nel 1987 da Reagan e Gorbaciov. Le tensioni tra Washington e Mosca sono al massimo dai tempi della Guerra Fredda. Il segretario di Stato Mike Pompeo: "La Russia ha violato il trattato, mette a rischio le vite di milioni di europei e americani, dobbiamo reagire"
Che succede? Sul taccuino ci sono parecchie cose interessanti, alcuni fatti dall'estero ci dicono molto sull'Italia, altri di dritto e di rovescio impattano sul nostro paese e sono forse un salutare bagno di realtà, ammesso che venga accolta e riconosciuta. Poi c'è l'eterna lotta tra i titani e al centro della scena c'è l'America, zona Trump.
01
Pompeo: "Dobbiamo reagire alla minaccia della Russia"
Il segretario di Stato, Mike Pompeo, ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dal trattato antimissili INF (Intermediate-range Nuclear Forces Treaty) che era stato firmato l'8 dicembre del 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov. "Le violazioni della Russia mettono a rischio le vite di milioni di europei e americani", ha spiegato Pompeo (nella foto Ansa, in alto, il momento dell'annuncio). "Dobbiamo reagire a questa minaccia, la Russia ha violato il trattato più volte e senza alcun rimorso".
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Il ritiro dell'America dal trattato diventerà effettivo tra sei mesi. Si tratta dell'accordo chiave sul disarmo e le conseguenze di un ritiro americano sono già scritte: i russi faranno altrettanto e cominceranno a sviluppare nuovi missili. In realtà sia gli Stati Uniti che la Russia sono al lavoro da tempo sui nuovi arsenali. Questi sono gli ultimi gingilli ipersonici prodotti dalla Difesa russa:
Qui il test di Avangard, il missile ipersonico che i russi considerano "invincibile":
Gli americani ritengono che la Russia abbia violato il trattato INF (come nel caso del missile da crociera Novator 9M729 che ha un raggio di oltre 500 chilometri, ma i russi sostengono che sia del tutto dentro i limiti del trattato) e dunque "rompono" l'intesa che fu il simbolo del disgelo nella Guerra Fredda. Il trattato consentì di ridurre gli arsenali e portò alla distruzione di 2692 missili, 846 americani e 1.846 russi. Fu la fine della crisi degli "euromissili",...
Che succede? Sul taccuino ci sono parecchie cose interessanti, alcuni fatti dall'estero ci dicono molto sull'Italia, altri di dritto e di rovescio impattano sul nostro paese e sono forse un salutare bagno di realtà, ammesso che venga accolta e riconosciuta. Poi c'è l'eterna lotta tra i titani e al centro della scena c'è l'America, zona Trump.
01
Pompeo: "Dobbiamo reagire alla minaccia della Russia"
Il segretario di Stato, Mike Pompeo, ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dal trattato antimissili INF (Intermediate-range Nuclear Forces Treaty) che era stato firmato l'8 dicembre del 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov. "Le violazioni della Russia mettono a rischio le vite di milioni di europei e americani", ha spiegato Pompeo (nella foto Ansa, in alto, il momento dell'annuncio). "Dobbiamo reagire a questa minaccia, la Russia ha violato il trattato più volte e senza alcun rimorso".
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Il ritiro dell'America dal trattato diventerà effettivo tra sei mesi. Si tratta dell'accordo chiave sul disarmo e le conseguenze di un ritiro americano sono già scritte: i russi faranno altrettanto e cominceranno a sviluppare nuovi missili. In realtà sia gli Stati Uniti che la Russia sono al lavoro da tempo sui nuovi arsenali. Questi sono gli ultimi gingilli ipersonici prodotti dalla Difesa russa:
Qui il test di Avangard, il missile ipersonico che i russi considerano "invincibile":
Gli americani ritengono che la Russia abbia violato il trattato INF (come nel caso del missile da crociera Novator 9M729 che ha un raggio di oltre 500 chilometri, ma i russi sostengono che sia del tutto dentro i limiti del trattato) e dunque "rompono" l'intesa che fu il simbolo del disgelo nella Guerra Fredda. Il trattato consentì di ridurre gli arsenali e portò alla distruzione di 2692 missili, 846 americani e 1.846 russi. Fu la fine della crisi degli "euromissili", la battaglia strategica tra gli SS20 sovietici, i Pershing 2 e i Cruise degli americani. Che cosa dirà Putin? Lo scopriremo tra qualche ora. L'orologio della storia torna indietro. Siamo (ri)entrati in un'era di riarmo nucleare.
