27 Aprile
Le cineserie del premier e l'atterraggio del governo
Conte fa grandi proclami da Pechino, ma in Italia è lite quotidiana. Di Maio e Salvini si scontrano sulle Province. Allacciate le cinture, la situazione di Alitalia è di nuovo completamente incartata. A che punto è la nuova Via della Seta? Una mappa, molto Confucio e tre libri da leggere
Che succede? Stanno litigando sulle Province. Chi? Il governo, cribbio, che domande. La Lega le vuole rimettere in pista, i Cinque Stelle no. Furono abolite per scherzo, senza neppure un disegno per sostituirne in maniera efficace le competenze, il partito di Salvini - che ha radicamento sul territorio - pensa che servano, Di Maio risponde così: "Per me le Province si tagliano. Punto. Ogni poltronificio per noi deve essere abolito. Efficienza e snellimento, questi devono essere i fari. Questa è la linea del M5S. Chiedete alla Lega". Siamo al solito menù, il governo lavora a compartimenti stagni, ma così non si governa, senza una visione unitaria non può esserci un disegno coerente per il paese. Province, Regioni, Comuni, fanno parte di un sistema istituzionale, nel momento in cui si ripensa l'autonomia, ha senso rivedere tutto - anche le Regioni - non solo le Province, capire che cosa è necessario, che cosa è del tutto inutile, che cosa ci aiuta a essere un paese migliore. Intanto, la grana volante di Alitalia sta montando, vedrete che evoluzioni e che conto, è questione di giorni. Parole vane, è in corso il gioco del cerino e quello delle cineserie.
01
Noi, gli altri e il gioco del cerino
L'economia degli Stati Uniti vola con la produzione che nel primo trimestre segna un + 3.2 per cento, benzina sulla campagna di Trump le presidenziali del 2020; in Germania la Grosse Koalition ha presentato un piano per l'industria e l'energia da qui al 2030; in Francia la Renault sta cercando la fusione con i giapponesi di Nissan (che per ora dice no); Russia e Cina cercano un nuovo ordine mondiale, vogliono chiudere il Secolo Americano; tra un mese si vota per il Parlamento europeo e c'è in ballo il governo del mercato dei consumatori più ricco (e invecchiato)...
Che succede? Stanno litigando sulle Province. Chi? Il governo, cribbio, che domande. La Lega le vuole rimettere in pista, i Cinque Stelle no. Furono abolite per scherzo, senza neppure un disegno per sostituirne in maniera efficace le competenze, il partito di Salvini - che ha radicamento sul territorio - pensa che servano, Di Maio risponde così: "Per me le Province si tagliano. Punto. Ogni poltronificio per noi deve essere abolito. Efficienza e snellimento, questi devono essere i fari. Questa è la linea del M5S. Chiedete alla Lega". Siamo al solito menù, il governo lavora a compartimenti stagni, ma così non si governa, senza una visione unitaria non può esserci un disegno coerente per il paese. Province, Regioni, Comuni, fanno parte di un sistema istituzionale, nel momento in cui si ripensa l'autonomia, ha senso rivedere tutto - anche le Regioni - non solo le Province, capire che cosa è necessario, che cosa è del tutto inutile, che cosa ci aiuta a essere un paese migliore. Intanto, la grana volante di Alitalia sta montando, vedrete che evoluzioni e che conto, è questione di giorni. Parole vane, è in corso il gioco del cerino e quello delle cineserie.
01
Noi, gli altri e il gioco del cerino
L'economia degli Stati Uniti vola con la produzione che nel primo trimestre segna un + 3.2 per cento, benzina sulla campagna di Trump le presidenziali del 2020; in Germania la Grosse Koalition ha presentato un piano per l'industria e l'energia da qui al 2030; in Francia la Renault sta cercando la fusione con i giapponesi di Nissan (che per ora dice no); Russia e Cina cercano un nuovo ordine mondiale, vogliono chiudere il Secolo Americano; tra un mese si vota per il Parlamento europeo e c'è in ballo il governo del mercato dei consumatori più ricco (e invecchiato) del mondo; in Africa siamo a una riedizione delle rivoluzioni del 2011 con una guerra in Libia e i dittatori di Algeria e Sudan che sono stati detronizzati dopo un regno di 20 e 30 anni; siamo nel pieno di una transizione energetica che va dal petrolio al gas, ma il consumo di oro nero aumenterà per effetto della crescita dell'aviazione, dello shipping, dell'industria; la sfida per l'innovazione lascerà indietro chi non investe in ricerca; è partita una nuova corsa allo spazio, torniamo sulla Luna, ci prepariamo a sbarcare su Marte, è il dominio del cosmo. Questi sono solo alcuni dei temi centrali della contemporaneità, ma bastano a capire molte cose su di noi.
