5 Agosto
La prova di Palazzo Madama
La maggioranza è di fronte al passaggio più difficile del suo primo anno di governo. Dopo mesi di tensioni crescenti tra Cinque Stelle e Lega, i senatori discutono e votano (domani) il decreto sicurezza bis. La tenuta incerta del gruppo di Di Maio e l'avviso di Salvini sul voto anticipato sempre possibile. Hong Kong sfida la Cina. America a mano armata
Che succede? L'Italia è in vacanza e presume che tutti gli altri intorno al mondo facciano lo stesso. Davvero? In ferie da cosa? Abbiamo ricordato la lezione di Sergio Marchionne. Seguono i fatti, ineludibili. Vediamo gli appuntamenti in agenda questa settimana.
01
L'agenda della settimana
Oggi escono gli indici Pmi Composite delle principali economie e la nota mensile Istat sull'andamento dell'economia italiana;
Domani abbiamo i dati degli ordini della manifattura della Germania e i numeri del Dipartimento del Lavoro americano sui Jolts, i numeri delle offerte di lavoro aperte;
Mercoledì i numeri della produzione industriale del gigante europeo, la Germania. Arrivano anche i dati sul commercio internazionale della Francia, si riunisce la Banca centrale dell'India, uno dei paesi che traina la crescita mondiale, numeri sulle riserve di petrolio in America;
Giovedì possiamo tastare il polso al commercio internazionale della Cina, iscrizione alle liste di disoccupazione negli Stati Uniti e il numero molto importante del prodotto interno lordo del Giappone;
Venerdì arrivano i numeri del commercio internazionale della Germania e dell'Italia, la produzione industriale in Francia e nel Regno Unito, dall'isola d'Inghilterra avremo anche le stime del prodotto interno lordo, dati sui prezzi al consumo in Italia. Nota sul taccuino: sempre venerdì l'agenzia di rating Fitch rivede il suo giudizio sull'Italia (rating BBB, outlook negativo) e dopo le "vacanze", il 6 settembre, sarà il turno di Moody's (rating Baa3, outlook stabile).
Senza questi indicatori che brillano sul cruscotto, senza questi avvisi ai naviganti che osservano solo pochi navigati, non si capisce un fico secco sui fatti del mondo. In ferie da cosa?
02
Un passaggio a rischio al Senato
L'unico fatto politico da osservare è quello del voto al Senato del decreto sicurezza bis. Oggi discussione, voto sulle pregiudiziale, domani esame finale e prova di resistenza per la maggioranza tra Cinque Stelle e Lega. Salvini dal Papeete...
Che succede? L'Italia è in vacanza e presume che tutti gli altri intorno al mondo facciano lo stesso. Davvero? In ferie da cosa? Abbiamo ricordato la lezione di Sergio Marchionne. Seguono i fatti, ineludibili. Vediamo gli appuntamenti in agenda questa settimana.
01
L'agenda della settimana
Oggi escono gli indici Pmi Composite delle principali economie e la nota mensile Istat sull'andamento dell'economia italiana;
Domani abbiamo i dati degli ordini della manifattura della Germania e i numeri del Dipartimento del Lavoro americano sui Jolts, i numeri delle offerte di lavoro aperte;
Mercoledì i numeri della produzione industriale del gigante europeo, la Germania. Arrivano anche i dati sul commercio internazionale della Francia, si riunisce la Banca centrale dell'India, uno dei paesi che traina la crescita mondiale, numeri sulle riserve di petrolio in America;
Giovedì possiamo tastare il polso al commercio internazionale della Cina, iscrizione alle liste di disoccupazione negli Stati Uniti e il numero molto importante del prodotto interno lordo del Giappone;
Venerdì arrivano i numeri del commercio internazionale della Germania e dell'Italia, la produzione industriale in Francia e nel Regno Unito, dall'isola d'Inghilterra avremo anche le stime del prodotto interno lordo, dati sui prezzi al consumo in Italia. Nota sul taccuino: sempre venerdì l'agenzia di rating Fitch rivede il suo giudizio sull'Italia (rating BBB, outlook negativo) e dopo le "vacanze", il 6 settembre, sarà il turno di Moody's (rating Baa3, outlook stabile).
