14 Aprile
La Francia, il coronavirus e quel che non sappiamo di noi
Il discorso integrale di Macron alla nazione, la guida di un paese che prosegue il lockdown fino all'11 maggio e indica una strategia per la riapertura. L'ammissione degli errori, il ringraziamento a chi lavora in prima, seconda e terza linea. La necessità di "ricostruire una indipendenza agricola, sanitaria, industriale e tecnologica". Scoprite la differenza
Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ieri ha parlato alla nazione per spiegare quali saranno i prossimi passi del governo per affrontare l'emergenza del coronavirus. Pubblichiamo la traduzione del discorso integrale di Macron. È un documento utile che consente a tutti di farsi un'idea precisa sullo scenario, sull'atteggiamento delle istituzioni, sui piani che vengono comunicati ai cittadini, ai contribuenti, alle imprese, alle famiglie. Abbiamo dato conto ieri su List, con Vittoria Colizza, dello studio dell'Inserm di Parigi, uno dei centri di ricerca della Francia (dove lavorano italiani di grande talento) di cui Macron e il governo si servono per calibrare le decisioni. Nessuna istituzione in Italia ha ancora detto ai cittadini qual è la reale direzione di marcia, qual è il piano del governo, qual è la cronologia dei provvedimenti, come e quando si comincerà un percorso di ricostruzione del nostro paese. Escono indiscrezioni di stampa, si aggiunge confusione a confusione. Siamo ancora fermi a un solo punto: state a casa. E scoprite la differenza, buona lettura.
di Emmanuel Macron
Francesi, miei cari compatrioti,
Stiamo vivendo giorni difficili. Proviamo tutti in questo momento la paura, l'angoscia per i nostri familiari e per noi stessi di fronte a questo virus temibile, invisibile, imprevedibile. La fatica e la stanchezza per alcuni, il lutto e il dispiacere per altri. Questo periodo è ancora più difficile da vivere quando si abita in tanti in un piccolo appartamento, quando non si hanno a disposizione a casa gli strumenti di comunicazione necessari per imparare, distrarsi, scambiare. Ancora più difficile da vivere quando ci sono tensioni, quando i rischi di violenza nella famiglia scandiscono il quotidiano e vediamo tutti, in questo periodo, la solitudine e la tristezza dei più anziani.
Nonostante questo, grazie ai nostri sforzi, ogni giorno abbiamo fatto progressi. I nostri funzionari e il personale...
Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ieri ha parlato alla nazione per spiegare quali saranno i prossimi passi del governo per affrontare l'emergenza del coronavirus. Pubblichiamo la traduzione del discorso integrale di Macron. È un documento utile che consente a tutti di farsi un'idea precisa sullo scenario, sull'atteggiamento delle istituzioni, sui piani che vengono comunicati ai cittadini, ai contribuenti, alle imprese, alle famiglie. Abbiamo dato conto ieri su List, con Vittoria Colizza, dello studio dell'Inserm di Parigi, uno dei centri di ricerca della Francia (dove lavorano italiani di grande talento) di cui Macron e il governo si servono per calibrare le decisioni. Nessuna istituzione in Italia ha ancora detto ai cittadini qual è la reale direzione di marcia, qual è il piano del governo, qual è la cronologia dei provvedimenti, come e quando si comincerà un percorso di ricostruzione del nostro paese. Escono indiscrezioni di stampa, si aggiunge confusione a confusione. Siamo ancora fermi a un solo punto: state a casa. E scoprite la differenza, buona lettura.
di Emmanuel Macron
Francesi, miei cari compatrioti,
Stiamo vivendo giorni difficili. Proviamo tutti in questo momento la paura, l'angoscia per i nostri familiari e per noi stessi di fronte a questo virus temibile, invisibile, imprevedibile. La fatica e la stanchezza per alcuni, il lutto e il dispiacere per altri. Questo periodo è ancora più difficile da vivere quando si abita in tanti in un piccolo appartamento, quando non si hanno a disposizione a casa gli strumenti di comunicazione necessari per imparare, distrarsi, scambiare. Ancora più difficile da vivere quando ci sono tensioni, quando i rischi di violenza nella famiglia scandiscono il quotidiano e vediamo tutti, in questo periodo, la solitudine e la tristezza dei più anziani.
