22 Dicembre
La manovra e il dilemma di Salvini
Oggi il voto di fiducia del Senato. La partita si chiude alla Camera il 27. Poi nel 2019 ne comincia un'altra: quella di Salvini per non finire soffocato dalla decrescita dei Cinque Stelle. Nei sondaggi ora vola, ma l'economia lo rallenterà. Cosa succede al Pentagono? La non-guerra di Trump. E lo shutdown del governo americano
Che succede? Siamo agli sbadigli, il maxiemendamento del governo sul bilancio non è ancora arrivato in Senato, sbarcherà in aula alle 14 e da quel momento comincerà la rumba: discussione generale alle 16 e poi procedura del voto di fiducia che parte alle 20.30. Chiuso il capitolo del Senato, mangiato il panettone di Natale, si riparte con l'esame alla Camera. A Montecitorio l'Aula èconvocata per le 10 di giovedì 27 dicembre, con prosecuzione il giorno successivo, venerdì 28. Questo è il calendario.
Il premier Giuseppe Conte ieri dopo il Consiglio dei ministri si è scusato, ma tutti sapevano che sarebbe andata così, c'è la classica battaglia tra i partiti, tra i ministeri, la sotterranea e inconfessabile trattativa con spezzoni dell'opposizione, gruppi di interesse, l'eterno suk di quella che un tempo veniva chiamata "finanziaria". È cambiato il nome, ma la prassi politica è sempre quella di cercare di prendere e di evitare i tagli.
Chiusa la manovra, si aprirà la vera battaglia politica interna: quella di Matteo Salvini per salvare se stesso dall'abbraccio mortale della decrescita pentastellata. Dopo 6 mesi di governo c'è un dato chiaro: l'ideologia grillina anti-industriale finisce per spaccare la constituency leghista. I due partiti devono dividersi per evitare l'implosione. Una deve fare la destra e l'altro per quanto possibile la sinistra o qualcosa di simile. L'esperimento del Governo Frankenstein - l'unico governo possibile - ha degli organi in fase di rigetto. Possono andare avanti a lungo, non c'è opposizione, ma sono i fattori esterni a premere. Uno scenario economico che peggiora favorisce la nascita di alternative. Oggi i consensi del partito di Salvini sono altissimi, praticamente il voto della Lega è raddoppiato, ma domani questo clima rischia di evaporare. Là fuori cominciano a materializzarsi parecchie (in)certezze. E non sono buone, soprattutto per l'economia. O cambia il rapporto dell'alleanza di governo, il...
Che succede? Siamo agli sbadigli, il maxiemendamento del governo sul bilancio non è ancora arrivato in Senato, sbarcherà in aula alle 14 e da quel momento comincerà la rumba: discussione generale alle 16 e poi procedura del voto di fiducia che parte alle 20.30. Chiuso il capitolo del Senato, mangiato il panettone di Natale, si riparte con l'esame alla Camera. A Montecitorio l'Aula èconvocata per le 10 di giovedì 27 dicembre, con prosecuzione il giorno successivo, venerdì 28. Questo è il calendario.
Il premier Giuseppe Conte ieri dopo il Consiglio dei ministri si è scusato, ma tutti sapevano che sarebbe andata così, c'è la classica battaglia tra i partiti, tra i ministeri, la sotterranea e inconfessabile trattativa con spezzoni dell'opposizione, gruppi di interesse, l'eterno suk di quella che un tempo veniva chiamata "finanziaria". È cambiato il nome, ma la prassi politica è sempre quella di cercare di prendere e di evitare i tagli.
Chiusa la manovra, si aprirà la vera battaglia politica interna: quella di Matteo Salvini per salvare se stesso dall'abbraccio mortale della decrescita pentastellata. Dopo 6 mesi di governo c'è un dato chiaro: l'ideologia grillina anti-industriale finisce per spaccare la constituency leghista. I due partiti devono dividersi per evitare l'implosione. Una deve fare la destra e l'altro per quanto possibile la sinistra o qualcosa di simile. L'esperimento del Governo Frankenstein - l'unico governo possibile - ha degli organi in fase di rigetto. Possono andare avanti a lungo, non c'è opposizione, ma sono i fattori esterni a premere. Uno scenario economico che peggiora favorisce la nascita di alternative. Oggi i consensi del partito di Salvini sono altissimi, praticamente il voto della Lega è raddoppiato, ma domani questo clima rischia di evaporare. Là fuori cominciano a materializzarsi parecchie (in)certezze. E non sono buone, soprattutto per l'economia. O cambia il rapporto dell'alleanza di governo, il profilo e la qualità di quello che sfornano, oppure Salvini dovrà liberarsene per non perdere il contatto con i propri elettori di base. Non gli ultimi arrivati, ma quelli che ci sono da sempre, il nucleo originario della sua ascesa, il Nord e i ceti produttivi. Il 2019 sarà un anno di ghiaccio. Salvini ha bisogno di un finale e di un nuovo inizio. Le leadership contemporanee non hanno tempo, lo comprimono e ne sono a loro volta compresse.
