11 Luglio
La domenica delle stelle
Wimbledon e Wembley, il tennis e il calcio. L'Italia oggi è tutta in Inghilterra. L'Angelus del Papa dall'ospedale Gemelli. La singolarità di Draghi e il suo arrivo raccontato da Renzi. Il G20 di Venezia e la realtà della transizione climatica. La scrittura brillante di Arbasino e il cosmo che è filosofia
Che succede? Siamo italiani, stiamo per vivere una grande giornata. Comunque vada, questa domenica sarà il colpo di vento degli incroci del destino: Matteo Berrettini in finale a Wimbledon, la nazionale di calcio che si gioca il titolo europeo a Wembley. Aspettiamo, trepidiamo, speriamo. Berrettini e i calciatori azzurri domani saranno ricevuti al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella e poi alle 18,30 a Palazzo Chigi dal premier Mario Draghi. Si gioca, c'è in campo l'Italia contro l'Inghilterra. A Wembley ci saranno 6.619 i tifosi italiani, gli inglesi saranno 58.000.
Il tifo del premier inglese. Downing Street, residenza di Boris Johnson, imbandierata per la finale dei campionati europei di calcio tra Inghilterra e Italia (Foto Epa).Siamo nella casa dei leoni. Sarà una giornata speciale. Sta passando davanti a noi un frammento luminoso della storia dello sport. È la domenica delle stelle. E in questo numero di List ne brillano tante, alcune sono segnali lontani che spalancano la via del futuro.
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Dove stiamo andando? Facciamo un punto nave sulla politica. Prima, una nota veloce sul Papa e l'Angelus dall'ospedale Gemelli.
01
L'Angelus dall'ospedale Gemelli
Papa Francesco recita l'Angelus dal balcone dell'ospedale Gemelli (Foto Ansa).Dopo una settimana Papa Francesco si affaccia dal balcone al decimo piano dell'0spedale Gemelli per la preghiera dell'Angelus. Le sue prime parole sono state queste: "Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Sono contento di poter mantenere l'appuntamento domenicale dell'Angelus, anche qui dal Policlinico Gemelli. Vi ringrazio tutti: ho sentito molto la vostra vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere. Grazie di cuore!". Il Pontefice ha colto la palla al balzo, messo il suo discorso nel contesto della cura: "In questi giorni di ricovero in ospedale, ho sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c'è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo...
Che succede? Siamo italiani, stiamo per vivere una grande giornata. Comunque vada, questa domenica sarà il colpo di vento degli incroci del destino: Matteo Berrettini in finale a Wimbledon, la nazionale di calcio che si gioca il titolo europeo a Wembley. Aspettiamo, trepidiamo, speriamo. Berrettini e i calciatori azzurri domani saranno ricevuti al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella e poi alle 18,30 a Palazzo Chigi dal premier Mario Draghi. Si gioca, c'è in campo l'Italia contro l'Inghilterra. A Wembley ci saranno 6.619 i tifosi italiani, gli inglesi saranno 58.000.
Il tifo del premier inglese. Downing Street, residenza di Boris Johnson, imbandierata per la finale dei campionati europei di calcio tra Inghilterra e Italia (Foto Epa).Siamo nella casa dei leoni. Sarà una giornata speciale. Sta passando davanti a noi un frammento luminoso della storia dello sport. È la domenica delle stelle. E in questo numero di List ne brillano tante, alcune sono segnali lontani che spalancano la via del futuro.
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Dove stiamo andando? Facciamo un punto nave sulla politica. Prima, una nota veloce sul Papa e l'Angelus dall'ospedale Gemelli.
