19 Ottobre
La Grecia è salva, i greci no
Oggi Atene esce dal programma di salvataggio. Il bilancio dello Stato è migliore, ma la povertà dilaga. Il report del Fondo monetario. L'agenda della settimana, riunione dei banchieri centrali a Jackson Hole. Wall Street verso la crescita più lunga di sempre. Italia chiusa per ferie e aperta per emergenza
L'Italia chiusa per ferie e aperta per tragedia vede la fine di Agosto come il classico punto di svolta verso l'autunno che nelle cronache si definisce sempre caldo. Su List abbiamo segnato le date importanti sul calendario. Ma quel mondo che a noi sembra sospeso in attesa di levarsi dallo spiaggiamento in realtà è in grande movimento. Angela Merkel e Vladimir Putin si sono incontrati a Meseberg per tracciare un percorso comune su energia e dossier fondamentali di politica estera, l'America di Trump viaggia a tutta velocità con la Cina in una sfida che condurrà a un nuovo ordine mondiale, l'India è nel pieno della sua rivoluzione industriale, il Medio Oriente è tra guerra e pace. L'agenda chiama, dispone, propone, obbliga. La prossima settimana non è una vacanza, è costellata di appuntamenti importanti.
01
L'agenda della settimana
- Grecia e Fmi. Oggi 20 Agosto la Grecia esce ufficialmente dal terzo programma di salvataggio. Abbiamo letto dichiarazioni e articoli dove si celebra "l'evento" ma si fa fatica a guardare in faccia la realtà: la Grecia è un paese che ha un bilancio migliore e una vita peggiore. La partita doppia in questo caso non coincide con il benessere dell'uomo. List ha un approfondimento sul tema che parte dai giudizi per niente entusiasti messi nero su bianco dall'ultimo report del Fondo monetario internazionale.
- Stati Uniti-Russia. Mercoledì 22 Agosto gli Stati Uniti imporranno nuove sanzioni alla Russia.
- Wall Street. Mercoledì sarà anche probabilmente il giorno in cui l'indice S&P 500 segnerà il più lungo ciclo di crescita della storia della Borsa americana. Sul taccuino c'è una sola domanda: quanto durerà? A quando lo sboom? Escono le minute della Federal Reserve sulle decisioni di politica monetaria prese in Agosto. Anche qui ci saranno indicazioni, anticipazioni sono arrivate anche dalla testimonianza del Presidente della Fed, Jerome Powell, davanti al...
L'Italia chiusa per ferie e aperta per tragedia vede la fine di Agosto come il classico punto di svolta verso l'autunno che nelle cronache si definisce sempre caldo. Su List abbiamo segnato le date importanti sul calendario. Ma quel mondo che a noi sembra sospeso in attesa di levarsi dallo spiaggiamento in realtà è in grande movimento. Angela Merkel e Vladimir Putin si sono incontrati a Meseberg per tracciare un percorso comune su energia e dossier fondamentali di politica estera, l'America di Trump viaggia a tutta velocità con la Cina in una sfida che condurrà a un nuovo ordine mondiale, l'India è nel pieno della sua rivoluzione industriale, il Medio Oriente è tra guerra e pace. L'agenda chiama, dispone, propone, obbliga. La prossima settimana non è una vacanza, è costellata di appuntamenti importanti.
01
L'agenda della settimana
- Grecia e Fmi. Oggi 20 Agosto la Grecia esce ufficialmente dal terzo programma di salvataggio. Abbiamo letto dichiarazioni e articoli dove si celebra "l'evento" ma si fa fatica a guardare in faccia la realtà: la Grecia è un paese che ha un bilancio migliore e una vita peggiore. La partita doppia in questo caso non coincide con il benessere dell'uomo. List ha un approfondimento sul tema che parte dai giudizi per niente entusiasti messi nero su bianco dall'ultimo report del Fondo monetario internazionale.
- Stati Uniti-Russia. Mercoledì 22 Agosto gli Stati Uniti imporranno nuove sanzioni alla Russia.
- Wall Street. Mercoledì sarà anche probabilmente il giorno in cui l'indice S&P 500 segnerà il più lungo ciclo di crescita della storia della Borsa americana. Sul taccuino c'è una sola domanda: quanto durerà? A quando lo sboom? Escono le minute della Federal Reserve sulle decisioni di politica monetaria prese in Agosto. Anche qui ci saranno indicazioni, anticipazioni sono arrivate anche dalla testimonianza del Presidente della Fed, Jerome Powell, davanti al Senato americano (intervento integrale pubblicato su List).
