21 Febbraio
La scissione di Bolzano
Il Pd in Alto Adige si spacca sulla candidatura di Maria Elena Boschi. In 14 lasciano il partito. Reale e immaginario dei conti italiani. Un carteggio sul voto. Pugni e coltelli elettorali. Sofia e quel mantello tricolore. Amico e nemico in Islam. Il diario del titolare di List.
Secondo le cronache Gianni Letta vede Maria Elena Boschi premier in futuro. La galanteria dell'eminenza azzurrina è nota, ma la sua previsione dev'essere di lunghissimo periodo (e qui il titolare ricorda sommessamente Keynes: "Nel lungo periodo siamo tutti morti"), perché nel frattempo in quel di Bolzano sta succedendo qualcosa che è strettamente legato alla calata dall'alto della candidatura della Boschi nel collegio uninominale. Cosa sta succedendo? Questo, Agenzia Agi, ore 11.28:
Una vera e propria spaccatura nel Partito Democratico dell'Alto Adige sulla candidatura "imposta dall'alto" di Maria Elena Boschi. "Quattordici esponenti della minoranza interna hanno ufficializzato l'uscita dal partito", confermano fonti parlamentari dem. Una rivolta capitanata dal presidente del consiglio provinciale di Bolzano, Roberto Bizzo, in rotta da tempo con la maggioranza.
Tempo fa lei disse: "Imparerò il tedesco". Intanto qualche problema di comunicazione tra il partito a Roma e quello a Bolzano ci deve essere perché le scissioni in campagna elettorale non fanno mai bene. Tutto procede secondo la liturgia renziana, non si condividono le scelte, si fa una forzatura e poco dopo... toh, arriva la spaccatura. Strappo dopo strappo il Pd s'è ristretto fino quasi a non avere alleati. Sarà anche una strategia, ma se il 4 marzo il Pd finisce sotto la soglia toccata da quello di Pierluigi Bersani nel 2013 che cosa farà Renzi?
La questione Boschi era uno dei problemi che prima o poi sarebbe emerso. Eccolo qui, un iceberg che improvvisamente è comparso in Alto Adige, com'era logico attendersi. Nel frattempo, Giorgio Napolitano si è unito a Prodi nell'operazione dopo Renzi: "Paolo Gentiloni è divenuto punto essenziale di riferimento per il futuro prossimo e non solo nel breve periodo della governabilità e della stabilità politica dell'Italia". Il successore è già stato individuato, non resta che attendere il 4 marzo e vedere i numeri.
01
Reale
...Secondo le cronache Gianni Letta vede Maria Elena Boschi premier in futuro. La galanteria dell'eminenza azzurrina è nota, ma la sua previsione dev'essere di lunghissimo periodo (e qui il titolare ricorda sommessamente Keynes: "Nel lungo periodo siamo tutti morti"), perché nel frattempo in quel di Bolzano sta succedendo qualcosa che è strettamente legato alla calata dall'alto della candidatura della Boschi nel collegio uninominale. Cosa sta succedendo? Questo, Agenzia Agi, ore 11.28:
Una vera e propria spaccatura nel Partito Democratico dell'Alto Adige sulla candidatura "imposta dall'alto" di Maria Elena Boschi. "Quattordici esponenti della minoranza interna hanno ufficializzato l'uscita dal partito", confermano fonti parlamentari dem. Una rivolta capitanata dal presidente del consiglio provinciale di Bolzano, Roberto Bizzo, in rotta da tempo con la maggioranza.
Tempo fa lei disse: "Imparerò il tedesco". Intanto qualche problema di comunicazione tra il partito a Roma e quello a Bolzano ci deve essere perché le scissioni in campagna elettorale non fanno mai bene. Tutto procede secondo la liturgia renziana, non si condividono le scelte, si fa una forzatura e poco dopo... toh, arriva la spaccatura. Strappo dopo strappo il Pd s'è ristretto fino quasi a non avere alleati. Sarà anche una strategia, ma se il 4 marzo il Pd finisce sotto la soglia toccata da quello di Pierluigi Bersani nel 2013 che cosa farà Renzi?