Senza questi indicatori che brillano sul cruscotto, senza questi avvisi ai naviganti che osservano solo pochi navigati, non si capisce un fico secco sui fatti del mondo. In ferie da cosa?
02
Un passaggio a rischio al Senato
L'unico fatto politico da osservare è quello del voto al Senato del decreto sicurezza bis. Oggi discussione, voto sulle pregiudiziale, domani esame finale e prova di resistenza per la maggioranza tra Cinque Stelle e Lega. Salvini dal Papeete Beach arriverò a Palazzo Madama, ieri ha continuato il suo tour estivo e avvisato i pentastellati: "Gli alleati di governo facciano il loro lavoro o la pazienza finisce". Al Senato la maggioranza è a quota 161 e Salvini non la vede emergere, le spaccature nel partito di Di Maio sono grandi (Bugani, un suo stretto collaboratore, ha lasciato sbattendo la porta), così il leader della Lega ieri sera ha chiosato: "Se i Cinque Stelle perdono i pezzi è un problema". La porta del voto anticipato è sempre aperta. L'alleanza di governo a Palazzo Madama può contare su 165 voti (ne servono 161) ma i dissidenti pentastellati sono nell'ombra e alla cifra di 165 si arriva sommando i voti di Movimento Cinque Stelle (107), Lega (58) e i due voti dei senatori del Maie (Movimento associativo italiani all'estero, sì, c'è anche questo) che ha sempre votato con la maggioranza. Il provvedimento non sembra a rischio - potrebbero arrivare in aiuto della Lega anche i voti degli "uscenti" da Forza Italia che fanno riferimento a Giovanni Toti - ma il gioco parlamentare è aperto all'imprevisto e in caso di voto di fiducia, avremo strategie diverse in aula e vedremo quanto sarà grande la tenuta del "vincolo" del governo.
***
La politica italiana è tutta qui, un voto senza intoppi, apre la porta alle ferie (da cosa?), un tracollo in aula della maggioranza spalanca le porte della crisi di governo e del voto anticipato. È per queste ragioni che Salvini è in pieno "Beach Tour" estivo, una campagna elettorale sulla spiaggia che lui definisce "di ascolto". E non si tratta solo di musica con il volume a palla, sottovalutare Salvini (come si fa regolarmente nelle cronache mainstream) significa poi risvegliarsi con un risultato elettorale che non è quello che raccontano i giornali. È già successo il 26 maggio scorso per il voto europeo e ha continuato a crescere nei sondaggi in maniera direttamente proporzionale agli attacchi dei media. L'analisi politica non è quella dei desideri, ma dei fatti e per capire (e per chi è impegnato in politica, per battere) il fenomeno di Salvini occorre guardarli per quello che sono. Un po' di prudenza e realismo aiutano a non perdersi per strada. Di giorno.
***
Che facciamo? Torniamo nella terra dove si scontrano i titani. In Cina sta succedendo qualcosa nel caveau.
03
La moneta cinese e il fattore 7
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è ovviamente anche una guerra valutaria. Il renminbi è sceso per la prima volta negli ultimi 11 anni a quota 7 contro il dollaro (7.0769), un muro simbolico che ha mandato i listini delle Borse asiatiche in rosso:
Non resta che attendere l'apertura di Wall Street nel pomeriggio e osservare le curve degli indici. Come dice Gordon Gekko: "È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione". E la Cina ha problemi seri di conversazione dalle parti di Hong Kong. L'ex colonia è ribelle.
