16 Dicembre

La Tosca brilla ancora, la politica è spenta

Il genio musicale vive sempre, il problema dello studio della musica, della cultura, della nostra scuola, si chiama politica. Un viaggio del maestro Nazzareno Carusi dal canto della Scala alle stonature del Parlamento che riforma ciò che non conosce

di Nazzareno Carusi *

Caro titolare,

è passata una settimana da Sant’Ambrogio e i clamori della Tosca che ha aperto la stagione della Scala sono per lo più sfumati. Lì invece, e giustamente, tutti a dirne un capolavoro, di Puccini un genio, il cast stellare, l’orchestra, il coro, la regia, la scenografia, i costumi e le luci pure, e il direttore non ne parliamo. E la Scala è “la Scala” e la Rai è “la Rai”. Cioè, tutto sommato, l’ordine naturale delle cose se si parla dell’Italia e della sua cultura. E un ordine naturale delle cose, che ha avuto tre milioni di persone sedute alla tv come era già successo, se non ricordo male in misura anche maggiore, coi documentari degli Angela padre e figlio sempre per la Rai.

A pensarlo “politicamente”, altro che piazze piene di decine o fosse pure centinaia di migliaia di verdi, rossi, azzurri, gialli, variopinti e in saor. Se solo i politici che abbiamo lo capissero, ma anche se solo semplicemente lo sapessero, perché il capire ha bisogno d’una testa che di solito non hanno, pur di sperare d’aumentare i voti alle prossime elezioni proverebbero perfino l’ammissione in massa alle Belle Arti o in Conservatorio, e i più non riuscirebbero neanche in questo.

Se il successo della Tosca è stato enorme; e se il ben di Dio che la Scala può regalare al mondo è nell’ordine naturale delle cose per noi italiani e per la nostra storia; e se il senso mediatico d’un evento simile è forse perfino giusto che preceda, con le mille implicazioni istituzionali e di rappresentanza che ha con sé, quel che è il suo interesse e il suo valore primo di specifica cultura musicale; se proprio per tutte queste sovrastrutture altre, rispetto all’esclusivo discorso musicale, un esercizio critico profondo...


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