01
L'Angelus dall'ospedale Gemelli
Papa Francesco recita l'Angelus dal balcone dell'ospedale Gemelli (Foto Ansa).Dopo una settimana Papa Francesco si affaccia dal balcone al decimo piano dell'0spedale Gemelli per la preghiera dell'Angelus. Le sue prime parole sono state queste: "Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Sono contento di poter mantenere l'appuntamento domenicale dell'Angelus, anche qui dal Policlinico Gemelli. Vi ringrazio tutti: ho sentito molto la vostra vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere. Grazie di cuore!". Il Pontefice ha colto la palla al balzo, messo il suo discorso nel contesto della cura: "In questi giorni di ricovero in ospedale, ho sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c'è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo! E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti". Infine, il sostegno ai medici: "Voglio dire il mio apprezzamento e il mio incoraggiamento ai medici e a tutti gli operatori sanitari e al personale di questo ospedali e degli altri ospedali. Lavorano tanto". Il Papa è apparso in buona forma, con la voce un po' flebile, una fasciatura alla mano destra con una piccola cannula è l'unico segno dell'intervento chirurgico di qualche giorno fa.
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Facciamo un giro di giostra politico, continuiamo il viaggio nell'era Draghi.
02
Il metodo e la singolarità di Draghi
Che cosa è il "metodo Draghi"? Uno stile di governo, rispondono quelli che la sanno lunga. Di solito l'argomentazione si ferma qui, ci si illude di poter definire un fenomeno così profondo e incisivo (un esecutivo d'emergenza, di larghissime intese, in uno stato d'eccezione, con un premier che in splendida solitudine copre il deficit dei partiti, in uno scenario globale in rapido cambiamento) in una battuta o due. La singolarità di Draghi ha un punto forte e uno debole: il primo è rappresentato dalla qualità e esperienza della sua figura; il secondo è la sua irreplicabilità. Draghi è un "unicum", riempie un vuoto e la sua uscita aprirà un buco nero nell'universo della politica italiana. Egli è destinato a "andare" e nello stesso tempo "restare", non sappiamo ancora con precisione come, quando e per quanto tempo, ma è certo che la sua azione avrà una forma diversa, più lontana dal timone della nave di Palazzo Chigi. Fui il primo a dirlo e per ora mi pare questa la parabola: Draghi è in pista per diventare il prossimo presidente della Commissione Ue. E per l'Italia sarebbe una machiavellica Fortuna.
In pochi mesi (il governo è in carica dal 13 febbraio) Draghi ha cambiato spartito e musica, il suo consenso presso gli elettori è altissimo (oltre il 60%) e il suo metodo di governo - quieto e deciso, istituzionale e incisivo, pragmatico e realista - è guardato con grande interesse da tutti i leader europei. Quello di Draghi per l'Italia è il primo esempio storico di governo post-novecentesco, senza gli -ismi che spaccano il quadro politico, lontano dall'ossessiva ricerca del consenso tipica dei populismi che non possono governare con il rumore delle parole senza logos (vedere la fine dei due governi precedenti, di segno opposto e medesimo qualunquismo). Draghi ha ribaltato il quadro: anche la riforma della Giustizia e le nomine al vertice della Rai seguono questa direzione.
Le scelte fatte per la Rai, con Marinella Soldi per la presidenza e Carlo Fuortes per il ruolo di amministratore delegato, sono un buon inizio per la tv di Stato. Soldi è una donna di valore, fuori dai giochi romani, dentro il mercato mondiale dei media, con una solida formazione internazionale; Fuortes ha dato contenuti e lustro a un'importante istituzione come l'Opera di Roma che fino a qualche anno fa si pensava irrecuperabile. Per la Rai non basteranno solo queste due ottime figure, è un'azienda atrofizzata, immobile nella sua senescenza, ha bisogno di una riforma profonda (a cominciare dalla sua cultura aziendale) che la faccia partecipare sul serio al grande gioco del mercato globale dell'entertainment e dell'informazione. Soldi e Fuortes hanno una bella occasione, ma devono essere messi in grado di usare tutta la strumentazione che serve per dare alla Rai un futuro che per ora non ha.
