26 Novembre
La fine dell'era Merkel, il non inizio di Macron
Nell'agenda della settimana le mosse della Cancelliera e del Presidente. In Germania cominciano le assemblee della CDU, il nuovo leader del partito a inizio dicembre. Terzo calo consecutivo dell'indice IFO sulla fiducia delle imprese: "L'economia si sta raffreddando". Macron martedì proverà a placare la protesta dei gilet gialli. E a Roma che fanno? Il governo farà scattare (forse) le riforme più tardi per abbassare il deficit e trattare con l'Ue
Saranno Germania e Francia questa settimana a dominare l'agenda. Parigi e Berlino sono i due paesi al centro di una trasformazione che avanza a ondate: le elezioni regionali in Germania e le proteste sulla politica del governo in Francia sono il segnale di una situazione di deterioramento alla quale Merkel e Macron stanno cercando di rispondere. La realtà è che la Cancelliera e il Presidente sono due figure che appartengono a una storia in declino, sono già ombre del passato. Potrebbero riemergere in piena luce? Per la Merkel è impossibile, per Macron è un'impresa disperata. A Londra Theresa May comincia il suo lavoro di uncinetto parlamentare per convincere Westminster a votare l'accordo siglato ieri con l'Unione europea, per ora la maggioranza sembra non esserci. E l'Italia?
01
Deficit e sindrome del babbo
Nel frattempo il governo italiano è alle prese con i dilemmi interiori: Essere o Avere? Vivere o morire? Sovranisti o contorsionisti? Siamo di fronte un problema che si risolverebbe facendo politica, mettendo nero su bianco provvedimenti alternativi. Fioccano naturalmente le interviste, oggi in svariate pagine: Bonafede, Siri e altri. Non dicono quasi niente, ma l'importante è apparire. C'è un problema babelico nell'esecutivo, non si capiscono né la linea né le competenze dei vari ministri, leader e sottopanza. Ritardare l'execution di reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni (dicono sia questa l'ipotesi, per ora non c'è un fico secco) significa due cose: o non sono pronti o non ci sono i soldi. Probabilmente le due cose vanno messe insieme. Sarebbe stato molto più lineare e chiaro tagliare gli 80 euro o far scattare le clausole l'Iva per finanziare con meno incertezze il programma di governo. Invece ogni giorno c'è qualcosa che balla il fox trot. Siamo in condizioni di sospensione dalla realtà, il consenso del governo è altissimo, ma nessuna luna di...
Saranno Germania e Francia questa settimana a dominare l'agenda. Parigi e Berlino sono i due paesi al centro di una trasformazione che avanza a ondate: le elezioni regionali in Germania e le proteste sulla politica del governo in Francia sono il segnale di una situazione di deterioramento alla quale Merkel e Macron stanno cercando di rispondere. La realtà è che la Cancelliera e il Presidente sono due figure che appartengono a una storia in declino, sono già ombre del passato. Potrebbero riemergere in piena luce? Per la Merkel è impossibile, per Macron è un'impresa disperata. A Londra Theresa May comincia il suo lavoro di uncinetto parlamentare per convincere Westminster a votare l'accordo siglato ieri con l'Unione europea, per ora la maggioranza sembra non esserci. E l'Italia?
