28 Marzo
La Via della Seta per l'Italia diventa ruvida
Il segretario di Stato Mike Pompeo sull'intesa Italia-Cina: "Siamo delusi e rattristati, alla fine ci sarà un costo politico che supererà di gran lunga il valore economico di ciò che è stato fornito". Ora è ufficiale, abbiamo un problema con la Casa Bianca. Segni di renzizzazione, Salvini cita i gufi
Che succede? Il Parlamento italiano sembra quello di una giungla, una cosa da paese fallito, dove l'omicidio, il ricatto, ogni aspetto della vita quotidiana è degradato, il dibattito pubblico gettato nel fango. È una sensazione incredibile, ma sul taccuino c'è una giornata parlamentare che va così: approvata una legge sulla legittima difesa che serve a poco ma dà la sensazione che si possa sparare più facilmente e il giudice abbozza (e in realtà così non è); legge sul "revenge porn" rinviata e assalto delle deputate di Forza Italia guidate da Stefania Prestigiacomo verso i banchi della presidenza (dietro a lei correvano Giusi Bartolozzi, Mara Carfagna, Benedetta Fiorini e Michaela Biancofiore); la maggioranza sulla legge del "codice rosso" è divisa sul tema della... castrazione chimica. Lega a favore, Cinque Stelle dubbiosi. Questa è la giornata.
Quante speranze ha un paese con un parlamento che dà in pasto ai suoi cittadini questo? Non molte. Per la serie delle cose che invece hanno un peso e un impatto sul nostro presente e futuro, andiamo subito in America, dove la nostra intesa con la Cina di Xi Jinping ha suscitato la felicità del nostro principale alleato. Segnate questo elemento sul taccuino: Di Maio è in America a "rassicurare" (parole sue) i nostri alleati. Come vedrete, ha avuto subito un grande successo.
01
Intesa Italia-Cina. Gli Stati Uniti: delusi e rattristati, ci sarà un costo politico
Gli Stati Uniti hanno scelto la via diretta, rapida e chiara per far sapere alI'Italia cosa ne pensano dell'intesa con la Cina. L'occasione è arrivata durante un'audizione del segretario di Stato Mike Pompeo in commisssione Affari Esteri alla Camera dei rappresentanti. La domanda di un deputato sull'adesione dell'Italia alla Via della Seta ha innescato questa risposta: "È deludente ogni volta che un Paese inizia a impegnarsi in comportamenti commerciali e le interazioni con la...
Che succede? Il Parlamento italiano sembra quello di una giungla, una cosa da paese fallito, dove l'omicidio, il ricatto, ogni aspetto della vita quotidiana è degradato, il dibattito pubblico gettato nel fango. È una sensazione incredibile, ma sul taccuino c'è una giornata parlamentare che va così: approvata una legge sulla legittima difesa che serve a poco ma dà la sensazione che si possa sparare più facilmente e il giudice abbozza (e in realtà così non è); legge sul "revenge porn" rinviata e assalto delle deputate di Forza Italia guidate da Stefania Prestigiacomo verso i banchi della presidenza (dietro a lei correvano Giusi Bartolozzi, Mara Carfagna, Benedetta Fiorini e Michaela Biancofiore); la maggioranza sulla legge del "codice rosso" è divisa sul tema della... castrazione chimica. Lega a favore, Cinque Stelle dubbiosi. Questa è la giornata.
Quante speranze ha un paese con un parlamento che dà in pasto ai suoi cittadini questo? Non molte. Per la serie delle cose che invece hanno un peso e un impatto sul nostro presente e futuro, andiamo subito in America, dove la nostra intesa con la Cina di Xi Jinping ha suscitato la felicità del nostro principale alleato. Segnate questo elemento sul taccuino: Di Maio è in America a "rassicurare" (parole sue) i nostri alleati. Come vedrete, ha avuto subito un grande successo.
01
Intesa Italia-Cina. Gli Stati Uniti: delusi e rattristati, ci sarà un costo politico
Gli Stati Uniti hanno scelto la via diretta, rapida e chiara per far sapere alI'Italia cosa ne pensano dell'intesa con la Cina. L'occasione è arrivata durante un'audizione del segretario di Stato Mike Pompeo in commisssione Affari Esteri alla Camera dei rappresentanti. La domanda di un deputato sull'adesione dell'Italia alla Via della Seta ha innescato questa risposta: "È deludente ogni volta che un Paese inizia a impegnarsi in comportamenti commerciali e le interazioni con la Cina che non sono chiare. Ci rattrista perché crediamo che alla fine coloro che perdono siano le persone di quei Paesi. Al momento può sembrare positivo, si pensa di avere un prodotto a basso costo, o costruire un ponte o una strada low cost, ma alla fine ci sarà un costo politico che supererà di gran lunga il valore economico di ciò che è stato fornito". Quale sarà questo costo politico? Lo scopriremo presto. Come si è arrivati a tutto questo?