La questione giustizia è un cantiere aperto, materiale radioattivo, la kryptonite della politica, ma prendere finalmente le distanze dal partito dei manettari, mettere il punto sulla barbarie del processo per sempre, segna la fine di una stagione che ha devastato le nostre istituzioni. Il premier Draghi e la Guardasigilli Marta Cartabia partono da principi di civiltà giuridica. Non li condivide Giuseppe Conte e naturalmente non c'è alcuna sorpresa nell'opposizione di Zelig. Premier per caso, auto-distruttore di due governi (e di un partito di cui non è neppure un iscritto) ha perso l'allure della poltrona e ora cerca una parte in commedia.
Conte è il vero nemico di Draghi, perché rappresenta un grumo di conservazione che non vuole il cambiamento, è il parolaio del passatismo e del peggiorismo da cui non il premier ma l'Italia intera deve guardarsi le spalle. Conte non ha più una funzione politica (quella che gli regalò Beppe Grillo), non riesce neppure a essere la brutta copia di Enrico Letta (e anche il segretario del Pd dovrebbe prenderne le distanze), vorrebbe coprire uno spazio politico che per lui non c'è (meglio l'originale, Grillo) e resta inchiodato alla sua autobiografia inesistente di "avvocato del popolo", l'unica cosa vera che ha detto di se stesso, il populismo in pochette.
Beppe Grillo ne ha letto giusto in tempo l'intenzione (quella del parricidio) e dopo aver saggiamente portato il Movimento Cinque Stelle nel governo Draghi, ora sostiene in maniera diretta il premier. È stata la telefonata tra Grillo e Draghi a tracciare la linea pentastellata in Consiglio dei ministri. Nessuno dei ministri proto-contiani ha fiatato, hanno votato tutti sì alla riforma Cartabia. Perché sanno che le carte le dà Beppe. Conte non conta nulla. Minaccia sfracelli, si agita sulle pagine dei giornali perché il potere gli è sfuggito di mano, per sempre. Anche questa è una buona notizia. Sono tempi fiammeggianti, siamo nell'era Draghi.
03
Controcorrente. Il libro di Matteo Renzi
"Controcorrente" (Piemme) è il titolo dell'ultimo libro di Matteo Renzi. Sono le memorie di un testimone attivo nel campo della politica, il racconto di una stagione vicina e nello stesso tempo lontana. Renzi è stato (e vedremo domani cosa sarà), l'elemento chiave di una transizione del sistema politico. Fu lui a provare a riformare l'irriformabile (il Partito democratico) e cercare di dare un assetto nuovo (con la riforma costituzionale) a un paese che ha grandi potenzialità e grandi problemi, l'Italia. Il Pd senza Renzi è un partito privo di idee, i suoi segretari si alternano senza lasciare traccia, un secondo dopo il loro addio, nulla è cambiato, i suoi capi corrente restano inamovibili, l'ala ministerialista resta al potere (anche e soprattutto quando perde le elezioni), il programma è quello di una minoranza che non (ri)conosce la maggioranza del paese (vedere l'arroccamento dem sul ddl Zan).
Anche fuori dal partito in cui aveva riscosso il successo (segreteria e premiership del governo) Renzi ha continuato a esporre ai dem il loro deficit culturale. Con le sue mosse spiazzanti, i suoi interventi in Senato (di gran lunga i migliori, gli altri sono quasi tutti inascoltabili), la sua incisiva guerra di posizione, la sua abilità nel fare politica con un piccolo gruppo di senatori e pochi voti in un paese di cinici smemorati (poi si ricorderanno, tutto e tutti) e un coraggio che non gli è mai mancato. Renzi ha pagato i suoi errori, si è sempre messo in gioco, ha vinto, ha perso, ma è ancora inesorabilmente quello a cui bisogna prestare attenzione perché ciò che dice ha un senso politico, esprime un'idea di movimento, di azione ("sto pensando di firmare i referendum sulla giustizia", ha detto stamattina preannunciando un'altra strambata che metterà il Pd a nudo, nella fangosa linea dei giustizialisti pentastellati e non tra coloro che si ispirano ai principi di civiltà giuridica).