La questione Boschi era uno dei problemi che prima o poi sarebbe emerso. Eccolo qui, un iceberg che improvvisamente è comparso in Alto Adige, com'era logico attendersi. Nel frattempo, Giorgio Napolitano si è unito a Prodi nell'operazione dopo Renzi: "Paolo Gentiloni è divenuto punto essenziale di riferimento per il futuro prossimo e non solo nel breve periodo della governabilità e della stabilità politica dell'Italia". Il successore è già stato individuato, non resta che attendere il 4 marzo e vedere i numeri.
01
Reale e immaginario dei conti italiani
Mike Bongiorno diceva: "Quale busta sceglie? Vuole la uno, la due o la tre?". Ecco, la campagna elettorale italiana e il voto sono un quiz, ma senza il grande Mike e con solo una busta: quella che il contribuente italiano spedisce quando compila la sua dichiarazione dei redditi. Le elezioni sono il modo insieme peggiore e migliore per capire quanta distanza ci sia oggi tra il cittadino e lo Stato. No taxation without representation è il vagito iniziale e fondamento delle democrazie, ma l'avventura nelle stanze del Fisco nel nostro paese lo soffoca regolarmente in culla. I programmi economici dei partiti sono schizzati verso la modica cifra di mille miliardi (stima del professor Carlo Cottarelli, ex commissario alla spending review) e delle proposte in campo nulla fa pensare che qualcuna abbia davvero la possibilità di diventare un fatto reale dopo il 4 marzo. In questo momento la politica gioca una partita virtuale. E la realtà? Quella dei conti e delle tasse, dei tagli e delle coperture è nell'analisi pubblicata dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio il 13 febbraio scorso sul focus intitolato "Situazione e prospettive della finanza italiana". I partitanti non ne hanno fatto il minimo cenno e la cosa non sorprende il titolare di List. Ecco il punto nave a cui far riferimento quando si va a votare:
- La principale debolezza della finanza pubblica italiana continua a essere l’elevato livello del debito pubblico e la sua incidenza sul prodotto, pari al 132 per cento nel 2016 (a fronte di una media dell’area dell’euro esclusa l’Italia dell’81,4 per cento).
- Il debito elevato implica una notevole spesa per interessi, che nel 2016 è risultata pari al 4 per cento del PIL, la più alta della UE dopo quella del Portogallo.
- Sul versante delle entrate il DPB continua il percorso di graduale riduzione del peso della tassazione. Tale riduzione permanente di gettito è tuttavia, come in passato, in parte finanziata grazie alle risorse reperite attraverso misure di contrasto all’evasione fiscale e di natura straordinaria.
- L’incidenza della spesa per interessi sul PIL è prevista dal DPB in riduzione sotto l’ipotesi di una crescita contenuta dei tassi nel periodo di programmazione, come peraltro attualmente atteso dai mercati. I tassi sono tuttavia soggetti al rischio di rialzi più significativi, considerati gli attuali numerosi fattori di incertezza, in particolare connessi al graduale azzeramento del quantitative easing (QE) e alle prospettive economiche mondiali.
- Con riferimento al pubblico impiego, per l’anno in corso vi è incertezza sull’effettivo ammontare delle risorse a 3 disposizione delle amministrazioni decentrate per far fronte al rinnovo contrattuale del personale degli Enti territoriali e del comparto della sanità.
- Le risorse rinvenibili nei prossimi anni dalle operazioni di dismissioni mobiliari (privatizzazioni), che secondo il DPB dovrebbero contribuire alla riduzione del debito per importi annuali pari allo 0,3 per cento del PIL nell’arco di programmazione, sono rese incerte dalla mancanza di informazioni di dettaglio. Né sembrano possibili, ai fini della riduzione del deficit, importi molto elevati di risorse provenienti da dismissioni immobiliari: in media nell’ultimo decennio gli importi sono stati pari a 1,2 miliardi all’anno e sotto il miliardo tanto nel 2015 quanto nel 2016.
- Nel biennio 2019-2020 gran parte del miglioramento dei conti pubblici è connesso alla presenza delle clausole di salvaguardia delle imposte indirette, dalle quali sono attesi introiti per circa 12,5 miliardi (lo 0,7 per cento del PIL) nel 2019 e circa 19,2 miliardi (l’1 per cento del PIL) nel 2020. La loro abrogazione a saldi invariati richiederà il reperimento di risorse di copertura alternative per lo stesso ammontare.