Nonostante questo, grazie ai nostri sforzi, ogni giorno abbiamo fatto progressi. I nostri funzionari e il personale della salute, medici, infermieri, assistenti, addetti al pronto soccorso, i nostri militari, i nostri pompieri, i nostri farmacisti, hanno dato in prima linea tutta la loro energia per salvare vite e curare. Hanno tenuto. Gli ospedali francesi sono riusciti a curare tutti quelli che si sono presentati. Questi giorni, queste settimane, sono stati e resteranno l'onore dei nostri sanitari, in città e all'ospedale.
In seconda linea, i nostri agricoltori, i nostri insegnanti, i nostri autisti, trasportatori, elettricisti, manutentori, cassieri e cassiere, i nostri netturbini, il personale della sicurezza e delle pulizie, i nostri funzionari, i nostri giornalisti, i nostri lavoratori sociali, i nostri sindaci e gli eletti locali e dimentico tanti Francesi che si sono impegnati.
Tutti hanno permesso alla vita di continuare. Ciascuno di voi, in quella che ho chiamato la terza linea, ciascuno di voi con il vostro senso civico, rispettando le regole di isolamento, grazie anche alla vigilanza dei nostri poliziotti e gendarmi, avete fatto in modo che l'epidemia cominci a segnare il passo. I risultati ci sono. Molte regioni sono state risparmiate, da qualche giorno diminuiscono i ricoveri in rianimazione. La speranza rinasce.
Stasera voglio ringraziarvi molto calorosamente per questa devozione e dirvi di tutta la mia riconoscenza. Allora: eravamo preparati a questa crisi? Evidentemente non abbastanza ma l'abbiamo affrontata in Francia, come ovunque. Abbiamo dunque dovuto far fronte all'urgenza, prendere decisioni difficili a partire da informazioni parziali, spesso variabili, adattarci continuamente, perché questo virus era sconosciuto ed è ancora misterioso. Siamo onesti: il momento ha rivelato carenze e errori. Come tutti i paesi del mondo, sono mancati i camici, i guanti, i gel idro-alcolici. Non abbiamo potuto distribuire tutte le mascherine che avremmo voluto ai nostri medici, al personale che si occupa degli anziani, agli infermieri e agli assistenti domiciliari. Appena questi problemi sono stati individuati, ci siamo mobilitati: governo, collettività locali, industriali, associazioni, per produrre e acquistare il materiale necessario. Ma mi rendo conto che, quando si è al fronte, è difficile sentire che una penuria mondiale impedisce le forniture.
Gli ordini sono stati inoltrati. Soprattutto, le nostre imprese francesi e i nostri lavoratori hanno risposto "presente" e una produzione, come in tempo di guerra, è stata avviata: abbiamo riaperto linee produttive e abbiamo requisito. Entro 3 settimane avremo, pensate, moltiplicato per 5 la produzione di mascherine per il personale sanitario in Francia e avremo prodotto 10 mila respiratori supplementari in Francia. Quei respiratori così preziosi in rianimazione.
Grazie a questi sforzi, sapremo far fronte e continueremo a distribuire sempre più equipaggiamenti. Ma come voi, ho visto degli errori, ancora troppa lentezza, procedure inutili, debolezze anche della nostra logistica. Ne trarremo le conseguenze, al momento giusto, quando dovremo riorganizzarci. Ma siamo anche giusti con il nostro paese: queste ultime settimane sono anche state segnate da veri successi: il raddoppio dei letti in rianimazione, che non era mai stato fatto, le collaborazioni inedite fra ospedali, cliniche private e i medici di città, i trasferimenti di pazienti nelle regioni meno colpite, ma anche in Lussemburgo, Svizzera, Germania e Austria, che ringrazio, l'organizzazione dell'insegnamento a distanza, l'organizzazione di catene di solidarietà nei nostri comuni, il funzionamento di tutti quelli che ci hanno nutrito in queste settimane senza interruzioni, con impegno, il rimpatrio di diverse decine di migliaia di francesi ed europei dai paesi del mondo intero e il sostegno ai Francesi all'estero. Spesso, ciò che sembrava impossibile da anni, siamo riusciti a farlo in pochi giorni. Abbiamo innovato, osato, agito il più possibile sul campo, molte soluzioni sono state trovate. Dobbiamo ricordarcene perché queste sono altrettante forze per il futuro.
