22 Ottobre
La sfida per guidare l'Europa
Al vertice di Tallin Angela Merkel assicura appoggio alla proposta sull'Europa sovrana di Macron. Ma lo scenario tedesco è cambiato. La difficile trattativa sul governo. Una "normale" giornata romana. Base lunare Musk
Chi rifarà e guiderà l'Europa? Dopo il sottosopra tedesco gli scettici sul futuro dell'Unione affermano che "la partita è chiusa e sono tornate le nazioni". In realtà, non se ne erano mai andate, dunque la domanda resta sul taccuino. Il vertice informale dei capi di Stato europei in Estonia è l'occasione per vedere quanto il potere della cancelliera è intatto e soprattutto quanto il dinamismo di Emmanuel Macron darà filo da torcere alla Germania. Il confronto tra Parigi e Berlino è più che mai necessario, ma il rilancio fatto da Macron sulla sovranità dell'Europa con il suo discorso ha messo in luce le grandi ambizioni del Presidente francese: l'Europa sovrana guidata da Parigi. Durante la cena di Tallin, ieri sera, pare vi sia stata una franca discussione sulle difficoltà attuali nell'Unione e Merkel avrebbe assicurato a Macron l'interesse della Germania per la sua agenda. The Economist fa una grande apertura di credito a Macron e dice "che oggi scommettere contro Macron sarebbe un errore". Ma è anche vero che la Francia per prevalere nella sua visione ha bisogno della Germania e la Germania in questo momento è in cerca d'autore. La riforma della governance europea s'ha da fare, è chiaro, lo stallo non può durare in eterno, però è tutto da vedere il come e il quando e dentro i confini tedeschi le visioni tra i partiti della futura (forse) coalizione Jamaica sono quanto mai distanti. La Frankfurter Allgemeine stamattina pubblica un articolo su un talk show politico dove tre probabili ministri della coalizione Jamaica hanno avuto uno scambio di opinioni talmente rilassato da indurre il titolista del quotidiano tedesco a usare la parola "testosterone".
Macron ha approfittato del momento di smarrimento di Berlino per piazzare la bandiera francese al centro della piazza e poi si vedrà. Ieri su List...
Chi rifarà e guiderà l'Europa? Dopo il sottosopra tedesco gli scettici sul futuro dell'Unione affermano che "la partita è chiusa e sono tornate le nazioni". In realtà, non se ne erano mai andate, dunque la domanda resta sul taccuino. Il vertice informale dei capi di Stato europei in Estonia è l'occasione per vedere quanto il potere della cancelliera è intatto e soprattutto quanto il dinamismo di Emmanuel Macron darà filo da torcere alla Germania. Il confronto tra Parigi e Berlino è più che mai necessario, ma il rilancio fatto da Macron sulla sovranità dell'Europa con il suo discorso ha messo in luce le grandi ambizioni del Presidente francese: l'Europa sovrana guidata da Parigi. Durante la cena di Tallin, ieri sera, pare vi sia stata una franca discussione sulle difficoltà attuali nell'Unione e Merkel avrebbe assicurato a Macron l'interesse della Germania per la sua agenda. The Economist fa una grande apertura di credito a Macron e dice "che oggi scommettere contro Macron sarebbe un errore". Ma è anche vero che la Francia per prevalere nella sua visione ha bisogno della Germania e la Germania in questo momento è in cerca d'autore. La riforma della governance europea s'ha da fare, è chiaro, lo stallo non può durare in eterno, però è tutto da vedere il come e il quando e dentro i confini tedeschi le visioni tra i partiti della futura (forse) coalizione Jamaica sono quanto mai distanti. La Frankfurter Allgemeine stamattina pubblica un articolo su un talk show politico dove tre probabili ministri della coalizione Jamaica hanno avuto uno scambio di opinioni talmente rilassato da indurre il titolista del quotidiano tedesco a usare la parola "testosterone".
Macron ha approfittato del momento di smarrimento di Berlino per piazzare la bandiera francese al centro della piazza e poi si vedrà. Ieri su List Justus Lipsius ha tracciato un quadro chiaro (scarica qui il file pdf dalla libreria di List) di quel che è accaduto in meno di una settimana: la visione dell'Europa descritta da Jean Claude-Juncker nel suo discorso annuale al Parlamento europeo è affondata con il voto in Germania, molto abilmente Macron ha colto la palla al balzo per rilanciare la sua idea di Europa sovrana. Il titolare di List vede un sotto testo: Macron pensa che Parigi - unica potenza nucleare dell'Unione - debba avere il comando della difesa (quello è l'obiettivo minimo della Francia) e dunque alla fine della politica estera. E di solito, chi ha l'esercito ha lo scettro.