- Stati Uniti-Cina. Giovedì 23 Agosto gli Stati Uniti raddoppieranno i dazi su 16 miliardi di merci importate dalla Cina.
- Banchieri Centrali a Jackson Hole. Il tradizionale incontro organizzato dalla Federal Reserve di Kansas City comincia giovedì 23 agosto. È un appuntamento importante - cominciò tutto negli anni Settanta - per capire la direzione che prenderà l'economia nel 2019 e quali sono i pilastri del consenso - e dissenso - tra le banche centrali.
- Produzione della Germania. I dati escono venerdì, sono fondamentali per capire quanto sta rallentando la crescita europea. Un indicatore importante per il governo italiano che si prepara a presentare la sua manovra di bilancio. La settimana vede l'uscita di altri dati chiave sulla vendita di case esistenti e nuove in America, le iscrizioni nelle liste di disoccupazione sempre in America, gli indici di fiducia e i dati sulla manifattura in Francia e in Germania.
- Il Papa in Irlanda. Viaggio di Papa Francesco in Irlanda, la prima negli ultimi 40 anni.
L'Italia è chiusa per ferie: la Camera e il Senato hanno in programma la prima seduta per l'11 settembre.
Il Ponte Morandi resta l'unico tema in agenda, l'urgenza, l'eterno quadro dell'emergenza. Si ha la netta sensazione di un paese che non sa programmare il suo futuro. L'altra notizia è ancora un'emergenza - non usciamo da quel quadro - la nave della Guardia Costiera Diciotti con 180 migrandi a bordo.
02
Il Ponte Morandi si è piegato e poi è crollato
Si stanno cominciando a formare le prime ipotesi sul crollo da parte della Commissione ispettiva del Ministero dei Trasporti. "Varie concause" ha detto il presidente della Commissione, Roberto Ferrazza, intervistato da Sky Tg24. "Il ponte, non è venuto giù così come stava ma si è piegato ed è caduto". La dinamica del cedimento non rende dunque "del tutto chiaro" quale sia l'elemento che si è rotto per primo innescando la tragedia.
03
Nave Diciotti, nessuno vuole 180 migranti
Accuse a Malta, una nave italiana della Guardia Costiera che non ha un porto di destinazione. È un film già visto, ha una sua tragica monotonia e comincia ad alimentare dubbi sull'efficacia della nostra azione diplomatica in sede di Unione europea. Siamo davanti a una sola certezza: l'Unione su questo punto è al suo grado più basso di consenso e capacità di risposta. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ribadisce la linea dell'accoglienza concertata con gli altri paesi europei: "O l'Europa decide seriamente di aiutare l'Italia in concreto, a partire ad esempio dai 180 immigrati a bordo della nave Diciotti, oppure saremo costretti a fare quello che stroncherà definitivamente il business degli scafisti. E cioè riaccompagnare in un porto libico le persone recuperate in mare", dice Salvini. Soluzioni condivise? Zero. Domanda sul taccuino: se l'Italia bussa alla porta e nessuno risponde, bisogna interrogarsi sulla qualità di ciò che è stato fatto finora a Bruxelles.
04
E la Farnesina chiama la Commissione Ue
E infatti dopo le 20.30 ecco arrivare una nota della Farnesina, Agenzia Agi: "Con riferimento alla vicenda della nave "Diciotti", attualmente al largo dell'sola di Lampedusa con a bordo 177 persone, soccorse su un barcone in avaria a seguito di una chiamata di emergenza da bordo, la Farnesina ha ufficialmente e formalmente investito della questione la Commissione europea, affinchè provveda a individuare una soluzione in linea con i principi di condivisione tra gli Stati membri dell'Unione Europea, concordati al Consiglio Europeo di giugno 2018, con riferimento ai flussi migratori. È quanto riferisce la Farnesina in una nota. In coerenza con le dette conclusioni del Consiglio Europeo, il governo italiano ritiene indispensabile che la Commissione assuma direttamente l'iniziativa, vocata a individuare i Paesi Ue disponibili ad accogliere, per effettuare i necessari controlli, le persone salvate in mare, prosegue la nota. "Un'azione decisa da parte delle istituzioni europee, che l'Italia naturalmente sostiene appieno" ricorda il ministro Enzo Moavero Milanesi "può consentire di superare in modo ordinato e sistemico le difficoltà e rendere strutturale l'approccio di condivisione degli oneri, peraltro già applicato più volte, negli ultimi due mesi, sulla base di intese ad hoc fra gli stessi Stati", conclude la nota. Sintesi: siamo sempre in alto mare.