01
Flashback. 1992-1993
C'è chi attacca il governo dicendo che la "manovra è stata scritta a Bruxelles", ma questa è una grande ipocrisia, perché è dalla gigantesca crisi finanziaria del 1992 che i bilanci italiani sono sottoposti a negoziato europeo, i saldi e le singole poste vengono scritti e concordati sempre altrove e in ogni caso c'è un intenso scambio con le autorità di Bruxelles (e Francoforte). Ci sono tanti buoni motivi per criticare la manovra, non quello della trattativa con la Commissione Ue, passo necessario per evitare la procedura d'infrazione, almeno per ora.
È sempre bene voltarsi indietro, guardare alla storia, leggere i documenti, scoprire il come eravamo, per leggere il presente. Nell'archivio del titolare c'è la relazione dei governatori delle banche centrali europee sulla crisi del 1992 è una lettura istruttiva. Ne estrapoliamo solo un passaggio per fare un po' di storia politica e economica:
È tutto chiaro: è dagli anni Novanta che il nostro paese affronta gli stessi problemi e negozia con le varie istituzioni come affrontarli di volta in volta. Il governatore di Bankitalia era Carlo Azeglio Ciampi, il quale poi sarebbe andato a Palazzo Chigi al posto di Giuliano Amato. L'anno 1992 fu quello della speculazione di George Soros sulla Lira e la Sterlina, dell'uscita della nostra moneta dallo Sme, del prelievo forzoso dai conti correnti, di una mostruosa legge finanziaria da 100 mila miliardi di vecchie lire. Tutte queste cose vanno ricordate quando si fanno confronti con il passato, si apostrofano come inedite cose che in realtà sono sempre accadute e in forma addirittura ben più grave.
02
I veri difetti della manovra
La manovra di Conte ha ben altri difetti, non quello di esser stato scritta a Bruxelles. Manca di investimenti per la crescita (addirittura sono stati tagliati 600 milioni a Ferrovie che dovrà farsi invece carico di Alitalia) e questo può seriamente far mancare un obiettivo di crescita già modesto (+ 1 per cento); ha troppa spesa assistenziale, un provvedimento che s'annuncia come un buco nero (il reddito di cittadinanza) che creerà una base di assistiti permanenti (un single in affitto con Isee zero riceverà 780 euro); una riforma pensionistica a dir poco fantasiosa sull'uscita post Fornero e con il taglio dell'indicizzazione; spuntano gabelle ovunque, ed è pervasa da uno spirito statalista, un sentimento ostile nei confronti della libera impresa, dell'industria e delle professioni; contiene provvedimenti punitivi sulle cosiddette "pensioni d'oro"; una ridicola Web Tax al 3 per cento sui ricavi che non risolve il problema della tassazione dei titani della Rete, ma crea ostacoli a chi tenta di scalare quel mercato, una norma scritta chiaramente da chi non sa niente della competizione sul mercato digitale; si prorogano concessioni balneari in maniera oscena; le buche di Roma le tapperà il Genio Militare (hanno ripresentato l'emendamento); c'è una massiccia dose di demagogia ambientale autolesionista, clausole di salvaguardia che per non essere attivate (19.5 miliardi di euro di Iva nel 2020) hanno bisogno di un miracolo della San Gennaro Economics.
Si poteva fare meglio? Decisamente sì, ma alla fine dobbiamo essere realisti: questa è una manovra elettorale e assolutamente continuista, a maggio del 2019 ci sono le elezioni europee, Cinque Stelle e Lega stanno pensando a quell'appuntamento che potrebbe anche essere lo spartiacque della legislatura. Il governo fino a quel momento ci sarà, dopo diventa tutto più difficile. Perché nel frattempo...
03
Nasdaq in zona orso
L'indice tecnologico è entrato in zona orso e conferma il disastroso mese di dicembre di Wall Street. I tre indici chiave (Dow Jones, S&P500 e Nasdaq composite) sono colati a picco:
Dal picco del 29 agosto il Nasdaq ha perso il 20 per cento, ricordiamo che parliamo del mercato dei titoli tecnologici, il settore che ha trainato tutta la Borsa dal 2009 in poi. La Grande Correzione continua e il suo significato sul piano dell'analisi economica è un campanello d'allarme per i governi: il mercato pensa che il 2019 congelerà la crescita.