Merkel dal canto suo non può respingere il rilancio di Macron temendo un'Opa della Francia, deve per forza abbracciarlo, farlo suo, cambiarlo e presentarlo alla fine come un grande lavoro comune. L'abbraccio della cancelliera. Come nell'immagine che ha pubblicato sul suo profilo Instagram:
D'altronde la forza della cancelliera è sempre stata quella di andare avanti un passo alla volta, smussando, attenuando, aggirando l'ostacolo, mai andando allo scontro diretto. Quando ha imposto con veemenza una sua scelta, vedere alla voce accoglienza dei rifugiati, ha dovuto poi pagare dure conseguenze. Lo scontro con la Francia ci sarà - pensate alla partita che si aprirà sulla guida della Banca centrale europea - ma per ora è rinviato. Merkel deve pensare a formare il governo e le cose come abbiamo visto non sono scontate.
Sulla FAZ stamattina l'ex leader della Spd, Thomas Oppermann, ha ipotizzato perfino questo scenario: Merkel non riesce a tenere insieme la coalizione Jamaica, si dimette e a quel punto i socialdemocratici potrebbero rientrare in un progetto di Grosse Koalition con un'altra figura come cancelliere. Fantasie? Può darsi, ma la cronaca segnala che la politica tedesca si è incartata e ci vorrà tutta l'abilità da tessitrice diplomatica di Merkel per trovare un governo stabile.
Il posto che fu di Wolfgang Schäuble è quello più ambito. Il ministero delle Finanze della Germania è la sala comando della politica tedesca e la catapulta per l'Europa. I liberali si sono candidati alla guida ma Christian Lindner non sarebbe l'unico pretendente al trono. Handelsblatt scrive che sono in parecchi a voler entrare nelle scarpe di Schäuble, come il numero due del partito, Wolfgang Kubicki ("l'unico incarico ministeriale che mi eccita è quello di ministro delle Finanze") e questa scelta avrebbe una logica perché Lindner si è dimostrato un ottimo leader di partito e dovrebbe continuare a occuparsi di questo dopo il ritorno nel Bundestag. Un altro candidato dei liberali alle Finanze sarebbe Werner Hoyer, vecchia volpe della politica tedesca, 25 anni al Bundestag, come Alexander Graf Lambsdorff, attuale vicepresidente del Parlamento europeo. Molti galli, un solo pollaio. Ricchissimo.
La coalizione Jamaica si farà? Kubicki non ha dubbi e se non ne ha lui, considerato un uomo potente che muove i pezzi dietro le quinte, è probabile che alla fine Merkel faccia centro. Perfino con quei Verdi che spaventano non poco gli industriali dell'automobile tedesca, il settore trainante dell'industria della Germania. Le trattative ufficiali per la formazione del governo non sono ancora iniziate, ma in segreto l'esecutivo starebbe già prendendo forma. La FAZ cita un documento pubblicato dal Rheinische Post dove le poltrone di governo sono già assegnate: i liberali prenderebbero Finanze, Educazione e Giustizia, i Verdi punterebbero a Esteri, Sviluppo e Ambiente. Sembra l'Italia. Il documento è stato pubblicato su Twitter dal caporedattore del Rheinische Post, Michael Broecker:
La trattativa è serrata. Non c'è in gioco solo il governo della Germania, ma il futuro dell'Unione europea. Che fa l'Italia? Quello che fa sempre, si barcamena, sta in mezzo, cerca di capire chi vincerà questa battaglia tra Parigi e Berlino. Paolo Gentiloni, con la sua felpata diplomazia, riesce a dare ragione a tutti, anche quando l'Italia non esce benissimo dalle singole partite che si giocano sulla scacchiera europea. Il caso Fincantieri è uno di quelli, il prestito per 12 anni dell'1 per cento che fa la maggioranza di STX nell'accordo tra Francia e Italia - con controllo periodico dell'accordo da parte di Parigi e possibilità di "richiamare" la quota - è una mascheratura del problema di sempre: la Francia resta ancorata al suo nazionalismo e l'Italia. È anche questo un tema che riguarda la nuova Europa, ma il patriottismo economico dei francesi non muore e non sembra che Macron lo abbia messo in agenda. Ha dato il via libera alla fusione di Alstom e Siemens nel settore dell'Alta Velocità, ma con in testa l'idea di dare a Berlino una carta buona per poi prendersi tutto il piatto, cioè prima la Difesa e poi la guida dell'Europa con una Germania sempre senza il "suo" esercito.
