1 Gennaio
L'anno nuovo e il vecchio problema dell'umanità
Intervista al 2020 che se ne va. La missione della storia: "Non sono stato il più crudele degli anni". Il prevedibile imprevisto: "Sapevate che la pandemia sarebbe tornata". Il tempo che corre: "Il virus è un acceleratore". La crisi americana e la Cina: "Non è crollata perché la carica di Confucio non si è esaurita". Rileggere Bulgakov, Gesù, Ponzio Pilato e la rondine
Mezz'ora di botti e via, il 2020 liquidato con la polvere da sparo. Resta un odore di lutto e festa, di giocattolo e arma, resta la luce levigata della notte di Roma. Sbriciolata dai secoli, saccheggiata dai palazzinari, sfregiata dai "magna magna" di ogni risma, questa città esiste e resiste. Quando sei pronto a lasciarla, ti porta a letto e ti ubriaca; quando la desideri, ti respinge con una punta di lancia poggiata sul petto; quando la maledici, fa saettare un colpo di luce sul Tempio di Vesta e ti ritrovi a benedirla. Aveva ragione il grande Robert Hughes in un meraviglioso libro dedicato a Roma: "Pittura e scultura sono l'arte del silenzio". E nel raro silenzio sono immerso.
I botti hanno fatto strage di uccelli, spaventati, disorientati, sono finiti a terra. Via Cavour è un tappeto di morte nera con le ali, è un fatto in cronaca che emana radiazioni sinistre, non porta bene, mi ricorda il racconto di Daphne Du Maurier che ha ispirato il film di Alfred Hitchcock. L'inizio dolciastro del racconto:
Il tre dicembre durante la notte il vento cambiò e venne l'inverno. Fino a quel momento l'autunno era stato dolce e tiepido, le foglie avevano indugiato sugli alberi, di un rosso dorato, le siepi erano ancora verdi e la terra era generosa dove l'aratro l'aveva rivoltata.
E poi le ali che sbattono, la rivolta della natura:
- La finestra sbatte Nat, vai a vedere.
- Sono già andato c'è un uccello che cerca di entrare. Non senti il vento? Soffia da est e spinge gli uccelli a cercare riparo".
- Scaccialo, non riesco a dormire con questo rumore.
Ritornò alla finestra, ma quando la aprì non c'era più un solo uccello sul davanzale, ma una mezza dozzina; gli si avventarono tutti in faccia, attaccandolo.
I botti, gli...
Mezz'ora di botti e via, il 2020 liquidato con la polvere da sparo. Resta un odore di lutto e festa, di giocattolo e arma, resta la luce levigata della notte di Roma. Sbriciolata dai secoli, saccheggiata dai palazzinari, sfregiata dai "magna magna" di ogni risma, questa città esiste e resiste. Quando sei pronto a lasciarla, ti porta a letto e ti ubriaca; quando la desideri, ti respinge con una punta di lancia poggiata sul petto; quando la maledici, fa saettare un colpo di luce sul Tempio di Vesta e ti ritrovi a benedirla. Aveva ragione il grande Robert Hughes in un meraviglioso libro dedicato a Roma: "Pittura e scultura sono l'arte del silenzio". E nel raro silenzio sono immerso.
I botti hanno fatto strage di uccelli, spaventati, disorientati, sono finiti a terra. Via Cavour è un tappeto di morte nera con le ali, è un fatto in cronaca che emana radiazioni sinistre, non porta bene, mi ricorda il racconto di Daphne Du Maurier che ha ispirato il film di Alfred Hitchcock. L'inizio dolciastro del racconto:
Il tre dicembre durante la notte il vento cambiò e venne l'inverno. Fino a quel momento l'autunno era stato dolce e tiepido, le foglie avevano indugiato sugli alberi, di un rosso dorato, le siepi erano ancora verdi e la terra era generosa dove l'aratro l'aveva rivoltata.
E poi le ali che sbattono, la rivolta della natura:
- La finestra sbatte Nat, vai a vedere.
- Sono già andato c'è un uccello che cerca di entrare. Non senti il vento? Soffia da est e spinge gli uccelli a cercare riparo".
