25 Gennaio
La donna che riporta tutti sulla terra
Caterina Ajello, procuratore per i minorenni di Catania, intima a Salvini e a tutte le altre autorità coinvolte: sbarcate subito i minori dalla Sea Watch. Una situazione surreale dove la politica fa calcoli e dimentica che prima si salva la vita. Russiagate, arrestato Stone collaboratore di Trump: analisi del documento dell'accusa
Che cosa sta succedendo? Molte cose interessanti dall'estero, una sola vera notizia dall'Italia. Ecco le note sul taccuino:
- Crisi galleggiante. Siamo al solito, senza soluzione: la nave Sea Watch è al largo di Siracusa con 47 nordafricani a bordo. Il ministro dell'Interno ha scritto al governo dell'Olanda: occupatevene voi. Di Maio dice che bisogna convocare l'ambasciatore olandese (dà ordini a Moavero?). L'Ue dice che segue gli eventi e la priorità è la sicurezza delle persone. De Magistris "apre" il porto di Napoli, c'è solo un problema: non ha lui le chiavi. Siamo di fronte a una tragica farsa in alto mare. La decisione giusta l'ha presa una donna, Caterina Ajello, il procuratore per i minorenni di Catania: ha preso carta e penna e chiesto alle autorità di sbarcare subito i minori;
- Russiagate. In manette Roger Stone, ex collaboratore di Trump, nei mesi precedenti il 2016 ebbe contatti con WikiLeaks e ha mentito al Congresso sull'episodio. Questa è una notizia, l'approfondiremo tra qualche riga;
- Macedonia. La Grecia chiude il contenzioso con l'ex repubblica jugoslava, Tsipras supera il voto parlamentare, ma le tensioni nel paese restano;
- Un paese, due presidenti. L'autoproclamato presidente del Venezuela Gaidò offre l'amnistia al presidente in carica Maduro. Siamo al sottosopra e non si vede per ora una soluzione. Gli Stati Uniti cercano di convincere Maduro a passare la mano, ma finché ha l'esercito dalla sua parte la faccenda appare fuori discussione;
- God Save The Queen. Appello della Regina Elisabetta sulla Brexit: "Trovate un terreno comune". Facile sul Gin Martini, impossibile sulla Brexit;
- God Save Landini. Il neosegretario della Cgil, Maurizio Landini, fa l'esordio alla guida del sindacato toccandola piano: " Parlano di lavoro senza aver mai lavorato".
Cominciamo il nostro giro serale di List. Seguite il titolare.
01
Sea Watch. La magistratura: sbarcare i minori
Una donna riporta...
Che cosa sta succedendo? Molte cose interessanti dall'estero, una sola vera notizia dall'Italia. Ecco le note sul taccuino:
- Crisi galleggiante. Siamo al solito, senza soluzione: la nave Sea Watch è al largo di Siracusa con 47 nordafricani a bordo. Il ministro dell'Interno ha scritto al governo dell'Olanda: occupatevene voi. Di Maio dice che bisogna convocare l'ambasciatore olandese (dà ordini a Moavero?). L'Ue dice che segue gli eventi e la priorità è la sicurezza delle persone. De Magistris "apre" il porto di Napoli, c'è solo un problema: non ha lui le chiavi. Siamo di fronte a una tragica farsa in alto mare. La decisione giusta l'ha presa una donna, Caterina Ajello, il procuratore per i minorenni di Catania: ha preso carta e penna e chiesto alle autorità di sbarcare subito i minori;
- Russiagate. In manette Roger Stone, ex collaboratore di Trump, nei mesi precedenti il 2016 ebbe contatti con WikiLeaks e ha mentito al Congresso sull'episodio. Questa è una notizia, l'approfondiremo tra qualche riga;
- Macedonia. La Grecia chiude il contenzioso con l'ex repubblica jugoslava, Tsipras supera il voto parlamentare, ma le tensioni nel paese restano;
- Un paese, due presidenti. L'autoproclamato presidente del Venezuela Gaidò offre l'amnistia al presidente in carica Maduro. Siamo al sottosopra e non si vede per ora una soluzione. Gli Stati Uniti cercano di convincere Maduro a passare la mano, ma finché ha l'esercito dalla sua parte la faccenda appare fuori discussione;
- God Save The Queen. Appello della Regina Elisabetta sulla Brexit: "Trovate un terreno comune". Facile sul Gin Martini, impossibile sulla Brexit;
- God Save Landini. Il neosegretario della Cgil, Maurizio Landini, fa l'esordio alla guida del sindacato toccandola piano: " Parlano di lavoro senza aver mai lavorato".
