23 Marzo

La lezione di realismo di Napolitano

Il discorso integrale del Presidente Emerito in Senato. Bisogna rispettare la volontà popolare. Gli elettori hanno premiato "straordinariamente" i partiti che hanno espresso posizioni di rottura. Il Pd dopo tre governi è stato mandato all'opposizione. Durissima critica a Renzi su "l'auto-esaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni".

Questo è l'intervento del Presidente Emerito Giorgio Napolitano durante la prima seduta del Senato da lui presieduto.  

 

di Giorgio Napolitano

Onorevoli Senatrici e Senatori, il mio saluto e augurio più cordiale a tutti voi che sedete in quest'Aula con pari dignità e responsabilità grazie al consenso e alla fiducia dei cittadini-elettori, qualunque sia la forza politica che ciascuno è stato chiamato a rappresentare. Questa 18° legislatura nasce da un'ampia e appassionata partecipazione elettorale. Nostro punto di riferimento non possono dunque essere oggi che le espressioni della volontà popolare quali ne sono chiaramente scaturite.

Il voto del 4 marzo ha rispecchiato un forte mutamento nel rapporto tra gli italiani e la politica quale si era venuta caratterizzando da non pochi anni a questa parte. Si è trattato di un voto che non solo ha travolto certezze e aspettative di forze politiche radicate da tempo nell'assetto istituzionale e di governo del Paese. Esso ha messo in questione tradizioni, visioni, sensibilità, che erano a lungo prevalse. Gli elettori hanno premiato straordinariamente le formazioni politiche che hanno espresso le posizioni di più radicale contestazione, di vera e propria rottura rispetto al passato. La contestazione è scaturita da forti motivi sociali: disuguaglianze, ingiustizie, impoverimenti e arretramenti nella condizione di vasti ceti, comprendenti famiglie del popolo e della classe media.

E in modo particolare ha pesato il senso di un cronico, intollerabile squilibrio tra Nord e Sud tale da generare una dilagante ribellione nelle regioni meridionali. Sono stati condannati in blocco - anche per i troppi esempi da essi dati di clientelismo e corruzione - i circoli dirigenti e i gruppi da tempo stancamente governanti in quelle Regioni.

Queste reazioni hanno mostrato quanto poco avesse convinto l'auto-esaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni da governi e da partiti di maggioranza.
In termini politici generali, ha contato...


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