5 Ottobre
Le prove del Generale Inverno
Gli indici Pmi dei servizi e della manifattura indicano l'arrivo della recessione. Riparte la fornitura di gas russo per l'Italia. L'Opec+ verso un maxi-taglio della produzione di petrolio (un problema in più per Biden che va male nei sondaggi). Come si fa il governo? In corso la riunione dell'esecutivo di Fratelli d'Italia. In Corea piovono missili. Xi Jinping, il mandato a vita di un principe che non brilla più
Che succede? Viviamo tempi interessanti (forse troppo), in cui succede di tutto e spesso si discute di niente. In tempi biblici - che dimostrano come le nostre istituzioni debbano essere riformate - arriverà il governo di Giorgia Meloni, in tempi rapidi sta arrivano il Generale Inverno. Prima ci sarà un flash estivo, con temperature alte in arrivo, quella che dalla mia base chiamano "ottobrata romana", al Sud ci saranno temperature oltre i 30 gradi. Non mi sono trasformato nel colonnello Edmondo Bernacca (un sorriso che ti spalancava i misteri del meteo), semplicemente il clima in tutta questa storia ha un valore strategico. Un inverno mite, ci aiuterà a affrontare lo shock energetico, un inverno rigido sarà un problema in più. Per il momento, soffia il vento gelido della recessione.
01
Soffia il vento della recessione
I segnali del rallentamento dell'economia fioccano (alla fine nevica sempre, dipende dalla quota in cui abita il tuo immaginario) tutti i giorni con i dati economici, stamattina è arrivata un'altra frenata con la diffusione degli indici di S&P Global Pmi: l'indice destagionalizzato dell'attività terziaria in Italia è sceso a settembre al di sotto della soglia di non cambiamento di 50, posizionandosi su 48,8, in calo rispetto a 50,5 di agosto. É la seconda contrazione della produzione terziaria negli ultimi tre mesi, concludendo con la prestazione trimestrale più debole dall'inizio del 2021. Il dato è anche inferiore alle attese che scommettevano su 49,1.
Nell'Eurozona non va meglio. Secondo S&P “la fiducia economica dell'eurozona ha toccato il livello più basso dall'inizio della pandemia da Covid-19, con timori di recessione sempre maggiori, preoccupazioni legate al prolungato periodo di alta inflazione e la prospettiva di ulteriori incrementi dei costi energetici. Le aspettative si sono rivelate particolarmente negative tra le aziende manifatturiere, che hanno tutte espresso previsioni pessimistiche per...
Che succede? Viviamo tempi interessanti (forse troppo), in cui succede di tutto e spesso si discute di niente. In tempi biblici - che dimostrano come le nostre istituzioni debbano essere riformate - arriverà il governo di Giorgia Meloni, in tempi rapidi sta arrivano il Generale Inverno. Prima ci sarà un flash estivo, con temperature alte in arrivo, quella che dalla mia base chiamano "ottobrata romana", al Sud ci saranno temperature oltre i 30 gradi. Non mi sono trasformato nel colonnello Edmondo Bernacca (un sorriso che ti spalancava i misteri del meteo), semplicemente il clima in tutta questa storia ha un valore strategico. Un inverno mite, ci aiuterà a affrontare lo shock energetico, un inverno rigido sarà un problema in più. Per il momento, soffia il vento gelido della recessione.
01
Soffia il vento della recessione
I segnali del rallentamento dell'economia fioccano (alla fine nevica sempre, dipende dalla quota in cui abita il tuo immaginario) tutti i giorni con i dati economici, stamattina è arrivata un'altra frenata con la diffusione degli indici di S&P Global Pmi: l'indice destagionalizzato dell'attività terziaria in Italia è sceso a settembre al di sotto della soglia di non cambiamento di 50, posizionandosi su 48,8, in calo rispetto a 50,5 di agosto. É la seconda contrazione della produzione terziaria negli ultimi tre mesi, concludendo con la prestazione trimestrale più debole dall'inizio del 2021. Il dato è anche inferiore alle attese che scommettevano su 49,1.
