31 Maggio

L'autarchia di Xi (e Joe) e la bella addormentata Europa

La pandemia ha sconvolto i paradigmi economici che sembravano consolidati. Spesa interna e autonomia della produzione stanno cambiando prima di tutto il mercato delle materie prime. L'ondata dell'inflazione in arrivo, la politica dell'Unione europea ancora in cerca d'autore

di Lorenzo Castellani

I cambiamenti economici di questi anni sono vorticosi. In Europa sono saltati tutti gli schemi della austerity e la banca centrale europea sta facendo di più di quanto anche gli economisti più eccentrici e non allineati avrebbero auspicato solo fino a qualche anno fa. Il cambiamento è di paradigma politico: per il cigno nero della pandemia e per la fine di un ciclo economico lo Stato ritorna nell’economia. Lo fa sotto forma di aiuti alle imprese, con azioni di protezione degli asset strategici, intervenendo direttamente nel capitale delle aziende considerate più importanti. E, naturalmente, attraverso l’innalzamento di barriere doganali. 

L’Europa è per noi il fenomeno più visibile, ma è verso Oriente che dobbiamo guardare per comprendere la portata del cambio di paradigma. Nel 2018, in mezzo alla guerra commerciale con Donald Trump, il presidente cinese Xi Jinping dichiarava: “L'unilateralismo e il protezionismo commerciale sono aumentati, costringendoci a percorrere la strada dell'autosufficienza". Si scrive autosufficienza e si legge "autarchia". La Cina ha scelto di alimentare il proprio enorme mercato interno a discapito delle esportazioni, di aumentare la propria potenza nazionale a svantaggio della liberalizzazione globale. La pandemia è stata l’occasione per varare un enorme piano di stimoli infrastrutturali e tecnologici a vantaggio del sistema cinese. Gli Stati Uniti di Biden hanno seguito Pechino spendendo quasi quattro volte l’Europa in termini di stimoli fiscali. Risultato? I prezzi delle materie prime, di cui i due imperi sono grandi estrattori e consumatori, sono oramai da mesi schizzati alle stelle. 

Joe Biden, presidente degli Stati Uniti. Ha presentato un piano di investimenti in infrastrutture per rilanciare l'economia americana (Foto Zuma).

Le esportazioni si riducono, i prezzi salgono. Ma chi pensa che tutto sia riconducibile alla politica muscolare di Trump, oggi proseguita da Joe Biden, verso la Cina sbaglia. Già nel 2015,...


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