13 Luglio
La parità è un gong per l'Europa
Euro ai minimi da vent'anni sul dollaro. Perché il mercato dei cambi anticipa il futuro dell'Eurozona e i rapporti di forza con 'il resto del mondo'. Il prezzo del gas vicino ai valori massimi, petrolio sotto i 100 dollari al barile. Crolla l'indice Zew sulla fiducia in Germania. Putin e Erdogan hanno un appuntamento a Teheran. L'Italia? Nel pieno di una non-crisi di governo
Che succede? La notizia che pesa è arrivata dal mercato dei cambi e si tratta di un fatto di enorme importanza: la parità tra euro e dollaro, un fatto che non si era mai verificato nella storia della moneta unica europea. L'economia dell'Eurozona è minacciata da recessione e guerra, una competizione tra giganti, Stati Uniti e Cina, che fanno dell'Europa il vaso di coccio tra i vasi di ferro. Le élite del Vecchio Continente sono responsabili di questo scenario, in molti si sono messi a giocare con i soldatini, ma hanno dimenticato che la guerra si fa sul campo, che in trincea non ci vanno le sanzioni, che Putin è un uomo forgiato nel Kgb e cresciuto sul campo di battaglia. Muovere i pezzi sulla scacchiera, senza preparare la pace, chiudendo le porte alla miniera del mondo, la Russia. Ci vuole una machiavellica Fortuna, manca il talento.
La dimensione in cui siamo piombati non è figlia della guerra, il conflitto è solo un acceleratore di un processo di rivoluzione dell'ordine mondiale, è l'Occidente che si trova - per la prima volta dal dopoguerra - di fronte a un 'resto del mondo' che ha i mezzi, la forza demografica e economica, soprattutto la volontà e la consapevolezza per diventare egemone. Il Pentagono ha annunciato che il 20 luglio ci sarà un'altra riunione dell'alleanza occidentale nel 'formato Ramstein'. Molte riunioni, tante vittorie sbandierate sui social, troppo territorio conquistato dai russi in Ucraina. I fatti sono squadernati, basta seguirne le tracce e ricostruire il puzzle. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Conte, la crisi di governo e il cuore del banchiere centrale
Post pre-scriptum: in Italia è in scena la non-crisi di governo. Conte ha lanciato il solito penultimatum, Mario Draghi fa una conferenza stampa a Palazzo...
Che succede? La notizia che pesa è arrivata dal mercato dei cambi e si tratta di un fatto di enorme importanza: la parità tra euro e dollaro, un fatto che non si era mai verificato nella storia della moneta unica europea. L'economia dell'Eurozona è minacciata da recessione e guerra, una competizione tra giganti, Stati Uniti e Cina, che fanno dell'Europa il vaso di coccio tra i vasi di ferro. Le élite del Vecchio Continente sono responsabili di questo scenario, in molti si sono messi a giocare con i soldatini, ma hanno dimenticato che la guerra si fa sul campo, che in trincea non ci vanno le sanzioni, che Putin è un uomo forgiato nel Kgb e cresciuto sul campo di battaglia. Muovere i pezzi sulla scacchiera, senza preparare la pace, chiudendo le porte alla miniera del mondo, la Russia. Ci vuole una machiavellica Fortuna, manca il talento.
La dimensione in cui siamo piombati non è figlia della guerra, il conflitto è solo un acceleratore di un processo di rivoluzione dell'ordine mondiale, è l'Occidente che si trova - per la prima volta dal dopoguerra - di fronte a un 'resto del mondo' che ha i mezzi, la forza demografica e economica, soprattutto la volontà e la consapevolezza per diventare egemone. Il Pentagono ha annunciato che il 20 luglio ci sarà un'altra riunione dell'alleanza occidentale nel 'formato Ramstein'. Molte riunioni, tante vittorie sbandierate sui social, troppo territorio conquistato dai russi in Ucraina. I fatti sono squadernati, basta seguirne le tracce e ricostruire il puzzle. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Conte, la crisi di governo e il cuore del banchiere centrale
Post pre-scriptum: in Italia è in scena la non-crisi di governo. Conte ha lanciato il solito penultimatum, Mario Draghi fa una conferenza stampa a Palazzo Chigi per presentare il suo piano su salari e inflazione, en passant avvisa i naviganti che "con gli ultimatum non si governa", che non ci sarà "un altro governo Draghi oltre a quello attuale". Il premier fissa i punti, aspetta che l'evanescente leader pentastellato decida qualcosa. Ieri sera Conte ha fatto sapere che ha bisogno di tempo e "domani parlerà" (oggi, ndr) dopo aver riunito il partito. Adda' passà a nuttata anche per lui. Draghi nel frattempo va a cena con i corrispondenti esteri e racconta una barzelletta: "Un signore deve ricevere un trapianto di cuore. Gli chiedono: ' Vuoi il cuore di un atleta 25enne oppure il cuore di un banchiere centrale 86enne?'. Il malato opta per il cuore del banchiere centrale e spiega la sua scelta: 'Sono certo che il cuore del banchiere centrale non e' mai stato usato...'". Cuore. E moneta.
