3 Gennaio
L'ambasciatore di Kim a Roma ha disertato
Il diplomatico della Corea del Nord è sparito, a Seul dicono che ha chiesto asilo all'Italia, la Farnesina smentisce. Apple taglia le stime per il 2019 (occhio al gelo dell'economia cinese e della manifattura in America) e Wall Street va in profondo rosso. La Cina sbarca sull'altra faccia della Luna, gli americani scoprono il pupazzo di neve oltre Plutone
Che cosa è successo? Per fortuna la politica italiana ancora ronfa dopo i festeggiamenti del Capodanno, si segnalano solo le regolari e rituali espulsioni di parlamentari dal Movimento Cinque Stelle (prima o poi faranno le riunioni di gruppo in ascensore), è calda la polemica dei sindaci contro le norme sull'immigrazione (Conte ha aperto a un incontro con i sindaci dell'Anci, ma Salvini li chiama "traditori", qui trovate l'approfondimento su List) e fatterelli sui quali possiamo sorvolare perché il tempo è prezioso e non ha senso inseguire quello che non ci piace, non ci serve e non ci aiuta a capire cosa sta accadendo intorno a noi. La notizia più importante dall'Italia arriva... dalla Corea del Nord... a Roma.
01
L'ambasciatore della Corea del Nord in Italia diserta
Una notizia dall'Italia che rimbalza tra quelle che contano a livello globale: l'ambasciatore della Corea del Nord a Roma ha disertato. Jo Song Gil secondo una parlamentare della Corea del Sud, Kim Min-ki, che fa parte della commissione di intelligence, avrebbe chiesto asilo politico all'Italia con la sua famiglia. La Farnesina ha smentito la storia dell'asilo, ma la scomparsa del diplomatico a quanto pare è un dato di fatto. L'ambasciatore Jo, 48 anni, era in Italia dal 2015 con la famiglia (caso raro) e era in carica dal 2017, quando prese il posto dell'ambasciatore Mun Jong Nam, espulso da Roma dopo i test nucleari di Pyongyang. Sarebbe il figlio o il genero di "uno dei più elevati dirigenti del regime nordcoreano". Nel 2016 il vice ambasciatore a Londra, Thae Yong Ho, disertò e trovò riparo in Corea del Sud. La defezione italiana sarebbe molto importante e fonte di imbarazzo per il regime.
Corea del Nord e Italia hanno relazioni diplomatiche dal gennaio del 2000, l'ambasciata della Corea del Nord è stata aperta in luglio. Roma è un centro...
Che cosa è successo? Per fortuna la politica italiana ancora ronfa dopo i festeggiamenti del Capodanno, si segnalano solo le regolari e rituali espulsioni di parlamentari dal Movimento Cinque Stelle (prima o poi faranno le riunioni di gruppo in ascensore), è calda la polemica dei sindaci contro le norme sull'immigrazione (Conte ha aperto a un incontro con i sindaci dell'Anci, ma Salvini li chiama "traditori", qui trovate l'approfondimento su List) e fatterelli sui quali possiamo sorvolare perché il tempo è prezioso e non ha senso inseguire quello che non ci piace, non ci serve e non ci aiuta a capire cosa sta accadendo intorno a noi. La notizia più importante dall'Italia arriva... dalla Corea del Nord... a Roma.
01
L'ambasciatore della Corea del Nord in Italia diserta
Una notizia dall'Italia che rimbalza tra quelle che contano a livello globale: l'ambasciatore della Corea del Nord a Roma ha disertato. Jo Song Gil secondo una parlamentare della Corea del Sud, Kim Min-ki, che fa parte della commissione di intelligence, avrebbe chiesto asilo politico all'Italia con la sua famiglia. La Farnesina ha smentito la storia dell'asilo, ma la scomparsa del diplomatico a quanto pare è un dato di fatto. L'ambasciatore Jo, 48 anni, era in Italia dal 2015 con la famiglia (caso raro) e era in carica dal 2017, quando prese il posto dell'ambasciatore Mun Jong Nam, espulso da Roma dopo i test nucleari di Pyongyang. Sarebbe il figlio o il genero di "uno dei più elevati dirigenti del regime nordcoreano". Nel 2016 il vice ambasciatore a Londra, Thae Yong Ho, disertò e trovò riparo in Corea del Sud. La defezione italiana sarebbe molto importante e fonte di imbarazzo per il regime.
