24 Gennaio

La storia, questa sconosciuta

Il caso del senatore pentastellato che diffonde online i Protocolli dei Savi di Sion svela la diffusa ignoranza della storia. Marco Patricelli racconta il falso di ieri, il fake di oggi e consiglia un film per ricordare: "L'uomo dal cuore di ferro"

di Marco Patricelli

L’indignazione verso il senatore Elio Lannutti dovrebbe forse adesso, a freddo, lasciare spazio a una sorta di ringraziamento. Lo abbia fatto per ignoranza, ipotesi più probabile, o per convinzione, cosa che ne darebbe la cifra culturale, l’aver evocato i Protocolli dei savi anziani di Sion come esempio del complotto ebraico per il dominio del mondo ha consentito da un lato di far conoscere a una più vasta platea cos’erano, dall’altro di informare quella stessa vasta platea che si tratta di un falso eclatante. Un po’ come le sirene sulla cui esistenza di recente qualche esponente M5S era pronto a giurare, o sul fatto che la terra sia piatta (qualcuno lo spiegasse a Cristoforo Colombo, convinto di aver scoperto le Americhe).

Naturalmente il complotto pluto-giudaico-massonico di mussoliniana memoria esiste solo nella testa dei complottisti professionisti e dopolavoristi, mentre esistevano storicamente nella Russia zarista i pogrom e razgrom (distruzione completa, massacro), le spedizioni punitive militari e civili contro le grandi comunità e gli shtetl, i villaggi ebraici, con incendi, stupri, saccheggi e uccisioni indiscriminate e impunite. Al regime zarista andava bene, benissimo così, perché fintanto che il malcontento veniva indirizzato contro gli ebrei, i russi non se la sarebbero presa col governo e con lo zar (calcolo sbagliatissimo, come insegna la storia con la rivoluzione del 1905 e quelle del 1917). Non è casuale, quindi, che proprio in Russia nel 1903 abbiano visto la luce i Protocolli dei savi anziani di Sion twittati dopo oltre un secolo dall’avventuroso senatore Lannutti, archetipo della letteratura complottista alla cui realizzazione non era affatto estranea l’Okhrana, la polizia segreta zarista. Peccato per Lannutti e per i disinvolti naviganti del web, che già dal 1921 i contenuti di quel libro siano acclarati come falsi, e a voler credere oggi a quei deliri siano quegli...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play