02
L'Euro ha un problema con il dollaro
La prova del cambio di scenario? Eccola: l'euro ieri ha toccato la parità con il dollaro per la prima volta dal 2002, da quando la moneta unica europea è nata.
Tra le 11.44 e le 11.47 l'euro è finito sotto il dollaro, ecco il dettaglio:
Elemento chiave: la crisi dell'Eurozona. Galoppano i timori su una crisi energetica che può far precipitare l'Europa in recessione, mentre la Federal Reserve continua a inasprire la sua politica per frenare l'inflazione. Ci aspettano tempi duri. In Germania gli imprenditori lo hanno capito. Anche Scholz, ma non sa che fare.
03
Germania, fiducia a picco: crolla l'indice Zew
L'indicatore sul sentiment economico tedesco è crollato a -53,8 a luglio da -28 di giugno, il valore più basso da dicembre 2011, al di sotto delle aspettative del mercato di -38,3. Le prospettive economiche sono peggiorate a causa delle preoccupazioni per l'approvvigionamento energetico in Germania, dell'annunciato aumento dei tassi di interesse della Bce e di ulteriori restrizioni legate alla pandemia in Cina. Anche il sottoindice delle condizioni attuali è fortemente peggiorato a -45,8 da -27,6 precedente, le attese erano di -34,5. L'aquila tedesca sta andando in picchiata. Achtung.
04
Dalla Russia con valore: il prezzo del gas vola
La Russia ha chiuso Nord Stream 1 (ufficialmente per una manutenzione programmata dal 10 al 21 luglio) e i prezzi europei del gas sono in rialzo. Al mercato di riferimento europeo Ttf le quotazioni sono in rialzo del 6% a 175,1 euro/Mwh. Il prezzo è di nuovo vicino ai massimi.
Elemento chiave: la scarsità della materia prima, il gas europeo viene dalla Russia, non ci sono forniture sufficienti di gas liquido per rimpiazzarlo, guerra e sanzioni vanno avanti, Mosca ha chiuso il rubinetto di Nord Stream 1. Le proiezioni sul prezzo del gas dicono che starà in alto fino al 2024. Ora provate a immaginare l'impatto del prezzo sul prossimo inverno di guerra... Abbiamo dei geni al comando dell'Europa.
05
E il barile va sotto i 100 dollari
E veniamo al mercato più affascinante e complicato, il sudoku del petrolio. Il prezzo va giù, il Wti e il Brent vanno sotto i 100 dollari dopo la diffusione del report mensile dell'Opec secondo cui la domanda di greggio crescerà quest'anno a un ritmo più lento del previsto. I future sul Wti perdono il 4,19% a 99,73 dollari al barile, quelli sul Brent il 7,4% a 99 dollari. Ecco la quotazione sul monitor del titolare, future del Brent (il riferimento per l'Europa):
Curva del prezzo del Brent nell'ultimo anno:
Elemento chiave: timori di una recessione, nuove chiusure per Covid in Cina. Sui mercati è in corso una tempesta perfetta: prezzi delle materie prime alti, inflazione ancora fuori controllo (arriverà oggi un altro dato monstre dai prezzi al consumo in America), rialzo dei tassi delle banche centrali, rallentamento della produzione (ieri il Fondo monetario internazionale ha tagliato la crescita degli Stati Uniti al 2,3% quest'anno e all'1% nel 2023), presenza di enorme liquidità e sussidi. Grandi aspettative, piccole prospettive. In poche parole, il caos innescato da classi dirigenti che non hanno senso storico e dunque non imparano dal passato. Stanno succedendo cose incredibili sul mercato, una tempesta perfetta innescata da politiche che non hanno alcuna razionalità. Nel frattempo...
06
Attenti a quei due: Putin e Erdogan a Teheran
Vladimir Putin è atteso a Teheran la prossima settimana. Lo ha reso noto il capo della commissione Economia del Parlamento iraniano Mohammadreza Pour-Ebrahimi, come riporta l'agenzia Irna. La tela del Cremlino. L'isolamento della Russia è un'illusione. Se davvero volessimo vincere la guerra, questo viaggio sarebbe impossibile. Chi ci sarà a Teheran oltre a Putin? Che domande, l'uomo a cui tutto è consentito, il presidente turco Erdogan. I due si incontreranno in Iran. L'Occidente? Non pervenuto.
