26 Giugno
La Storia indietro tutta
Il progresso non è un movimento lineare, può interrompersi e fare balzi nel passato. Pandemia, guerra in Ucraina, diritto all'aborto in America. Tre casi esemplari nello scenario di una crisi energetica che cambierà i rapporti di forza tra Occidente e Oriente. Spy story con le pre-visioni giuste e libri disegnati per essere letti
Che succede? Oggi in Italia si vota per i ballottaggi, due milioni alle urne (anche no) e zero pathos. Le sfide più importanti sono a Verona, Lucca, Parma e Catanzaro, 13 i capoluoghi, tra cui Alessandria, Como, Piacenza, Frosinone e Barletta. Si vota fino alle 23, poi subito lo spoglio e dibattito su un voto che non sposta nulla fino al prossimo giro, la politica è spiaggiata. Ecco l'agenda del giorno, solo quello che conta. Seguite il titolare di List.
01
Al via il G7 in Germania: stop all'import di oro russo
- Al via il G7 in Germania, nel castello bavarese di Elmau. Canada, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti vieteranno l'importazione di oro russo per impedire che venga usato per aggirare le sanzioni. Sul tavolo del vertice anche il tentativo di sblocco delle spedizioni di grano e il sostegno militare a Kiev. Si cerca un'intesa sul 'price cap' per il petrolio russo. Secondo Bloomberg, quest'ultima idea "è pura fantasia". Non è la prima trovata campata in aria che abbiamo visto sul tema. Continueranno a commettere errori che daranno a Putin altre cartucce per mandare in cortocircuito le nostre già poco coese società, vedere alla voce Unione europea. A questo proposito, leggere Charlemagne sull'Economist: "Uniti sull'Ucraina (e neppure questo è vero, ndr) e divisi dai bail-out". Si continua a sperare nel default della Russia, che semmai dovesse accadere, sarebbe un evento che spingerebbe Putin a alzare ulteriormente la posta della guerra, cosa che è già visibilissima, basta vedere cosa sta apparecchiando con la Bielorussia. L'uomo del Cremlino sta costruendo una 'cintura di missili' con i paesi alleati.
- Il ministro della Difesa russo è in Ucraina nelle zone occupate. Shoigu ha parlato con i generali. Sono ripresi gli attacchi missilistici su Kiev, ci sono feriti e un palazzo...
Che succede? Oggi in Italia si vota per i ballottaggi, due milioni alle urne (anche no) e zero pathos. Le sfide più importanti sono a Verona, Lucca, Parma e Catanzaro, 13 i capoluoghi, tra cui Alessandria, Como, Piacenza, Frosinone e Barletta. Si vota fino alle 23, poi subito lo spoglio e dibattito su un voto che non sposta nulla fino al prossimo giro, la politica è spiaggiata. Ecco l'agenda del giorno, solo quello che conta. Seguite il titolare di List.
01
Al via il G7 in Germania: stop all'import di oro russo
- Al via il G7 in Germania, nel castello bavarese di Elmau. Canada, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti vieteranno l'importazione di oro russo per impedire che venga usato per aggirare le sanzioni. Sul tavolo del vertice anche il tentativo di sblocco delle spedizioni di grano e il sostegno militare a Kiev. Si cerca un'intesa sul 'price cap' per il petrolio russo. Secondo Bloomberg, quest'ultima idea "è pura fantasia". Non è la prima trovata campata in aria che abbiamo visto sul tema. Continueranno a commettere errori che daranno a Putin altre cartucce per mandare in cortocircuito le nostre già poco coese società, vedere alla voce Unione europea. A questo proposito, leggere Charlemagne sull'Economist: "Uniti sull'Ucraina (e neppure questo è vero, ndr) e divisi dai bail-out". Si continua a sperare nel default della Russia, che semmai dovesse accadere, sarebbe un evento che spingerebbe Putin a alzare ulteriormente la posta della guerra, cosa che è già visibilissima, basta vedere cosa sta apparecchiando con la Bielorussia. L'uomo del Cremlino sta costruendo una 'cintura di missili' con i paesi alleati.
- Il ministro della Difesa russo è in Ucraina nelle zone occupate. Shoigu ha parlato con i generali. Sono ripresi gli attacchi missilistici su Kiev, ci sono feriti e un palazzo di 9 piani in fiamme. Le forze di Mosca hanno preso il controllo di Severodonetsk. La Russia continua a avanzare, mentre Putin minaccia di inviare alla Bielorussia i missili Iskander.