Miei cari compatrioti, se ci tenevo a parlarvi questa sera, dopo averci pensato in questi ultimi giorni, è per dirvi in tutta trasparenza che cosa ci attende per le prossime settimane e i prossimi mesi. La speranza rinasce, vi dicevo, sì, ma niente è acquisito. Nel Grand Est come in Île de France, i servizi ospedalieri sono saturi. Ovunque, nell'Esagono e nei dipartimenti d'oltre mare, il sistema è sotto pressione e l'epidemia non è ancora sotto controllo. Dobbiamo quindi proseguire i nostri sforzi e continuare ad applicare le regole. Più saranno rispettate, più vite salveremo. È per questo che l'isolamento più stretto deve continuare fino a lunedì 11 maggio. È durante questo periodo, il solo modo di agire con efficacia. È la condizione per rallentare ulteriormente la propagazione del virus, riuscire a ritrovare i posti disponibili in rianimazione e permettere ai nostri medici di recuperare le forze.
Sarà possibile solo se continueremo a essere civili, responsabili, a rispettare le regole e se la propagazione del virus avrà effettivamente continuato a rallentare. Mi rendo perfettamente conto, dicendovelo, dello sforzo che vi chiedo. Nelle prossime 4 settimane, le regole previste dal governo dovranno continuare ad essere rispettate. Stanno mostrando la loro efficacia e non devono essere né rafforzate né ridotte, ma applicate in pieno. Domando a tutti i nostri eletti, dei quali riconosco l'importanza in questo periodo, come prevede la Repubblica in questi casi, di aiutare a far sì che le regole siano le stesse su tutto il territorio nazionale. Sono stati decisi dei coprifuochi dove serviva, ma non bisogna aggiungere divieti durante la giornata. Per la nostra vita quotidiana, quando usciamo, bisogna continuare ad applicare le misure-barriera: tenerci a distanza e lavarci le mani. Voglio anche ricordarvi che tutti coloro che hanno una malattia cronica o soffrono di altre malattie devono poter continuare a consultare il proprio medico. Non è solo il virus a uccidere: l'estrema solitudine, la rinuncia ad altre cure possono essere altrettanto pericolose.
Auspico anche che gli ospedali e le case di riposo possano permettere di organizzare per i parenti stretti, con le protezioni adeguate, la visita ai malati in fini di vita per poter dir loro addio. Durante questa fase di isolamento, il paese continua a vivere, fortunatamente. Certe attività sono vietate, perché incompatibili con le regole sanitarie. Tutti gli altri settori economici, quando la sicurezza dei lavoratori e degli imprenditori è ben garantita, devono poter produrre e l'hanno fatto abbondantemente da ormai un mese. Per tutti coloro che devono essere aiutati in questo periodo, le misure di disoccupazione parziale per i dipendenti e di finanziamento per le imprese saranno prolungati e rafforzati. Sono inedite e proteggono già oltre 8 milioni di lavoratori e diverse imprese. Per artigiani, commercianti, libere professioni e imprenditori, il fondo di solidarietà è una prima risposta, ma conosco la vostra angoscia, l'ho sentita, l'ho letta. Le spese che continuano ad arrivare, le bollette, gli affitti, i prestiti: è per questo che ho chiesto al governo di aumentare fortemente gli aiuti, di semplificarli, per permettervi di superare questo periodo. Auspico che le banche possano posticipare le scadenze molto più consistentemente di quanto non abbiano fatto e anche le assicurazioni devono fare la loro parte in questa mobilitazione economica. Ci starò attento. C'è dunque un lavoro da proseguire nei prossimi giorni per sostenervi economicamente in questo periodo. Rapidamente, un piano specifico sarà messo in campo per i settori che, come il turismo, l'accoglienza e la ristorazione, la cultura e l'organizzazione di eventi, saranno colpiti a lungo. Annullamento delle spese e aiuti specifici verranno attuati.