Un leader al vertice di Tallin - che prosegue oggi - non era presente. Chi? Mariano Rajoy, il premier spagnolo ha un grande problema in casa: la Catalogna. Il referendum di domenica 1° ottobre è confermato e c'è il timore concreto che la faccenda esploda in piazza.
01
Il referendum della Catalogna
C'è una sola domanda sul tavolo: cosa farà la polizia spagnola e cosa farà la polizia catalana? I cittadini andranno a votare, questo è certo, ma il referendum è illegale, Rajoy finora ha mostrato il pugno duro e chiesto il rispetto della Costituzione. Che succederà? Se la polizia catalana obbedisce agli ordini di Madrid, il voto non dovrebbe celebrarsi, se dà retta a quello che dice il governo catalano, allora gli agenti faranno finta di niente. Che situazione incredibile. Oggi El Paìs scrive che il governo Rajoy sta studiando le contromisure. Non resta che attendere domenica.
02
Una giornata romana
Questa giornata. Queste 24 ore. Questo sindaco sindaco rinviato a giudizio per falso. Questa battaglia urbana per una casa popolare assegnata a una famiglia di eritrei, arresti di neofascisti, famiglie "normali", quelle che nella cronaca diventano "i residenti" in piena metamorfosi, fiere schiumanti di rabbia. Tutti alieni, al Trullo. Questi sedici consiglieri del Lazio a processo per le spese private fatte con soldi pubblici. Queste strade, uno spettacolo post-atomico dove i rifiuti sembrano installazioni di un artista pazzo, materassi, frigoriferi, divani pronti per l'uso d'emergenza sul marciapiede che è una discoteca per sorci. Questo autista dell'Atac che chatta al telefono mentre è alla guida del bus. Questa azienda che trasporta milletrecentocinquantamilioni di euro di debiti, 1,3 miliardi. Quest'aula Giulio Cesare del Campidoglio, questo spettacolo della politica in cui l'italiano è un'eventualità perché tutto qui è borgata. Questa via Veneto dove la notte passeggiano fantasmi. Questi cavalli, con gli occhi lucidi, neanche loro campano bene, trascinano "botticelle", calessi usciti da un'ucronia, un tempo che non esiste, in mezzo al traffico di una città maciullata dall'acciaio dell'automobilista, il padrone-prigioniero della metropoli, e poi vanno a dormire in stalle dove la fortuna non passa mai.
Questo sprofondo collettivo, questa noia da monnezza, questo stato da lercio permanente, questo cloroformio da spaccio popolare, questo stordimento pronto cassa, questa decomposizione della civiltà, questa carne fatta a brani, questa macelleria con le mosche che ronzano intorno, questi minuti avvoltoi della moltitudine dell'Urbe, questa "amministrazione" e quella di ieri e quella di domani, queste urla e bestemmie, queste statue che resistono, questa latrina all'angolo va bene, quest'altra no, questi parchi dove i fiori sono calpestati, queste gattare uscite dal passato, queste grida da sballo subumano, questo "gooooooooool" che fa tremare le mura e sta giocando una delle due, questi "shottini" e poi vomitiamo tutto, questi pestaggi, questa "banda sgominata al Tufello", questo sciopero "degli auti" sempre di venerdì, questo gracchiare delle radio del calcio e basta sui taxi, questo "non ho la carta di credito" sui taxi, questo Roma-Lazio senza fine, questo ascensore impazzito in tribunale, questo magistrato ferito dall'ascensore, questo riciclaggio di padre in figlio e la Banda della Magliana è per sempre, questa monnezza a due passi dalla sede dell'Ama, questo cadavere recuperato nel Tevere, questo fumo nella metro che vuoi che sia, questi alberi che si schiantano come giganti stanchi di tutto, queste bombole di gas che esplodono, questa macchina che va all'ospedale e va contro il muro dell'ospedale, queste tubature che scoppiano in piazza Pio XI, questa scuola alla Garbatella "chiusa per topi" e "viva I Cesaroni", queste sprangate a San Pietro, questo irriducibile lasciato dalla moglie che la insegue fino in caserma, questa cocaina nell'auto e questo hashish a casa, questa bidonville, questo campo rom, questi senzatetto via da San Pietro. Questa giornata. Neanche Dio è più lo stesso a Roma.