- La guerra civile americana è un rischio sempre più alto. Dopo la sentenza della Corte Suprema sull'aborto, il presidente Biden ha lanciato un appello: "Deve agire il Congresso, votate e avrete l'ultima parola". Trump si schiera con i movimenti conservatori pro-life: "La Corte Suprema ha dichiarato la vittoria della vita". Tensioni in tutto il paese, a Phoenix tentato l'assalto al Senato.
- Sarà una domenica caldissima. Al Centro-Sud sono previste temperature oltre i 40 gradi, bollino rosso in 7 città: Ancona, Campobasso, Catania, Palermo, Perugia, Pescara e Reggio Calabria. Bollino arancione in altre 14. A Milano fontane chiuse, anche a Roma chiuse le 'botticelle'.
02
Il salto indietro della Storia
La storia non è un percorso di inarrestabile progresso, non è lineare, non è un ineludibile incontro con la felicità del genere umano e la realizzazione del paradiso in terra. Sono le religioni a offrire la via della salvezza, fonte di ispirazione e speranza. Negli ultimi due anni abbiamo visto come la storia proceda a balzi, si ripeta nel 'ciclo dell'eterno ritorno' che intuì Friedrich Nietzsche. Abbiamo un paio di casi a nostra disposizione per sostenere questa posizione con realismo e, nonostante tutto, costruttiva fiducia nel futuro. Vediamoli insieme.
La guerra in Ucraina
Mosca, 22 giugno 2022. Vladimir Putin alle celebrazioni della Giornata del Ricordo (Foto Epa).Vladimir Putin evoca Pietro il Grande e cita lo zar Alessandro III ("la Russia ha due soli alleati, il suo esercito e la sua flotta") e questo suo continuo riferimento al passato spiazza il pensiero delle élite occidentali che si sono formate coltivando l'illusione dell'avanzata delle "sorti progressive". Il conflitto nel cuore dell'Europa dimostra che questa visione auto-consolatoria non risolve i problemi, li complica e alla fine li fa esplodere. Il tema del conflitto termonucleare, taciuto e archiviato nei circoli militari come possibilità teorica, è oggi una realtà con la quale dobbiamo confrontarci. L'Europa è un gigantesco arsenale di armi nucleari strategiche e tattiche, ma nessuno ne parla. Ma se portiamo "Clausewitz all'estremo" (titolo di un importante libro di René Girard sulla natura della guerra, la sua tensione fino all'eliminazione totale del nemico) questa realtà richiede un intervento urgente, un'azione di disarmo e de-escalation di cui non vediamo traccia. Il passato della Guerra Fredda è tornato in una chiave esponenziale, tecnologicamente avanzata, più precisa e letale.
La pandemia
Shanghai, 31 maggio 2022. Operatori sanitari in servizio tra le vie della metropoli in lockdown (Foto Epa).La diffusione del coronavirus ha innescato un altro improvviso balzo nel passato: l'isolazionismo e la competizione tra le grandi potenze prima nel settore della biosicurezza e poi in quello delle materie prime. Quando l'epidemia ha toccato il picco, le nazioni hanno iniziato una feroce lotta per fare scorta di ogni bene essenziale per il contenimento del virus: dalle mascherine, ai reagenti. Quando è partita la corsa al vaccino, gli Stati Uniti hanno messo in moto la loro macchina del denaro e della biotecnologia e la dottrina dell'amministrazione Biden è stata quella di Trump: 'America First'. Prima gli americani, poi tutti gli altri. Il vaccino è arrivato presto (a tempo di record) ma si è diffuso lentamente, con grandi strozzature nella sua distribuzione, diseguaglianze mai colmate. La Cina ha inaugurato la politica 'Zero Covid' che dura ancora: chiusura delle frontiere, i lockdown, stop delle attività economiche (il blocco a Shanghai ha creato danni globali nella produzione e logistica), accumulo di scorte, dal petrolio al rame, dal grano ai fagioli di soia. La globalizzazione si è fermata, siamo entrati in un'economia di guerra. La Cina si prepara a un altro shock globale e vede il rischio di un 'inverno nucleare'. Ancora lo spettro del 'Secolo breve' in versione 'reloaded', il Novecento.