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Il memorandum che apre le porte a Xi
Il Presidente della Cina Xi Jinping (Foto Ansa)Il memorandum pubblicato sul sito del governo è un documento politico, non entra nei dettagli, descrive le linee strategiche, ma è altamente significativo perché qui si vede chiaramente la strategia della Cina: la ragnatela delle reti. Sono sette pagine, vanno lette in controluce.
Si parte subito con il riconoscimento da parte dell'Italia dell'iniziativa cinese della Belt and Road, il progetto contestato dagli Stati Uniti e guardato con estrema diffidenza dai paesi del G7, tanto che fino a oggi nessuno tra questi paesi l'aveva firmato. L'Italia è il primo a farlo, in solitudine. Dunque ecco il "riconoscendo l'importanza", il "richiamando il piano d'azione", il "comune patrimonio storico" e il "comune impegno", necessario preambolo dell'esito "hanno raggiunto i seguenti intendimenti". Un endorsement totale del progetto cinese da parte dell'Italia. Continua a leggere l'articolo su List.
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Nel frattempo, là fuori s'addensano nuvoloni.
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Produzione. S&P: quella italiana quasi a zero
S&P Global ha tagliato le stime di crescita sull'Italia. Nel 2019 sarà pari allo 0,1 per cento. La stima precedente di dicembre fermava il contagiri a 0,7 per cento. L'Italia sarà sempre il fanalino di coda in Europa, come ai tempi dei fasti di Gentiloni. Come andrà nel 2020? Se tutto va bene si va a + 0,6 per cento.
Che tempi viviamo? Pericolosi. Christine Lagarde, numero uno del Fondo monetario internazionale, ha detto una cosa che dovrebbe far accendere il radar di Palazzo Chigi: l'Eurozona è più in forma dal punto di vista finanziario di un decennio fa, ma non abbastanza solida per resistere a un'altra crisi economica. Secondo Lagarde l'area euro "non è sufficientemente resiliente" per uscire indenne da "impreviste tempeste economiche".
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La tempesta economica naturalmente non tocca chi lavora in nero, gli evasori, chi non fa la dichiarazione dei redditi e per soprammercato incasserà anche il reddito di cittadinanza. Il grande Giuseppe Prezzolini divideva gli italiani in due categorie, i furbi e fessi:
Non c'è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia; non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente sulla magistratura, nella pubblica istruzione, ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all'agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. – questi è un fesso.
Andiamo avanti e manteniamo la calma, perché è chiaro che i furbi sono moltissimi.
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Un italiano su quattro non presenta la dichiarazione dei redditi
Tra questi ce ne saranno parecchi che lavorano in nero e prenderanno anche il reddito di cittadinanza. Secondo i dati del ministero dell'Economia, 12,9 milioni di italiani non pagano l'Irpef e l'imposta viene dichiarata solo dal 75 per cento del totale dei contribuenti: vale a dire, uno su quattro non presenta la dichiarazione dei redditi.
Ancora più interessante è il dato sulle fasce di reddito: il 45 per cento dei contribuenti, che dichiara solo il 4 per cento dell’Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro; in quella tra i 15.000 e i 50.000 euro si posiziona circa il 50 per cento dei contribuenti, che dichiara il 57 per cento dell’Irpef totale, mentre solo il 5,3 per cento dei contribuenti dichiara più di 50.000 euro, versando il 39,2 per cento dell’Irpef totale.
Altro elemento di riflessione antropologica: i redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’84 per cento del reddito complessivo dichiarato, nello specifico, il reddito da pensione rappresenta circa il 30 per cento del totale del reddito complessivo. Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 43.510 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 22.110 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.560 euro, quello dei pensionati a 17.430 euro.
Gli italiani sono un popolo interessante. Forse troppo. E amano ripetersi in varie forme. Li ricordate i gufi di Renzi? Sono diventati quelli di Salvini. I gufi e le civette sono animali bellissimi e intelligentissimi, vanno trattati bene. Guardate questi, non sono meravigliosi? Salvini, che vuoi da noi?
Renzi li evocava continuamente, sappiamo com'è andata. Ora lo fa Salvini. È un precedente da segnare sul taccuino, per noi cronisti certe cose che tornano hanno un grande significato.
