24 Novembre

La Francia è il vero malato d'Europa

Scontri e barricate sugli Champs-Élysées. La protesta dei gilet gialli infiamma la capitale. Dura polemica tra il ministro dell'Interno Castaner e la Le Pen. Un'altra giornata ad altissima tensione. Macron e il governo sono di fronte a un avversario sconosciuto e multiforme. La Francia rivoluzionaria dalla guerra della farina al conflitto sulla tassa sui carburanti

Scontri tra polizia e manifestanti, barricate sugli Champs-Élysées. La Francia è il grande malato d'Europa. Come dice lo scrittore Michel Houellebecq, è un paese in uno stato di "nevrosi".  E improvvisamente, la Commissione Ue, i parametri, lo spread, svaniscono di fronte all'uomo in rivolta e al primato della politica. Le lezioni della storia che abbiamo sempre ricordato su List. Eccola, di fronte a noi, la storia. A Parigi. Fin dal primo numero di List abbiamo avvisato che la Francia è una polveriera sociale, che le parole di Houellebecq sulla "nevrosi" del paese vanno prese sul serio. Voilà, la France.

Lacrimogeni, incendi, cariche. Sugli Champs-Élysées c'è uno scenario di guerriglia urbana.  Secondo gli ultimi dati del ministero dell'Interno, i manifestanti in tutta la Francia sarebbero 106.301, non meno di 10 mila sulle strade di Parigi. Il ministro dell'Interno in serata ha visitato gli Champs-Élysées, il Presidente ha espresso sdegno per gli incidenti. L'impressione, netta, è che il governo abbia sbagliato strategia e il ministro dell'Interno le regole di ingaggio con i manifestanti.  Gilles Gressani, presidente del Groupe d'études géopolitiques di Parigi, in giro con il collega Carlo De Nuzzo per la città durante la manifestazione, racconta al titolare di List:

Da un punto di vista tattico: le forze dell’ordine stanno facendo un disastro. Uso smodato di lacrimogeni, anche su manifestanti pacifici, verso sera ho contato più di una ventina di incendi e barricate e ho appena assistito ad una scena surreale: cento CRS che attaccavano un viale deserto — il modo di pensare di un funzionario non si concilia con questa protesta diffusa, senza testa e senza volto, alla Toni Negri.

Gressani centra il punto: non è una protesta come le altre. Ecco due immagini scattate da Gilles in serata, poco dopo le 21.00: 

Sono i bagliori di qualcosa di nuovo che...


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