La Seconda guerra civile americana
Washington D.C., 25 giugno 2022. Manifestazione contro la decisione della Corte Suprema (Foto Epa).È un rischio sempre più concreto e la decisione della Corte Suprema sull'aborto (e prima sull'uso delle armi) apre una frattura profonda tra Stati rossi e blu, repubblicani e democratici. La Corte non ha cancellato il diritto all'aborto, ma lo ha de-federalizzato, lo ha trasferito alla legislazione dei 50 Stati americani, questo significa che la copertura di questo diritto non è più diffusa e uguale per tutti, come aveva stabilito la sentenza Roe vs Wade 50 anni fa. Il risultato è che l'accesso all'aborto diventa impossibile negli Stati repubblicani che lo hanno messo fuorilegge. È un passo indietro, perché l'America delle 'culture wars' è profondamente divisa, lo scontro è intenso e la campana suona anche per l'Europa, dove le linee di frattura sociale sono altre, ma non per questo meno pericolose. Il Novecento americano è vivo e la sua ondata sta arrivando fino a noi.
La politica italiana
C'era una volta il Movimento. Luigi Di Maio ha creato un nuovo gruppo parlamentare (Foto Ansa).Perfino in una cosa del tutto irrilevante rispetto al Grande Gioco vediamo l'effetto del ritorno al futuro. La politica italiana è in una fase di scomposizione e ricomposizione, i partiti sono piccoli e divisi in clan, senza collegamento con l'università e la ricerca, la fabbrica e il capitale (la classe dirigente che rilanciò il paese nel Dopoguerra), lontanissimi dalle forze popolari che diedero vita alla Ricostruzione e al Boom. Tra i tanti ritorni al futuro, questo è quello più di tutti destinato a fallire. È lento in un mondo accelerato, surfa sulla superficie delle cose in uno scenario profondo, è sospeso nel tempo dove quel tempo è compresso. Non è un ritorno al Novecento, è un agitarsi nel nulla, un eterno Gattopardo dove "tutto deve cambiare perché tutto resti come prima".
***
Come va la guerra civile americana? Accelera, la Corte Suprema ha preso una decisione che incide profondamente (come sempre nelle dispute che arrivano al tribunale più alto d'America) sulla vita del paese. Il solco si allarga.
03
La Corte Suprema, l'aborto e la guerra civile americana
Il diritto all'aborto in America è stato abolito? No. Ma anche sì. Intervista al professor Francesco Clementi, costituzionalista, docente di diritto pubblicato comparato a Perugia: "Serve un nuovo patto contro il rischio di una seconda guerra civile americana"
Flag Day, 14 giugno 2022. (Foto Epa).Il diritto all'aborto in America è stato abolito? No. Ma anche sì. In questa contraddizione c'è il dilemma di un'America che fatica ad evitare una seconda guerra civile. Il paese è in uno stato permanente di 'culture wars', sembra non trovare una via d'uscita. C'è una difficoltà nel passaggio dalla poesia di Amanda Gorman ('In This Place'), scritta per il giuramento di Joe Biden, alla prosa di ogni giorno, dall'ideale alla politica. La decisione della Corte Suprema infiamma il paese, la collina da scalare sembra sempre più alta. È una questione di diritto (e di rovescio). Per sapere, per capire, occorrono strumenti raffinati di analisi. Il professor Francesco Clementi, costituzionalista, docente di diritto pubblicato comparato a Perugia, è la persona giusta per guardarci dentro.
Professor Clementi, che cosa stanno dicendo - a tutti noi, non solo agli americani - i giudici della Corte Suprema?
- Che nessun pasto è gratis, che la democrazia va coltivata ogni giorno, dunque i diritti devono ricevere il sole che la partecipazione alla vita del paese ciascuno di noi deve dare. I diritti senza doveri, a partire da quello della partecipazione, vuol dire diritti vuoti.
Che decisione è quella della Corte?
- Ci troviamo di fronte a una decisione importante, perché dal punto di vista della tecnica giurisprudenziale della Corte, fa una cosa rara.
Quale?
- Fa l'over-ruling, cioè non riconosce i precedenti giurisprudenziali come vincolanti.
Traduco: tutto quello che c'era prima non vale, giusto?
- Esattamente. Secondo elemento: l'over-ruling sul diritto costituzionale è ancora più raro. In questo senso è una decisione storica per il metodo e la tecnica scelta. Storica per il merito che va a incidere su un diritto fondamentale, cioè la libertà di scelta delle donne di se e quando abortire.
La decisione della Corte non ha abolito il diritto d'aborto, come leggiamo in queste ore.