Cominciamo il nostro giro serale di List. Seguite il titolare.
01
Sea Watch. La magistratura: sbarcare i minori
Una donna riporta tutti sulla terra. Sbarcate i minori dalla Sea Watch, subito. Il procuratore per i minorenni di Catania, Caterina Ajello, ha preso carta e penna e con un atto formale - non seguirlo ha potenziali conseguenze - ha chiesto lo sbarco dalla Sea Watch 3. Secondo fonti investigative i minori sulla nave sarebbero 13, di cui otto non accompagnati. La missiva è stata inviata ai ministri dell'Interno e delle infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini e Danilo Toninelli, e poi al presidente del tribunale per i minorenni di Catania, al procuratore generale di Catania e al prefetto di Siracusa. Come riporta l'Agi, la Ajello scrive di avere avuto notizia della presenza di minori a bordo della nave dall'ufficio del difensore dei diritti del bambini di Siracusa, "minori soccorsi dalla citata nave in mare aperto". "Tutto ciò premesso - si legge nelle lettera - atteso che i suddetti minori si trovano in territorio dello Stato italiano e specificatamente nel distretto di competenza di questa procura della Repubblica per i minorenni, la tutela dei loro diritti deve essere assicurata da questa Ag. Evidentemente tutti questi diritti vengono elusi a causa della permanenza dei suddetti minori a bordo della nave - aggiunge - poiché quantomeno non possono beneficiare di strutture di accoglienza idonee e sono costretti a permanere in una condizione di disagio sino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta, con grave violazione dei loro diritti. Tutto ciò premesso, dovendo questa procura avviare apposito procedimento civile si chiede che i minorenni extracomunitari a bordo della nave Sea Watch 3 possano sbarcare per essere collocati nelle apposite strutture per minori stranieri".
Quando si parla di questi fatti, lo si fa con leggerezza, si dimentica cosa c'è davvero in gioco. Bambini. Donne. Esseri umani. La vita in gioco. Pensare solo alla politica, questo è il tragico errore.
02
Il caso Diciotti e la campagna elettorale per le europee
Lo cavalcheranno, hanno già cominciato. Durante l'ufficio di presidenza della Giunta per le elezioni (l'organo del Senato, presieduto da Maurizio Gasparri, che esaminerà l'autorizzazione a procedere inviata al Parlamento dal tribunale dei ministri sul caso Salvini) il commento di leghisti e pentastellati è un coro: è un assist per la campagna elettorale. Processare Salvini, un regalo, voti, consenso, una campagna di distrazione di massa dai problemi concreti, meglio non si poteva sperare. Calcolo cinico? Senza dubbio alcuno, ma la politica non è un ritiro dei frati francescani. Salvini in passato disse di voler rinunciare all'immunità, Pietro Grasso glielo ha ricordato. Lui che farà? Ci sta pensando. Ma una cosa è la sfida, un'altra è fare il kamikaze. Vedremo. Tra i leghisti c'è chi vede il complottone, un caso sollevato per mettere in ponte la maggioranza, spaccarla e far colare a picco l'esecutivo. Sono pensieri che si agitano anche nella testa di Salvini, è il non-detto di tutta questa storia. I grillini voteranno contro la richiesta del tribunale dei ministri? Di Maio, Bonafede, lo stato maggiore del Movimento Cinque Stelle si è schierato con Salvini (ha agito nell'esercizio delle sue funzioni), ma ci sono i militanti, c'è Roberto Fico (sì, ma quando mai gli ricapita di fare il Presidente della Camera?), c'è l'imprevedibile Grillo. Mille variabili, un partito non-partito, un partito oggi di un sol uomo. Insomma, nella mente di Salvini girano vorticosamente molte idee, si agitano ombre. Partita a scacchi. Tempi? La Giunta per le immunità del Senato si riunirà mercoledì prossimo (martedì ci sarà una riunione dei componenti del Pd, che linea prenderanno?), con la relazione del presidente Gasparri. Il caso arriverà in aula a fine marzo, Salvini dovrebbe essere ascoltato dalla Giunta, presentare una memoria, insomma si allunga il brodo con uno scopo preciso: sfruttare il caso nella campagna per l'Europa, non far precipitare la situazione. Nel frattempo, Salvini è entrato in una dimensione particolare della sua parabola. Che dimensione?