***
E meno male che Trump era descritto ai tempi della campagna presidenziale come il complice di Putin. Lasciamo perdere, cosa c'è di importante da ricordare? Facciamo un giro di giostra.
02
Note sul taccuino. Venezuela, Trump-Xi, Amazon
Ecco le note che sono rimaste sul taccuino, solo quello che conta.
- La crisi venezuelana sta rotolando a valle e in questo momento è il fatto urgente dell'agenda perché una svolta - in qualsiasi senso - è attesa ad horas. L'Italia s'è distinta alla grande sul tema, mentre l'Europarlamento riconosceva Guaidó noi grazie ai pentastellati l'abbiamo presa schiscissima: nessuna posizione, che equivale a dire più o meno "Viva Maduro";
- Il Senato americano ieri ha detto a Trump che il ritiro dalla Siria e dall'Iraq non s'ha da fare: i repubblicani hanno votato in massa un emendamento nella legge per finanziare le operazioni americane in Medio Oriente che dice la seguente cosa: "Un precipitoso ritiro dalla Siria e dall'Afghanistan può mettere a rischio i progressi fatti e la sicurezza nazionale". L'America ha un Parlamento, l'Italia lo immagina;
- La grande partita dell'economia (e della crescita, per tutti) si gioca sulla scacchiera di Washington e Pechino. Trump si dimostra un abile giocatore in casa, la Federal Reserve - visti i dati sull'economia - ha assunto una posizione prudente sul rialzo dei tassi. I segnali dal mercato del lavoro sono positivi, ma l'orizzonte di visibilità dell'economia è ridotto. Trump in ogni caso vuole Xi Jinping al tavolo della trattativa e abbiamo il sospetto che la cosa possa realizzarsi. L'agenzia di stampa cinese Xinhua parla di "importanti progressi" nella trattativa e la delegazione cinese in una nota afferma di aver avuto "colloqui trasparenti, specifici e profittevoli". Si profila all'orizzonte una grande notizia, attendiamo con il taccuino aperto;
- Il Pil dell'Italia dopo i brillanti dati dell'ultimo trimestre del 2018 (-0.2 per cento) e la "recessione tecnica", nel 2019 potrebbe darci la soddifazione di un +0.5 per cento. Traduzione: siamo nei guai;
- Basta guardare i numeri di Amazon per capire due o tre cose: prima di tutto la potenza dell'oligopolio del commercio elettronico e ancora una volta i fatturati record dell'azienda di Jeff Bezos (72 miliardi di dollari di ricavi, profitto netto di 3 miliardi di dollari, +63 per cento) ma attenzione: c'è qualcosa che non va in India - uno dei giganti della crescita mondiale - e le prospettive per il 2019 non sono così buone come la chiusura del 2018. Ecco perché il titolo ieri è andato in rosso fino a - 5 per cento;
In questo scenario, l'Italia ha un problema: il labiale.
03
Salvini contro tutti
Caffè, spremuta e fuori onda. Un classico. Angela Merkel a Davos chiede a Giuseppe Conte contro chi sia schierato Salvini. Germania o Francia? "Salvini è contro tutti", dice Conte nel fuori onda trasmesso ieri sera da Piazzapulita, su La7. Salvini contro tutti, divertente, sembra il titolo di un videogame. E infatti va a scatti, ha tratti incomprensibili, ma alla fine quel che si capisce è che Conte gioca una sua partita politica. Cose più che sufficiente a mettere Salvini sul chi vive, in trincea.