***
Il finale del 2018 ci ha riservato una decisione attesa (il ritiro delle truppe americane dalla Siria), una sorpresa non bella (l'uscita di Jim Mattis dal Pentagono) e un'altra guerra (la Turchia contro i curdi nel Nord della Siria). Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
04
Cosa significa l'uscita di Jim Mattis dal Pentagono
Ieri abbiamo cercato di leggere in controluce la lettera in cui il segretario della Difesa Jim Mattis annuncia l'addio al Pentagono. La riprendiamo oggi, dopo averla fatta sedimentare, perché è davvero molto importante alla luce di quel che accadrà a breve al confine tra la Turchia e la Siria. Ecco la lettera:
Spacchettiamo il contenuto. Cosa dice Mattis? Come giustifica le sue dimissioni?
- Mette nero su bianco di credere al lavoro con gli alleati e al loro rispetto. Cose che con Trump sono volatili, basta ripassare quanto dice il Presidente americano sulla collaborazione tra i paesi aderenti alla Nato;
- Punta il dito sulla sfida con la Cina e la Russia e i tentativi di questi paesi di disegnare un nuovo ordine mondiale funzionale al loro autoritarismo. Anche qui c'è un punto delicato, il rapporto difficile con la Russia, ma di simpatia personale che Trump nutre nei confronti di Putin;
- Il motivo scatenante, non detto ma esplicito nella lettera, è il ritiro delle truppe dalla Siria e l'ulteriore ridimensionamento della presenza americana in Afghanistan;
- Un aspetto molto interessante che ha fatto notare Todd Harrison, analista del Center for Strategic and International Studies di Washington, è che solitamente sul piano formale in una lettera di dimissioni di un segretario della Difesa ci sono sempre i ringraziamenti al Presidente. Qui no, c'è la frase che dice che "è stato un privilegio per me servire...", ma non c'è alcun ringraziamento nei confronti di Trump;
- La frase finale, inoltre, apre al non detto, ad altri punti di disaccordo tra Mattis e Trump quando dice: "Il Presidente ha il diritto di avere un Segretario della Difesa le cui visioni siano meglio allineate con le sue, su questo ed altri argomenti. Penso che sia giusto per me lasciare il mio incarico". Quali sono gli altri argomenti?
Questo è il punto di frizione: gli alleati, la strategia di Mattis.
05
La strategia della Difesa e America First
Per capire il pensiero di Mattis, la visione dei generali del Pentagono (che non corrisponde a quella di Trump) bisogna leggere la National Defense Strategy da lui elaborata:
Tre sono i punti essenziali di questa strategia:
- Costruzione di una forza militare letale;
- Lavoro e attrazione di nuovi alleati;
- Riforma del business della Difesa.
Sono punti a cui Mattis in questi due anni ha lavorato con grande efficacia. Il secondo, quello degli alleati, è quello che ha messo il Presidente e il suo segretario della Difesa in rotta di collisione. Trump sul secondo e sul terzo punto era in sintonia con Mattis, ma nella visione della Casa Bianca gli alleati sono meno importanti, la "dottrina Trump" prevede un disimpegno e un richiamo duro agli altri paesi a dotarsi di un proprio esercito e provvedere ai propri interessi senza più lo scudo americano, una visione isolazionista, nel pieno della tradizione, è l'America First dell'Inauguration Day.
Era il 20 gennaio del 2017, tutti pensavano fossero solo parole. E invece poi sono arrivati i fatti.
Con l'uscita di Mattis sono da tenere d'occhio gli oltre 700 miliardi di dollari del bilancio della Difesa. Quali programmi porterà avanti il nuovo segretario? E chi sarà? Siamo nel campo del mistero trumpiano, vedremo presto quale sarà la sua scelta. Nel frattempo a Washington è arrivato con la solita puntualità il disaccordo tra Repubblicani e Democratici sul tetto della spesa federale, è tempo di shutdown.
