20 Maggio
La politica e il palcoscenico del trasformismo
WeekList. Nel contratto di governo compare la parola "trasformismo". Da dove nasce e perché all'inizio e alla fine di questa storia tutto si lega alla politica, al teatro e alla grande figura di Fregoli. Michele Magno va in scena.
di Michele Magno
“Occorre introdurre forme di vincolo di mandato per i parlamentari, per contrastare il sempre crescente fenomeno del trasformismo”: così recita un passo del contratto per il governo del cambiamento alla voce “Riforme istituzionali, autonomia e democrazia diretta”. Ho già avuto modo di esprimere su queste colonne la mia diffidenza nei confronti quelle concezioni secondo cui gli elettori sono i "datori di lavoro" degli eletti, ridotti ala rango di loro “portavoce”. Qui mi interessa invece fermare l’attenzione sull’origine storica del termine trasformismo, ossia l’abitudine a cambiare casacca di partito con fulminea disinvoltura.
Il vocabolo entra nel linguaggio politico italiano negli ultimi decenni dell’Ottocento. In un discorso tenuto a Stradella alla vigilia delle prime elezioni a suffragio allargato (8 ottobre 1882), il capo della sinistra parlamentare Agostino Depretis giustificava così gli accordi stipulati con la destra moderata di Marco Minghetti: "Se qualcheduno vuole entrare nelle nostre file, se vuole accettare il mio modesto programma, se vuole trasformarsi e diventare progressista, come posso io respingerlo?". Perorazione vana, perché il termine trasformismo divenne immediatamente sinonimo di mancanza di principi, di amoralità, di corruttela.
Nel gennaio 1883, in un articolo apparso sul periodico bolognese “Don Chisciotte”, Giosuè Carducci (nella foto qui sopra) la condannò senza appello: “Brutta parola a cosa più brutta. Trasformarsi da sinistri a destri senza però diventare destri e non però rimanendo sinistri. Come nel cerchio dantesco de’ ladri, non essere più uomini e non essere più ancora serpenti; ma rettili sì, e rettili mostruosi nei quali le due immagini si perdono, e che invece di parlare ragionando sputano mal digerendo”. In seguito la “brutta parola” fu utilizzata per designare addirittura un topos del carattere nazionale, vale a dite l’inclinazione - figlia dell’atavica arte di arrangiarsi italica - a non prendere troppo sul serio le fedi e...
di Michele Magno
“Occorre introdurre forme di vincolo di mandato per i parlamentari, per contrastare il sempre crescente fenomeno del trasformismo”: così recita un passo del contratto per il governo del cambiamento alla voce “Riforme istituzionali, autonomia e democrazia diretta”. Ho già avuto modo di esprimere su queste colonne la mia diffidenza nei confronti quelle concezioni secondo cui gli elettori sono i "datori di lavoro" degli eletti, ridotti ala rango di loro “portavoce”. Qui mi interessa invece fermare l’attenzione sull’origine storica del termine trasformismo, ossia l’abitudine a cambiare casacca di partito con fulminea disinvoltura.
Il vocabolo entra nel linguaggio politico italiano negli ultimi decenni dell’Ottocento. In un discorso tenuto a Stradella alla vigilia delle prime elezioni a suffragio allargato (8 ottobre 1882), il capo della sinistra parlamentare Agostino Depretis giustificava così gli accordi stipulati con la destra moderata di Marco Minghetti: "Se qualcheduno vuole entrare nelle nostre file, se vuole accettare il mio modesto programma, se vuole trasformarsi e diventare progressista, come posso io respingerlo?". Perorazione vana, perché il termine trasformismo divenne immediatamente sinonimo di mancanza di principi, di amoralità, di corruttela.
Nel gennaio 1883, in un articolo apparso sul periodico bolognese “Don Chisciotte”, Giosuè Carducci (nella foto qui sopra) la condannò senza appello: “Brutta parola a cosa più brutta. Trasformarsi da sinistri a destri senza però diventare destri e non però rimanendo sinistri. Come nel cerchio dantesco de’ ladri, non essere più uomini e non essere più ancora serpenti; ma rettili sì, e rettili mostruosi nei quali le due immagini si perdono, e che invece di parlare ragionando sputano mal digerendo”. In seguito la “brutta parola” fu utilizzata per designare addirittura un topos del carattere nazionale, vale a dite l’inclinazione - figlia dell’atavica arte di arrangiarsi italica - a non prendere troppo sul serio le fedi e le ideologie.