01
Deficit e sindrome del babbo
Nel frattempo il governo italiano è alle prese con i dilemmi interiori: Essere o Avere? Vivere o morire? Sovranisti o contorsionisti? Siamo di fronte un problema che si risolverebbe facendo politica, mettendo nero su bianco provvedimenti alternativi. Fioccano naturalmente le interviste, oggi in svariate pagine: Bonafede, Siri e altri. Non dicono quasi niente, ma l'importante è apparire. C'è un problema babelico nell'esecutivo, non si capiscono né la linea né le competenze dei vari ministri, leader e sottopanza. Ritardare l'execution di reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni (dicono sia questa l'ipotesi, per ora non c'è un fico secco) significa due cose: o non sono pronti o non ci sono i soldi. Probabilmente le due cose vanno messe insieme. Sarebbe stato molto più lineare e chiaro tagliare gli 80 euro o far scattare le clausole l'Iva per finanziare con meno incertezze il programma di governo. Invece ogni giorno c'è qualcosa che balla il fox trot. Siamo in condizioni di sospensione dalla realtà, il consenso del governo è altissimo, ma nessuna luna di miele è eterna. La maggioranza ha il vantaggio competitivo di non doversi preoccupare dell'opposizione e finché il Pd discute guardandosi l'ombelico, i pericoli sono pari a zero, ridotti agli istinti suicidi che ogni tanto emergono a Palazzo Chigi. Gran parte di questo divagare dipende dai Cinque Stelle che ora ha anche una leadership con il problema del Di Maio "babbo", non proprio un modello di datore di lavoro (aveva un dipendente edile in nero), mentre il Di Maio "figlio" finisce vittima del suo manicheismo e deve penosamente scaricare il genitore. E meno male che il problema era solo della saga dei Renzi's, ci sono anche i Dimaio's. Una nazione di babbi, fosse vivo, Carlo Collodi dovrebbe riscrivere Pinocchio.
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In queste condizioni, l'unica cosa da fare è tornare a quello che conta in agenda: Macron e Merkel. Una fine e un non-inizio.
02
I destini della Cancelliera e del Presidente
Parlare di declino e fallimento per Macron potrebbe apparire affrettato, perché è giovane, è salito al trono da soli due anni, ma se guardiamo il panorama delle forze popolari e socialdemocratiche in Europa, questa corrosione appare lampante. È il destino che è toccato in maniera anticipata a Matteo Renzi che in soli due anni è passato dal 40 per cento dei consensi del voto europeo alla sconfitta e marginalizzazione della sua figura. Renzi fu detronizzato dai movimenti populisti, dall'ascesa soprattutto del "terzo incomodo", il Movimento Cinque Stelle, in uno spazio - quello del populismo - che l'ex segretario del Pd stava cercando di occupare con il suo carattere. Forse troppo.
Il Guardian in un'inchiesta sull'ascesa del populismo (interessante, ma arriva in netto ritardo sui tempi della storia) mette insieme nel mazzo dei perdenti Renzi, Blair e Clinton (Hillary), li fa parlare, ma i loro discorsi sono sempre gli stessi, sembrano usciti dal passato e questo vuol dire che ieri erano in ritardo nel vedere quello che stava per arrivare e oggi sono in altrettanto ritardo sulla soluzione che dovrà arrivare. Non beccano mai il treno. Al trio di RBC andrà a congiungersi la coppia di MM, Macron-Merkel.
Macron non cadrà, almeno non subito, vedremo poi cosa dirà il voto europeo a maggio 2019. Il sistema istituzionale della Francia protegge il Presidente, ma il quadro politico per lui è disastroso. Martedì darà una risposta ai gilet gialli e sabato avrà di nuovo di fronte il problema delle manifestazioni di questa forza sconosciuta, spontanea, disorganizzata, radicale, senza capo né coda, multiforme, tentacolare. Un magma extraterrestre per l'establishment.
La partita della Cancelliera è anch'essa giocata da una posizione di potere, ma sempre più fragile. Le elezioni in Baviera e in Assia hanno fatto tremare le fondamenta della Grosse Koalition, il rilancio dell'alleanza tra CDU, CSU e SPD è molto difficile. C'è chiede la fine anticipata della GroKo, prima che sia troppo tardi, ma in realtà è un'opzione impossibile, Verdi e AfD sono forze in ascesa e consolidamento. Al partito della Merkel non resta che cercare una ricostruzione interna della leadership e sperare che il ciclo economico non giri in negativo troppo in fretta. I dati sulla fiducia delle imprese pubblicati oggi dall'IFO sono un campanello d'allarme, siamo al terzo calo consecutivo, a novembre l'indice si è fermato a 102 punti contro i 102.9 punti di ottobre:
Clemes Fuest, il numero uno dell'IFO è netto: "Le aspettative di business delle imprese si sono offuscate. Insieme ad altri indicatori, questi risultati conducono a una crescita economica dello 0,3 per cento al massimo nel quarto trimestre. L'economia tedesca si sta raffreddando". Gong.