07
Caldo e incendi. Un'estate rovente
Caldo, siccità e l'immancabile truppa di idioti e delinquenti. Gli incendi quest'anno sono cresciuti del 153% rispetto alla media storica, "con danni incalcolabili su ambiente, produzioni agricole e biodiversità". I numeri sono di Coldiretti che sottolinea come "nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l'assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme e la previsione di una nuova ondata di calore prevista per la metà del mese. Una situazione drammatica in un 2022 che si è già classificato fino ad ora come l'anno più caldo di sempre con una temperatura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica: ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la penisola con un calo del 45%". Attendiamo il caldo africano.
Da oggi le temperature torneranno a salire e all'inizio della prossima settimana l'ondata di caldo più potente dell'estate porterà la colonnina di mercurio ben oltre i 40 gradi, anche al nord. La bolla prima avvolgerà la Normandia - con picchi fino a 42 gradi - si espanderà verso la Germania, poi sulle nostre regioni alpine e il nostro settentrione. Gli esperti prevedono per martedì 19 luglio un dato incredibile sulla pianura padana: 20 gradi sopra la media. Stiamo freschi.
08
Al Circo Massimo
Il nome di Nerone qualche giorno fa era in ‘tendenza’ su Twitter. C’è chi si diverte con le supercazzole internettiane, mentre nella realtà Roma brucia tra le imprese di malfattori e inetti. Splendida come sempre, la Capitale della monnezza, del sopruso, dello scasso, un luogo dove il declino è più visibile perché circondato dalla ‘grande bellezza’. Nerone non appiccò l'incendio, né furono i cristiani poi accusati dal tiranno. Il rogo fu opera dell’incuria, della rutilante, disordinata, vita dei romani, del popolo che non sapeva e di chi governava che non faceva. Ieri, oggi, domani, Roma.
L’incendio del 18 luglio del 64 d.C. si sviluppò nella zona del Circo Massimo, il più grande deposito di legno della città, faceva un caldo torrido (come oggi), la città (un milione di abitanti) era pronta a bruciare senza ostacoli (e così accadde), il grande rogo durò 9 giorni. Nerone (che aveva altre colpe, era un uomo sanguinario, spietato, un gangster), ricostruì la città secondo nuovi canoni, la sua Domus Aurea fu concepita come una città nella città, favolosa e immensa.
La storia di Roma si ripete, in altre forme. È il romanzo di un perenne tramonto che fa parte dell’esistenza dei suoi abitanti dove il putrido e lo splendido s’accoppiano. Avete mai passeggiato nella 'nuova' via del Tritone? È il massimo capitolo del surrealismo: il 'riordino' del traffico è un cruciverba stradale che alla ripresa delle scuole in settembre sarà l'autoscontro della nevrosi, la nuova Rinascente è un'isola di cose belle in mezzo al lercio che domina le vie laterali e quella principale dove s'abbozza un ordine impossibile nell'Urbe, c'è la sede del Messaggero che rimanda a quando i giornali vendevano e la rotativa era poesia notturna, un rosario di vetrine annerite sfila nella passeggiata, impolverate, spoglie, scartavetrate, il legno tarlato, l'acciaio annerito, il cemento sfregiato. Il festival dei fallimenti, da Largo Chigi il percorso che conduce fino a Piazza Barberini è una gara a eliminazione del bello, il kitsch trionfa sui muri addobbati con lucine di Natale in ristoranti che sgocciolano sudore e adescano turisti ignari del precotto e chissà cos'altro. Il turismo, sparito durante la pandemia, riapparso oggi. Sempre di zombificazione si tratta, con il pieno e con il vuoto.
Tutto scorre. Rassegnarsi è una prova di gran coraggio, maturità, eroismo. Perché Roma non muore, decade lentamente. Se il problema di una città con questa storia è quello degli sfasciacarrozze, significa che lo sfascio è un dato permanente, che l'unica possibilità è proprio nella caduta, nel tonfo ipersonico, nello sprofondo lunare. Il problema di Roma è che fallisce nel fallire, non centra neppure l'obiettivo di andare per sempre a fondo. Non crolla, rimbalza. Peggio di prima. La Città è Eterna perché si decompone senza polverizzarsi, mannaggia, resta nella ostinata condizione vampiresca del non-morto, esce dal sarcofago la sera, miete vittime, torna a dormire. Si risveglia con il pensiero fisso da rotocalco: ma perché Totti e Ilary si sono lasciati? Erano tanti carini, lei e il Pupone. Che strazio. L'incendio? Nerone? I sindaci? I taxi? La spazzatura? Annamo, stamo leggeri: pensiamo al prossimo derby, al concerto di Vasco e a quello dei Maneskin, perché alla fine tutto comincia e finisce là, al Circo Massimo.
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7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.