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Attenti al gufo
Ai tempi di Renzi le cose andavano così, con l'aggiunta pure dei sorci verdi:
La riforma costituzionale gli è andata di traverso. Mai toccare i gufi. Cosa che ora fa Salvini: "Le previsioni di Confindustria saranno smentite clamorosamente dai fatti. È pieno di gufi. Hanno sempre 'cannato' in passato". Sì, hanno cannato, attendiamo tutti i numeri. Ma se un'impresa deve pensare a investire sul futuro, non legge i gufi di Salvini, ma le previsioni degli istituti di analisi che sono tutte coincidenti: il Pil dell'Italia è da lilliput.
Di fronte alla rinascita del grande dibattito politico dei gufanti, Renzi non ce la fa a tenersi:
E ora voi capite perché alla fine è inutile chiedersi come andrà a finire tutta questa vicenda. La storia della Repubblica ha un suo copione. Quale? Seguite il titolare di List, prima puntata di un'inchiesta intitolata "La Terza Crisi".
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La Terza Crisi
La storia degli shock politici dell'Italia dal 1992 a oggi. I cicli di dieci e vent'anni, i governi tecnici e le emergenze finanziarie, fino all'esperimento politico del Governo Frankenstein che galoppa verso un'altra tempesta. Un'indagine del titolare di List. Prima puntata
Se il cielo è blu, tu non puoi scrivere che è verde, perché nessuno ti crederà. Questa regola del buon giornalismo (e della vita) per la politica non vale, l'esistenza dei partitanti si svolge su un'altra dimensione: quella della percezione, un'illusione che dura finché improvvisamente al posto della fiction arriva la realtà.
Nessun governo degli ultimi 30 anni è riuscito a sfuggire a questo destino. Il conto arriva. Le crisi politiche italiane sono cicliche, regolari, con periodi di 10 e 20 anni. In ognuno di questi cicli c'è l'ascesa e il declino di una figura politica importante: Benito Mussolini (20 anni), De Gasperi (dieci anni), Fanfani (dieci anni), Moro (dieci anni), Craxi (dieci anni), Berlusconi (vent'anni). Certo, ci sono altri personaggi che hanno avuto ruoli di grande significato, pensate a Giulio Andreotti, a PalmiroTogliatti, a Enrico Berlinguer, a importanti traghettatori della nostra storia, come Giovanni Spadolini e Carlo Azeglio Ciampi, alla figura di Francesco Cossiga, al federatore della sinistra Romano Prodi. Ma qui parliamo di leader a tutto tondo e uomini che hanno impresso un segno indelebile all'Italia, ne hanno plasmato e interpretato il carattere, nel bene e nel male. Dieci e vent'anni sono dunque la misura del ciclo politico italiano. Continua a leggere l'articolo su List.
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Altre conferme di declino del dibattito politico ne abbiamo? Certo, Zingaretti ci casca in pieno e alimenta una polemica inutile. Su cosa? Lo stipendio dei parlamentari, un'altra arma di distrazione di massa.
07
Stipendi dei parlamentari. Zanda ha ragione, Zinga no
Luigi Zanda è una persona seria che non ha ancora dato il cervello in pasto alla demagogia. Il tema dell'indipendenza del parlamentare passa anche attraverso la sua corretta retribuzione. E per questo ha presentato un disegno di legge intitolato "Nuove norme in materia di adeguamento del trattamento economico dei membri del Parlamento a quello dei parlamentari europei". Vuole aumentare lo stipendio? Non è esatto, vuole cambiarne la composizione. Come?
La proposta di legge di Zanda è ben articolata, ancorata alla nobile ratio della Costituzione, non è un discorso idrofobo, è una cosa che ha ponderatezza, logica, cultura istituzionale:
I ripetuti interventi degli ultimi anni hanno finito col negare la ratio originaria della Costituzione, in nome di un’impropria e allarmante identificazione del trattamento economico dei parlamentari con uno dei tanti « costi della politica ». In definitiva, il trattamento dei parlamentari è stato spesso identificato come un odioso privilegio della «politica» e non già come la garanzia di indipendenza del potere legislativo, punto essenziale di tutte le moderne democrazie liberali.
La politica del rancore - e lo scadimento della qualità della classe politica, sia detto chiaramente - hanno condotto a questo:
Nel 1985 le Camere avevano scelto di parametrare l’indennità parlamentare ad un de terminato livello dello stipendio dei presi denti di sezione della Cassazione. Successivamente, con la legge finanziaria del 2006, l’importo dell’indennità è stato ridotto del 10 per cento, poi bloccato per cinque anni, sino al 2012, dalla finanziaria del 2008. Nel 2012 con deliberazioni degli Uffici di presidenza delle Camere, l’indennità lorda è stata ulteriormente ridotta per tutta la durata di quella legislatura. Questi ripetuti interventi, attuati sia con legge che con delibera delle Presidenze delle Camere, hanno contribuito alla continua e sistematica erosione della credibilità e dignità della funzione parlamentare.