- La disattivazione totale della clausola per il 2018, di oltre 15,7 miliardi, stabilita con la manovra recentemente approvata è stata in larga parte finanziata in deficit, sfruttando margini di flessibilità delle regole di bilancio. Al momento, a livello europeo, non sembrano esistere margini per la concessione di ulteriore flessibilità nei prossimi anni.
- Recuperi di risorse attraverso misure di riordino e riduzione delle tax expenditures sono stati ripetutamente oggetto di analisi e impegni programmatici, che tuttavia non hanno finora avuto seguito.
- La spesa pensionistica in Italia si attesta su livelli ben superiori in percentuale del PIL rispetto a quelli degli altri principali paesi europei ed è prevista accelerare nel triennio di programmazione.
- Sul versante della spesa in conto capitale, il DPB prevede un aumento degli investimenti pubblici grazie agli ingenti mezzi di finanziamento autorizzati dalle ultime manovre di bilancio. Quindi, appare improbabile che tale voce continui a contribuire al contenimento del deficit come negli anni passati se, come auspicabile, venissero superate le criticità connesse all’applicazione della nuova normativa sugli appalti pubblici.
- In alcuni settori, la spesa pubblica italiana è inferiore a quella di altri paesi. Per esempio, la spesa sanitaria, dopo numerosi interventi, già risulta tra le meno elevate in percentuale del PIL nei maggiori paesi europei; ulteriori tagli avrebbero verosimilmente effetti sulla qualità dei servizi offerti oppure sul perimetro dell’intervento pubblico.
Sono solo alcuni flash. Per sapere, per capire, per non lasciare che il dibattito lunare fagociti quel poco di buonsenso che sembra rimasto in giro. Sono elementi di fatto che fotografano la situazione. Chi propone fantasiose soluzioni, dimentica tutto questo. Oppure va allegramente verso il baratro. Un consiglio bipartisan: lasciatelo andare, non seguitelo. A un certo punto, lontano, sentirete il crash.
E non è quello di Wile E. Coyote. Occhio al burrone. Sono numeri che conosce bene Renato Brunetta, candidato stamattina da Silvio Berlusconi al ministero dell'Economia del prossimo esecutivo. C'è solo un dettaglio: bisogna conquistare i seggi per governare. Vedremo il 4 marzo.
02
Gruppi al Senato, vi ricordate che è cambiato tutto?
Berlusconi invita i grillini fuorisciti a passare a Forza Italia, altri nelle ovattate stanze già fanno i conti dei cambi di casacca della prossima legislatura, dopo il vergognoso record di quella appena trascorsa. Il suk è già aperto, ma evidentemente in molti hanno dimenticato un altro dettaglio legislativo: le regole per costituire nuovi gruppi in Senato sono cambiate con la riforma del regolamento varata a fine anno. Fare nuovi gruppi sarà una missione (quasi) impossibile. Il signor Parlamentarius, uno che mastica la materia alla grande, spiega che cosa è successo e quali possono essere le conseguenze inattese sul sistema politico (sul tema ci torneremo ancora). Buon divertimento in questo viaggio tra i poltronisti delle Camere. Leggete qui l'articolo di Parlamentarius.
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Le elezioni fanno discutere, appassionano, perfino una campagna elettorale surreale e senza argomenti veri come questa alimenta il dibattito in famiglia, tra amici. Succede così che Riccardo Ruggeri e Angelo Codevilla si interroghino niente meno che sul futuro dell'Italia. Vaste programme, visti i precedenti del Paese. Ma l'ottimismo della volontà in fondo è quello che ci sostiene. Ecco un carteggio interessante tra due figure del tutto irregolari. Tipi da List.
03
Un carteggio sul voto in Italia (e l'America)
Che voto sarà quello del 4 marzo? E cosa bisogna sperare per l'Italia? Riccardo Ruggeri e Angelo Maria Codevilla si interrogano sul futuro prossimo e il significato delle elezioni in un carteggio che rivela una speranza comune: l'auspicio che i cittadini vadano numerosi a votare e la fine dell'establishment. Ruggeri ha un passato da top manager nelle multinazionali e oggi fa lo scrittore e commentatore, Codevilla è un accademico che vive in America, già docente all'università di Boston, esperto di relazioni internazionali. Sintesi: due persone libere. Il titolare di List vi augura buona lettura. Leggi lo scambio epistolare su List.