Di cosa si discute in Italia? Del caso Siri-Arata, dal 1992 nessuno ha riparato il cortocircuito tra giustizia e politica. E che cosa diventa titolo cubitale su alcuni giornali? Il divorzio via Instagram di Salvini e Di Maio, non si seguono più nell'atto del selfie permanente, i due fenomeni non potranno "cuoricinarsi" a vicenda. Cose grosse, si capisce. E l'opposizione? Ha scoperto che i Verdi tedeschi prendono voti, ha abbracciato la piccola Greta Thunberg e lanciato una campagna per salvare la Terra. "Vaste programme". Sarebbe auspicabile salvare prima il partito. Hanno lanciato Zingaretti sorridente sui manifesti a parlare di riduzione... del cobalto al posto dell'anidride carbonica, hanno confuso la formula, le maiuscole nella chimica contano. Il grande Ennio Flaiano avrebbe commentato: "La situazione è grave, ma non seria". Si recita lo stesso copione anche sul territorio, nelle regioni, nei comuni, nelle province (ora le riesumeranno), in quello che la politica partitante chiama "territorio". Un esempio: in Sardegna dopo 62 giorni la giunta regionale è ancora in alto mare, dunque niente può sorprenderci.
Nonostante il disincanto, il vostro cronista - come tutti voi - si chiede quale sia la parabola, il punto di caduta di questa storia. La cosa più probabile è che tutto resti sospeso a mezz'aria, la politica nella sua irrazionalità obbedisce a regole stringenti: il governo giallo-verde non ha un'alternativa né in Parlamento né fuori. Nonostante la prova disarmante della maggioranza, le liti a finestre aperte, i piatti che volano e le stoviglie che roteano come le lame rotanti di Goldrake, questa maggioranza ha ancora il largo consenso degli italiani. Perché? La psicologia del comportamento ci aiuta a dare la risposta: il governo gode ancora di una forte aspettativa da parte degli italiani. L'altro elemento di supporto arriva dall'analisi della mappa politica: i partiti all'opposizione non sono percepiti come un ricambio pronto all'uso, mancano di numeri e soprattutto di programma sintonizzato con lo spirito del tempo, il Signor Zeitgeist. L'elettore è molto più acuto nelle sue osservazioni di quanto immaginano alcuni cervelloni: il 4 marzo scorso voleva punire una legislatura di centrosinistra segnata da tre governi e molte occasioni sprecate, l'ha fatto. Ora è alla finestra, attende che la mela maturi e per la forza di gravità caschi per terra. Le leggi della fisica di Isaac Newton (poi sostituite da quelle di Albert Einstein) sono valide anche in politica. Rispetto a Newton, il genio di Einstein introdusse con la teoria della relatività un fattore determinante, la quarta dimensione dell'universo: il tempo. Ecco, la storia dell'alleanza tra Cinque Stelle e Lega è possibile comprenderla solo se alla lunghezza, larghezza e profondità dell'esecutivo aggiungiamo il fattore tempo. E l'agenda. Si vota per le elezioni europee, non c'è modo di far cascare il governo senza creare un ingorgo istituzionale, una crisi si può aprire subito dopo il voto per Strasburgo, certo, ma per fare cosa? Le Camere le scioglie Mattarella, i presidenti della Repubblica cercano sempre stabilità, non avventure. La politica è come il gioco degli scacchi, devi immaginare le mosse in anticipo. Le crisi al buio sono pericolose per tutti, soprattutto per chi le apre, dunque tra Di Maio e Salvini è in corso il gioco del cerino. E questo potrebbe restare acceso a lungo, passare da una mano all'altra, perché non c'è alcun format alternativo a questa coalizione. Hanno il potere di governare, ma sono costretti a stare insieme pur essendo diversi. Sono prigionieri liberi.
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Un esempio di improvvisazione? Alitalia. E parliamo di un settore che è in pieno boom, l'aviazione civile. Guadagnano tutti. Quasi.
02
Il crash landing di Alitalia
Atlantia s'è sfilata, il gruppo Toto smentisce l'interesse, i francesi di Air France se ne sono andati da un pezzo, gli americani di Delta sono sul chi vive. Alla fine chi comprerà Alitalia? Allo stato attuale... nessuno. Gli slot, l'unica cosa che davvero vale qualcosa, quando la compagnia fallisce vengono riassegnati. Dunque che convenienza c'è nell'acquistare una compagnia aerea che perde quasi due milioni di euro al giorno, ha un prestito da restituire allo Stato e per soprammercato dovrebbe avere come azionista di controllo il governo con un ministro alla cloche che si chiama Toninelli? Risposta: non c'è nessuna convenienza.