Nell'Eurozona non va meglio. Secondo S&P “la fiducia economica dell'eurozona ha toccato il livello più basso dall'inizio della pandemia da Covid-19, con timori di recessione sempre maggiori, preoccupazioni legate al prolungato periodo di alta inflazione e la prospettiva di ulteriori incrementi dei costi energetici. Le aspettative si sono rivelate particolarmente negative tra le aziende manifatturiere, che hanno tutte espresso previsioni pessimistiche per i prossimi 12 mesi".
Scenario dell'Eurozona, commento di S&P: "A settembre, l‘attività economica del settore privato dell’eurozona è scesa al tasso maggiore da gennaio 2021, estendendo a tre mesi consecutivi la sequenza di declino. Sia la produzione del manifatturiero che quella del terziario sono diminuite ad un ritmo più veloce a causa della forte inflazione, dell’impennata dei costi energetici, delle crescenti incertezze economiche e dell’indebolimento della domanda che hanno aumentato i valori di contrazione dell’eurozona. I nuovi ordini totali hanno indicato la maggiore diminuzione in quasi due anni, e le esportazioni hanno mostrato un calo considerevole. La crescita occupazionale di settembre ha continuato a rallentare, rispecchiando il mancato arrivo di nuovi ordini e il forte calo del livello delle commesse inevase. Per la prima volta da marzo, la pressione dei costi si è intensificata, rispecchiando soprattutto il forte incremento dei costi energetici e l’aumento dei salari. Sono aumentate le preoccupazioni sulle prospettive economiche, con la fiducia sprofondata ai minimi dai tempi della prima ondata pandemica da Covid-19 del 2020. L’Indice destagionalizzato S&P Global PMI della Produzione Composita dell’Eurozona di settembre si è posizionato su un valore inferiore alla soglia di non cambiamento di 50.0 per il terzo mese consecutivo, segnalando un forte ribasso dell’attività economica nel settore privato dell’eurozona. Con 48.1, l’indice è sceso rispetto a 48.9 di agosto ed ha indicato il calo più rapido della produzione da gennaio 2021".
Come hanno reagito le Borse europee? Male:
Brrrr. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
02
Come si fa il governo. Il vertice di Fratelli d'Italia
Giorgia Meloni stamattina è arrivata nella sede di Fratelli d'Italia, in via della Scrofa, dove è in corso la riunione dell'esecutivo del partito. Alla domanda dei cronisti "sta leggendo la lista dei ministri?", Meloni ha risposto così: "No, gli sms". "Anche quelli di Salvini?', "Sì", ha risposto.
L'arrivo di Giorgia Meloni stamattina nella sede di Fratelli d'Italia, in Via della Scrofa (Foto Ansa).Ha vinto le elezioni, darà lei le carte del governo, dovrà presentare al Presidente Sergio Mattarella una lista di ministri adeguata alle aspettative del Capo dello Stato. Ricordo il procedimento di nomina secondo l'articolo 92 della Costituzione, formula semplice e chiara: "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri". La nomina è del Presidente, il premier incaricato propone. Ecco perché al Quirinale bisogna arrivare con una lista dei ministri che non alimenti dubbi istituzionali, vanno pesate con attenzione le biografie di ogni candidato alla guida dei dicasteri, i precedenti incarichi (e come sono stati svolti). Per andare al sodo: Salvini al Viminale? Complicato. Perché? Abbiamo visto l'altro ieri come si fa un governo, ci torno con un'intervista (ben condotta come sempre da Federico Ferraù) che ho dato agli amici del Sussidiario:
Salvini e Meloni parlano di “collaborazione e unità di intenti”, ma qualcun altro titola il “ricatto di Salvini” citando l’ipotesi di appoggio esterno. Come stanno le cose?
Non credo affatto all’appoggio esterno e non credo neppure a un’ipotesi di rottura. Dobbiamo dare credito al comunicato congiunto. Poi, che vi sia il problema della composizione del governo è assolutamente normale.
Resta il tema della collocazione di Salvini nell’esecutivo.
Salvini ha dichiarato a lungo di volere gli Interni, ma a mio avviso il problema non si pone più: punterà su altro. La Meloni vuole al Viminale un profilo istituzionale, non un segretario di partito, e mi pare un orientamento condivisibile. Lo dicevo anche nel 2018, prima che Salvini andasse agli Interni.