- Scaccialo, non riesco a dormire con questo rumore.
Ritornò alla finestra, ma quando la aprì non c'era più un solo uccello sul davanzale, ma una mezza dozzina; gli si avventarono tutti in faccia, attaccandolo.
I botti, gli uccelli, non porta bene. Ho in mente le note di "Purple Mountains" cantata da Rozzi, un miracolo:
Il lungo Tevere è uno sgocciolìo di flash dell'anno passato, cammino con questi pensieri sotto la pioggia, sgommo all'interno di vicoli scivolosi, quando il silenzio è spazzolato dal fruscìo delle fontane, poi un colpo di vento, un lampo, un rumore di imposte che sbattono, un cigolìo allungato per svegliare i vivi non ancora rapiti dal sonnambulismo. Un ricordo, la scena della "25esima Ora", un diamante di Spike Lee. Il rullo di tamburi e l'auto che corre nel deserto, il padre e il figlio, il gran finale prima del carcere, l'epifania con il cuore stretto, un ruscello che ti esonda dagli occhi:
Proseguiamo verso ovest... andiamo avanti fino a quando non troviamo una bella cittadina... quelle città nel deserto, lo sai perché sono nate? Perché la gente voleva andar via da qualche altro posto. Nel deserto si può ricominciare. Troviamo un bar e ci facciamo un bicchiere... Sono due anni che non bevo, ma berrò un bicchiere con te, un ultimo Whisky col mio ragazzo... lo beviamo piano, assaporiamo il malto, lo tratteniamo in bocca... e poi me ne andrò. E non dovrai mai scrivermi, ne venire a trovarmi, io credo nel regno dei cieli, e credo che rivedrò te e tua madre, ma non in questa vita. Troverai un lavoro da qualche parte, pagato sotto banco, un padrone che non fa domande, ti farai una nuova vita e non tornerai mai indietro. Monty tu piaci alla gente, è un dono che hai, trovi amicizie dovunque tu vada. Lavorerai sodo, non ti farai notare e terrai la bocca chiusa. troverai una nuova casa laggiù. Tu sei un Newyorkese, questo non potrai cambiarlo mai, hai New York nelle vene. Passerai il resto della vita nel deserto ma resterai sempre un Newyorkese. Ti mancheranno gli amici, ti mancherà il tuo cane, ma sei forte! hai la stoffa di tua madre, sei forte come lo era lei. Troverai le persone giuste e avrai dei nuovi documenti, una nuova patente. Dimenticherai la tua vecchia vita, non puoi tornare, non puoi telefonare, non puoi scrivere, non dovrai mai guardarti indietro, ti farai una nuova vita e la vivrai, vivrai la tua vita come avrebbe dovuto essere... e forse, anche se è pericoloso, forse... dopo un paio di anni, manderai a chiamare Naturelle. Avrai dei bambini e li tirerai su come si deve, mi senti? li farai vivere bene, darai loro quello di cui hanno bisogno. Avrai un figlio maschio, magari lo chiamerai James.. è un bel nome, un nome forte! E forse un giorno, tra tanti anni, dopo che io sarò morto e sepolto accanto alla tua cara mamma, riunirai tutta la tua famiglia e dirai loro la verità, chi sei e da dove sei venuto. Gli racconterai tutta la storia e poi gli chiederai se si rendono conto di quanto siano fortunati ad essere li... C'è mancato poco che non succedesse mai... C'è mancato poco che non succedesse mai...
Scacciare l'anno così, nella notte, con una passeggiata, la cronaca e la visione. A Campo de' Fiori m'imbatto in una figura che regge una torcia, sta sotto la statua di Giordano Bruno. Mi avvicino, ha il volto coperto da un mantello e un cappuccio, sembra una copia di Giordano Bruno, ma i tratti del viso sono celati dalla penombra, si scorge il profilo delle labbra, potrebbero essere quelle di una donna, ma forse no, è più una speranza che sia un incontro con il gioco e la grazia, la chiusura e l'apertura di un anno, sarebbe bello e "c'è mancato poco che non succedesse mai".