Un esempio di come non si devono gestire gli affari del governo? Arriva dalla cronaca, annuncio del ministro del Lavoro e dello Sviluppo, Luigi Di Maio, su Alitalia: "Stanno arrivando le offerte di altri privati, che andranno a comporre il 100 per cento della società". Lo ha detto su Facebook. "Stanno arrivando". Su Facebook. Come se si trattasse di una diligenza e un gioco sulla PlayStation. Parliamo di una società in rosso fisso che al contribuente italiano è già costata oltre 7 miliardi di euro, un'azienda che dopo esser stata depurata dalle partite negative finite nella bad company, continua a perdere carrettate di soldi, il buco del 2018 dovrebbe essere di circa 500 milioni di euro. Un sistema che tra lavori diretti e indiretti coinvolge 20 mila persone. Tutti i governi si fissano sul mito della "compagnia di bandiera". L'America ne ha forse una? No. Devi avere una o più compagnie che volano bene e oltre a bruciare il carburante non bruciano anche gli incassi. Altrimenti si finisce come sempre, al tribunale fallimentare, l'hangar fisso di Alitalia. Chi paga? È una storia che abbiamo già raccontato, paga sempre la stessa persona, il contribuente.
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La partita del rating nel frattempo si è spostata più in là nell'orizzonte degli eventi, il buco nero. Resta un elemento radioattivo dello scenario. Le agenzie di valutazione prendono tempo, si cerca di non innescare una crisi finanziaria, in Borsa è ancora Toro, siamo di nuovo ai livelli record degli indici di Wall Street, è Bonanza, in Europa la Germania sta cercando di limitare i danni, ma il governo di Roma dovrà dare segnali di vita molto presto.
03
La partita del rating d'Italia si gioca in autunno
Standard & Poor's conferma il giudizio a BBB e l'outloook negativo. Le agenzie di valutazione attendono la prossima manovra e i primi dati sulla crescita del secondo semestre dell'anno. S&P sulla politica economica del governo: "Controproducente, ha avuto un ruolo nel provocare la recessione"
Anche Standard & Poor's ha deciso di attendere. L'agenzia di rating americana ha confermato il rating di lungo termine sul debito italiano a BBB. L'outlook resta negativo. Il giudizio è lo stesso preso a ottobre e segue la scia di Fitch che aveva graziato l'Italia mantenendo il suo rating a BBB, due gradini sopra il junk, livello entro il quale scatterebbero una serie di pesanti limitazioni all'acquisto di titoli di Stato dell'Italia da parte dei fondi di investimento. Ecco la curva del rating dell'Italia dal 2010 a oggi:
S&P ha preferito attendere gli eventi - come fatto da Moody's lo scorso 15 marzo - le elezioni europee e la manovra economica d'autunno. Continua a leggere l'articolo su List.
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Comunque possiamo dormire sonni tranquilli, il premier dalla Cina ha detto che "la prossima volta faremo meglio". Fa il paio con la frase che disse all'inizio del 2019: "Sarà un anno bellissimo". Chi gli scrive le battute?
04
Il rap cinese del Conte
Giuseppe Conte e Xi Jinping a Pechino (Foto Ansa).Conte parla con Putin
Conte Signor Xi
Conte di qua e di là
Conte sopra e sotto
Conte a destra e a sinistra
Conte fa la pace
Conte non fa la guerra
Conte non sta con Haftar
Conte non sta con Sarraj
Conte non sta con Maduro
Conte non sta con Gaidó
Conte dice all'Onu
Conte dice a Guterres
Conte è populista
Conte è riformista
Conte è liberale
Conte non è protezionista!
Conte d'Oriente
Conte d'Occidente
Conte un accidente
Conte Never Trump
Conte fa l'americano
Conte sulla seta
Conte sul velluto
Conte è Zelig
Conte funiculì funiculà.