- No, non ha abolito il diritto, lo ha de-federalizzato. Lo ha messo in mano alla legislazione dei 50 Stati americani e non più sotto la copertura omogenea su tutto il territorio nazionale di una sentenza della Corte, cioè quello che aveva stabilito la Roe vs Wade.
Tecnicamente il diritto all'aborto c'è, ma gli Stati sono liberi di legiferare in modo più o meno restrittivo. E a quel punto casca anche il diritto o no?
- Il diritto dipende a quel punto dallo Stato dove vivi. E per questo che noi rischiamo domani di avere situazioni giuridiche uguali, ma trattate differentemente da Stato a Stato. Questa è l'asimmetria relativa al principio di eguaglianza che tanti oggi lamentano.
A questo punto si aprirà un movimento migratorio interno per accedere a questo diritto?
- Sì, è molto probabile, perché il rischio è da un lato di finire in prigione, laddove si pensi di voler abortire. E questo al di là delle situazioni giuridiche specifiche, politicamente determinerà un'ulteriore polarizzazione tra Stati democratici e Stati repubblicani, allargando quella frattura di una potenziale seconda guerra civile americana.
È il rischio che vedono in tanti. Il diritto all'aborto in America dunque dipendeva da una sentenza della Corte Suprema e basta?
- Sì, il punto su cui tutto si regge è l'assenza di una legge federale che dal 1973, consolidi un diritto giurisprudenziale.
Quindi è colpa del Congresso?
- In un certo senso sì. Non a caso il presidente Biden ha detto serve il Congresso, per cui votate votate votate.
Le critiche sono legittime, ma gli attacchi alla Corte Suprema non rischiano di indebolire il sistema istituzionale americano?
- Il rischio è sempre più crescente. Nonostante una vecchia battuta americana dica che "i giudici danno e i giudici tolgono". Tuttavia, non possiamo non vedere questo ulteriore elemento di radicalizzazione dello scontro.
Non che la Corte è buona quando è democratica e cattiva quando è repubblicana...
- La Corte in se e per sé è buona, ma la sua interpretazione in senso originalista rischia di calcare una tendenza a coinvolgere le istituzioni nel conflitto politico.
Quindi, la dottrina di cui il giudice Antonin Scalia era il più importante rappresentante - la Costituzione è quella che intendevano i padri fondatori, rispettando 'l'original intent' dei costituenti - è diventata un problema?
- Lo è, perché confligge con un lungo e consolidato approccio - la 'Living Constitution' - per il quale la Corte accompagna con le sue sentenze l'evolvere della società. Mentre per gli originalisti è il legislatore federale o statale a dover accompagnare l'evolvere della società con le sue leggi, con una Corte neutrale e distante. Per i sostenitori della 'Living Constitution', la Corte è dentro la forma di governo e si affianca al legislatore.
Ma non si finisce per cambiare la Costituzione così?
- La Costituzione americana è la più antica del mondo, evidentemente sulla sua interpretazione si gioca la sua legittimazione. Questa è la sfida oggi, una sfida che naturalmente, riporta gli americani alle origini del loro stare insieme e al tempo stesso alle prospettive di valore che collettivamente debbono ritrovare per continuare a camminare insieme.
È il modello che seguì 'RBA', la giudice Ruth Bader Ginsburg?
- Assolutamente sì, quello di una Corte che via via accompagna, mano nella mano, la crescita del paese. Fin dalla metà degli anni Cinquanta con la presidenza di Earl Warren e l'esplosione, sotto la legislazione Kennedy-Johnson, dei diritti civili.
È quello che il giudice Samuel Alito contesta?
- Proprio così, Alito contesta nella sentenza di ieri che sia ancora necessario proteggere quelle sacche di disuguaglianza che dagli anni Cinquanta / Sessanta in poi sono divenute i pilastri della giurisprudenza americana: il diritto di voto per le persone di colore, l'accesso alle università per le minoranze etniche, tutte le libertà legate alle questioni di genere, a partire da quella delle donne, per arrivare alle sentenze sul matrimonio e i diritti sessuali.
Bene, ma alla fine, i movimenti americani più conservatori contestano questo processo, dicono che siamo alla dittatura delle minoranze. E in effetti, le forzature esistono. Le faccio un esempio: uomini che si sentono donne a cui viene permesso di gareggiare con le donne nelle discipline sportive. Ovviamente vincono, ma a perdere in gara è la ragionevolezza. O no?