05
La nuova legge sull'immigrazione in Germania
I nostri irrisolti problemi d'alto mare hanno un sotto testo e sottosopra in Germania dove sta prendendo forma una nuova legge sull'immigrazione. Il ministro dell'Interno Horst Seehofer dopo il braccio di ferro con Angela Merkel e l'accordo poi raggiunto nella Grosse Koalition tra Cdu-Csu e Spd, ha fissato i punti. A differenza dell'Italia, la Germania sta affrontando il tema della sua crisi demografica - è il paese più vecchio del mondo insieme al Giappone e all'Italia - aggiornando la sua legislazione. Le aziende tedesche hanno bisogno di immigrati con una serie di capacità e la nuova legge faciliterà la ricerca di manodopera straniera da parte delle aziende. Questi sono i dati (tratti dal report annuale sull'immigrazione del governo tedesco), sulle domande d'asilo dal 2015 al 2017, la Germania continua ad essere il paese numero uno in Europa:
Basta guardare i numeri per capire esattamente il problema. La Germania ha numeri incomparabili rispetto a tutti gli altri. L'Italia è al secondo posto. È sempre la Germania il paese che nell'ambito del ricollocamento dei migranti presenti in Italia dà la risposta migliore:
I dati sono aggiornati a Aprile 2018. È questo il meccanismo inceppato. Si chiama solidarietà. Su un altro fronte, il caso della Grecia, il dissesto finanziario seguito alla crisi del 2008, abbiamo un altro esempio da tenere bene a mente. Andiamo a Atene.
06
L'odissea della Grecia
Oggi la Grecia esce dal programma di "salvataggio" o, meglio, dalla sua fase giudicata - probabilmente, come vedremo, a torto - più complessa. La crisi finanziaria di Atene fu il caso al quale dal 2010 vennero applicate le regole della cosiddetta "austerità" di bilancio. Otto anni dopo, possiamo tirare le somme. Com'è andata? La Grecia ha avuto di nuovo accesso al mercato internazionale dei capitali, ma la sua situazione sociale resta in bilico e la sua economia è del 24 per cento più piccola rispetto al 2008 (fonte Economist). Il ministro delle Finanze della Germania Olaf Scholz dice che si tratta di "un successo". Non si capisce per chi lo sia, viste le analisi che qui pubblichiamo.
La missione della trojka - Banca centrale europea, Commissione europea e Fondo monetario internazionale - era questa? Possiamo affermare che no, non era questa l'idea e che nonostante nel corso del tempo sia emerso in largo anticipo l'esito finale, si è perseguito lo stesso quel metodo e quel piano.
Il Chatam House di Londra, uno dei think tank più autorevoli al mondo, lo presenta così:
Dal punto di vista politico, la linea d'azione adottata dalla troika è stata considerata, nel migliore dei casi, controversa. L'economia greca ha sofferto la più lunga recessione rispetto a qualsiasi economia capitalista avanzata, superando il crollo subito dagli Stati Uniti durante la Grande Depressione del 1929. In questo processo, il sistema politico greco è stato stravolto, l'esclusione sociale è aumentata e centinaia di migliaia di greci istruiti hanno lasciato il paese alla ricerca di opportunità altrove.
Come si chiama tutto questo? Fallimento politico. Fatto che emerge dalle dure critiche dello stesso Fondo monetario internazionale, ma non compare mai nelle discussioni della Commissione europea dove il programma sulla Grecia viene considerato "un successo". Questa netta divaricazione tra Washington e Bruxelles dovrebbe far riflettere, ma dire e scrivere queste cose è una questione di totem e tabù.
07
Il report (molto critico) del Fondo monetario internazionale
Il 31 luglio scorso il Fondo monetario internazionale ha pubblicato il suo report sulla Grecia. Qui si dice che sono stati fatti dei progressi sul piano contabile, ma quando si scende dalle partite di bilancio alla vita dei cittadini greci, i cosiddetti successi vengono tutti oscurati da questa frase:
Sebbene molto sia stato fatto, la Grecia deve far fronte a un'eredità della crisi molto significativa. Esempi lampanti sono i livelli straordinariamente elevati del debito pubblico, dei prestiti in sofferenza, della disoccupazione e degli alti tassi di povertà. La Grecia deve far fronte a queste eredità, conseguendo al tempo stesso una crescita più elevata e sostenibile e restando competitiva nell'area dell'euro. Nella nostra relazione sui servizi chiediamo di riequilibrare la politica fiscale per sostenere meglio la crescita e rafforzare le reti di sicurezza sociale, rafforzare in modo più aggressivo i bilanci delle banche per ripristinare i prestiti e adottare ulteriori misure per aumentare la produttività e migliorare la governance.La Grecia dovrà continuare a proteggere la spesa sociale e per gli investimenti operando nel rispetto degli elevati obiettivi di avanzo concordati tra la Grecia e le istituzioni europee.