Sul fronte CDU cominciano martedì le conferenze regionali in vista del congresso di dicembre da cui uscirà il nome del successore della Merkel alla guida del partito. I delegati della CDU si riuniranno a Böblingen, Düsseldorf, Brema e per ultima arriverà Berlino. Achtung.
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Che cosa sta succedendo? Siamo nella piena del grande fiume della politica che si fa e disfa fuori dal Palazzo, là fuori. E la Francia, come spesso capita nella storia, è l'epicentro di questo fenomeno. Barricate, champagne e Voltaire.
03
La voiture di Macron e la rivolta fiscale
Macron ha promesso di cambiare, di ascoltare i gilet gialli, addolcire la sua posizione. La protesta va verso il tuo "terzo atto" (1° dicembre) e le President cerca di evitare il deragliamento della sua avventura politica in vista delle elezioni europee. In realtà la presidenza di Macron sembra segnata, quando un monarca (e il presidente francese lo è) sbaglia nei primi due anni del suo mandato, recuperare è difficile, la storia francese è piena di presidenti bruciati in partenza. In ogni caso, Macron domani parlerà. Le Figarò registra la piccola svolta nei rapporti istituzionali, Le Monde racconta come la questione fiscale abbia preso consistenza:
Lo Stato francese ha un problema di legittimità e l'81 per cento della popolazione pensa che le tasse siano male utilizzate. Il tema fiscale è una costante presenza nella storia francese, fin dal Medioevo, non sorprende dunque che sia la tassa sui carburanti ad aver fatto detonare il barile di polvere da sparo dello smarrimento sociale. La rabbia. La metafora è quella del diesel dei miserabili contro la gauche kérosène, due mondi in rotta di collisione: uno terreno, l'altro aereo, uno attaccato alla propria terra, l'altro senza confini. Gauche kérosène è una geniale definizione del filosofo Jean-Claude Michéa:
Non è l'auto in quanto tale - come "segno" della loro presunta integrazione nel mondo del consumo (non sono Lionesi o Parigini!) - che i gilet gialli difendono. È semplicemente che la loro auto diesel di seconda mano (e che la Commissione Europea sta già cercando di portarli via, inventando costantemente nuovi standard di "controllo tecnico") rappresenta la loro ultima possibilità di sopravvivenza, cioè avere ancora un tetto sopra la testa, un lavoro e cibo per se stessi e le loro famiglie nel sistema capitalista così come è diventato, e che va sempre più a vantaggio dei vincitori della globalizzazione. E pensare che è soprattutto questa gauche kérosène - quella che va di aeroporto in aeroporto per portare nelle università di tutto il mondo (e in tutto il "Festival di Cannes") le buone parole "ecologiche" e "associative", che osa dar loro una lezione su questo punto!
La questione ribolle in Francia e il bersaglio della protesta non è l'Europa, è Macron, è nella tradizione storica della Francia il monarca. In Italia - un paese che non fa mai i conti con se stesso - si è scaricato tutto su Bruxelles (che ha le sue grandi colpe), ma i contribuenti sono talmente assuefatti al peggio che dimenticano il caos e la tirannia fiscale in cui sono immersi, per non parlare dell'uso che si fa da noi della tassazione.
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Che cosa c'è realmente in campo? Quali sono i movimenti da tenere d'occhio? Quelli elementari, la base della vita delle persone. Su RadioList il titolare e il professor Marco Gervani parlano di pane, carburante, affitti, vita. Voilà, la France.