03
Salvini. Tanto potere, poche certezze, molti fantasmi
Nella storia della politica la pistolettata di Sarajevo è sempre in agguato. L'imprevisto fa parte del copione, non lo trovate nero su bianco da nessuna parte, neppure in bozza, ma potete star certi che appare e lascia il segno. Il Governo Frankenstein - l'unico possibile, ricordiamolo - fin dalla sua genesi aveva un tasso di precarietà e transizione alti, nessuno con un po' di neuroni accesi nel cervello poteva pensare a un esperimento permanente del sistema politico italiano. La durata può essere breve (uno, due anni), media (l'intera legislatura) o addirittura lunga (due legislature, al massimo), questo tempo è sempre scandito dalla necessità. Nel breve termine il governo muore per un caso, un incidente, un'occasione. Nel medio termine è la fine di un ciclo necessario di transizione. Nel lungo termine è una pat0logia che non trova la cura. Due opposti che stanno insieme finiscono per annullarsi, divorarsi l'uno con l'altro, uno perisce e l'altro sopravvive, possono perfino sparire entrambi. La mantide religiosa della politica è inesorabile, ne abbiamo un esempio nella Grosse Koalition tedesca che sta consumando sia la Cdu che la Spd, saranno i socialdemocratici a rimetterci le penne per primi. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Bene, ora possiamo andare ad occuparci delle relazioni (pericolose?) di Trump, di barbe finte, ex agenti del Kgb e WikiLeaks. Documenti interessanti. Forse troppo.
04
Russiagate. L'atto d'accusa contro Stone
Tutto si può dire tranne che Robert Mueller non abbia pazienza. Conduce da mesi e mesi un'indagine che finora non ha condotto al risultato sperato dai democratici, ma la pinna di Mueller gira intorno a Trump, questo è sicuro e per la prima volta è vicina. Non abbastanza da trasformarlo in preda, ma vicino quel che basta per farlo sentire in pericolo. Trump è in una situazione di clear and present danger perché il fatto giudiziario alimenta quello politico, non controlla più la Camera e i Dem possono innescare l'impeachment. Potrebbe anche non condurre a nulla, ma serve politicamente a logorare Trump che, per ora, resta senza un vero avversario in vista delle presidenziali del 2020. L'arresto di Roger Stone, da sempre vicino a The Donald, è un colpo che si è auto-procurato l'accusato prima mentendo al Congresso e poi addirittura cercando di indurre un testimone a dichiarare il falso. Insomma, non proprio un gentleman, ma questo è il circo della politica americana, colpi bassi e ricatti. Cosa dice l'atto d'accusa?
Tutta la storia ruota intorno all'hackeraggio dei computer del Comitato democratico da parte di hacker russi, la diffusione delle email su Hillary Clinton attraverso WikiLeaks ("Organizzazione 1" nell'atto d'accusa) e i contatti di Roger Stone e altri soggetti con una persona che sta "all'ambasciata ecuadoriana a Londra", figura per niente difficile da individuare: Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks. Siamo dentro la classica dirty campaign elettorale, una battaglia a specchio, bisogna infatti ricordare che repubblicani avversari e democratici a loro volta avevano commissionato a Christopher Steele un dossier (pieno di falsi) su Trump e i suoi presunti affari e bravate in Russia.