Roma assorbe tutto, resta questa splendida marcescente meraviglia, ha resistito ai Vandali, a mille giunte di ogni colore e letto disfatto, ora tocca ai grillini e il popolo che abita a Roma continua a pensare di fare come prima e più di prima. Immutabile nel peggioramento. L'aveva scritto Flaiano, nel meraviglioso "Un marziano a Roma", quel cinico, dolce, giocoso, lavoro di un innamorato pazzo di Roma senza speranza alcuna:
"La vita a Roma è tornata quasi normale. La Questura ha ristabilito la vecchia ora per la chiusura dei bar, e vasti rastrellamenti vengono operati nelle ore notturne, nei parchi pubblici, che erano ormai diventati il ritrovo di tutte le coppie. Sono in preparazione nove films sul marziano, uno dei quali con l'attore Totò".
Che si fa? Diamo retta a Flaiano, prendiamo una navicella spaziale, andiamo sulla luna con l'uomo che vuole colonizzare Marte e comincerà la sua avventura spaziale dal nostro satellite. Chi? Elon Musk.
03
Base lunare Musk
Pensate che una cosa sia impossibile? Vi sbagliate. Tutto è possibile, basta avere immaginazione, tenacia, talento, umiltà. Elon Musk, il geniale inventore di Tesla e Space X è un tipetto che non si pone limiti. Sul suo profilo Instagram ha pubblicato il progetto della sua base lunare, eccolo:
Dite che non lo farà? Certo che lo farà. Quando il vostro amico che trascorre il suo tempo con il tosaerba vi dice che il vostro sogno è impossibile, voi ricordate sempre questa frase di uno che aveva una forte immaginazione, Albert Einstein: "Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo". È la frase che il titolare di List non dimentica mai. E ora? Musica!
04
PlayList
Una meraviglia, PlayList, la musica dei lettori di List su Spotify. Siamo a quota 286 canzoni, oltre 23 ore di musica e 315 follower. I gusti dei lettori di List sono vari e raffinati. Ascoltate qui la musica che in tanti hanno scelto. Non siate timidi, sappiamo che avete la chitarra elettrica nascosta in cantina e non la suonate più perché ora siete "diventati grandi", tiratela fuori, tornate a suonare e scrivete al titolare di List quale canzone volete inserire nella nostra compilation. Non fate i preziosi, dateci dentro con la musica. Fa bene all'anima.
PlayList è ricca. Sono entrati nuovi brani: It's a Fine Day, di Opus III, Bohemian Rapsody degli indimenticabili Queen, c'è il rap italiano dei 99 Posse con Quello che, un Fossati sempreverde con La Musica che gira intorno, un lentone dei Metallica, Nothing Else Matters, uno di quei brani che si spegnevano le luci e il dilemma era il seguente: ma chi sto abbracciando nel buio? Il titolare di List prima di prendere un aereo ha sparato in cuffia all'alba questo pezzo:
Fantastico pezzo, che voce, Bryan Ferry. Anno 1985, storica nevicata a Cagliari, Jacques Delors diventa presidente dell'allora Cee che in quell'anno perde la Groenlandia, il Verona vince lo scudetto, partono gli accordi di Schengen, Serghei Bubka, il gigante, è il primo uomo a superare i sei metri d'altezza nel salto con l'asta, viene individuato nel fondo dell'oceano il relitto del Titanic, un commando palestinese sequestra la nave Achille Lauro, Michail Gorbaciov e Ronald Reagan si incontrano per la prima volta a Ginevra, Michael Jackson e Lionel Richie scrivono We Are the World. La nostra terra, la nostra vita, meravigliosa:
Non dimenticatelo: List crea dipendenza. Cantate. Avete mai ascoltato lo splendido monologo finale di The Big Kahuna? Fa bene all'anima, un rap per capire che "i veri problemi della vita sono cose che non ti erano mai passate per la mente":
Bello eh? Ora torniamo al day by day. Ecco il taccuino del titolare.
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L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.