Per i più fragili e sprovvisti di risorse, queste settimane sono molto difficili. Voglio ringraziare i sindaci, gli eletti locali, le associazioni che si sono mobilitate accanto al governo, al quale ho chiesto di andare oltre e di versare subito un aiuto eccezionale alle famiglie più modeste con bambini, per permettere loro di provvedere ai bisogni essenziali. Anche gli studenti più precari che vivono a volte lontani dalle famiglia, soprattutto quando sono oltre mare, saranno aiutati. Mercoledì, il consiglio dei ministri deciderà dei mezzi finanziari nuovi e il governo darà tutte le risposte necessarie ogni volta che servirà. L'11 maggio prossimo, miei cari compatrioti, sarà dunque l'inizio di una nuova tappa. Sarà progressiva, le regole potranno essere adattate in funzione dei nostri risultati perché l'obiettivo principale resta la salute di tutti i Francesi. A partire dall'11 maggio riapriremo progressivamente gli asili, le scuole, i collegi e i licei. È per me una priorità perché l'attuale situazione aumenta le ineguaglianze. Troppi bambini, soprattutto nei quartieri popolari e in campagna, sono privati della scuola senza avere accesso digitale e non possono essere aiutati allo stesso modo dai genitori. In questo periodo, le disuguaglianze delle abitazioni e quelle fra famiglie sono ancora più marcate. È per questo che i nostri bambini devono ritrovare la strada della scuola. Il governo, nella concertazione, dovrà prevedere regole particolari: organizzare in modo diverso tempo e spazio, proteggere bene i nostri insegnanti e gli studenti, con il materiale necessario. Per gli studenti dell'insegnamento superiore, i corsi non riprenderanno fisicamente fino all'estate. Il governo preciserà per ciascuno l'organizzazione giusta che sarà necessaria, in particolare per esami e concorsi.
L'11 maggio si dovrà anche permettere al maggior numero di persone di tornare al lavoro, far ripartire la nostra industria, il commercio e i servizi. Il governo preparerà subito queste riaperture con le parti sociali perché vengano stabilite regole che proteggano i lavoratori. È la priorità. I luoghi di assembramento pubblico, ristoranti, bar, cinema e teatri, sale di spettacolo e musei, resteranno invece chiusi in questa fase. I grandi festival ed eventi con un pubblico numeroso non potranno tenersi almeno fino alla metà di luglio. La situazione sarà valutata a partire da metà maggio, ogni settimana, per adattare le cose e darvi visibilità. Per la loro sicurezza, chiederemo alle persone più vulnerabili, anziani, portatori di handicap gravi, malati cronici, di restare a casa anche dopo l'11 maggio, almeno in un primo tempo. So che è una costrizione forte. Mi rendo conto di quello che vi chiedo e lavoreremo, entro l'11 maggio, per rendere questo tempo più sopportabile. Ma bisogna provare a farlo per proteggervi, nel vostro interesse. Avremo dall'11 maggio una nuova organizzazione perché questa tappa sia un successo. L'utilizzo massimo di test è un'arma particolare per uscire dall'isolamento al momento giusto. Fino a quel momento e nelle prossime settimane, continueremo ad aumentare il numero dei test fatti ogni giorno. È ciò che facciamo da 15 giorni. Durante le prossime settimane, ho chiesto che questi test siano prima fatti sui nostri anziani, gli operatori sanitari e i più fragili. E che possiamo continuare a mobilitare ovunque tutti i mezzi per fare i test, ovvero tutti i laboratori pubblici e privati.