La Stampa ha scritto che su Salvini al Viminale c’è il veto del Colle. Insomma, vedi alla voce “caso Savona”.
Il presidente della Repubblica esercita il suo potere di nomina come previsto dall’art. 92 della Costituzione. Né più né meno. È una sua prerogativa.
Restiamo agli Interni. Meglio un prefetto?
Va bene anche un politico, ma non un capo di partito. Basta riandare alla storia della Repubblica: Parri, De Gasperi, Scelba, Fanfani, Andreotti, Tambroni, Rumor, Taviani, Cossiga, Rognoni, Fanfani, Gava, Scotti, Mancino… al Viminale non c’è mai stato un solo segretario Dc. Ha funzioni delicatissime, serve un grande equilibrio, tatto istituzionale, visione e capacità decisionali di prim’ordine. E poi la storia insegna che concentrare troppo potere può smentire perfino il detto andreottiano che “il potere logora chi non ce l’ha”.
A chi pensa?
Quando Fanfani cumulò le cariche di guida del partito, presidente del Consiglio e l’interim del ministero degli Esteri, la Balena Bianca ne fece un sol boccone, il suo governo cadde e dovette lasciare anche la segreteria.
A chi tocca un dicastero così delicato?
Toccherebbe a chi ha vinto le elezioni, al partito più importante. Proprio come è stato per tutti quei ministri Dc.
Un altro problema è quello della presenza dei tecnici. Tajani: “Tecnici al governo, perché no?”
Tutti i governi di qualsiasi espressione politica hanno dei tecnici nella loro compagine. Ciò non esclude che possano, o meglio, debbano avere una sensibilità politica.
Si riferisce all’Economia?
Panetta sarebbe l’ideale: alto profilo tecnico e savoir faire politico. Vorrebbe guidare Bankitalia, dicono, non so se ci ripenserà. Sia chiaro, esistono anche altri ottimi candidati. Perfino Franco, che lo ha escluso.
Ma quale sarà il ruolo chiave all’interno dell’esecutivo, eccezion fatta per la premier?
Il sottosegretario – o la sottosegretaria – alla presidenza del Consiglio. È il baricentro di tutti i dossier. Penso che non debba essere un tecnico, un giurista, per capirci, ma un fine politico, che dichiara il meno possibile (zero) e se ne sta chiuso a Palazzo Chigi. Una figura tutta “casa e bottega”, che deve governare e lo deve fare con il massimo della fiducia da parte del premier, che sarà impegnato a fondo nella politica estera: Consigli europei, G7, G20, Nato e forum di cooperazione globale. Cioè la vera politica della contemporaneità.
Non sarà facile individuare questa figura. Perché un politico?
Non escludo una soluzione più “tecnica”, ma dovrebbe essere un politico perché il suo ruolo è (anche) quello dell’anello di congiunzione tra Parlamento e Governo. Non saprei dire chi può andarci, è una pedina che va a dama quando si ha un quadro completo dell’esecutivo. Penso che Meloni lo sceglierà tra i suoi più stretti collaboratori. Il nome è ancora ignoto, ma è chiaro cosa dovrà fare.
Si è parlato di un possibile spacchettamento del dicastero di via XX Settembre. Che ne pensa?
Tassazione e spesa, occorre prudenza. Separare significa rischiare un potenziale disaccordo tra Bilancio e Finanze, quando invece occorre fare l’opposto, evitare il più possibile la presenza di elementi conflittuali all’interno del Governo. Chi ha le entrate controlla anche le uscite. Mi pare che il problema in realtà sia quello di non cedere per inerzia ad altri soggetti – si pensi al ruolo che svolge l’Agenzia delle entrate – un potere normativo che di fatto sostituisce o vanifica quello del Governo e del Parlamento.
Intanto i vicepremier sembrano archiviati.
È un bene. Con Craxi al governo non poteva esserci il vice di Craxi, perché solo Craxi può fare Craxi, mi spiego? Il comando è uno, se il potere del premier viene anche solo virtualmente “diviso”, si stempera e diventa inefficace. Governa Meloni, questo è un elemento di chiarezza e deve restare tale.