Conte dixit: "Lui chiude tutto. Non c'è spazio. Per me è differente. Sai...", e ancora "Ti ricordi di Malta? Quando ho detto: 'Donne e bambini li prenderò con l'aereo'. Perche' Juncker mi aveva detto 'Salvini dice che tutti i porti sono chiusi'. Io ho detto 'Ok, vuol dire che li prenderò in aereo!' Sai... Quindi ho capito la questione".
Merkel domanda: "Ma è vero che..." e il premier risponde: "Ma li prendiamo, certo. Certo! Ma Angela, non preoccuparti. Sono molto determinato. La mia forza è che se io dico 'Ora la smettiamo!', loro non litigano... È la mia.. Ho questa posizione".
Sempre Merkel chiede: "Qual è il focus dei Cinque Stelle?". Il presidente del Consiglio risponde: "Nella campagna elettorale ora ci sono molti nel partito che dicono: 'Il nostro amico è la Germania, e quindi dobbiamo fare la campagna contro la Francia!'". La Cancelliera replica candidamente: "È un approccio molto semplicistico". Conte ribatte: "Io penso che sarà... Siamo all'inizio". La Merkel si chiede, sempre più sorpresa: "Quindi Salvini è contro Francia e Germania? E Di Maio è contro la Francia?". Conte risponde lapidario: "Salvini è contro tutti".
Ora provate a immaginare cosa sia passato nella testa di Angela Merkel durante quel colloquio. E soprattutto cosa abbia detto ai ministri del suo governo quando è tornata a Berlino.
E Salvini come ha commentato lo spettacolino? "Non è vero che sono contro tutti, ma è evidente che Francia e Italia abbiano interessi economici e geopolitici contrapposti ai nostri. Ad esempio fra Francia e Germania, scelgo la Germania tutta la vita". Futuro di Conte? "Conte ha la mia massima stima e questo è un labiale rubato durante una pausa caffè".
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Restiamo in Germania, cose serie, entriamo nel caveau dei tedeschi.
04
Deutsche Bank e Commerzbank verso la fusione (forse)
Dalla Germania giungono indiscrezioni molto dettagliate su una possibile fusione dei due giganti bancari tedeschi: Deutsche Bank e Commerzbank. La notizia è del Wall Street Journal ed è ricca di spunti. Si tratta di una decisione di politica industriale, dunque significa che il dossier è ai piani alti: la Cancelliera Angela Merkel, il ministro delle Finanze Olaf Scholz e i partiti della Grosse Koalition. La fusione sarebbe un passaggio importante nella storia della finanza (e della politica) della Germania, significa che ci sono incertezze sulle due banche e Berlino sta cercando di rafforzare la sua posizione. Il titolo di Commerzbank l'anno scorso ha perso il 54 per cento, quello di Deutsche Bank il 56 per cento. Entrambi gli istituti non sono vogliosi di sposarsi, ma sono decisioni che riguardano la vita del paese e vanno ben oltre le volontà del manager di turno, c'è in gioco il destino della Germania. In vista di cosa? È in corso una battaglia tra titani, le nazioni, e in Europa a maggio 2019 si vota. La Germania non può permettersi due debolezze nel mondo della finanza globale e non può certo correre il rischio un domani di perderne il controllo. Corriamo verso un punto di svolta, comunque vada il voto per il Parlamento europeo. L'abbiamo citato, facciamo un salto a Strasburgo. Seguite il titolare di List.