Dunque Stone ci dà dentro per ottenere documenti per mettere in difficoltà Hillary, siamo in piena guerra elettorale. Siamo nell'estate del 2016, in novembre si vota. Stone dice a ripetizione che ha notizie interessanti sulla Clinton (i collaboratori di Trump sono particolarmente loquaci e naturalmente allocchi), parla con dei giornalisti - che fanno il loro mestiere, cercano notizie - e prova a piazzare il suo materiale. Dirty campaign. Dall'altra parte i dem usano tutta la loro potenza per far deragliare il treno di Trump. Che scenario. Il 23 agosto Stone in un'intervista alla radio, alla domanda del giornalista su una "October surprise" non nega un fico secco, ma addirittura conferma i suoi contatti e l'esistenza di notizie su Hillary (pagina 7 dell'atto d'accusa):
Dalle nostre parti uno che fa queste cose di fronte a un microfono è un idiota, ma in America si rischia di passare per intelligenti e, in ogni caso, possiamo certamente affermare che lo special counsel Mueller non ha fatto fatica a trovare le tracce delle mosse di Stone. Euforici, Stone e i giornalisti mostrano una cultura pop-fumettistica, hanno letto parecchie storie dei super eroi perché in uno scambio di email dicono di avere "la krypotnite per Hillary". C'è solo un problema: Stone non è Superman. Pagina 7 dell'atto d'accusa:
Stone non ha capito che quel materiale è sì kryptonite, ma anche per lui. Quando parte l'inchiesta sul Russiagate, le sue mosse vengono catturate facilmente (uno che si fa intervistare sul tema è un kamikaze) e in una grandiosa prova di intelligenza dichiara alla Commissione di Intelligence del Senato di non essere in possesso di alcun documento sul tema. Pagine 10 e 11:
Stone nega tutto, un caso unico di predisposizione a finire in carcere. Stone è nel centro del Maelstroem e si comporta come un bimbetto pizzicato con le mani nella marmellata che dice alla mamma: "Le mani non sono mie, questa non è marmellata". Notevole. Siamo nel maggio del 2017. L'inchiesta di Mueller va avanti. In settembre Stone compare di fronte alla Commissione di Intelligence del Senato e supera se stesso dicendo che non ha alcun documento, neppure una mail sul dossier contro la Clinton (pagine 10 e 11):
Sempre più incasinato e nei guai, Stone continua la sua brillante operazione di auto-ingabbiamento e in ottobre chiede a un giornalista della radio ("Person 2" nell'atto d'accusa) di commettere il reato di falsa testimonianza di fronte alla Commissione di Intelligence negando i loro contatti, per non contraddire la precedente sua testimonianza (falsa). Passaggio incredibile, quando Stone dice al reporter di comportarsi come Frank Petangeli, un personaggio del film il Padrino II:
Chi è Frank Petangeli? Nel capolavoro di Francis Ford Coppola è il personaggio immaginario noto anche come "Frankie Five Angels", un pentito della mafia che improvvisamente al processo contro i Corleone ritratta tutte le accuse (video). Con questa citazione Stone supera se stesso e prenota la prigione. Stone chiede al giornalista di appellarsi al Quinto emendamento. Cosa prevede questa disposizione? Dice che nessuno può essere obbligato a testimoniare contro sè stesso (“No person (…) shall be compelled in any criminal case to be a witness against himself”), nel caso del giornalista, inoltre, c'è la tutela della segretezza delle fonti. Il reporter a quel punto se ne avvale (pagina 19):
Il reato è in ogni caso consumato, si tratta di ostacolo alla giustizia, Stone è nei pasticci, seri. E lo è tanto da arrivare a minacciare esplicitamente il giornalista, gli intima di non collaborare, di non "pugnalare le persone alle spalle", lo apostrofa come una spia, partono cose carine come "i miei avvocati ti faranno a pezzi", fa brillare l'idea di ammazzargli il cane e naturalmente c'è un "preparati a morire".