Renzi ha dato una possibilità di governo a Conte (che l'ha sfasciata) e poi si è reso conto (come Grillo) che "Giuseppi" era ed è un elemento sulfureo, privo di cultura politica, un soggetto ombelicale, privo di sguardo in avanti, un seriale decretatore d'urgenza con l'idea che l'urgenza fosse se stesso. Renzi fu un "rottamatore" e creatore di golem politici, Conte è un distruttore senza un'idea di paese, alla fine del primo minuto dei suoi discorsi nel vuoto è già pulviscolo, il nulla che nuota nel nulla di cui parla. Draghi è arrivato prima che lo sfascio del governo Conte facesse colare a picco l'Italia e il suo arrivo è opera di Renzi con il sigillo del Presidente Mattarella, questa è la cronaca. Questo è il suo merito incancellabile.
In Controcorrente questo passaggio è raccontato con una verità cruda, un rumore d'acciaio che cede e cemento che si sbriciola:
Nel 2021 l'Italia ha vissuto una delle crisi politiche più complicate della sua storia recente. Mentre il Governo Conte Bis insisteva nel dire che andava tutto bene, che i ministri erano i migliori del mondo, che l'Italia era un modello per gli altri Paesi, inspiegabilmente i numeri e le statistiche dicevano altro: in quel momento eravamo il Paese in cima alle classifiche della mortalità, con un rapporto tra cittadini e decessi devastante. Avevamo chiuso le scuole più degli altri, subito un crollo del PIL superiore agli altri, gestito l'emergenza peggio di altri nonostante un infaticabile lavoro di medici, infermieri, volontari. Gli italiani avevano risposto alla grande, l'Italia intesa come organizzazione no. Eppure la propaganda a reti unificate e chat amplificate continuava a dire: «Andrà tutto bene». E nel complice silenzio degli addetti ai lavori continuavano a susseguirsi gli appalti dei banchi a rotelle, delle mascherine, dei ventilatori cinesi non funzionanti ma garantiti dagli amici degli amici. Una pagina, questa, tra le più oscure della storia repubblicana. E trovo assurdo che, nonostante decine e decine di migliaia di morti e centinaia di milioni di euro di appalti sospetti, si continui a negare la commissione di inchiesta parlamentare su questi temi.
Questo fu il governo Conte bis. E Controcorrente è un passaggio di memoria necessaria, non bisogna cedere al facile e comodo oblìo. Poi è arrivato Draghi (e anche qui non bisogna mai dimenticare come e perché è arrivato):
Mario Draghi, invece, era semplicemente l'italiano più stimato al mondo non solo tra gli addetti ai lavori. Nei suoi interventi del 2020 — dall'editoriale di marzo sul «Financial Times» fino all'apprezzato intervento al meetingdi CL a Rimini— aveva tracciato la linea su ciò che serviva, non solo all'Italia ma anche all'Europa. Nei suoi colloqui privati, almeno quelli con me, Draghi aveva sempre rispettato fedelmente le prerogative del presidente della Repubblica, del Governo allora in carica, del Parlamento. Io naturalmente forzavo su un suo eventuale impegno, anche alla luce del fatto che non avesse accettato, al termine dell'esperienza alla guida della BCE, di tornare subito al lavoro nel privato: questo costituiva per me un indicatore chiaro della sua disponibilità da civil servant a dare una mano al proprio Paese. Tutto qui. Mandare a casa Conte è stato un atto di coraggio di poche persone che hanno rischiato l'osso del collo per cambiare tutto. Sapendo che cambiare è sempre un azzardo, un rischio, un pericolo. Ma se fossimo andati avanti come stavamo andando avanti in quel momento, il baratro si sarebbe aperto di fronte a noi e — peggio ancora — alla generazione dei nostri figli. Abbiamo messo a rischio le certezze dei nostri amici per garantire una speranza ai nostri figli.
Piaccia o meno, Renzi appartiene a una categoria superiore di politico e il suo futuro - fuori o dentro il Parlamento - non è finito. La vita è un lungo sentiero di possibilità.