Il termine ha avuto una duratura eco polemica, ma indica una pratica del compromesso -in tutte le sue varianti più o meno viziose e virtuose- che non appartiene solo al suo inventore. Prima di Depretis al trasformismo si dedicò con fervore Cavour escogitando il famoso “connubio”, e successivamente lo riscoprì il Giovanni Giolitti “ministro della malavita” e, più tardi, l’Andreotti delle tortuose alchimie del potere. È un comportamento che si estende ovviamente alle alleanze internazionali, incentivato dal “sacro” egoismo della nazione. I giri di valzer del Risorgimento saranno stati “inevitabili e fatali, ma finirono per corrompersi nell’azzardo della Grande Guerra e nell’armistizio dell’8 settembre 1943, nel confuso e disastroso voltafaccia del maresciallo Badoglio (Lorenzo Mondo, Gattopardo, in L’identità degli italiani, Laterza, 1998).
Giosuè Carducci condannò la parola senza appello: “Brutta parola a cosa più brutta. Trasformarsi da sinistri a destri senza però diventare destri e non però rimanendo sinistri.
La fortuna e lo stesso slittamento semantico del termine trasformismo si deve però soprattutto a un personaggio che forse pochi conoscono. Il 9 marzo 1910 Pierre de Quirielle, firma autorevole del prestigioso “Journal de Débats”, scriveva: “L’Italia ha oggi quattro grandi glorie,di cui può andare giustamente orgogliosa: il poeta Gabriele D’Annunzio, l’inventore Guglielmo Marconi, il tenore Enrico Caruso e il trasformista Leopoldo Fregoli. E di questi quattro creatori, Fregoli, che incarna istantaneamente le personalità più diverse, è il più originale. La sua meravigliosa mobilità, al servizio di un’intelligenza vivissima, ci mostra una delle tante facce del genio di questo popolo latino”.
Nelle parole del critico teatrale francese si avvertiva l’eco dell’entusiasmo suscitato dal debutto di Fregoli al teatro Olympia di Parigi. Come traspare dalla biografia di Alex Rusconi (Nuovi Equilibri, 2011), l’unico credo della sua vita è stato l’arte del travestimento. Il futuro mago del trasformismo nasce il 2 luglio 1867 a Roma. Chierichetto poco religioso e apprendista orologiaio svogliato, si avvicina ancora adolescente al mondo dei giochi di prestigio. Il colpo di fulmine scatta dopo aver assistito a uno spettacolo del grande illusionista Herrmann al teatro Argentina. Insieme all’inseparabile compagno Virgilio Crescenzi, comincia a esibirsi nelle sale parrocchiali, dove si fa notare per le sue non comuni doti di attore e di cantante.
Nel 1889 viene trasferito a Massaua. Nel centro eritreo il suo talento esplode. Il generale Antonio Baldissera, comandante delle truppe di occupazione, lo incarica di organizzare dei piccoli spettacoli per tenere alto il morale dei soldati italiani e dei ras abissini in conflitto col negus Menelik. In un batter d’occhio allestisce una farsa, un numero di illusionismo e uno di salti mortali degno di un circo equestre. “Alla fine dello spettacolo, dopo una tempesta di applausi che non finivano più -ricorda Fregoli- vidi quelle migliaia di persone, che si allontanavano lentamente e a malincuore,volgere di tanto in tanto la testa verso il palcoscenico, come attratte da una forza misteriosa”. Sarà un’esperienza cruciale per la sua carriera artistica. Serata dopo serata, annotava su un diario le idee e le trovate che avevano avuto più effetto sugli spettatori. Perfeziona la sua destrezza nel cambiarsi d’abito in un battibaleno. Si impossessa dei segreti della prestidigitazione. La “forza misteriosa” era ormai pronta a spiccare il volo verso altri lidi.
A Massaua organizza spettacoli per tenere alto il morale dei soldati italiani e dei ras abissini in conflitto col negus Menelik. In un batter d’occhio allestisce una farsa, un numero di illusionismo e uno di salti mortali degno di un circo equestre.