06
Shutdown, please
Il punto della discordia tra Repubblicani e Democratici è naturalmente uno dei temi chiave della campagna di Trump: il muro con il Messico. Anche in questo siamo ai fatti, Trump vuole continuare a costruirlo e rafforzarlo, il problema è come finanziarlo. La Casa Bianca dice che servono 5 miliardi e senza questa cifra stanziata dal Congresso Trump ha fatto sapere che si metterà di traverso con una lunga chiusura degli uffici governativi (già parzialmente in atto), ma i Repubblicani hanno difficoltà a spuntare 1.5 miliardi dai Dem per i programmi della Homelan Security. Trump accetterà un compromesso? Nel frattempo si chiude tutto e i sei progetti di legge da finanziare vanno in freezer. In realtà si tratta fino all'ultimo minuto. Come il Parlamento italiano sul suo bilancio, anche quello americano oggi lavorerà per trovare un accordo.
***
Che facciamo? Qui è tutto chiuso. Torniamo agli affari militari e poi andiamo nello spazio.
07
Space Force
Trump ha tirato fuori tempo fa un'idea che sembrava uscita da un fumetto di Sci-Fi ma in realtà la faccenda ha una logica ed è destinata ad andare avanti: Space Force. Che cosa è? Non un videogioco, ma la costituzione di un settore della ricerca spaziale diretto dal Pentagono. L'America ha già la Nasa che opera nel settore della ricerca civile, creare un'altra agenzia in realtà non è un doppione, ma una necessità. È vero che molti uomini della Nasa vengono storicamente dagli apparati militari, ma il progetto è coerente con l'evoluzione della tecnologia e la competizione in corso. Tutte le grandi potenze stanno sviluppando programmi spaziali militari e la Nasa deve restare distinta da tutto questo. Space Force ha già un budget stimato di non meno di 11 miliardi di dollari che diventano quasi 25 in una versione allargata dell'agenzia militare. Sembrano grandi numeri se li guardiamo con il metro del bilancio di medie potenze come l'Italia, ma un raffronto del budget di Space Force con quello degli altri settori della Difesa americana chiarisce che si tratta di una struttura "piccola":
Negli anni Ottanta si parlava delle Guerre Stellari di Reagan e si rideva. Benvenuti nella realtà. Ora facciamo un salto nello spazio.
08
Apollo 8. La Terra, la Luna, una nuova casa
Cinquant'anni fa, il 21 dicembre del 1968, l'uomo orbitava per la prima volta intorno alla Luna. Da quel momento la ricerca spaziale si è proiettata verso altri mondi. Un anniversario e un racconto
Cinquant'anni fa, il 21 dicembre 1968, l'uomo andava nel cosmo e orbitava per la prima volta tra la Terra e la Luna. Fu il viaggio di Natale della missione Apollo 8. Erano i tempi della prima grande corsa allo spazio, un'incredibile avventura dell'uomo, capace sempre di stupirsi e di stupirci. Tre astronauti entrarono nella leggenda: Frank Borman, William Anders e James Lovell. Continua a leggere l'articolo su List.
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Scendere sulla Terra. E leggere. Per continuare a viaggiare in prima classe, quella del pensiero. La Biblioteca della Cittadella, di Marco Gervasoni. La clava a inchiostro del prof è in azione.
09
Ansiosi, smarriti, ribelli. Il vortice della politica
La Biblioteca della Cittadella di Marco Gervasoni. Che male, il capitalismo. Che ansia, le idee sembrano tutte uguali. Che smarrimento, scegliere la Prius o il pickup? Meglio rileggere Schmitt con Miglio e poi immergersi nella vita del genio ribelle di Wyndham Lewis
di Marco Gervasoni
Vi sentite spesso ansiosi? E altrettanto spesso smarriti? Nulla di preoccupante, o meglio sì, ma considerate che è malessere diffuso, diffusissimo. E che c’è stato un altro periodo in cui le due patologie, acute fino a diventare materia da psicologi, psicanalisti e psichiatri, furono intensamente accoppiate, come ebbe a notare qualcuno che se ne intendeva, cioè Sigmund Freud: l’immediato primo dopoguerra e gli anni Venti. Altro che il paragone con gli anni Trenta, come ama ripetere il semi colto dell’ex ceto medio riflessivo e il Commissario Europeo Collettivo: la nostra epoca, ammesso somigli a qualcuna passata, ricorda quella uscita dalla Grande guerra. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? Dopo i libri del prof, c'è la playlist del titolare. Musica maestro, c'è una voce ipnotica in arrivo, è quella di Rhye. Non vi riprenderete più, la vorrete ascoltare ancora e ancora e ancora.
10
La musica di Rhye
Una splendida esecuzione dal vivo di Rhye, il brano è Taste, così gustoso da innescare il sogno.
Arthur Schopenhauer: "La musica potrebbe continuare ad esistere anche se il mondo non esistesse più". E ora provate a mettervi nei panni del titolare che aspetta la fiducia alla manovra in Senato. Buona giornata.
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sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.