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Che facciamo ora? A Venezia si è concluso un importante vertice dei ministri delle Finanze del G20. Si parla di futuro. Vedremo presto quanto sarà concreto e a misura d'uomo.
04
G20, Global Tax, clima e uscita dalla crisi pandemica
Il vertice di Venezia ha confermato ieri l'accordo sulla tassazione delle multinazionali (ricordo che si tratta solo di un aspetto, quello del rispetto delle regole sui diritti e i doveri, la libertà e la democrazia è ancora più importante) e una serie di azioni per l'uscita dalla crisi pandemica. Oggi si apre la conferenza sul cambiamento climatico. Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, in apertura ha detto che "per raggiungere davvero l'obiettivo di emissioni nette zero servono azioni immediate e concrete". Franco ha sottolineato come il cambiamento climatico rappresenta "una minaccia alle persone, al pianeta e alla prosperità. Possiamo guidare la ripresa e prendere misure decise per sostenere una giusta transizione, spingendo la produttività e promuovendo una prosperità condivisa". Come? La parola chiave è "transizione", un passaggio in cui "nessuno è lasciato indietro".
Franco dice cose giuste, ma finora non è chiaro chi pagherà i costi della transizione. Non si tratta infatti di una semplice partita finanziaria. Nel settore energetico, quello direttamente coinvolto, la transizione significa passare da un'economia basata sugli idrocarburi a un sistema che aumenta il contributo delle energie rinnovabili. Ma nel farlo si è saltato il necessario utilizzo del gas come fonte di energia in grado di sostituire il petrolio (che non ha alternative in settori chiave come i trasporti a lungo raggio, l'aviazione, lo shipping delle materie prime e di consumo, la manifattura energivora e l'industria pesante, la stessa produzione hi-tech che si nutre di elettricità in quantità che pochi immaginano - in pochi sanno che la creazione dei Bitcoin consuma enormi quantità di energia). Un'economia sempre connessa è sempre accesa, collegata alla rete elettrica. E per crearla, si bruciano materie prime. La realtà, troppo spesso ignorata.
Le stesse energie rinnovabili (tra i quali si è fatto passare l'atomo, dimenticando il trattamento delle scorie e molto altro) presentano aspetti inquinanti che vengono messi in secondo piano. E invece sono fondamentali, pensate allo smaltimento e riciclo delle batterie delle auto elettriche che si proponme di introdurre in maniera massiccia nelle città - ma dov'è il sistema diffuso di ricarica necessari0? - alla devastazione del paesaggio con l'installazione delle pale eoliche. Infine il problema numero uno: quanti posti di lavoro si perdono e si creano con queste azioni? Il rischio è che a pagare le idee in progress delle élite siano sempre i soliti noti, i poveri. Nel sistema produttivo globale questa spinta è realmente condivisa dalla Cina e dall'India? Nutriamo fondati dubbi che sia così. E gli Stati Uniti, in questa sfida con il Dragone, faranno davvero quanto chiedono di fare all'Europa che si appresta a tagliare pezzi di competitività in nome di un nuovo -ismo senza pensare alle inevitabili conseguenze? Gli americani pensano sempre al loro interesse nazionale e l'amministrazione Biden presto sarà messa di fronte alla realtà di un sistema economico che deve battersi per non declinare di fronte alle mosse di Pechino. Il deficit delle classi dirigenti è tutto in queste domande: non c'è risposta. Uscire da una crisi per entrare in un'altra crisi sarebbe un paradosso. Per evitare di finire in questa trappola, bisogna organizzare una transizione depurata dall'ideologia e intrisa di pragmatismo. Presto vedremo gli esiti di questo dibattito.
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Come svoltiamo questo numero di List? Con un libro e un grande scrittore italiano.