La statua di Giordano Bruno a piazza Campo dei fiori a Roma (Foto Ansa).S'avvicini, la stavo aspettando.
Chi è lei, cosa fa qui nell'ora del trapasso dell'anno?
Sono colui che sa di guerra e festa. Sono il 2020.
"Se ne vada!", esclamo senza pensare a quanto tutto questo sia sopra ogni riga che ho scritto. Ho visto i fantasmi, come tutti, ma questa sagoma non fugge né mi viene incontro, è immobile, una fioca luce aleggia sulle sue labbra.
Io vorrei restare...
Se ne vada!
Non sia crudele. Siamo soli. E anche lei cerca un ultimo atto.
In quanto a crudeltà, lei è imbattibile. E la smetta con questo tono da profeta, non cerco nessun ultimo atto.
Dice? Le ricordo che c'è chi ha fatto di più e meglio. Mai sentito parlare dei miei fratelli, gli anni della Grande Guerra, della Seconda guerra mondiale, suvvia, sono stati ben più cattivi di me, 60 milioni di morti. Quanto all'ultimo atto, non sarà questo, ma per stanotte lo sarà.
Lei evoca il male.
Dovevo farlo, sa?
E perché mai doveva accanirsi così sull'umanità?
Dovrebbe saperlo, ha già incontrato il 2019 e il 2018, ognuno di noi ha una missione, a me è toccato questo compito arduo, non è stata una passeggiata, dovevo trovare un agente letale ma senza distruggere tutto. L'atto finale ancora non c'è.
A che scopo?
Ogni anno ha il suo significato, nel nostro libretto c'è scritto cosa fare, il come è tutta una questione di fantasia.
E lei ha trovato un virus...
Esattamente, niente di originale, l'hanno già fatto molti miei predecessori, avevo gli ingredienti a disposizione, li ho usati.
Lei è la morte in faccia.
No, quello che lei chiama "morte in faccia" era una tavola già apparecchiata. Voi umani siete davvero strani, avete creato le condizioni per distruggere il pianeta.
Il virus non è opera nostra, è naturale.
Certo che è nella natura, ma avete un ciclopico arsenale di "cose" ben più letali che possono cancellare tutto: la bomba atomica, gli agenti chimici, armi biologiche. Lei non si rende conto di quale minaccia incomba sulla Terra.
Chi le ha dato questo compito?
Non posso rispondere a questa domanda. Nessuno di noi è autorizzato a rivelare il segreto del Comando Supremo. Abbiamo istruzioni sulla missione, i limiti, l'obiettivo e poco altro, attendevo millenni il momento, mi ero preparato bene.
Non si pente neanche un po'?
Scherza? Se non lo avessi fatto, nessuno mi avrebbe ricordato. E io devo essere un memento.
Annus horribilis, le pare un titolo di cui andar fiero?
Oh, lei ragiona con il battito di ciglia della vita di un uomo, il mio tempo è infinito. C'ero prima di voi, ci sarò ancora. Le mie ore scorrono come gocce nell'oceano, le lancette del mio orologio girano alla velocità della luce, entro ed esco da universi che lei forse immagina, ma non conoscerà mai.
Lei gioca a biliardo con le leggi della fisica solo per non rispondere alle mie domande.
La metto solo al corrente del suo essere meno che pulviscolo nell'universo.
Lo so, grazie della dritta. Lei invece, così infinitamente grande, sarà salutato con un boato di gioia per la sua partenza, sarà maledetto dall'umanità.
Sarò ringraziato da chi mi ha inviato sulla Terra, sono cose che lei non può capire. Dunque, se vuole, può passare ad altro oppure dedicarsi a qualche insignificante essere.
Cosa c'è dopo?
Ma che domande fa? Lo chieda al 2021 che, tra l'altro, essendo vincolato al segreto sulla sua missione, non le dirà niente.
Perché ha preso un virus dalla Cina per fare questo "lavoro" di cui lei parla allusivamente?