04
Macron, i gilet gialli e la gauche kérosène
La rivolta della Francia, gli scontri di Parigi, un movimento uscito dal nulla che aumenta i problemi del Presidente Emmanuel Macron. Il titolare di List e Marco Gervasoni esplorano la giungla della politica francese. I gilet gialli con l'auto diesel per andare al lavoro e la classe cosmopolita della gauche kérosène. La collisione di due mondi, il corto circuito della Francia, la nevrosi del mondo contemporaneo. Un'indagine di RadioList, ascolta.
RadioList è due parti di news, una parte di musica e un twitst di humour. RadioList è il podcast di List ai primi posti della classifica di iTunes. Fatto con amore, per i lettori di List.
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Che facciamo ora? Allacciate le cinture, facciamo un breve sorvolo dell'Italia (non sta succedendo quasi niente) e andiamo a Bruxelles (dove succede quasi tutto). Lorenzo Castellani ha un paio di note sul "pilota automatico" di Bruxelles.
05
"We are friends". Ma Bruxelles usa il pilota automatico
Dopo la cena tra Juncker e Conte a Bruxelles, le posizioni restano distanti. La Commissione Ue vuole meno spesa in bilancio, il governo italiano quella spesa la vuole tutta. Posizioni lontane perché il vero tema non è quello dei saldi, ma delle politiche economiche. Lorenzo Castellani spiega perché a Bruxelles (e Francoforte) è valida una sola teoria: quella del pilota automatico
"We are friends". Sono amici, non ci sono dubbi, ma l'accordo appare lontano. La cena di Bruxelles è finita come doveva finire, con un brindisi tra Juncker e Conte per il domani. Il presidente della Commissione Ue e il premier italiano sono concordi sulla necessità di evitare il crash, ma al dunque non emergono, almeno per ora, proposte concrete. L'Unione vuole meno spesa nel bilancio, il governo italiano quella spesa la vuole tutta. "Il governo vuole un dialogo costruttivo ma non c'è alcuna intenzione di cambiare i punti chiave della manovra", dice Conte. Traduzione: né lui né Juncker l'altro ieri hanno trovato una soluzione. Il governo italiano ha due settimane di tempo per rispondere alle raccomandazioni fatte dalla Commissione Ue - Salvini ha detto ieri che non si attacca ai decimali del deficit, il Movimento Cinque Stelle a mezzogiorno è conciliante, alle 3 è bellicoso, alle 7 non si sa - poi tutto andrà all'Ecofin e infine al Consiglio dei capi di Stato e di governo. Per ora, siamo all'antipasto e abbiamo una sola certezza: dopo la cena, ci vorrà un pranzo. L'autoscontro tra Bruxelles e Roma in realtà ha una domanda fondamentale alla quale l'Europa risponde con imbarazzo perché siamo al nocciolo della sovranità: contano i saldi o si vogliono pilotare le politiche degli Stati? Ah, il "pilota automatico". Lorenzo Castellani spiega cosa è e perché alla fine la questione è sempre politica e non (solo) economica. Buona lettura.
di Lorenzo Castellani
Dello scontro tra governo italiano e Commissione Europea è stata data per lo più una interpretazione economicista. L’esecutivo guidato da Giuseppe Conte avrebbe peccato di una eccessiva deviazione dal percorso stabilito per ridurre il debito pubblico italiano e la Commissione, nel suo ruolo di guardiano, avrebbe bocciato la manovra per ragioni puramente economiche. E’ evidente che numeri e denari siano parte di questo gioco, sarebbe quantomeno disonesto negarlo, ma pare altrettanto chiaro che sotto la superficie dell’economia si muovano forti correnti politiche. In questa interpretazione dominante, inoltre, si sostiene che la materia del contendere siano meramente i saldi contabili e non le politiche messe in campo dal governo. Insomma ciò che interessa Bruxelles è l’equilibrio della partita doppia, non le soluzioni adottate dalla politica italiana. In altri termini la valutazione della Commissione sarebbe esclusivamente tecnica e non politica. Continua a leggere l'articolo su List.