Per chi non lo avesse ancora capito, Conte è in Cina e gli sceneggiatori di Palazzo Chigi gli fanno dire tutto e il contrario di tutto. Lui, Conte, in un mercato che non è un mercato ma un mandarinato, dice no al protezionismo con il petto in fuori, si specchia nel suo ciuffo impomatato, e lo fa in casa del Signor Xi che qualche anno fa andò a beccarsi gli applausi dell'Homo Davos, il popolo delle nevi eleganti, che allora sognava di sbarazzarsi di Trump. È andata come sappiamo. Fa sorridere vedere Conte ergersi in casa dei cinesi a paladino del commercio senza barriere e poi dimenticare che l'Unione europea ha un problema con l'acciaio cinese, le merci cinesi, la contraffazione cinese, la sistematica violazione dei brevetti, dei marchi, del segreto industriale da parte dei cinesi, il dumping cinese, il lavoro cinese senza un solo diritto. Viene il sospetto che Conte reciti a soggetto a seconda della platea che incontra. Non è una polita estera, ma è un serial a puntate: americano con Trump, cinese con Xi, francese con Macron, brussellese con Bruxelles, Venezuelano flip flop, né con Sarraj né con Haftar (ultimo slogan di politica estera per la Libia), onusiano con l'Onu, venusiano se capita, marziano sempre. Conte è a Pechino, ora lo sappiamo. Unico leader del G7 al forum sulla Belt and Road. In pochi si chiedono come mai il nostro premier sia l'unico, in molti se ne vantano. Nella gabbia con la tigre, che spettacolo. Sipario, applausi.
05
A che punto è la nuova Via della Seta?
Questa è la mappa delle opere esistenti e di quelle pianificate dalla Cina nell'iniziativa Belt and Road, il grafico è del Mercator Institute for China Studies (Merics):
Basta dare un'occhiata alla mappa (e parliamo solo delle vie di comunicazione e logistica, non di tutti i progetti nei vari settori strategici) per capire che il disegno della Cina di Xi Jinping è globale e di lungo termine. È una visione da grande potenza che non è ancora dominatrice ma ha lanciato la sua sfida al gigante americano. Dopo la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti usarono la forza del loro esercito - e soprattutto della Marina - combinata con il Marshall Plan per l'Europa per controllare la stabilità, mettere al sicuro le alleanze, aprire nuove rotte industriali e commerciali. Crollato il Muro di Berlino, defunto il patto di Jalta, voltato secolo e millennio la Cina "vede" la fine del Secolo Americano e l'inizio di un'era di espansione dell'Impero Celeste, per farlo, ha bisogno di un piano di lungo periodo e uno strumento per penetrare nel cuore dell'Occidente. Lo strumento ha bisogno di un pensiero e questo non è come qualcuno pensa "il comunismo" (che non esiste come tale, è totalitarismo politico tout court) ma del solido, pragmatico culto umanistico del confucianesimo. Che cosa è? Perfetta definizione dell'enciclopedia Treccani: "Il confucianesimo si rivolge soprattutto alla formazione dell'individuo. Per Confucio gli uomini possono dividersi in quattro classi: chi ha scienza e virtù per natura, chi le acquisisce con lo studio e la diligenza, chi pur essendo incapace si sforza di acquisirle, e infine chi neppure tende a migliorare. Alla prima classe appartengono i santi, alla seconda gli uomini superiori, cioè i dirigenti e i principi che guidano le masse; ogni attenzione deve quindi essere dedicata alla loro formazione, poiché le doti morali del principe si riflettono sul popolo. Il governo dello Stato è possibile solo a chi abbia prima saputo governare la propria famiglia, e per riuscire ad amministrare la propria famiglia si deve prima riuscire a perfezionare sé stessi". C'è un ordine, una regola, un disposizione della società. Per capire la Cina bisogna premere il tasto reset della Guerra Fredda, ricordare la mano di ferro e sangue di Mao, poi tornare indietro nei secoli e scoprire piano piano la sua storia e tradizione. Per sapere, per capire, tra le tante cose da leggere, vi segnaliamo tre libri per non vedere più Carletto Marx che si liscia la barba passeggiando nella Città Proibita.
Un libro di storia, uno di geopolitica e uno di politica con una particolare attenzione al sottotesto umanistico:
Il libro di Samarani guida nella storia politica della Cina piena di rivoluzioni e tagli netti; quello di Kaplan è importante per avere uno scenario geopolitico completo dove il capitolo dedicato alla mappa cinese è fondamentale, il volume di Scarpari è più che mai necessario per capire qual è lo schema di gioco della potenza cinese, il suo ordinamento filosofico e politico.
Per il resto, bisogna viaggiare, vedere, raccontare. Come ha fatto il socio spagnolo di List, andiamo a passeggio nell'Impero Celeste.