05
Il Parlamento europeo riconosce Guaidò, i grillini no
Il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza una risoluzione in cui riconosce Juan Guaidó come legittimo presidente a interim del Venezuela. "Il Parlamento europeo è la prima istituzione Ue a farlo. Chiediamo a tutti gli Stati membri e all'Alto rappresentante dell'Ue di fare subito lo stesso per tenere una posizione unica e forte", ha detto il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani. I grillini si sono distinti anche a Strasburgo: "L'Italia non riconosce Guaidó perché siamo totalmente contrari al fatto che un Paese o un insieme di Paesi terzi possano determinare le politiche interne di un altro Paese. Si chiama principio di non ingerenza ed è riconosciuto dalle Nazioni Unite", ha detto il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano (M5S). "Oggi il più grande interesse che abbiamo - commenta Di Stefano - è quello di evitare una nuova guerra in Venezuela. Stesso errore che è stato fatto in Libia, oggi riconosciuto da tutti. Dobbiamo evitare che succeda lo stesso in Venezuela". Straordinario, il Venezuela come la Libia, due paesi completamente diversi, per storia, istituzioni, situazione geopolitica. Maduro come Gheddafi. Siamo al tutto tutto fa brodo.
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Se tutto fa brodo, si possono anche citare come necessari gli investimenti per la crescita dopo averli dimenticati. Cose che succedono al ministro dell'Economia. E non solo a lui.
06
Tria (ri)scopre gli investimenti pubblici
Lo strano governo che ha dimenticato nel cassetto il piano di investimenti pubblici che aveva proposto il ministro Paolo Savona, ora vede il muro della recessione (anche questa abbondantemente prevista) e scopre che senza le grandi opere non c'è trippa per gatti. Sorpresa. Così leggiamo che Giovanni Tria, ministro dell'Economia, da New York dire che "se potessimo correggere il tasso di crescita con la nostra volontà, sarebbe una bella cosa. Scherzi a parte, erano dati che ci aspettavamo, forse ci aspettavamo uno 0,1 e non uno 0,2. Vuol dire che dovremo accelerare ancora di più il lavoro del governo per rilanciare gli investimenti". Belle parole. I fatti raccontano però un'altra storia. La cabina di regia di Palazzo Chigi è sostanzialmente ferma e la sua architettura è sbagliata. Il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto nominare uno "Zar degli Investimenti", saltare a piè pari i ministri e coordinare la politica per la crescita. Siamo rimasti al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che parla di analisi costi-benefici sull'alta velocità Torino-Lione e vieta al suo principale consigliere sulla Tav, Marco Ponti, di essere ascoltato dal Parlamento. Si chieda, il ministro dell'Economia, qual è l'impatto sulla crescita di alcuni provvedimenti sull'energia e il settore dell'auto, tanto per citare quelli che sono già a rischio. Il professor Tria scoprirà numeri importanti che mancheranno ai suoi calcoli sulla (de)crescita tra qualche mese.
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Come mai l'Italia è in recessione? Non doveva cambiare tutto con il "governo del popolo"? Breve riepilogo delle puntate precedenti.
07
Recessione. È sbarcata la realtà
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Il tempo è galantuomo, basta solo avere la pazienza di attendere e tutti i fili sparsi della storia s'intrecciano rendendo chiaro ciò che appare oscuro a chi di solito non vuol guardare in faccia la realtà. E la realtà ha bussato alla porta di Palazzo Chigi dicendo una cosa che per List è evidente da tempo: l'Italia rischia una recessione grave, lunga e in parte perfino solitaria. Continua a leggere l'articolo su List.
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Cosa facciamo? Un volo, andiamo dove c'è spazio per l'immaginario: al cinema.
08
Un dibattito tra star del cinema
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Immaginate un dibattito tra Lady Gaga, Glenn Close, Nicole Kidman, Regina King, Rachel Weisz e Kathryn Hahn. Ecco, l'avete immaginato. Ora potete anche guardarlo. Una tavolata di star organizzata da Hollywood Reporter. Cinema, politica, cultura, vita. Ora provateci voi a inseguire l'analisi costi-benefici di Toninelli. Buona giornata.
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l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.