04
Hong Kong sfida la Cina
Blocco della metropolitana. Un manifestante sul treno della metropolitana con l'ombrello, simbolo della protesta (Foto Ansa)A Hong Kong la protesta per la prima volta ha coinvolto i lavoratori del settore pubblico (i più conservatori dell'isola) e per oggi è stato chiamato su Internet uno sciopero di una ventina di settori. I trasporti sono bloccati in varie zone della città, la polizia è in stato di allerta, un'auto alle 10.30 locali si è lanciata contro una barricata dei manifestanti e li ha mancati per un gioco del destino. Questo è uno dei manifesti che circolano nei social media e indicano le proteste a Hong Kong con gli orari e i luoghi:
La premier del governo di Hong Kong, Carrie Lam, ha detto che i manifestanti vogliono "distruggere" l'ex colonia britannica. Lam ha usato uno degli slogan dei manifestanti per - 'Liberate Hong Kong, la rivoluzione del nostro tempo' - per affermare che "questo è sfidare la sovranità nazionale del Paese". Domanda sul taccuino: cosa farà la Cina? L'ombra di Tienanmen si sta allungando fino a Hong Kong.
C'è altro? Una scia di sangue. L'America a mano armata.
05
America a mano armata
Il ricordo delle vittime della strage di El Paso (Foto Ansa)L'America a mano armata. Due stragi in 13 ore. Ventinove morti. Strage a El Paso. Strage a Dayton. California. Ohio. America. Sei svalvolato, hai un conto aperto con il diavolo, compri un mitragliatore, un caro vecchio "kala" e fai il tuo videogame con i pezzi di carne che si sfracellano sulle pareti di una scuola, di una chiesa, di un supermercato. E visto che ci sei farnetichi qualcosa, lasci un tuo pensiero da manicomio da qualche parte sulla rete, devi esser ricordato bene dai media, si capisce. Finito il lavoro, forse la polizia t'ammazza. E si ricomincia con un altro e un altro ancora. L'incubo americano è questo imprevisto del dito sul grilletto mentre stai mangiando un hamburger da Wendy. Sorridi. Clic. Bang. E ora fatti un selfie con il cadavere.
Il narcisismo online non è solo quello dell'autoscatto in pose che sono ridicole nella realtà e diventano (im)possibili sul display di Instagram, è anche il trasferimento del rituale macabro dell'assassinio seriale, dell'assalto con il fucile automatico, dell'abbattimento dell'inerme. È nell'indifferenza al massacro, nell'esecuzione del disarmato trattato come un obiettivo da baraccone virtuale di tiro a segno che si cela un altro aspetto della contemporaneità. Fortnite, il gioco online al quale i nostri figli dedicano ore, è uno sparatutto che sotto e sopra ti sta sussurrando che "si può fare" e se tu vivi in quella dimensione con lo schermo (parola che ha molteplici significati, tra i quali questo: "Modo, mezzo per tenere nascosti i proprî atti e le proprie intenzioni") forse un giorno penserai che "si può fare" anche nella vita reale. Questo dentro e fuori tra lo sparatutto "just for fun" e il proiettile "just for you" è il ritmo allucinatorio del caricatore che fa cadere a terra i bossoli, din don dan, per chi suona la campana?
È l'avvio di una campagna presidenziale ancora una volta con la discussione sul mitragliatore, la pistola, il piombo e la morte. È l'incubo americano di cui abbiamo scritto su List il 30 ottobre del 2017, quando un uomo travolse la folla a Charlottesville. Suprematisti, razzisti, pazzi, l'American Dream che diventa American Nightmare. Non c'è niente di più inedito del ripubblicato, rileggiamo quella storia. È il dipinto oscuro di oggi.
Charlottesville è solo la punta dell'iceberg, un coriandolo insanguinato della nuova guerra civile americana. Suprematisti bianchi. Una giovane uccisa. Parole che solo in apparenza sembrano lontane dall'immaginario europeo. L'America è divisa. Ma anche qui sta accadendo qualcosa. Al titolare di List viene in mente un saggio scritto da Thomas S. Eliot intitolato"Note intorno alla definizione di cultura". Un libro pubblicato nel 1948, la catalogazione e esplorazione delle ragioni per cui l'Europa - allora ancora centro del mondo - sprofondò nell'orrore di due guerre, un memento per non commettere l'errore. La cultura come medicina del male.