- Qui la risposta migliore l'ha data, proprio nella sentenza di ieri, il presidente della Corte Suprema, John Roberts, di cultura repubblicana, che tuttavia pur sostenendo la decisione della Corte, ha inteso aggiungere una sua opinione concorrente, che dice una cosa importantissima: "Bisogna garantire una ragionevole opportunità di scelta sui diritti, sempre". Questa è la posizione in realtà della Corte, espressa dal suo presidente, che fatica a diventare mainstream perché vive ancora dentro un tempo fortemente polarizzato. La storia della Corte è costellata da un continuo 'swinging' alla ricerca dell'equilibrio. Questa sentenza ci dice che la ricerca dell'equilibrio oggi negli Stati Uniti sarà durissima. Serve un nuovo patto politico-costituzionale.
La mia impressione è che la decisione della Corte finirà per danneggiare i repubblicani sul piano elettorale.
- Lo penso anche io, sinceramente. È un boomerang che parte da un elemento corretto (l'assenza di una legge federale dopo 50 anni di giurisprudenza), ma che fa finta di non vedere quanto sia cambiata la società americana e con esso il mondo in questi 50 anni. Pensare di rimettere il dentifricio nel tubetto rischia di essere un'operazione anti-storica e politicamente dannosa, perché nelle prossime elezioni di mid-term di novembre, l'ala moderata dei repubblicani, che è una parte storicamente importante delle vittorie repubblicane, rischia di trovarsi senza riferimenti culturali perché trascinata su posizioni che neanche loro riconoscono più.
È il trumpismo, bellezza.
- E questo è esattamente il problema dei repubblicani oggi, decidere se accettare la sfida di un ritorno a un passato che non passa, o accettare la sfida del cambiamento senza rinunciare ai propri valori, come non a caso la Corte sottolinea con la 'concurring opinion' del presidente Roberts. Il modello democratico, infatti, negli anni si è sentito culturalmente egemone, ma senza continuare a coltivare il dubbio e il dialogo nella società.
E quindi anche dall'altra parte, nei Democratici, c'è qualcosa da rivedere.
- Decisamente, non a caso Joe Biden non sta chiamando alla rivolta i democratici, polarizzando nello scontro il paese, ma invita alla calma, sta chiamando gli elettori alla partecipazione, perché in fondo, non va dimenticato, le democrazie sono un oggetto fragile e vivono innanzitutto, sulla base del fatto che i cittadini votando continuano a tenerle in piedi.
Impatto sull'Europa?
- Duplice: il primo, è un impatto politico, non dimentichiamo che i diritti nascono in Europa, nel Regno Unito, e questo inevitabilmente scatenerà reazioni importanti, ma a differenza degli Stati Uniti, la tradizione costituzionale europea - almeno nei paesi 'Western legal' - è molto più solida nella valorizzazione, tutela e garanzia dei diritti fondamentali, non a caso, volenti o nolenti, siamo ancora la patria del welfare State.
Secondo impatto?
- L'onda americana prima o poi arriva. La campanella dell'ultimo giro è suonata, sta ai difensori di un modello di dialogo democratico decidere se entrare in campo o far sì che il futuro anche dell'Europa, un domani, sia iper-polarizzato.
Sullo sfondo, c'è la dottrina della Chiesa cattolica. Grande dilemma.
- Qui non bisogna mai dimenticare due cose: che qualsiasi Papa è innanzitutto cattolico, ma che la Chiesa per restare centrale nelle società complesse, non può che vivere sempre meglio l'apertura ai laici e alle loro istanze. Dentro questa sfida c'è il catechismo di domani e l'idea di un mondo che nel dialogo tra le Chiese e con i fedeli dovrà trovare elementi nuovi di crescita.
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Riassunto delle puntate precedenti: in che tempo viviamo?
04
Crisi energetica e coesione sociale dell'Occidente
Copertina dell'ultimo numero dell'Economist:
Attendiamo di conoscere il punto di caduta di questa parabola, secondo l'Economist "lo shock energetico di quest'anno è il più grave dalle crisi petrolifere mediorientali del 1973 e del 1979. Come quelle crisi, promette di infliggere sofferenza a breve termine e, a più lungo termine, di trasformare l'industria energetica. Il dolore è praticamente garantito: a causa dei prezzi elevati dei carburanti e dell'energia elettrica, la maggior parte dei Paesi si trova ad affrontare una crescita debole, l'inflazione, la riduzione del tenore di vita e un forte contraccolpo politico. Ma le conseguenze a lungo termine sono tutt'altro che scontate. Se i governi reagiranno in modo inopportuno, potrebbero innescare una ricaduta verso i combustibili fossili che renderà ancora più difficile stabilizzare il clima. Dovranno invece seguire un percorso difficile che coniughi la sicurezza dell'approvvigionamento energetico con la sicurezza climatica". Una cosa facile, serve Mandrake.