Sono ottime intenzioni, peccato che la Grecia tutto questo non possa ottenerlo in assenza di un miracolo. La sua economia è in queste splendide condizioni.
08
I numeri. Bilancio migliore, vita peggiore
- Il tasso di povertà è pari al 35,7 per cento e rispetto al 2013 è aumentato di 6 punti percentuali;
- Il tasso di disoccupazione è al 20 per cento. Ecco il quadro della disoccupazione secondo i dati Eurostat, notate le barre a destra:
Italia, Spagna e Grecia sono ai primi tre posti per numeri di disoccupati in Europa (media Ue a 20 +6.9 per cento);
- La produzione reale è al 75 per cento rispetto ai numeri pre-crisi del 2008. Osservate questo grafico tratto dal report del Fondo monetario internazionale:
La produzione reale (la curva rossa nel grafico a destra) langue e resta 25 punti al di sotto del livello pre-crisi (quota 100); nel grafico a destra, vediamo che la Grecia realizza un avanzo primario (l'inversione del trend delle colonne rosse). Dunque i conti dello Stato sono migliori, ma la vita dei cittadini greci è peggiorata. Il risultato di bilancio è stato ottenuto grazie ai tagli alla spesa, mentre la crescita nel 2017 secondo il Fmi è "inferiore alle aspettative".
- Sono chiaramente migliorate le condizioni per l'accesso al finanziamento internazionale, i rendimenti dei titoli sono calati, i rating sul debito sono più alti:
- Il livello dei prestiti bancari continua ad essere debole e le banche della Grecia sono piene di crediti deteriorati, il 49 per cento del totale dei prestiti con un tasso di copertura solo del 49 per cento. È la prossima bomba destinata a esplodere, le banche sono il volano della crescita, se non prestano denaro a famiglie e imprese non ci sarà mai una svolta nella crescita.
- Questi sono gli indicati di competitività della Grecia:
- Guardate questo grafico, la crescita dell'occupazione e... della disoccupazione:
- La proiezione a medio e a lungo termine della crescita della Grecia ha un macigno davanti: l'invecchiamento della popolazione. La conseguenza è che la popolazione in età lavorativa tra il 2020 e il 2060 crollerà al 35 per cento.
- Per quanto tempo la Grecia potrà sostenere il surplus di bilancio realizzato di recente? Come sempre, è la storia a darci il quadro, la realtà, ecco la serie storica del bilancio di Atene dal 1948 a oggi:
- In quanti casi il surplus nei paesi in crisi è risultato sostenibile negli anni? Nero su bianco, sempre dal report del Fondo monetario: Su un campione di 90 paesi presi in esame durante il periodo 1945-2015, vi sono stati solo 13 casi in cui l'avanzo primario di bilancio ha superato l'1,5 per cento del PIL e si è mantenuto tale per un periodo di dieci o più anni consecutivi. Ecco i casi di successo:
La Grecia ha commesso molti errori, è stata governata in passato da lestofanti, la collusione contabile era ampiamente diffusa ai livelli alti e bassi della società, ma ritenere che possa uscire da una condizione distopica per entrare nell'era del benessere con questi programmi è francamente non solo un'utopia, ma una politica contro la povera gente.
***
Il caso della Grecia è l'esempio di come l'architettura dell'Unione europea e della sua moneta unica sia in questo momento non la soluzione, ma il problema. Aggiornarla è urgente, cercare di salvare l'Unione prima che muoia per i suoi errori dovrebbe essere l'interesse di tutti. Invece assistiamo a un arroccamento di posizioni: da una parte l'establishment europeo che non ammette i suoi fallimenti politici, dall'altra i populisti che puntano allo smantellamento di tutto. Sono due posizioni attualmente inconciliabili. Lorenzo Castellani ha letto Eurotragedy, un libro di Ashoka Mody, docente a Princeton, che ripercorre la nascita dell'Unione e della sua moneta senza dogmi e difese d'ufficio. Emergono i pregi, i difetti, gli statisti e la grande assente: l'unione politica. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.