La Roma che nel 1890 trova al suo rientro “era la capitale non dell’impero, né del cattolicesimo, bensì del nuovo, borghese regno d’Italia; una Roma tendente al quieto vivere, senza più grandi odi, né grandi vizi, né grandi virtù. […] La Roma del tempo di Fregoli era Aragno, il Parlamento, la Banca Romana, la caccia alla volpe, le conferenze all’Associazione della Stampa, i balli degli artisti mattacchioni al Circolo di Via Margutta […]” (Silvio D’Amico, Storia del Teatro). È in questa città sonnacchiosa che il nome di Fregoli comincia a destare una crescente curiosità. Le sue rappresentazioni al più rinomato caffè-concerto dell’epoca, l’Esedra, mandano in visibilio il pubblico. Sebbene gli vengano offerti ingaggi sempre più vantaggiosi, decide comunque di varcare i confini dell’Urbe. Nel 1892 è a Milano, poi a Torino, Firenze, Palermo. È allora che mette in scena una delle sue parodie più acclamate, “Maestri d’operetta”: truccato volta a volta da Gounod, Mozart, Bellini, Rossini, Mascagni, dopo un colpo sul leggìo si levavano dall’orchestra le note delle loro arie più famose. Il gran finale toccava di diritto a Giuseppe Verdi. Il “cigno di Busseto”, un cigno con capigliatura, barba e mustacchi sconvolti dala furia sinfonica, dirigeva da par suo la “Marcia trionfale” della “Aida”.
Nel 1895 - con ventitré figuranti e un guardaroba di quindici tonnellate al seguito - è a Buenos Aires, prima tappa di una faticosissima tournée nel continente sudamericano. Lì sfoggia il suo inesauribile repertorio macchiettistico, che non risparmia nessuno: i suoi imitatori, cantanti, divette, uomini politici. Come sostiene Mario Verdone in Feste e spettacoli, “la sua satira bonaria fece scuola anche presso altri attori e mimi a lui successivi, magari più dotati di talento corrosivo, come Petrolini”. Su invito dell’impresario Oscar Hammerstein, nel 1896 si esibisce al Columbia Theatre di Brooklin. Un suo illustre ammiratore, Thomas Edison, dirà che “Fregoli aveva accelerato la velocità del pensiero umano”.
Nel 1895 con ventitré figuranti e un guardaroba di quindici tonnellate al seguito è a Buenos Aires, prima tappa di una tournée nel continente sudamericano.
Rientrato in Europa, dopo un breve soggiorno a Londra in cui incanta la nobiltà inglese con la sua camaleontica versatilità, verso la fine del 1897 al teatro Des Célestins di Lione avviene uno degli incontri più importanti della sua vita. In platea c’è Louis Lumière che, con il fratello August, ha legato indissolubilmente il suo nome all’invenzione del cinematografo. Fregoli chiede di visitare il suo laboratorio. È accontentato. Acquista un proiettore e si assicura l’esclusiva su un un gruppo di brevi filmati da proporre nei suoi spettacoli. Chiama l’apparecchio “Fregoligraph”, ma non lo brevetta. Dopo i primi esperimenti a Berlino e a Mosca, la proiezione delle pellicole su uno schermo incorniciato da lampadine colorate diventa un’attrazione irresistibile dei suoi spettacoli.Comincia anche a “far parlare” i suoi film, prestando la propria voce agli attori nascosto dietro le quinte. Diviene così il primo doppiatore della storia del cinema, ben venticinque anni prima dell’avvento del sonoro.
È proprio il suo pionierismo cinematografico ad attirare l’attenzione di Filippo Tommaso Marinetti. Già il “Manifesto del futurismo” (1909) aveva celebrato i fasti della modernità, distruggendo il teatro borghese e esaltando la “voluttà di essere fischiati”. Quattro anni dopo, Fregoli viene citato nel “Manifesto del teatro di Varietà” come modello di straordinario vitalismo scenico. “Abbiamo un profondo schifo - recita l’incipit - del teatro contemporaneo (versi, prosa e musica) perché ondeggia stupidamente tra la ricostruzione storica (zibaldone o plagio) e la riproduzione fotografica della nostra vita quotidiana; teatro minuzioso, lento, analitico e diluito, degno tutt’al più dell’età della lampada a petrolio”. Il Manifesto individua invece nel music-hall la forma di spettacolo più rispondente al dinamismo dell’era della tecnica, perché frammentario e imprevedibile, eccentrico e anti-intellettuale. Si trattava insomma di quel teatro d’avanguardia, capace di mescolare sapientemente il comico e il grottesco, che vedeva nel “trasformiste italien” uno dei suoi esponenti più estrosi.