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Se la politica è surriscaldata, il clima non è da meno. Gli agricoltori della regione della provincia dell'Alberta, in Canada, sono diventati produttori di cereali. Accendete la mietitrebbia e seguite il titolare di List.
06
Grano, mais, soia. Dove c'era il Grande Freddo
I dati del report sul cambiamento climatico negli Stati Uniti, indicano un surriscaldamento che avrà un enorme impatto sulle attività dell'uomo. Il verbo declinato al futuro è tra l'altro inutile, tutto questo sta già accadendo: grano, mais, soia, granturco, vengono coltivati oggi in territori un tempo ostili alla loro crescita. Il Wall Street Journal racconta come nella provincia canadese dell'Alberta si stiano abbattendo foreste (altro problema) per piantare cereali. Parliamo di un posto che è qui:
Conseguenze: si alza il prezzo dei terreni agricoli, le multinazionali dell'agricoltura (guardate cosa fa la Pioneer del gruppo DuPont in Canada) sono già al lavoro per offrire ai produttori sementi più resistenti e capaci di maturare in anticipo in condizioni climatiche mutate.
07
Quattro rischi per l'umanità
Stiamo entrando in un periodo di shock geopolitico e climatico. Jared Diamond su Le Monde ha elencato in ordine di importanza quattro fattori di rischio per l'umanità:
- Una guerra nucleare;
- Il cambiamento climatico;
- L'utilizzo intensivo delle risorse naturali;
- Le conseguenze dell'ineguaglianza sociale.
Diamond è un pensatore interessante (qui trovate un elenco delle sue opere) e in realtà non è un pessimista come potrebbe sembrare, egli è semplicemente un realista che prende atto delle trasformazioni delle civiltà, della loro ascesa e declino. Guardate questo video di Ted:
Siamo a una settimana dall'inizio del vertice internazionale delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, COP24, si va in Polonia, a Katowice. L'idea è quella di tradurre in azione gli accordi di Parigi sul cambiamento climatico. Vaste programme.
08
Record di gas serra
Nel frattempo, il 22 novembre si è toccato un altro record nell'emissione di gas serra:
Che fare? Le distopie letterarie sul consumo del pianeta e la morte sono tante. Si parla di colonizzazione spaziale non a caso, l'uomo cerca naturalmente altri spazi per la sua vita e tutto dipende dalla capacità di realizzare mezzi di trasporto per i viaggi inter-stellari. No, il titolare non ha ancora bevuto un solo classic glass di Gin Martini. Sono cose di cui si discute realmente e si faranno.
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È nella fantascienza che leggiamo il futuro. Il titolare vi consiglia un libro, anzi una trilogia.
09
Libri. Toh, la fine del mondo
Il teatro di questa storia è qui:
Il libro è questo:
L'autrice si chiama Nora K. Jemisin, un'afroamericana di Brooklyn a cui non manca certo l'immaginazione. Ha costruito un mondo fantastico - benvenuti nel mondo ieri di Mr. Tolkien e oggi di George R. R. Martin), vi ha applicato il suo vissuto interiore e una bella penna. Il risultato è che le vicende della città di Yumenes hanno rapito gli appassionati, le catastrofi ambientali sono diventate narrazioni, la crudeltà e l'amore un tocco letterario che oscilla tra il fantasy e la fantascienza pura. No, non vi svelo la trama, il volume fa parte di una trilogia, l'edizione italiana arriverà nel 2019 nella collana Oscar Fantastica di Mondadori. Jemisin è talmente brava che The Fifth Season diventerà una serie tv. E la fine del mondo? C'è tempo. Buona giornata.
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dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.