I segnali del pericolo lampeggiano: il disordine mondiale, il gioco geopolitico che rischia di uscire fuori controllo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, la situazione di estrema fragilità dell'Europa, la distorsione del nazionalismo, il filo spinato a Est, la chiusura dei confini a Ovest, a Nord, a Sud, la pressione della demografia, l'invecchiamento della popolazione in tutto l'Occidente, una stagione di leader senza partito e autocrazie galoppanti come la cavalleria corazzata, l'Africa, il gigante che cerca spazio e sopravvivenza in un mondo ricco e diseguale. E l'America, la più grande democrazia, che vive in uno stato di polarizzazione del dibattito e violenza a mano armata.
L'America. La sua distopia. Charlottesville è il picco sismografico di una stagione e non sarà l'ultimo. La presidenza Trump ha davanti uno scenario di splendori e rovine fumanti. E' l'America. Trump ha colto durante la campagna presidenziale il problema, il ritorno della figura dell'Uomo Dimenticato, la metafora della Grande Depressione che il presidente Roosevelt fece materia viva, carne, sangue, idea. Ma la risposta di Trump alle domande dei perdenti della globalizzazione è un'impresa difficile da realizzare in un paese che è un insieme di microcosmi in rotta di collisione, dove il profitto vola ma il reddito non decolla. Anche la sua retorica, così efficace durante la campagna elettorale, sembra smarrirsi e il cieco gioco delle opposte fazioni lo dipinge come timido, reticente, perfino complice dei fanatici delle destre incendiarie e incappucciate. Non è così, ma appare un deficit politico che la Casa Bianca deve colmare in fretta per salvare l'America da un destino di guerra civile strisciante.
Trump è la risposta dell'elettore a due presidenze che hanno lacerato il tessuto americano. Quella delle guerre di Bush, l'Afghanistan e l'Iraq, dell'emergenza, della minaccia vitale, delle Torri che si sbriciolano, il the end a tremila anime nel centro di Manhattan, la potenza fragile, la fortezza violata, la War On Terror che segue l'11 Settembre 2001. E' il taglio netto con la presidenza di Obama, cominciata con la grande crisi finanziaria del 2007-2008, il tuono del crac di Lehman Brothers e lo tsunami della liquefazione dei mutui subprime, il sogno clintoniano (senza solide basi finanziarie, una colpa) della casa per tutti gli americani che s'infrange di fronte alla realtà del basso reddito e della finanza creativa di Wall Street. Due crisi, lo stesso volto, quello degli Stati Uniti d'America che di colpo smarriscono la potenza conquistata dopo la vittoria nella Seconda guerra mondiale. Sono le scosse sismiche di una crisi profonda, il tempo lungo della storia che macina, lavora, scolpisce il presente.
L'eredità del primo presidente nero della storia, la nazione di Obama, è oggi una disturbante distopia: poliziotti che ammazzano, poliziotti ammazzati, bianchi contro neri, neri contro bianchi, neri contro neri, bianchi contro bianchi, messicani contro neri, messicani contro messicani. Suprematisti dell'idiozia. Il social network della paranoia. Obama alla Casa Bianca. E là fuori oggi c'è il caos. Com'è stato possibile? E' successo, perché tutto il discorso di Obama è stato un "noi e loro". Una divisione. Una scelta e un'attesa di qualcosa che non c'è mai stato. Change. Hope. E poi? Un incredibile riavvolgimento del nastro della storia. Centinaia di arresti e feriti (e morti) in decine e decine di piazze che bruciano. La catapulta del passato è in azione. Dal Black Power si passa di nuovo alle Black Panters. Flashbak. Città del Messico, Giochi Olimpici del 1968, premiazione della finale dei 200 metri: sul podio Tommie Smith (The Jet), John Carlos e Peter Norman. Due neri americani, un bianco australiano. Due pugni guantati di nero si levano in cielo. Siamo uguali.