L'11 maggio, potremo testare tutte le persone con i sintomi. Non testeremo tutte le francesi e tutti i francesi, non avrebbe senso. Ma tutti quelli che presentano un sintomo devono poter essere testati. Le persone con il virus potranno così essere messe in quarantena e seguite da un medico. Per accompagnare questa fase, molte innovazioni sono al centro del nostro lavoro con i partner europei, come una app dedicata che, su base volontaria e anonima, permetterà di sapere se si è stati in contatto con una persona positiva. Ne avete sicuramente sentito parlare. Il governo avrà da lavorare, non bisogna trascurare nessuna strada, nessuna innovazione. Ma auspico che entro l'11 maggio, le nostre Assemblee possano discutere e che le autorità competenti possano informare. Questa epidemia non potrà indebolire la nostra democrazia o attentare alle nostre libertà. Fino a nuovo ordine, le frontiere con i paesi non europei resteranno chiuse. Dispiegheremo poi tutti i mezzi necessari alla protezione della popolazione. Oltre alle misure-barriera che conoscete e che bisognerà continuare ad applicare, lo Stato a partire dall'11 maggio in collegamento con i sindaci dovrà permettere a tutti i Francesi di procurarsi una mascherina protettiva. Per le professioni più esposte e per certe situazioni, come nei trasporti pubblici, il suo uso potrà diventare sistematico. Sarà possibile grazie alle nostre importazioni e grazie alla formidabile mobilitazione di imprenditori e lavoratori ovunque sul territorio per produrre in massa questo tipo di mascherine. Il governo presenterà entro 15 giorni, sulla base di questi principi, il piano del dopo 11 maggio e i dettagli dell'organizzazione della nostra vita quotidiana.
Si terranno riunioni periodiche per adattare le misure prese e decidere insieme in modo regolare come calibrarle. Allora: quando possiamo sperare di intravvedere la fine definitiva di questa prova? Quando potremo riprendere la vita di prima? Conosco le vostre domande, le condivido, Sono legittime. Mi piacerebbe tanto potervi dire tutto e rispondere a ogni domanda. Ma in tutta franchezza, in tutta umiltà: non abbiamo risposte definitive a questo. Oggi, dalla lettura dei primi dati, che saranno presto precisati dai test sierologici, una piccola minoranza di Francesi ha contratto il Covid-19. Questo significa che siamo lontani da quello che gli specialisti chiamano l'immunità di gregge, ovvero il momento in cui il virus smette da solo di circolare perché abbastanza persone lo hanno avuto. Ecco perché la prima strada per uscire dall'epidemia è quella dei vaccini. Tutti i talenti e i ricercatori del mondo lavorano a questo. La Francia ha a disposizione risorse eccellenti perché è senz'altro la soluzione più sicura, ma ci vorranno almeno diversi mesi per metterla in opera. Il nostro paese investirà ancora di più nella ricerca e nei prossimi giorni avvierò un'iniziativa con i nostri partner per accelerare il lavoro in corso. La seconda via, sono le cure. Ci lavoriamo dal primo giorno. C'è stato molto dibattito nel paese, lo so. Tutte le opzioni sono esplorate e il nostro paese è quello che ha avviato più sperimentazioni in Europa. Ho tenuto io stesso a capire ciascuna delle possibili opzioni, a assicurarmi che tutto fosse provato con rigore e al più presto. Non si tratta di dare una cura se non si è sicuri, ma di procedere alle prove cliniche perché tutte le strade siano seguite. E credetemi, i nostri medici e i ricercatori lavorano duramente. Nessuna strada è o sarà trascurata: mi impegno personalmente.
