8 Novembre

La guerra dei numeri

Draghi assicura che la crescita europea c'è e ci sarà ancora, la Commissione Ue dice che l'Italia arranca, Tria risponde che è "un'analisi non attenta e parziale", Mattarella fa appello alla fiducia. Viviamo nell'era della "tirannia dei valori"

Che succede? Ecco le note sul taccuino del titolare di List, solo quello che conta. Facciamo un giro di giostra tra Bruxelles, Roma, Novi (cioccolato), l'America  a mano armata (e quella che vota) e Francoforte. Allacciate le cinture, si parte. 

01

Prescrizione & Pernigotti

  • Prescrizione. Matteo Salvini dopo il vertice a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio ha detto che l'accordo con il Movimento Cinque Stelle sulla prescrizione c'è "ma solo con tempi certi". Il ministro della Giustizia, Alfondo Bonafede, precisa: "La prescrizione non cambia. Ma entrerà in vigore in modo posticipato, nell'ambito della riforma epocale della giustizia penale, l'anno prossimo. Chiederemo una legge delega per una riforma organica del processo che porti a tempi certi dei processi". Epocale. Del popolo. Occorrerà prima o poi fare un'analisi sul linguaggio della maggioranza giallo-verde. Intanto il governo mangerà il panettone. 
  • Commissione Ue vs Governo. Bruxelles ha pubblicato le stime economiche sui vari paesi europei e quelle dell'Italia non coincidono con la legge di Bilancio presentata dal governo. Ecco le previsioni brussellesi:
  • La reazione di Tria. Il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha commentato: 

Le previsioni della Commissione europea relative al deficit italiano sono in netto contrasto con quelle del Governo italiano e derivano da un’analisi non attenta e parziale del Documento Programmatico di Bilancio (DPB), della legge di bilancio e dell’andamento dei conti pubblici italiani, nonostante le informazioni e i chiarimenti forniti dall'Italia. Ci dispiace constatare questa défaillance tecnica della Commissione, che non influenzerà la continuazione del dialogo costruttivo con la Commissione stessa in cui è impegnato il Governo italiano. Rimane il fatto che il Parlamento italiano ha autorizzato un deficit massimo del 2,4 per cento per il 2019 che il Governo, quindi, è impegnato a rispettare.

Fase autoscontro, ma dietro questa battaglia sui numeri c'è ben altro, qualcosa che sfugge sia...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play