Siamo uguali? Sì, per Dio. Ma la storia del presente dice che non lo siamo più come prima, che si è spezzato qualcosa. L'Europa che chiude le sue frontiere all'Africa, l'Italia, un paese che ha vissuto (e vive) tutta la sua storia con la valigia in mano, che affida alla guardia costiera libica non il salvataggio ma il respingimento dei migranti (e ne segna il destino tragico), le parole quotidiane di odio verso l'altro, il nero, il diverso, il dibattito avvelenato perfino in un paese come il nostro, segnalano la rottura dello spirito contemporaneo. Non è un problema di frontiere da controllare, c'è qualcosa di profondo che riguarda l'anima. Legge e ordine sono una cosa giusta se temperata dal senso di umanità e costruzione del domani, ma l'odio che vibra nell'aria è un campo elettrico che si percepisce da lontano. Fulmina.
E poi c'è l'America, questo simbolo che si sta accartocciando in una divisione politica sempre più ampia, dominata dagli haters. L’immagine della società americana è di nuovo sospesa nell’incubo di un eterno regolamento di conti. La polizia che uccide e viene uccisa, è la metafora del disordine. L’America ha fatto un salto in una stringa spazio-temporale e viene sbalzata nell’era del saloon, ma senza la Bibbia e la forca. Restano solo la Colt e il Winchester. E l’inizio della guerra civile? Molti lo pensano. E si pongono la domanda: "Uccideranno Trump?". Tutto è possibile.
Molti mesi fa, durante l'Inauguration Day, il titolare di List smise di stendere le sue note sul taccuino, colpito da un servizio in onda sulla Cnn:
Cosa succede se muore Trump? Questa era la domanda. Lo è fin dal principio della sua presidenza imprevista, non calcolata, una nevrosi piazzata in mezzo alle certezze dei democratici e alle granitiche convinzioni di una cultura liberal incapace di scrivere un copione diverso da quello di un progresso che non era - e non è - per tutti, ma solo per pochi.
Charlottesville fa paura. Quella macchina nera che si proietta sulla folla. E poi torna indietro, con i segni dell'impatto sulla carne, sulla vita.
E' la violenza della distopia americana. Un'auto in corsa. La stessa tecnica usata dai terroristi islamisti in Europa. Si aperto un dibattito sul reato: è terrorismo? E' morte e la sua definizione ha ben poca importanza ora. All'interno dell'automobile c'era un assassino, ma sembrava la corsa feroce di un oggetto animato con una propria volontà omicida, l'autonomia della cosa che sceglie la vittima, nella memoria del titolare si fa largo "Christine, la macchina infernale", il film di John Carpenter, tratto dal libro di Stephen King.
Proprio lui, Stephen King, in uno dei suoi ultimi libri, ha (ri)esplorato il trauma: l'uccisione del Presidente, l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Dallas, 22 novembre 1963. Il libro è un numero, una data del calendario: 11/22/63. Non un racconto horror, ma un viaggio nel tempo, un gioco a dadi finale con la storia. King riscrive la storia dell’assassinio di JFK, proietta ieri i suoi protagonisti di oggi. Un salto spazio-temporale che serve a modificare la storia: impedire l’uccisione di Kennedy a Dallas.
Jake Epping è un professore che abita a Lisbon Falls, nel Maine e fa una scoperta sconvolgente: nella tavola calda del suo amico Al c’è un passaggio che conduce chi lo varca nell’anno 1958. Cinque anni prima quell’attimo in cui Lee Oswald preme il grilletto del fucile di precisione. Eccola, la grande opportunità per deviare la storia. Salvare Kennedy. Cancellare l’errore e l’orrore del Vietnam. La cascata di rocce del tempo può essere invertita, cambiata, il treno della storia messo su un altro binario. Jake e il suo amico Al si cimentano nell’impresa. Varcano il passaggio temporale. Entrano nell’America della fine degli anni Cinquanta, in attesa di quel giorno, il 22 novembre 1963. Come va a finire? Il titolare di List vi lascia il finale. La letteratura anticipa, riscrive, rivive. Ma si può cambiare la storia? E quale futuro sta scrivendo l'America contemporanea? E se uccidono Trump? L'incubo americano è questo.
