6 Febbraio

La svolta della Lega e quel "perimetro" che non può esserci

Salvini imprime un'accelerazione alla formazione del governo Draghi, il suo sì senza condizioni accoglie l'appello di Mattarella "a tutte le forze politiche presenti in Parlamento". Perché il tentativo di porre limiti nella maggioranza è fuori dal contesto che ha innescato la chiamata dell'ex presidente della Bce

Che succede? Il primo round di consultazioni di Mario Draghi si chiude con Matteo Salvini che apre "senza condizioni" al governo istituzionale e i Cinque Stelle che non potendo dire no, non riescono a dire neanche pienamente sì. 

La mossa di Salvini spiazza chi è privo di fantasia, vive di schemi ideologici e non conosce bene la storia della Lega. Salvini ha incontrato Draghi con il tavolo apparecchiato e le due portate principali ben cotte (crescita economica e interesse nazionale) e aprendo al sostegno all'esecutivo dell'ex presidente della Banca centrale europea ha fatto una scelta che ha (ri)messo la Lega al suo posto, quello di un partito di governo che da trent'anni guida le Regioni più avanzate del paese e oggi ne amministra 14 su 20, nell'euro e con l'euro. La Lega è un tassello importante della mappa parlamentare e l'apertura di Salvini al governo Draghi è una svolta nella storia contemporanea della politica italiana.

È bene ricordare che la Lega è il partito più longevo presente in questo sgangherato Parlamento italiano (è stata fondata nel 1989), è anche l'unica formazione che mantiene un'organizzazione, una disciplina e preparazione di gruppo sconosciuta agli altri. Piaccia o meno, il "draghismo" di Salvini è una buona notizia perché aiuta l'esecutivo a nascere secondo quanto auspicato dal presidente Sergio Mattarella: 

Avverto, pertanto, il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia a un Governo di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica. 

Questo è lo spirito con cui deve prendere vita il governo Draghi, ogni altra soluzione che tenti di deviarne la genesi, è un tradimento delle indicazioni del presidente della Repubblica. Fuori da questo schema, ci sono soltanto le elezioni, che in assenza di un'alternativa largamente condivisa dunque rappresentano sempre la...


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