Corea del Nord e Italia hanno relazioni diplomatiche dal gennaio del 2000, l'ambasciata della Corea del Nord è stata aperta in luglio. Roma è un centro diplomatico strategico per Pyongyang, nella Capitale ha infatti sede la FAO, l'organismo delle Nazioni Unite che distribuisce aiuti alimentari alla Corea del Nord. Il caso per il regime nordcoreano è ovviamente un problema di immagine (e non solo, siamo in zona spy story), anche perché la diserzione dell'ambasciatore a Roma arriva nel momento in cui il leader Kim jong-un (nella foto Ansa, in alto, durante il messaggio di inizio anno) ha assicurato la massima cooperazione agli Stati Uniti sulla denuclearizzazione. Trump ha festeggiato il rinnovato impegno della Corea del Nord su Twitter:
Ma da qualche parte sull'agenda di Washington, in un cassetto della Cia, c'è un appunto sulla diserzione dell'ambasciatore a Roma: quanto sono davvero fedeli a Kim gli apparati politici e militari del paese?
***
Ora possiamo dedicarci al cuore della giornata, un mix di tecnologia, Borsa, corsa allo spazio e sfida globale tra Stati Uniti e Cina.
02
Apple taglia le stime, la Borsa affonda
La correzione del mercato azionario continua e a dare una spinta ulteriore al ribasso in questo inizio del 2019 è Apple. Ieri il gigante hi-tech ha tagliato le stime dei suoi ricavi per il primo trimestre (da 89-93 miliardi di dollari a 84 miliardi), un evento mai visto negli ultimi 16 anni, fatto che ha innescato un'ondata di vendite sul titolo e appruato gli indici di Wall Street. Il titolo Apple sul Nasdaq mentre stendiamo questa nota perde oltre il 9 per cento, ammirate il salto odierno:
Vedremo il punto di chiusura, per ora Apple è sulla via della peggior seduta degli ultimi sei anni. In termini di capitalizzazione Apple in questo momento è stata sorpassata da Alphabet, la società capogruppo di Google. Immediato l'effetto sugli indici: il Dow Jones perde quasi 600 punti.
Si leva una voce dal loggione: questo a noi in Italia non ci interessa! Davvero? Allora lo scettico guardi qui:
Quello che accade in Cina e in America per noi è fondamentale. Significa più o meno crescita per l'Italia, crisi o ripresa, un bilancio che centra gli obiettivi oppure li fallisce, interessi più alti o più bassi sul debito pubblico.
Il buco nero è il mercato della Cina, il rallentamento dell'economia di Pechino è la più grande incognita dell'anno che si è appena aperto. La revisione della stima dei ricavi di Apple in realtà non è una grande sorpresa, nelle settimane passate i fornitori dell'azienda avevano già subito un pesante taglio degli ordini, su List il 13 novembre scorso abbiamo raccontato il caso di Lumentum. Sono tutti segnali che vanno in una sola direzione: l'inverno sta arrivando. Mettete il cappotto e guidate (sui mercati) con estrema prudenza, la strada è ghiacciata.
03
La manifattura americana rallenta
L'indice ISM della manifattura cresce ancora, ma al ritmo più basso degli ultimi due anni, dopo i dati sulla Cina, questo è l'altro numero da osservare con attenzione. L'indice elaboato dall'Institute for Supply Management si è fermato a quota 54.1 per cento, l'economia americana è in crescita da 116 mesi consecutivi. Quest'ultimo dato fa già tremare i polsi, parliamo di un ciclo lunghissimo e l'economia, prima o poi, ha sempre un rallentamento e infine uno sboom. Quando accadrà? Questa è la domanda a cui nessuno può dare una risposta, quelli più prudenti si stanno cominciando ad attrezzare per la gelata, il mercato come abbiamo visto sta prezzando il rischio, ma l'orizzonte resta pieno di nebbia. Il dato di dicembre, 54.1 per cento, è sotto di 5.2 punti rispetto a quello di novembre che si era fermato a 59.3 per cento. Brrr.