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Mentre Ruggeri e Codevilla continuano la loro esplorazione speleologica sulla politica italiana - qualcosa là in fondo nella grotta prima o poi troveranno, oltre ai pipistrelli - là fuori qualcuno pensa di regolare le cose senza perdersi in questioni filosofiche. Come? Seguite il titolare di List.
04
Pugni, coltelli (e democrazia)
Nel giro di 24 ore un dirigente di Forza Nuova è stato legato e pestato a Palermo, mentre un militante di Potere al Popolo è stato accoltellato a Perugia. Si può minimizzare, fare finta che siano episodi isolati, insignificanti, oppure cominciare a vedere la realtà: un dibattito politico inquinato, senza alcun rispetto dell'avversario finisce per mandare in corto circuito quelli che come mezzo d'espressione principale usano la violenza. L'Italia ha già conosciuto periodi bui della sua storia politica e riaprire quella porta è questione di un attimo.
La politica nonostante sia ridotta a una guerra di sgrammaticati, continua ad avere la sua importanza e chi ha responsabilità di governo - tutta la classe dirigente o presunta tale - dovrebbe contare fino a dieci prima di utilizzare toni e modi che vanno sopra e sotto le righe. Anche perché la fiducia dei cittadini nel sistema politico e nella democrazia non è poi così florida. Guardate questi numeri di Pew Research raccolti nella primavera dell'anno scorso:
Solo il 31 per cento degli italiani è soddisfatto del funzionamento della democrazia nel nostro Paese. Sono numeri che indicano un precipizio, la la sfiducia nei confronti delle istituzioni. Abbiamo bisogno di un energizzante. Il titolare ha il nome del ricostituente, si chiama Sofia.
05
Sofia Goggia
Corea del Sud. Sofia Goggia all'arrivo vittorioso nella gara di discesa libera delle Olimpiadi Invernali. Prima italiana a vincere nella specialità.Avvolta nella bandiera. Stretta. Amata. Gli occhi chiusi che catturano il sogno. Una donna giovane e forte. Flessuosa e d'acciaio. L'immagine di un'Italia che vince. Abbiamo bisogno di italiani che portano con amore questo mantello: la bandiera. Sofia.
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Bene, dopo questo intervallo con l'epica, continuiamo a viaggiare con il teletrasporto di Star Trek. Andiamo in Siria, il luogo dove vola di tutto e la guerra è diventata un videogame impazzito.
06
Amico e nemico in Siria
Duecentocinquanta civili morti nei bombardamenti a Goutha; l'assedio della Turchia ai curdi di Afrin; un risiko dove tutti bombardano qualcosa, il nemico dell'amico, l'amico del nemico, l'amico dell'amico. A Afrin la situazione si è fatta più incandescente che mai: Assad ha inviato le sue milizie, Mosca ha avvisato Ankara che l'autonomia curda non si tocca. Ecco l'arrivo dei soldati di Assad nella regione di Afrin:
Musulmani che uccidono musulmani. Le scelte dell'Occidente (vedere alla voce America) in questi anni sono state un miraggio (esportare la democrazia) e un disastro (strategico, militare, politico). Una volta messi gli stivali sul terreno, il ritiro può diventare un incubo peggiore. Bush jr. decise di entrare dopo l'attacco alle Twin Towers. E in Iraq arrivò la carneficina dei soldati americani. La ritirata strategica di Obama poi ha destabilizzato l'intera regione, fino a propagarsi nel Nord Africa. Ci sono troppi cerini accesi. E troppe armi strategiche (vedere alla voce missili).
Israele gioca la sua partita, ma fino a quando potrà davvero contare sull'amministrazione Trump? I presidenti americani non vogliono più mandare i loro soldati a morire in battaglia. L'altro ieri alla conferenza sulla sicurezza di Monaco il premier Nethanyahu ha mostrato il pezzo di un drone iraniano abbattuto da Israele: "È tuo, lo riconosci?". Un'accusa frontale lanciata al ministro degli Esteri di Teheran, Mohammed Javad Zarif, presente a Monaco. Quest'ultimo subito dopo l'esibizione ha definito Nethanyahu "un fumettista da circo". Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
Sull'Islam, il confronto con l'Occidente, le letture che si danno di quel mondo, Daniela Coli ha un'opinione molto netta. Per la Coli le responsabilità dell'Occidente sono dovute prima di tutto alla non comprensione della cultura dell'Islam. Certamente c'è anche questo, forse non solo questo, le responsabilità degli arabi, del mondo musulmano, sono anch'esse sotto gli occhi di tutti. Il pezzo della Coli è destinato a dividere, il titolare su alcuni punti non è d'accordo, ma List è uno spazio che serve a questo, confrontarsi anche duramente sul terreno delle idee e dei fatti. Dunque che Coli anche la polemica.