Terminata la Grande Guerra, Fregoli è tentato di abbandonare le scene. È stanco e malato, ma ancora non si rassegna a chiudere con un passato ricco di successi e di soddisfazioni economiche. Nella primavera del 1919 è al Politeama Giacosa di Napoli. Nel suo camerino viene omaggiato da Petrolini e dal sedicenne Peppino De Filippo. Più tardi, dopo averlo ammirato in un teatro piemontese, sarà Cesare Zavattini a tesserne le lodi di mimo insuperabile. A corto di denaro per l’imperizia finanziaria del suo amministratore, nel 1924 è costretto a una seconda ed estenuante tournée in Argentina e in Brasile. Gli incassi dei suoi spettacoli si dimostrano superiori a ogni più rosea aspettativa. Saranno gli ultimi della sua sfolgorante carriera.
Il suo pionierismo cinematografico attirare l’attenzione di Filippo Tommaso Marinetti. Fregoli viene citato nel “Manifesto del teatro di Varietà” come modello di straordinario vitalismo scenico.
Rientrato in Italia, nel 1927 si ritira a Viareggio, dove aveva comprato una villetta sul lungomare. Molte passeggiate, spesso in compagnia di Ermete Zacconi, molte ore dedicate ai suoi hobby preferiti -la fotografia e la radio- e tante conversazioni con gli amici che andavano a trovarlo: da Eduardo De Filippo a un giovanissimo viareggino che sognava di diventare regista, Mario Monicelli. Nel trattempo, il suo nome era entrato nei dizionari medici sotto la voce “sindrome di Fregoli”,un disturbo psichico causato da una ricorrente allucinazione: quella di essere perseguitati sempre da una sola persona, ma in grado di assumere l’aspetto di chiunque.
Come era accaduto dieci anni prima con i futuristi, sono adesso i fascisti a sfruttare la sua immagine come simbolo del cambiamento realizzato dal mussolinismo. Nel 1925 uno dei teorici del regime, Carlo Alberto Alemagna (alias generale Filareti), aveva dato alle stampe un saggio, In margine del Fascismo, che in realtà era un lugubre necrologio della democrazia. In un capitolo, dopo aver sottolineato la facilità con cui la folla cambia opinione ad ogni alito di vento, l’autore chiama questa tendenza “fregolismo” (o “girandolismo”), attribuendole la stessa prorompente energia positiva che sprigionava dal “più grande artista dei nostri tempi”. Fregoli è ovviamente lusingato da queste attestazioni di stima, ma già aveva aderito apertamente alla dittatura fascista. Nella pagina finale della sue memorie scrive: “Ogni anno, nei mesi invernali, torno a fare una breve visita alla mia Roma, che trovo sempre più bella, sempre più trasformata per volere del nostro Duce; e dinanzi ad una tale miracolosa trasformazione mi sento piccino piccino, ma sempre più orgoglioso di essere romano”.
La sera del 26 novembre 1936 viene trovato immobile, seduto sulla poltrona da cui era solito scrutare il mare fumando una delle sue amate pipe (ne aveva una sterminata collezione). Il corpo viene tumulato nel cimitero di Viareggio e, come aveva disposto, sulla tomba viene incisa l’epigrafe “Qui Leopoldo Fregoli compì la sua ultima trasformazione”, quasi volesse ingannare la morte con una di quelle battute micidiali che lo avevano reso celebre. I versi iniziali di un capolavoro di Eugenio Montale, la poesia “All’amico Pea”, sembrano confermarlo: “Quando Leopoldo Fregoli udì il passo della morte/indossò la marsina, si mise un fiore all’occhiello/e ordinò al cameriere servite il pranzo./Così mi disse Pea della fine di un uomo che molto ammirava”.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.