***
Torniamo in Cina, ma decolliamo sulla Luna. Pechino ha realizzato la sua impresa spaziale.
04
La Cina atterra sull'altra faccia della Luna
L'Impero celeste è il centro di tutto - insieme all'America - e ogni mossa va guardata con attenzione. Pechino è nel pieno della sua corsa allo spazio, fatto che si accompagna a una rivoluzione tecnologica e quindi della sua manifattura, capacità di ricerca e innovazione. La notizia che la Cina ha fatto atterrare con successo la sonda Chang'e 4 sulla faccia nascosta della Luna e messo in movimento sul suolo lunare un suo rover potrebbe non impressionare gli ingenui, ma in realtà è un punto chiave di quello che ci presenterà il futuro: la Cina come potenza tecnologica e non solo piattaforma di creazione di prodotti occidentali con manodopera a basso costo. Quella storia in realtà è finita da un pezzo, ma i cinesi stanno colmando rapidamente anche la distanza di conoscenza hi-tech che li separa dagli Stati Uniti. Dietro alla corsa allo spazio, c'è quella per il primato nella tecnologia e nella manifattura, il piano del "Made in China 2025", la robotizzazione e lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e molto altro ancora (attenzione al settore Difesa). Che corsa. Questa è la foto scattata sul suolo lunare:
Ora immaginate quale effetto possano fare queste immagini in un paese che sta rincorrendo il primato globale e insegue gli Stati Uniti. La sfida tra Pechino e Washington ricorda la prima corsa spaziale, quella Stati Uniti e Russia. Stessa retorica, immagini, slogan, orgoglio nazionale.
Quando gli americani videro in orbita lo Sputnik e poi Jurij Gagarin rientrare dal cosmo, si rimboccarono le maniche e Wernher von Braun mise a disposizione degli Stati Uniti tutta la sua immensa conoscenza della balistica. I russi usavano la corsa allo spazio come materiale da propaganda di partito, guardate qui:
Lo stesso facevano gli americani. E naturalmente i cinesi li stanno emulando. L'agenzia spaziale cinese si è inventata anche un gioco per lo smartphone, entrate qui e fotografate il QR code per installarlo. Stati Uniti e Cina si stringeranno la mano sulla Luna? Può darsi, lavorano entrambi a una base spaziale permanente. Nel frattempo, gli americani non stanno certo a guardare.
05
Il pupazzo di neve nello spazio
La missione cinese ha "oscurato" in parte quella americana di New Horizons. Siamo oltre Plutone, fascia di Kuiper, sono arrivate le foto di Ultima Thule in una risoluzione migliore di quella iniziale, ecco qua la roccia cosmica, immagine della Nasa:
Qualcuno dirà: e sono andati fin laggiù per scoprire questo pupazzo? L'ironia fa sempre bene, ma in realtà Ultima Thule ci conferma molte cose sulla formazione dei pianeti, dell'universo, siamo di fronte a un sistema binario, l'unione di due oggetti un tempo separati. Prima di tutto, un po' di colore e una comparazione con Plutone:
Poi la formazione di Ultima Thule, ecco qui quello che accadde 4.5 miliardi di anni fa:
Rotazione e aggregazione di corpi celesti ghiacciati, formazione di due corpi più grandi, collisione orbitale e saldatura. Che spettacolo, è davvero come salire sulla macchina del tempo e vedere il mondo miliardi di anni fa. Un bell'autoscontro di oggetti volanti.
***
Con che cosa chiudiamo questo numero serale di List? Con delle immagini dalla Cina, vi confermeranno la sensazione che avete provato leggendo List: il futuro è a Oriente.
06
La Cina è vicina
Eccola qui, lontana e vicinissima, tra noi fino a diventare parte di noi, inconsapevoli oggetti e soggetti di un impero che si espande in silenzio, inesorabilmente:
La delicatezza della sua arte visionaria:
La spada e le arti marziali nei monasteri taoisti dei Monti Wudang:
L'arte del Tai Chi. E ora provateci voi a commentare le dirette Facebook e le twittate dei montecitorianti sulla neve. Buona serata.
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legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.