È pieno di utopisti, il mondo occidentale. Poi sfogli il Journal du Dimanche per vedere cosa succede a Macron in Francia (è ancora senza maggioranza) e scopri che i principali produttori di energia del paese hanno lanciato oggi un appello urgente per un "grande programma di efficacia e di lotta allo spreco". Gli amministratori delegati di Engie, EDF e TotalEnergies dicono che "lo sforzo deve essere immediato, collettivo e di massa. Ogni gesto è importante. Non facciamo errori: risparmiare energia significa aumentare il potere di acquisto e anche ridurre le emissioni di gas a effetto serra". Stanno preparando il terreno per i razionamenti di energia che rischiano di arrivare in inverno.
La direttrice generale di Engie, Catherine MacGregor, il direttore generale di EDF Jean-Bernard Levy, e il direttore generale di TotalEnergies Patrick Pouyannè, dicono che "le forniture di gas russo sono in forte calo per diversi Paesi, fra i quali la Francia. Anche se in aumento, le importazioni di gas naturale liquefatto sono ancora oggi troppo limitate per compensare tali ribassi". "La fiammata dei prezzi dell'energia che deriva da queste difficoltà minaccia la nostra coesione sociale e politica e impatta troppo pesantemente sul potere di acquisto delle famiglie". Prendere appunti per il futuro prossimo: minaccia la nostra coesione sociale.
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Torniamo in Russia, a una spy story scritta 34 anni fa.
05
The Charm School
Sto leggendo una spy story della Guerra Fredda intitolata 'The Charm School', l'ha scritta Nelson DeMille nel 1988, Hollis e Lisa, due agenti americani a Mosca, sono alla caccia di un grande mistero - la presenza in Unione Sovietica di una scuola di addestramento di spie russe che imparano a diventare perfetti americani, guidati da prigionieri di guerra dell'esercito degli Stati Uniti, una tecnica di mimetizzazione e infiltrazione - e succedono cose con i sovietici del Kgb che non potete immaginare.
'The Charm School' non è solo una magistrale storia di spionaggio, è un viaggio nella cultura russa, la sorpresa di una matrioska. Conoscere è la chiave che apre tutte le porte e svela il contenuto di ogni bambolina. Un passaggio, in un dialogo tra Hollis e Alevy, il capo della Cia a Mosca:
Alevy era molto più attento ai russi di quanto Hollis fosse stato indotto a credere. A molti tipi della Cia piaceva soffermarsi su tutti i simboli e i presagi di una società sovietica che stava cadendo a pezzi. Ne riferivano alle amministrazioni successive, che apprezzavano le buone notizie. Ma questa era una società che stava cadendo a pezzi da sempre, ed era ancora in piedi, e alla fine i russi hanno sempre resistito e combattuto per proteggere la loro identità, la loro cultura, la loro lingua e la loro madrepatria.
Il libro è un successo di DeMille, uno scrittore che non sbaglia un colpo, e a 34 anni dalla sua pubblicazione ha la qualità del memento, contiene certe (pre)visioni che si realizzano, le pagine di questo libro in controluce ci conducono all'oggi. E a una lezione che resta: mai scambiare i desideri con la realtà.
06
Corride, amori sbagliati, cover di libri che non sbagli mai
Se avete la passione per i libri, per il design delle copertine, per questo oggetto prezioso che ci accompagna nella vita, allora dovete acquistare i titoli della collana di Penguin Classics, Deluxe Edition. Sono bellissimi. Ecco il capolavoro di Ernest Hemingway, The Sun Also Rises:
Splendido lavoro grafico di R. Kikuo Johnson.
Il libro di Hemingway è un colpo al cuore, ogni tanto penso che sia la storia di una donna che distrugge tutti quelli che ama (o pensa di). O forse è la parabola di uomini che non capiscono le donne. Insomma, il solito casino della vita, dove amare è una fregatura. C'è la Spagna, c'è la corrida, c'è il torero che ti soffia la fidanzata, figuriamoci. Per fortuna c'è molto alcol, una consolazione, si sa, bisogna bere "per dimenticare".
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pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.