Non c'è alcuna allusione, è tutto chiaro, alla luce del sole. La Cina era il luogo perfetto, condizioni ideali: Wuhan, una metropoli della manifattura mondiale, scarsa igiene, mercati con animali selvatici che ospitano il virus (ce ne sono tanti sa?) più di un miliardo di anime in tutto il paese, l'Occidente che va e viene per il commercio, è stato uno scherzo portare il virus ovunque, la vostra globalizzazione vi scopre il petto. Da Wuhan al resto del mondo, un biglietto aereo e via.
Un anno dopo. Capodanno 2020 a Wuhan, Cina (Foto Ansa)Lei è un killer.
Mi spiace, davvero, ma io sono un alfiere della Storia, faccio e disfo a seconda di un disegno preciso, voi umani potete deviarlo nel breve, ma qui ragioniamo su misure che si chiamano ere spaziali. E visto che mi dà del killer, le ripeto che non sono stato il più crudele, neppure nell'affollato settore della pandemia, sono cose note, mio fratello 1918 fece 50 milioni di morti con l'influenza spagnola e l'hanno quasi dimenticato!
Ci manca solo che dica che l'oblìo è ingrato...
Noi ci facciamo carico di dare un senso ai vostri giorni, a volte l'umanità capisce, altre no. Nel mio caso, ho qualche dubbio che abbiate compreso cosa è successo, sono stato troppo buono...
Troppo buono, lei?
Siete 7 miliardi su questo pianeta, la Terra è una e per voi c'è questa soltanto, un puntino blu nell'universo, non avete un'altra casa in cui abitare. Certo, non nego che ci siano miliardi di pianeti come questo nel cosmo, ne ho visto tanti, molti sono splendidi, ma per voi oggi sono irraggiungibili. In ogni caso lei non li vedrà e io sto per andare in uno di questi, ho un altro lavoretto da fare, una certa civiltà ha bisogno di uno shock per andare avanti - o sparire.
Dove andrà?
Non posso rivelarlo, ma le dirò che là fuori ci sono mondi lontanissimi dove tutto quello che avete fatto voi è terminato con la fine di ogni cosa.
Non mi pare una conclusione originale, potrei citarle molti libri di fantascienza sul tema.
Vero, sapevate anche che la pandemia prima o poi sarebbe tornata a farvi visita, eppure siete stati colti di sorpresa. Tutti conoscevate il rischio di un virus proveniente dall'Asia, eppure, caro cronista, eccoci qua. Io me ne vado e voi siete ancora nei guai.
Abbiamo il vaccino.
E pensa che questo risolva il vostro problema?
Quale problema?
L'imprevedibile. La desertificazione, un cambio violento delle correnti marine, un'esplosione solare, l'impatto con un asteroide venuto da un'altra galassia, ne avete avvistato uno per caso tempo fa, l'avete chiamato Oumuamua, ricorda? Siete esposti al caso. Tutto questo dovrebbe spingervi a cercare il bene comune, ma siete logorati dal desiderio, assetati di potere. Siete splendide e terribili creature, ma tutto questo non basta, vi mancano l'equilibrio e la saggezza. Non so se mai potrete raggiungere questa dimensione di pace interiore, vi sono evidenti difetti di fabbricazione nel vostro Dna e ci vuole molto tempo per correggerli.
Sembra che stia facendo di tutto per depistarmi dall'argomento che mi interessa di più, il suo scopo e cosa ci attende con l'arrivo del 2021.
In realtà sto cercando, invano, di farla concentrare su quello che conta, la dimensione più alta dell'esistenza, il suo ultimo fine.
La smetta di fare il filosofo.
Ammetto l'apparente immaterialità del mio racconto, ma non vorrà passare alla cronaca, proprio ora? Parlare di Trump in quest'occasione? O del vostro Conte? Questo è il suo mestiere, una miseria.
Perché no? Ecco, Trump, per esempio, non penso sia così banale raccontarne la storia.
Altro che, eccezionale, in tutto, bene e male insieme, personaggio... come dite voi? Ah, complesso. In realtà era perfetto per questo periodo della transizione americana, ma i suoi quattro anni dovevano essere solo questi. Quando arrivò nel 2016 era la manifestazione della crisi americana, lui o un altro, sarebbe arrivata quella "cosa".
La crisi americana.