Interrogarsi sul presente significa mettere insieme le tessere del mosaico, spesso brillano nei luoghi meno frequentati: i libri, la poesia, il cinema con le sue potenti visioni e premonizioni. Quella foto di Charlottesville (uno scatto che ha una storia) è un quadro, un dipinto in movimento, un urlo. È la vera prova a cui è chiamato Trump: fermare la guerra civile americana. O esserne travolto.
***
Tre anni dopo, la guerra civile americana continua. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo. Con che cosa chiudiamo questo numero di List? Con un paio di libri da leggere. Chi è in vacanza e ha tempo non lo disperda tutto, c'è molto da imparare, l'anima ha bisogno di cura. Siamo stregoni della pagina bianca che s'inabissa nel mare d'inchiostro, abbiamo la medicina. I nostri libri.
06
Sciascia felice di far libri e il Mediterraneo di Simenon
Dopo sedici anni sono tornate in libreria queste pepite letterarie di Leonardo Sciascia, "La felicità di far libri", i suoi appunti, le sue note di lavoro editoriale per Sellerio. Una meraviglia, la scoperta del laboratorio dello scrittore siciliano, una figura che manca in questa contemporaneità con icone senza scrittura, cultura profonda, saggezza, autoironia. Sciascia, un fiume d'inchiostro che vediamo sgorgare dalla riproduzione degli scritti originali, le note a margine:
E le minute scritte a mano, una cascata di equilibrio che racconta la storia siciliana nella descrizione del lavoro di Domenico Scinà:
Sublime la presentazione che Sciascia fa in poche righe del primo libro di Gesualdo Bufalino, Diceria dell'untore, uno straordinario romanzo:
Tema dominante, la morte: e si dirama sottilmente, si mimetizza, si nasconde, svaria, musicalmente riappare. E questo sotto i drappeggi di una scrittura in bilico tra strazio e falsetto, e in uno spazio che è sempre al di qua e al di là della storia - e potrebbe anche simulare un palcoscenico o la nebbia di un sogno... "Ingegnoso nemico di se stesso", finora sfuggito a ogni tentazione o proposta di pubblicare, uomo, insomma, che ha letto tutti i libri senza cedere a pubblicarne uno suo, Gesualto Bufalino - professore a Comiso, oggi settantenne - è con questa Diceria al suo primo libro.
Sembra di raccontare un tempo liquido, sottomarino, nascosto tra salti, fosse, altri continenti, invisibile agli occhi, rarefatto, silente e tagliente, l'eco lontano di una conchiglia, una storia dove il mare s'inerpica sulla montagna per assaggiare con la lingua spumosa dell'onda i corbezzoli zuccherosi figli di un arido inverno di delizia ghiacciata. Mare. Mediterraneo.
Il Mediterraneo che attraversate con sbatata e smagata andatura, in navigazione, in contemplazione, può esser così scoperto, svelato. Fermatevi. Chiudete gli occhi. Il mare parla. Lasciate che la salsedine vi penetri, scuotendosi e scuotendovi. Leggete Georges Simenon, "Il Mediterraneo in barca":
Simenon reporter di viaggi di mare, un'incantevole cronista capace di autofinanziare la sua impresa di cronista: "La settimana prossima parto. Le interessano dodici articoli". Erano i tempi in cui il caporedattore ascoltava, prendeva nota e pubblicava Simenon. Una crociera nel Mediterraneo, a bordo di una goletta. Mare Nostrum. Vi lascio tutta la sorpresa. Buona navigazione.
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mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.