Ecco, stasera condivido con voi quello che sappiamo e quello che non sappiamo. Finiremo per farcela ma avremo ancora diversi mesi da vivere con il virus. Con umiltà, dobbiamo oggi decidere e agire tenendo conto delle incertezze con lucidità, sì, perché guardate l'Asia, dove il virus sembrava sconfitto e torna in molti paesi che, di nuovo, decidono di chiudere le economie. Dobbiamo dunque procedere con calma e coraggio. Ma quello che so, quello che so ora, miei cari compatrioti, è che la nostra Nazione resta in piedi, solidale, con un obiettivo comune. Si diceva che eravamo un popolo indisciplinato, ed ecco che rispettiamo le regole, le discipline fra le più rigorose mai imposte al nostro popolo in tempo di pace. Si diceva che eravamo un popolo sfinito, abitudinario, lontano dallo slancio delle origini, ed ecco che tanti di voi fanno gara di devozione e impegno di fronte alla minaccia inattesa. Eccoci tutti solidali, fraterni, uniti, concittadini di un paese che fa fronte. Concittadini di un paese che discute, continua a vivere la sua vita democratica, ma resta unito. E voglio stasera condividere con voi, nel pieno della prova, questa fierezza. Questa idea che ha fatto sì che la Francia ci sia, viva e creativa. E questo ci deve riempire di speranza. Nelle prossime settimane, il governo, il parlamento, la nostra amministrazione, con i nostri sindaci e gli eletti locali, dovranno preparare il seguito. Per quello che mi riguarda, porterò in Europa la nostra voce per avere più unità e solidarietà. Le prime decisioni sono state nella direzione giusta e abbiamo molto insistito per questo, che si trattasse di Banca centrale europea, della Commissione europea o dei governi. Ma siamo al momento della verità, che impone più ambizione, più audacia, un momento di rifondazione.
Dobbiamo anche sapere aiutare i nostri vicini d'Africa a lottare più efficacemente contro il virus, ad aiutarli anche sul piano economico annullando massicciamente i loro debiti. Sì, non vinceremo mai da soli. Perché oggi a Bergamo, Madrid, Bruxelles, Londra, Pechino, New York, Algeri o Dakar, piangiamo i morti di uno stesso virus. Allora, se il nostro mondo senz'altro si frammenterà, è nostra responsabilità costruire da oggi delle solidarietà e delle cooperazioni nuove. Dovremo poi, nelle prossime settimane, lavorare al dopo.
Dovremo ricostruire la nostra economia più forte per produrre e ridare speranza ai lavoratori, imprenditori, mantenere la nostra indipendenza finanziaria. Dovremo ricostruire una indipendenza agricola, sanitaria, industriale e tecnologica francese e più autonomia strategica per la nostra Europa. Questo passerà attraverso un piano massiccio per la nostra salute, la nostra ricerca, i nostri anziani, fra gli altri. Dovremo anche ricordarci che il nostro paese, oggi, si mantiene su donne e uomini che le nostre economie remunerano così male. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull'utilità comune. Queste parole i Francesi le hanno scritte oltre 200 anni fa. Dobbiamo oggi riaccendere la fiamma e dare tutta la sua forza a questo principio.
Dovremo costruire una strategia per ritrovare un tempo lungo, la possibilità di pianificare, i comportamenti sostenibili, la prevenzione, la resilienza: solo così potremo far fronte alle prossime crisi. Queste evidenze si impongono oggi, ma non basteranno. Tornerò a parlarvi di questo. Il momento che viviamo è uno sconvolgimento intimo e collettivo. Cerchiamo di viverlo come tale. Ci ricorda che siamo vulnerabili, l'avevamo forse dimenticato. Non cerchiamo subito di trovare una conferma di ciò in cui avevamo sempre creduto. No. Cerchiamo, in questo momento, di uscire dai sentieri battuti, dalle ideologie, di reinventarci: io per primo. C'è in questa crisi una chance: rinsaldarci e provare la nostra umanità, costruire un altro progetto nella concordia. Un progetto francese, una ragion di vivere insieme profonda. Nelle prossime settimane, con tutte le componenti della nostra Nazione, mi impegno a disegnare il cammino che rende questo possibile . Miei cari compatrioti, avremo giorni migliori e ritroveremo i Giorni Felici. Ne sono convinto. E le virtù che oggi ci permettono di resistere, saranno quelle che ci aiuteranno a costruire il futuro, la nostra solidarietà, la nostra fiducia, la nostra volontà. Allora, abbiate cura di voi, prendiamoci cura gli uni degli altri. Resisteremo.
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alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.