Che continua. Io la alimento, chi verrà dopo lo farà in maniera diversa, ma stia sicuro che sarà un periodo agitato. Ora tocca al vecchio Joe Biden e poi a una donna.
Sarà Kamala Harris?
Lei, un'altra, il nome non ha importanza. Quello che conta è il grande scenario e se ne vedono i contorni lontani, appena abbozzati, ma fiammeggianti.
Davvero?
Faccia il suo mestiere, unisca i puntini, tutto conduce in quella direzione. Biden è un anziano signore, perfino asincrono rispetto allo spirito del tempo, ci saranno momenti terribili da superare per gli Stati Uniti, servirà l'energia di una donna. E non è detto che questo basti a salvare il mondo.
Il mondo, addirittura, parla come un monaco millenarista. E poi potrebbe cambiare tutto.
Le forze del bene non sono un'invenzione letteraria, la guerra non è un episodio sporadico della vostra storia, ma il dato permanente di un destino. Gli Stati Uniti e la Cina sono già immersi in un conflitto silente, lei sa bene che queste cose hanno esiti imprevedibili. Cambiare tutto? Sempre di uno schema finale si tratta.
Perché è così scettico sulla forza del vaccino? Io penso che aprirà i cancelli della speranza.
Tutt'altro, è la mia mossa riuscita meglio nello schema di gioco che mi era stato assegnato, il progresso della scienza, avete il vaccino, questo conferma l'eccezionalità degli umani, ma siete lontani leghe stellari dalla perfezione a cui sono giunti altri. Il tema era e resta un altro: l'anima umana, provare a deviare, con la prova del dolore, l'umanità che sta andando in rotta di collisione con le basi della vostra esistenza sulla Terra. Tutto qui, se vuole perfino banale.
Siamo in una crisi profonda.
È scontata anche questa sua affermazione, tutte le epoche hanno la loro crisi. Conosce gli scritti del dottor Schweitzer?
Il dottor Albert Schweitzer a Lambaréné, in Gabon, Africa.Ho letto poco.
Non mi sorprende, è un dimenticato. Andiamo avanti. Ascolti con attenzione, ha da imparare. Nel febbraio del 1922 il dottor Albert Schweitzer tenne a Oxford, al Mansfield College, una serie di letture fondamentali sul "collasso della civiltà" dove affermava senza dubbi che "è ora chiaro a tutti che il suicidio della civiltà è in corso". Schweitzer pensava che tutto il mondo fosse sull'orlo dell'abisso, che non fosse solo l'eredità tenebrosa della Grande Guerra, che anche nella giungla remota, un mondo alieno rispetto al problema dell'Occidente, ci fosse qualcosa di storto.
E aveva ragione?
In buona parte sì, Schweitzer aveva colto l'inquietudine del moderno, (e ricordi che non era ancora arrivata la crisi del 1929), ma le macerie della Grande Guerra erano pesanti, montagne di cadaveri, il gas, lo sterminio con le armi automatiche, la battaglia di trincea, l'umanità al suo grado zero. Sembrava impossibile scendere ancora nell'abisso. Arrivò una tragedia ancora più grande, la Seconda guerra mondiale, il fascismo, il nazismo e il comunismo. Al confronto, quello che vedete voi è niente e per questo i suoi rimproveri suonano come un tamburo di latta. Siete abbastanza ricchi da sfamare l'intero pianeta. La crisi del coronavirus lascia un'ondata di rabbia di cui si lumeggiano le nuances in superficie, ma gli artigli in ogni gran predatore sono coperti, ecco perché le dico che la mia uscita di scena è solo un effetto speciale, lo spettacolo continua.
Una guerra contro un agente invisibile non è come una guerra classica.
Un'altra ovvietà, faccia lo sforzo di pensare a quello che dice. Certo che non lo è, in termini di amico/nemico è perfino peggiore perché vedi e non vedi, puoi dire e non dire. Solo gli Stati Uniti pensano - e finché c'era Trump lo hanno anche detto - che il problema sia la Cina. È il loro canto del cigno, hanno urlato al mondo che il virus era cinese e hanno scoperto che non si può dire. Hanno già perso la loro egemonia.