Come uscire da questo vicolo cieco? Zanda pensa di agganciare l'indennità parlamentare alla legislazione europea:
Oggi occorre affrontare la questione del trattamento economico dei parlamentari secondo un approccio nuovo, che vincoli tutte le componenti del trattamento a un parametro obiettivo e indipendente dall’ordinamento nazionale, sottraendolo alle pulsioni politiche e alle strumentalizzazioni di parte. Il migliore ancoraggio obiettivo e autorevole per il trattamento dei parlamentari italiani è quindi quello al trattamento riconosciuto ai membri del Parlamento europeo sulla base della disciplina che lo stesso si è dato.
Domanda sul taccuino: a quanto ammonta l'indennità del parlamentare europeo? Eccola: 8.757,70 euro lordi. Al netto degli oneri fiscali e contributivi la cifra atterra a quota 6.824,85 euro. Dal quale poi vanno detratte le tasse del paese di appartenenza, quindi si scende ancora. C'è altro? Sì, ogni parlamentare europeo può assumere un suo staff che lo segue nell'attività politica, la cifra mensile per ogni parlamentare è pari a 24,943 euro. Attenzione: non sono soldi che vanno erogati al parlamentare, ma alle persone che lavorano con lui, direttamente e sotto il controllo degli uffici di Bruxelles. Le assunzioni possono essere fatte negli uffici di Bruxelles, numero massimo di tre persone (quattro in circostanze eccezionali), oppure si può assumere personale nel paese di appartenenza con il tetto massimo del 75 per cento del budget disponibile. Le regole sono chiare.
Altra domanda: a quanto ammonta l'indennità dei senatori in Italia? Eccola: 10.385,31 euro, detratti tutti gli oneri fiscali e contributivi diventano 5.304,89 euro, dai quali vanno sottratte le tasse locali, insomma andiamo intorno ai 5 mila euro. Ai senatori va inoltre una diaria di 3.500 euro mensili + un rimborso forfettario delle spese generali di 1.650 euro + un rimborso delle spese per l'esercizio del mandato di 2.090 euro (da rendicontare ogni quadrimestre) + un altro rimborso di 2.090 euro mensili forfettario. Parecchie voci, rendicontazioni diverse. Confusione. Capito perché è nata la "scontrinite" tra i Cinque Stelle?
Il sistema proposto da Zanda costa di più, ma è decisamente più trasparente, regolarizza i collaboratori parlamentari, li tutela e sottrae alla tirannide retributiva del parlamentare (i partiti sono pieni di cause legali), mette a capo di tutto l'istituzione, rispetta la dignità del Parlamento e del contribuente italiano. È il Parlamento della Repubblica, non un suk.
La proposta di Zanda naturalmente finisce nel tritatutto della demagogia della casta, dell'onestà-tà-tà e via così con il bignamino del leone da tastiera. Il Movimento Cinque Stelle - cioè quelli che sono stati colpiti dalla scontrinite acuta - comincia la classica campagnetta online e via così.
A questo punto interviene un altro leone, il neo segretario del Pd Nicola Zingaretti, che va su Twitter a dire la sua, dando così più visibilità e fiato a una campagna utilizzata come la più classica delle armi di distrazione di massa:
Ecco, no ai polveroni. E lui, Zinga, ci entra dentro con i piedi (e poco fosforo) per dire che no, cribbio, lui non farebbe mai come Zanda. E Luigi, dai, che fai, e comunque l'ha presento prima che io arrivassi, eh, non è farina del nostro sacco, è roba del Zanda che sì, ha la mia stima, ma poffarbacco l'aumento dello stipendio ai parlamentaari no! Argh, citofonare Zingaretti: strategia di comunicazione da rivedere. Per quanto riguarda la questione politica: Zanda ha ragione e Zinga ha torto. Se si cominciano a inseguire le fiere del rancore, non si fa politica, si diventa semplicemente follower di un partito che, tra l'altro, è pure in caduta libera.
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Con che cosa chiudiamo questo numero di List? Con un appuntamento per domani a Westminster, Londra.
08
Mr. Bercow ha detto sì
John Bercow, lo speaker della Camera dei Comuni che grida sempre "Oooordeeeeer" agli indisciplinati parlamentari alla fine ha ceduto e dato il via libera al terzo voto sull'accordo Brexit di Theresa May.
La discussione è in corso, il voto ci sarà domani. May ha i voti? Per ora no, il risultato più probabile resta ancora il no deal. E God Save the Queen. Siamo in zona bancone del bar inglese, è l'ora del Gin Martini. Agitato, non mescolato, buona serata.
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specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.