06
Mister Tang, i treni e i piedi d'argilla. Un viaggio in Cina
Visioni dell'Asia / Cina. I segreti di un paese che si svela tappa dopo tappa attraverso il racconto prima patriottico e poi intimo di una guida. La crescita tumultuosa, lo Stato immanente, la storia che passa dall'alta velocità al lentissimo. Speranze, illusioni e delusioni di un gigante fragile. Maite Carpio racconta l'Impero Celeste. Prima puntata.
di Maite Carpio da Pechino
La Cina è un paese difficile da capire, ma quando ti capita di imbatterti con una guida di nome Mister Tang che si fa chiamare Pietro - “perché è più facile per tutti!" - te ne accorgi subito che gli astri (in Cina gli dèi sono svalutati da un bel pò) hanno deciso di essere benevoli con te e non ti rimane altro che aprire bene le orecchie nel tentativo inutile di comprendere qualcosa.
Mister Tang è un uomo molto educato e preciso, nato in un paesino del sud vicino a Shanghai, magro come i cinesi d'altri tempi e di una età indefinibile. Appare molto timido, ma presto scopriremo che il suo riserbo fa parte di una sana e consigliabile strategia di precauzione nel confronto con lo straniero. Si dimostrerà invece un portatore bizzarro di informazioni preziose nell’avventura di scoprire le contraddizioni di questo insolito paese. Continua a leggere l'articolo su List.
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Cose controvento? Un'intervista di Warren Buffet sul Financial Times. Lui, il Re Mida della Borsa, ha detto che investirà in Inghilterra e della Brexit se ne infischia.
07
La Brexit? Buffett investirà nel Regno Unito
Tra le cose controcorrente della giornata l'intervista del FT a Warren Buffett è tutta da delibare. "Sono pronto a comprare qualcosa nel Regno Unito domani", dice Buffett, che a 88 anni ha la freschezza di un ragazzo pronto a lanciarsi nella sua avventura nel mondo.
Ora prendete le tonnellate di inchiostro in tinta Armageddon versate sulla Brexit e mettetele a confronto con quello che dice Buffett. Il "saggio di Omaha" con la sua società di partecipazioni, Berkshire Hathaway, ha sempre puntato quasi tutte le sue carte sull'America e decenni di profitti lo hanno trasformato in una leggenda per qualsiasi giocatore in Borsa. Fino al 2010 ha sempre fatto meglio del mercato, da quel momento ha rallentato, ma Buffett resta quello da seguire come minimo per non finire fuoristrada. Il terzo uomo più ricco del mondo (86 miliardi di dollari di patrimonio personale) ora ha deciso di mettere più risorse nello shopping all'estero e l'isola d'Inghilterra gli sembra il porto naturale dove approdare. Ha già in portafoglio le azioni di Tesco, uno dei giganti inglesi della grande distribuzione e nonostante l'investimento non sia andato per niente bene, ha ancora tutta l'intenzione di riprovarci, Brexit o no. E parliamo di un tipo che è guidato da due regole: Prima regola, non perdere soldi. Seconda regola, non dimenticare la prima regola. Dunque prudenza e "non promettere mai troppo". Investimenti di lungo periodo e un obiettivo: fare meglio dell'indice S&P 500, quello delle grandi imprese di Wall Street. Sembra facile, ma tra boom e sboom perdere soldi è questione di uno sfarfallìo di luce. Se ne ha perso Buffett, figuratevi gli altri.
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Come chiudiamo questo numero di List? Più tardi Maite Carpio farà il quadro della vigilia del voto in Spagna, qui per ora ammiriamo un altro giovanotto, Clint Eastwood, compirà 89 anni il 31 maggio e sta lavorando a un altro film.
08
La magia di Clint Eastwood
Un grande attore e un immenso regista. Negli ultimi giorni il titolare ha (ri)visto "Gran Torino" e "Mystic River" (li trovate su Netflix) e l'insonnia si è trasformata in una speculazione sul nostro essere nel mondo, sulla vita, le sue dannate complicazioni, le meraviglie che riserva, il sacrificio, il bello e il brutto delle tre streghe di Shakespeare, l'amore e l'amicizia, il delitto senza onore e il sacrificio dell'eroe.
Eastwood sta lavorando un nuovo film, "The Ballad of Richard Jewell", è la storia di una guardia giurata che scoprì la bomba nello stadio olimpico di Atlanta del 1996. Fu eroe. E vittima. La linfa della storia è in questo articolo che fu pubblicato su Vanity Fair, qui Jewell racconta per la prima volta il suo incubo. Come in "Mystic River", anche in questa storia compare l'errore e l'orrore, il sopruso, l'abuso, l'ingiustizia. Jewell fu sospettato di aver piazzato lui l'esplosivo, fu inquisito, passò attraverso l'inferno del processo mediatico, la distruzione della sua vita. Era innocente. Non c'è mai un lieto fine in queste storie. Ma qui c'è qualcosa che è grande ed è fonte di salvezza ogni volta che la sentiamo vibrare, l'arte del racconto. Buona serata.
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3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.