In compenso abbiamo scoperto che si può dire e scrivere che c'è la "variante inglese".
Ah, l'odio celato e svelato nella lingua, so che questo la affascina. Nessuno ama gli inglesi, loro fanno ben poco per farsi amare. Lei pensa con un pizzico di perfidia che gli inglesi alla fine avranno ragione, ci sono buone possibilità che riescano nell'impresa, non sarebbe la prima volta, la storia ha consegnato loro il privilegio di essere un'isola, sono una fortezza naturale, sono marinai che non hanno paura di morire. Ma soffriranno molto, Londra è un pericoloso incrocio di denaro con la testa della regina (e le ricordo che vi un tempo in cui quella testa la fecero rotolare!) e crimine al doppio malto, la campagna è splendida di giorno e un fondo di bottiglia tagliente la notte. L'Inghilterra ti bacia e ti prende alla gola.
Boris Johnson? Lei gli ha dato un ruolo da pazzi in questa tragedia.
Ah, che personaggio shakespeariano, non trova? Splendido buffone, capace di tutto, grandi imprese e piccole miserie. Confesso, l'ho quasi ucciso, ma doveva essere attraversato dal virus per cambiare idea, provare il dolore che non conosceva fino in fondo. Ora sa. Ha naturalmente ripreso a fare quello che la sa lunga, prende in giro tutti, ma i miei compagni dell'antichità lo amano perché sa declamare in latino, una lingua morta che in lui è viva, quelli del Novecento dicono che beve troppo, è uno sciupafemmine e dunque è perfetto e deve restare al suo posto per il tempo che serve all'avventura labirintica della Brexit, i contemporanei gli perdonano tutto perché gli altri sono tutti noiosi, non piace a quelli con la morale (degli altri) sempre in tasca, ma sa, noi lavoriamo con l'imperfezione e guardiamo all'elemento che in quel momento è utile allo scopo della storia. Ci piaceva anche un sacco Tony Blair, confesso, ma ha cominciato a tingersi i capelli e là si è giocato tutto.
Diventa frivolo, quando parla degli inglesi.
Ho inflitto loro una grande pena, ma sono più svegli di prima, penso che sia un risultato straordinario. Si sono organizzati la Brexit mentre li contagiavo uno a uno, al pub, da Harrods, nei club della City, era così facile!
Non mi è ancora chiara la sua teoria del caos.
Non c'è nessun caos, se non quello delle anime in pena. Il vostro mondo corre su un piano inclinato. Non conosco la missione del 2021, ma il lavoro di un solo anno - e le assicuro che io mi sono impegnato, sempre nei limiti imposti - non basta per cambiare tutto, gli eventi non sono mai frutto di un istante, può capitare il grande errore, ma di solito abbiamo una programmazione. Il nuovo arrivato avrà probabilmente più dettagli operativi di quanti ne abbia avuto io, ma il lavoro non è finito.
Lei ha in fondo fatto passare in secondo piano altri problemi.
Si sbaglia, io ho velocizzato il tempo, il virus è uno straordinario acceleratore di processi. Guardi l'Iran, è un regime morente, al comando c'è un vecchio e un pugno di oppressori terrorizzati dalla morte improvvisa che potrebbe arrivare dal cielo in qualsiasi momento, il Medio Oriente è già cambiato. La Cina è un altro esempio di accelerazione, diventerà la prima economia mondiale nel 2028, in largo anticipo. L'India, di cui si scrive poco, farà altrettanto, il suo nazionalismo è possente e minaccioso. L'Africa diventerà più vicina di quanto si immagini, è un nuovo mondo alle porte di una senile Europa, sono tutti giovani, come dite voi? "Ready to fight".
Sembra che lei sia andato a lezione da Kissinger.
Semmai è il contrario. In ogni caso, abbiamo tutti rispetto di Henry, è un uomo del Novecento, secolo di ferro e fuoco. Dopo il 1945, la missione degli anni era la pace e il benessere, sempre con qualche guerra di avvertimento qua e là. Abbiamo fatto crollare l'Unione Sovietica, eppure questo non è bastato. Poi il nuovo millennio ha inaugurato un altro spartito, mi sembra che questo le sia chiaro.