Il giornalista gli risponde: "Ti sei esposto all'accusa di falsa testimonianza come un idiota". Che quadro idiallico. Risultato per Stone: un'accusa di aver ostacolato la giustizia, sei casi in cui ha reso falsa testimonianza, un caso in cui ha tentato di indurre una persona a testimoniare il falso. Si è arrostito alla griglia da solo.
Che cos'è tutto questo? Certamente un bel casino per Trump, ma non al punto da metterlo spalle al muro, non c'è ancora quella che sul piano giudiziario si definisce la "pistola fumante". Quello che è evidente è che nel suo entourage della campagna presidenziale c'era più di un idiota, che la battaglia con la Clinton sul dossieraggio (reciproco) era a livello termonuclare. Tutti cercavano di sputtanare (termine tecnico) l'avversario e in quest'operazione molti si sono compromessi. Altro punto, anche questo noto: WikiLeaks pubblicava i documenti dei russi, contattarli dunque significava avere a che fare con un'entità che per la giustizia è un agente dei russi, quello che si definisce un "asset" al servizio di Moca. Domanda sul taccuino: se WikiLeaks è legata alla Russia, questo significa che l'entourage di Trump agiva in collusione con Mosca? Bella domanda. Siamo in un campo minato. WikiLeaks non è certo il Cremlino, Assange è una figura sfuggente alla catalogazione politica tout court, non c'è neppure la prova di una "direzione", una regia dei russi su tutto il plot. Gli agenti segreti di Mosca fanno una parte del lavoro, spiano, usano gli hacker, contattano persone che sanno o non sanno chi hanno davanti - tutte cose che stanno dentro un copione consolidato dove tutti spiano tutti, a meno che non si pensi che la Cia produca film per Hollywood - puntano a influenzare la campagna americana, fanno il loro sporco lavoro. Come fa notare Kimberley Strassel, la collusione si compie quando le parti collaborano, qui c'è il tentativo di Stone di sapere, ottenere e utilizzare quello che ha WikiLeaks. Dal punto di vista dell'evidenza dei fatti, nel documento manca dunque l'elemento chiave: non c'è la prova di una cospirazione di Trump con i russi, c'è un uomo (Stone) al di sotto della decenza che cerca materiale contro la Clinton per rispondere a una campagna reciproca di denigrazione e falsificazione. Stone è pronto a tutto, è talmente senza controllo che viola la legge più volte, ha modi spicci e usa la lingua in maniera disinvolta, minaccia. È un uomo pericoloso prima di tutto perché incapace. Queste cose le fanno i professionisti che non vanno certo a sbandierare ai quattro venti cosa stanno combinando nel buio. Per ora abbiamo un'altra prova di quello che sapevamo: la battaglia politica americana è (anche) questo. Uno spettacolo tremendo, altro che House of Cards.
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Vale la pena qui fare un punto sull'inchiesta che List ha sempre seguito facendo parlare i documenti, come in questo numero. Puntata precedente, ecco l'atto d'accusa contro le spie di Mosca.
05
Russia-gate. L'atto d'accusa contro le spie di Mosca
Quello che segue è l'atto d'accusa del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti contro 12 agenti russi accusati di aver interferito nella campagna presidenziale del 2016 ai danni dei Democratici. List lo ha tradotto integralmente (manca solo la parte finale con la formalizzazione dei capi d'accusa, non serve ai fini della ricostruzione dei fatti). Si tratta di un documento di grande interesse dove vengono alla luce fatti nuovi e altri già noti, ma dal quale non emergono fatti che possano condurre - almeno in questa fase dell'indagine - a un'incriminazione di Trump. La pistola fumante sul Presidente non c'è. È presente invece una dettagliata cronologia di azioni fatte dal servizio segreto russo (la GRU) che dimostra come oggi la cyber-guerra sia un fattore determinante nello scontro tra potenze. L'atto d'accusa - e appare difficile ritenerlo frutto del caso - arriva praticamente alla vigilia dell'incontro tra Putin e Trump a Helsinki, il 16 luglio. Continua a leggere l'articolo su List.