07
L'Occidente non capisce l'Islam (e perde)
di Daniela Coli
Islam is back. L'Islam evoca paura ma, come sostiene James Burke, storico della scienza, autore e produttore di raffinati documentari televisivi, considerato negli Stati Uniti "una delle menti più brillanti dell'Occidente", quando si pensa alla cultura europea è difficile non pensare al Rinascimento. Pochi però sanno che le radici del Rinascimento, che fu un grande fenomeno europeo, nacquero in Spagna dove i musulmani regnarono e abitarono per circa 700 anni. La Spagna musulmana non fu solo terra di splendore umanistico, ma anche artistico, scientifico, commerciale e anche di incredibile tolleranza, immaginazione e poesia. Chiunque abbia visitato la splendida Alhambra a Granada, considerata una delle meraviglie del mondo moderno, rimane affascinato dalla bellezza, dalla scienza e dalla tecnica raggiunta dalla civiltà islamica durante l'egemonia nel Mediterraneo. Certamente, anche i musulmani, come i Romani, le cui tracce sono dovunque dal Mediterraneo alla Britannia, erano grandi guerrieri, anche crudeli. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Che facciamo? È tardi, chiudiamo questo numero di List con qualcosa di lieve (ma non troppo). Siete pronti per incontrare gli extraterrestri?
08
E se arrivano gli alieni?
Che fate? Se lo sono chiesti a Scientific American e sono partiti dall'avvistamento di Oumuamua. Cosa è? Questo:
È un oggetto interstellare, un asteoroide dalla forma inusuale. Questa immagine è una ricostruzione artistica, al telescopio al suo passaggio vicino alla Terra si vedeva così:
Alla vista di quella specie di sigarone volante nello spazio qualcuno si è chiesto: ma non sarà una navicella spaziale? A quanto pare no, è solo un oggetto interstellare di passaggio nel sistema solare, il primo mai osservato dall'uomo. Ma e se fossero stati gli alieni? Le ricerche dicono che le reazioni degli esseri umani sarebbero in generale positive, ma anche in questo caso - come ogni volta che si incontra "lo straniero" - dipende dal luogo, dal tempo, dal contesto. Su vasta scala, si porrebbe subito un problema di "invasione", migrazione interstellare, sbarco, accoglienza. Nascerebbe un Salvini per il respingimento dei marziani e una Boldrini pronta alla loro accoglienza. Sempre che tutto avvenga pacificamente. La soluzione narrativa più divertente l'aveva trovata Ennio Flaiano ne Un marziano a Roma:
Oggi un marziano è sceso con la sua aeronave a Villa Borghese, nel prato del galoppatoio. Cercherò di mantenere, scrivendo queste note, la calma che ho interamente perduta all'annunzio dell'incredibile evento, di reprimere l'ansia che subito mi ha spinto nelle strade, per mescolarmi alla folla. Tutta la popolazione della periferia si è riversata al centro della città e ostacola ogni traffico. Debbo dire che la gioia, la curiosità è mista in tutti ad una speranza che poteva sembrare assurda ieri e che di ora in ora si va invece facendo più viva. La speranza «che tutto cambierà». Roma ha preso subito l'aspetto sbracato e casalingo delle grandi occasioni. Già a piazza Fiume non ci si muove più: Ia folla pressata, ondeggiante, aspetta, canta, grida, improvvisa danze Ho visto i primi ubriachi. l tetti degli autobus (fermi questi nelle strade come navi sorprese dall'inverno in un mare glaciale) brulicano di giovani e di bambini che urlano agitando grandi bandiere sporche. I negozi hanno abbassato le saracinesche
Ennio Flaiano, il genio che manca per descrivere i marziani d'oggi. Chi sono? Che domande, sono in campagna elettorale.
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4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.