Sì, ma perché con queste contraddizioni la Cina non solo non è crollata, ma si è rafforzata?
Perché non si è esaurita la carica di Confucio.
Una statua di Confucio a Xuancheng, Cina (Foto Ansa).Cosa vuol dire?
Il maoismo era finito sottoterra con il Grande Timoniere, ma la Cina ha recuperato la sua dimensione imperiale, rimettendo ordine nel caos, con il confucianesimo. Le dittature hanno bisogno sempre di pilastri ideologici, chiusa la parentesi del comunismo, è tornato il fondatore del pensiero cinese, Confucio. Tra l'altro, lei dovrebbe conoscerlo almeno per sommi capi, visto che furono i gesuiti italiani a studiarlo e diffonderlo.
Sì, ho letto i Dialoghi, ma sono lontani dal nostro modo di pensare.
Senza alcun dubbio, ma sono perfetti per un uomo come l'ingegnere chimico Xi Jinping, un calcolatore politico. Virtù, armonia, ma ognuno sta al suo posto, che tradotto nella gestione del potere significa una classe dominante inamovibile.
Ecco dunque il giro di vite a Hong Kong e ora le azioni contro Jack Ma e il potere di Alibaba, troppo disinvolto.
Ci sono conseguenze molto più importanti in quello che lo sto dicendo. Hong Kong e Alibaba sono a loro modo due eccezioni che ora Pechino non può permettersi. La libertà contiene sempre la rivoluzione. E la democrazia impone il ricambio - e naturalmente l'errore, guardi il suo paese - di chi è al governo. Capisco la sua passione per la cronaca, i fatti sono quelli, ma la invito a volare un po' più alto.
E quali sarebbero le conseguenze?
Nel lungo periodo - un periodo terrestre, dunque breve - il modello di Confucio sarà l'ariete che permetterà alla Cina di abbattere la fortezza americana. Un grande paese nel disordine non sta in piedi a lungo. Il relativismo sta consumando gli Stati Uniti è un'ondata che viene da lontano, è un inesorabile sbriciolamento dei valori dei padri fondatori.
L'America resta una grande democrazia.
Ah, il suo incrollabile ottimismo nella bandiera americana! Mi fa quasi tenerezza, vede anche lei lo sgretolamento. Le ricordo io, solo per una volta, un fatto di cronaca davvero notevole.
Quale?
A Boston hanno levato di mezzo una statua di Abraham Lincoln! La statua dell'uomo che ha abolito la schiavitù. Basta questo per poter affermare che l'America è perduta, se Lincoln viene abbattuto, niente ha più gran senso da quelle parti.
Cancel culture.
No, ignoranza. Nessuna cultura. Si pensa a un uomo perfetto che semplicemente non esiste. Questa furia sarà il propellente della prossima crisi.
Le elezioni le ha vinte Biden, tutti parlano di una nuova America. Perché non credere alla possibilità inattesa di una ripresa?
Non sia sciocco, ha vinto il coronavirus, chiunque alla Casa Bianca avrebbe perso con quella tempesta perfetta che ho scatenato. Joe Biden avrà un compito immane, al di sopra delle sue possibilità, ci sarà solo un lampo, un'illusione, poi tornerà la realtà di cui le ho dato solo dei frammenti incandescenti. E naturalmente ha perso Trump, perché ha un altro compito, non meno importante.
Che compito?
Gli Stati Uniti hanno un destino, è scritto, si alternano stagioni di risveglio e letargo, di tepore e di glaciazione, ma ora è diverso. Lei si sta starà chiedendo cosa sia la diversità di quest'era, le dirò che bisognerà guardare come non mai all'interno dell'America, la storia si scrive nel suo cuore, tra le montagne rocciose e la pianura del Midwest, la Sun Belt al confine con il Messico e i grandi laghi sulla cintura della Rust Belt. Un'altra guerra di secessione è cominciata.
