13 Aprile

L'amico americano e il governo Draghi

Il viaggio a Washington di Luigi Di Maio non è un atto di cortesia di Antony Blinken, risponde a un urgente interesse dell'amministrazione Biden per il ruolo del nostro paese nell'Unione europea. Vaccini, commercio, ruolo della Nato, il problema della stabilità in Libia e nel Mediterraneo Orientale. Interessi comuni, divergenze e un grande problema, la Cina di Xi Jinping

Che succede? Gli Stati Uniti cercano di stringere i bulloni di una vecchia alleanza che ha bisogno di una messa a punto, la Nato. È in questo scenario che l'amministrazione di Joe Biden sta provando a contrastare l'ascesa della Cina e il patto d'acciaio che ha stretto con la Russia. Con il governo Draghi per gli Stati Uniti si è aperta una doppia opportunità:

1. Separare l'Italia da una relazione troppo stretta con la Cina chi si era manifestata nel caotico periodo post-elettorale del 2018, durante il primo e il secondo governo di Giuseppe Conte. Non avendo alcuna storia politica, mosso dal solo principio dell'opportunismo, sostenuto da forze confuse e prive di leadership con una visione chiara della politica estera, l'ex premier aveva giocato abilmente sul tavolo degli equivoci per consolidare la propria posizione. Tutto questo con il contributo decisivo di una distratta amministrazione americana, con lo sguardo di Trump tutto rivolto al Pacifico e alla politica del container pechinese. Quindi ecco la firma a sorpresa dell'Italia all'intesa sulla Nuova Via della Seta con la Cina e le posizioni flip flop di Palazzo Chigi con il premier che fa l'euroscettico-populista nel primo governo, diventa europeista nel secondo, fa l'amico di Trump (indimenticabile "Giuseppi") e naturalmente si preparava a diventare un da sempre democratico con la nuova amministrazione Biden. Il trasformismo totale.

2. Surfare in Europa con leadership nascente di Mario Draghi che in qualche maniera fin dai primi giorni sta man mano sostituendosi a quella calante di Angela Merkel. Macron? Ha molti problemi in Francia, serve solo se dura e in un'Europa dove le decisioni si prendono dall'unanimità l'Italia sulla scacchiera può fungere da pezzo di blocco del gioco altrui. Draghi per la Casa Bianca è un uomo vicino all'establishment americano.

160 anni di relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Italia....

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