18 Maggio

La tempesta e l'Italia che va

Missile su una petroliera nello Yemen, diecimila sfollati nella regione di Kharkiv, sospesi i negoziati tra Israele e Hamas. In uno scenario di grande incertezza, il nostro Paese continua a crescere, vola il turismo, bene i servizi, cala l'industria

Come vanno le cose? Il mondo attraversa una fase di enorme cambiamento, tre guerre ne stanno ridisegnando i confini, tra poche settimane si vota per il Parlamento, in novembre ci sarà il voto degli americani per la Casa Bianca. L'Occidente ha grandi sfide da affrontare. Non c'è grande consapevolezza in giro sulla posta in gioco. Nella tempesta, l'Italia va, sta (ri)trovando una sua dimensione internazionale, il Pil cresce ancora e l'occupazione è al massimo storico. Non è una passeggiata, ma un duro lavoro, le incertezze restano grandi, a cominciare dalle minacce dei conflitti in Ucraina, a Gaza e nel Mar Rosso. Sono vicini. 

E l'America? Passaggio di un pezzo formidabile di Holman W. Jenkins Jr., giornalista di lungo corso, editorialista del Wall Street Journal, sulle non-differenze tra Biden e Trump: «Nello scontro tra il bene e il male di quest'anno, le "elezioni più importanti del secolo", i candidati sono ai ferri corti sulle... auto elettriche. Anche in questo caso la differenza è minore di quanto sembri. Biden si guarda bene dal menzionare il cambiamento climatico in relazione alla sua politica sui veicoli elettrici, ma i posti di lavoro, i posti di lavoro, i posti di lavoro. Mentre nel difendere l'auto a benzina, il signor Trump parla di posti di lavoro, posti di lavoro, posti di lavoro». Non c’è cosa più sorprendente della verità. 

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Israele-Hamas, trattative per liberare gli ostaggi sospese

Le trattative per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas sono state sospese. Lo ha annunciato l'emittente televisiva israeliana Kan 11. Ieri l’esercito israeliano ha recuperato a Jabalia, una città nel nord di Gaza, i corpi di tre ostaggi che sono stati uccisi durante l'attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre. Tra loro c'è anche Shani Louk, la tatuatrice israelo-tedesca trascinata nel retro di un camioncino...


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