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Qui invece abbiamo un altro plot della vicenda, il gioco dell'FBI nell'indagine su Trump. Sempre per dare un quadro completo. E documentato.
06
Trump, l'Fbi e gli spiacevoli fatti (che tornano)
Siamo dentro la guerra di spie, la sanguinosa battaglia tra un gruppo di potere consolidato e l'imprevisto della Storia, Trump. La pubblicazione del memo sulle indagini Fbi e la campagna presidenziale è un fatto istituzionale. Dopo un anno e mezzo di boatos, rumors, scoop anonimi, fughe di notizie (vere e false) abbiamo un documento ufficiale prodotto dall'Intelligence Committee della Camera. Il documento è promosso dai repubblicani, è di una parte (come quasi sempre in politica, qualche settimana fa abbiamo analizzato su RadioList la relazione di minoranza dei democratici sulle interferenze russe: "Il Grande gioco di Putin e Xi. Anche in Italia"), ma non siamo più di fronte a un leak, siamo in presenza di un eletto, Devin Nunes, il presidente della Commissione, che con il suo staff ha visionato - dopo mesi di richieste andate a vuoto e sotto regole stringenti - documenti coperti da segreto, autentici, e ne ha fatto una sintesi. È battaglia politica, non c'è niente di cui stupirsi, ma il documento prodotto da Nunes sulla condotta dell'Fbi è notevole. E ora sappiamo anche perché l'Fbi voleva bloccarne la pubblicazione. Tutto ruota intorno all'autorizzazione chiesta dall'Fbi per l'intercettazione di Carter Page, allora uno dei consulenti della campagna presidenziale di Trump per la politica estera. Vediamo i fatti e il contesto in cui sono inseriti. Continua a leggere l'articolo su List.
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Che facciamo? Abbiamo scritto di cospirazioni, ne abbiamo anche in Italia. Tutto è diventato una cospirazione, da operetta, sia chiaro, ma questo passa il convento. Lorenzo Castellani ne ha tratto alcune conseguenze. A futura memoria.
07
Cospirazionismo. La fiction della politica impotente
La Congiura di Giulio Civile, principe della tribù dei Batavi, dipinto realizzato tra il 1661 e il 1662 da Rembrandt.di Lorenzo Castellani
Cosa porta un falso acclarato da decenni, inventato a metà ottocento nei salotti francesi dove sarebbe documentato il piano degli ebrei per dominare il mondo, a far parte del dibattito politico di una giornata d'inverno del 2019? Non c'è da sorprendersi tanto per la boutade del parlamentare grillino Elio Lanutti, che ha condiviso un articolo sui suoi profili social Protocolli dei Savi di Sion con l'idea che possano essere una fonte attendibile. La teoria del complotto è da anni di gran moda e gli esponenti dei Cinque Stelle sono stati spesso gli alfieri di certa letteratura dietrologica. Continua a leggere l'articolo su List.
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Mentre scriviamo questa nota, i fatti rotolano. Notizia. Strappacuore.
08
Julen
La squadra al lavoro per salvare Julen (Foto Ansa)È cominciato tutto il 13 gennaio scorso, quando Julen, due anni, è caduto in un pozzo nelle campagne andaluse, in Spagna. Un maledetto buco largo 25 centimetri, 100 metri di profondità, campagna di Totalan, alle porte di Malaga. Ce l'hanno messa tutta i soccorritori, un gruppo che sa il fatto suo e ha un cuore grande. Hanno lavorato con tutta la forza, la tecnica, l'intelligenza, l'anima. Sono a un passo dal bimbo. Un tunnel parallelo, l'intubamento, una galleria orizzontale. Sono a un passo da Julen. Salvare la vita. Salvare l'anima. Julen.
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3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.