05
Arbasino. Ritratti e immagini
Il mestiere del ritrattista è sospeso sempre tra realismo e surrealismo, tra l'immagine così com'è e l'immaginario che si prende gioco dell'autore e del suo soggetto fino a esporlo come un Altro più fedele all'0riginale. Ogni volta che si prova a cimentarsi con il racconto del visibile emerge l'invisibile agli occhi. Quello è il momento creativo in cui il ritrattista ha svolto il suo compito in maniera perfetta. Alberto Arbasino è un maestro del genere, occasioni giornalistiche, spettacoli teatrali, proiezioni in cinemascope, party di vita vissuta, incontri programmati e casuali, diventano arte del racconto, incrocio e svolta per altre storie. C'è sempre qualcosa di alcolico di mezzo, un certo spirito. Non a caso il libro di Adelphi di cui vi parlo s'intitola "Ritratti e immagini", Arbasino muove il càlamo come il pennello di un pittore, fa sgocciolare l'inchiostro come Robert Capa e Cartier-Bresson, è una scrittura d'altri tempi che non si vede più sui giornali (che infatti sono evaporati come luogo letterario e faticano a dire qualcosa che abbia un senso perfino in cronaca) e nessun erede nella letteratura italiana contemporanea così infarcita di buon senso e buoni sentimenti, così educata e con la pancia piena, da non averlo più, un senso.
Il gusto e retrogusto per il racconto del personaggio famoso e inesplorato è un genere antico, superbo figlio del Novecento, Arbasino fa parte di quel mondo, lo accarezza, lo degusta, lo deliba, lo lascia decantare per poi rovesciarlo a terra, lanciarlo al cielo, svegliarlo dal sonnambulismo. Ci sono i vivi e i morti in questo libro, quelli ripresi in azione, quelli incontrati con lo sguardo dell'occhio vigile e punzecchiante e quelli visitati nelle notti insonni, nelle letture perenni, scovati nel permafrost dei lunghi inverni, scolati come un drink sulle terrazze in estate. Che vita, Arbasino. Che penna e candore, perfidia e stupore. La sua auscultazione di Alessandro Manzoni è straordinaria, è un esame autoptico che nei Promessi Sposi rivela "l'antropologia tenebrosa del carattere degli italiani". E la tragedia vitalistica di Truman Capote, il passaggio dalla povertà al jet-set e l'errore capitale: "Come mai non capì - si chiesero tutti - che sarebbe stato cacciato e bandito proprio da quell'ambiente "ricchissimo" che gli era indispensabile per continuare il suo promesso capolavoro, Answered Prayers? "Se si blocca l'oleodotto, le fabbriche chiudono", dissero i cinici. Ma il tracollo si verificò. Anche nella vita". Fu una caduta spettacolare.
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E ora come chiudiamo List? Con un salto in avanti, dove tutto è possibile.
06
Due galassie e un filosofo che guardava le stelle
Questa foto è stata scattata da una delle meraviglie costruite dall'uomo, il telescopio Hubble. Due galassie a 350 milioni di anni luce dalla Terra.
Una meraviglia. Qualcuno dirà che queste sono cose che riguardano solo gli astronauti, gli studiosi dello spazio, che in fondo tutto questo è un tema troppo elevato. No, è l'essenza della nostra vita. Immanuel Kant fu non solo un grande filosofo (a cui dobbiamo buona parte delle teorie sull'uomo libero e liberato dal giogo del sopruso e della tirannia) ma un eminente cosmologo, nel 1755 scrisse una "Storia universale della natura e teoria del cielo" dove - al contrario di quello che sosteneva Newton - diceva che lo spazio non era vuoto, ma costituito da una "materia sottile" dove agivano forze di attrazione e repulsione. Era il tentativo di spiegare le origini dell'universo. La nostra vita, quel senso che gli fece scrivere una delle più belle frasi della filosofia:
Due cose riempiono l’animo mio di sempre nuova e crescente ammirazione e reverenza, quanto più spesso e più durevolmente la riflessione vi si esercita: il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me.
Stasera vedremo le stelle. Sul prato verde di Wimbledon e Wembley. E poi quelle che brillano nel cielo limpido dell'isola di Sardegna, casa. Buona domenica a tutti voi.
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dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.