Anche questi sono temi che affiorano nella letteratura. Tra i tanti, ricordo un romanzo di Paul Auster, "Man in the Dark" che racconta una nuova secessione americana. Le Twin Towers non sono crollate, le elezioni del 2000 sfociano in una guerra interna. Distopia, certo, ma questa ossessione riemerge sempre nella fiction degli Stati Uniti.
Certo, ma lei ha visto cosa sono le due Americhe in rotta di collisione, due mondi che non si parlano. Sono fenomeni di lungo periodo, non è mio compito, saranno gli anni a venire a fare quel lavoro, ma anche questa - la secessione dell'America - non è più un'affascinante teoria, è una delle vie che può imboccare la crisi di cui il dottor Schweitzer parlava a Oxford nel 1922.
Lei continua a sfuggire alla sua opera macabra, il virus.
Non sfuggo affatto, la rivendico, era un mio compito, io porto la fiamma della storia, le sto solo aprendo lo scrigno di altri mondi che emergeranno, forse non oggi, neppure domani, ma può star certo che questo accadrà.
Dovrebbe pentirsi di tutto quello che ha fatto, è ancora in tempo.
No, è troppo tardi e poi non avrebbe alcun senso. Si concentri sull'America e la Cina. Il virus è solo un innesco, sono due mondi in rotta di collisione. Il Covid-19, come lo chiamate voi, poteva essere un'occasione per cooperare, non è successo, Xi Jinping ha tenuto coperto il suo regime opaco, l'America è in una dimensione di paranoia perché sa di aver già perso il primato e non ha una risposta da dare alle masse senza reddito per consumare quanto la società desiderante impone.
E torniamo al problema dell'anima.
Appunto, vedo che comincia a comprendere cosa conta davvero. So a già cosa sta pensando: che questa in fondo è la critica al materialismo, la solita ricetta del marxismo, ma guardi che da dove vengo io queste cose le abbiamo archiviate da tempo, siamo oltre i vostri schemi, lei legge Michail Bulgakov?
Sì, ho amato tanto Il Maestro e Margherita.
Lo rilegga. In quel gioco di incastri c'è un bel pezzo della vostra storia.
Woland, il diavolo, mi divertiva, sa che lei somiglia a quel personaggio?
Non dica eresie. - lontano, sui tetti, il miagolio di un gatto.
Rimasi senza parole leggendo il capitolo dell'incontro tra Gesù e Ponzio Pilato.
La rondine, quella è la chiave di tutto. Appare per tre volte, Pilato di fronte a Gesù è sommerso dall'inquietudine, la vede sa che è una manifestazione di qualcosa di immenso, che lo sovrasta:
In quel momento sotto il porticato entrò di slancio una rondine, descrisse un cerchio sotto la volta dorata, si abbassò, sfiorò con l’ala appuntita il volto di una statua di rame dentro una nicchia e scomparve dietro il capitello di una colonna. Forse le era venuta l’idea di farvi il suo nido.
Ancora, la rondine, riappare, è un presagio e un messaggio, la luce:
Le ali della rondine frullarono sopra la testa dell’egemone, l’uccello si slanciò verso la vasca della fontana e volò via. Il procuratore alzò lo sguardo verso il prigioniero e vide che vicino a lui una colonna di pulviscolo riluceva al sole.
Infine, la terza volta, sul balcone, quando la condanna di Gesù è decisa e Pilato, in preda alla rabbia e alla disperazione interiore, si scaglia contro Caifa:
– Silenzio! – gridò Pilato, e con uno sguardo furioso seguí la rondine che era di nuovo volata nel balcone. – Venite! – esclamò Pilato.
La rondine era il messaggero. Lei fa il cronista, segua la rondine.
Dove la trovo?
Sta per arrivare il 2021, sarà lui a farla volare. Ricordi le ali, appuntite.
***
Il 2020 svanisce nella notte, Giordano Bruno veglia sul sonno di Campo de' Fiori. Il libro è chiuso, l'inchiostro cola nel regno dell'immaginazione, il nuovo anno comincia con le ali nere sull'asfalto. La rondine è volata via. Sì, c'è mancato poco che non succedesse mai.
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I dati personali non sono soggetti a diffusione.
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Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
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Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.