Esiste una “rete di protezione” creata da Draghi per la Meloni? Sicuramente i due non si osteggiano. Oltretutto Chigi ha smentito Repubblica su un patto Draghi-Meloni. Ma è stato Draghi a dire “starà ai patti”.
Spesso i cronisti forzano – e spesso azzeccano la storia. Ma in questo caso no, non c’è una rete di protezione di Draghi per il prossimo governo Meloni, semmai questa rete è per il Paese. Draghi ha contenuto il deficit, ha fatto da scudo al debito italiano, è riuscito a non fare scostamenti e a liberare perfino 20 miliardi extra (10 nel 2022 e 10 nel 2023, ndr). Si chiama interesse nazionale, è per tutti.
Ma una riduzione del deficit in tempo di crisi alla fine porta ad aumentare sia la recessione che il deficit.
Non penso che ci sarà un ritorno all’austerità, né ora né dopo. Stare attenti al debito per l’Italia è necessario, sono 2.700 miliardi che ci mettono in prima fila tra le economie avanzate con più debito. Il problema è che ogni politica espansiva si scontra con l’inflazione, e combattere l’inflazione è l’obiettivo principale di Fed e Bce.
Il fatto è che la Fed combatte un’inflazione diversa dalla nostra. E può farlo sostenendo l’economia reale, a differenza della Bce.
Vero. Il rialzo dei tassi frena sempre l’economia e sono arrivati tutti in ritardo. Janet Yellen, segretaria del Tesoro, ex presidente della Fed, ha ammesso di non aver compreso cosa stava accadendo. La Bce è partita tentennando, Lagarde parlava di inflazione temporanea, ha completamente sbagliato scenario. E alla fine ha chiesto scusa. Troppo spesso gli economisti non eccellono nell’analisi geopolitica, diciamo pure nella lettura della storia. Avremmo bisogno di un Keynes, che oltre ad essere economista aveva una vastissima cultura. Ma di Keynes non ne abbiamo, mi pare.
Torniamo al Governo. Lega e Forza Italia, quindi, avranno un ruolo marginale?
Non userei la parola marginale: nei governi di coalizione non esistono ruoli marginali, i partiti sono tutti importanti, anche quelli più piccoli. Se ne sottovaluti il peso specifico, fallisci la missione. La Lega ha perso le elezioni, ma le ha anche vinte, perché come FI ha fatto vincere la coalizione. Parlerei di ruoli: a ognuno il suo.
Salvini ha quasi cento parlamentari.
Dipende dal fatto che Meloni ha siglato un patto molto generoso con gli alleati, che oggi hanno ottenuto più parlamentari della loro consistenza elettorale. Salvini e Berlusconi lo sanno benissimo, per questo FdI avrà i ministeri principali.
A proposito di Berlusconi: che ruolo politico avrà? Sarà il garante della linea europeista del governo?
Gli “ismi” non mi piacciono, né pro Europa né contro. FI ha sempre avuto un ruolo importante a Bruxelles, ma i buoni rapporti con l’Europa li garantirà Meloni. Solo lei può farlo. Berlusconi è chiamato ad interpretare al meglio il ruolo centrista di Forza Italia.
È prematuro parlarne, ma il nuovo governo FdI-Lega-FI ha tutti i requisiti per funzionare?
Può potenzialmente durare tutta la legislatura oppure cadere dopo sei mesi. Sono decisivi i primi cento giorni, e prima dei cento giorni è cruciale la formazione della squadra. Partire bene è importante, aumenta la stabilità, è un fattore costruttore di fiducia. Il governo andrà avanti se esprimerà una visione lungimirante e un chiaro programma politico. Aggiungo un elemento trascurato da tutti, ma fondamentale nello scenario contemporaneo.
Quale?
La comunicazione. Un governo che racconta in maniera disunita quello che fa rischia di scomporsi molto presto, la confusione è sempre dietro l’angolo e si tende a sottovalutare che il “rumore” ministeriale è spesso un elemento di disturbo. Il premier parla agli italiani, i ministri lo devono accompagnare senza sovrapporsi. La comunicazione di Palazzo Chigi deve essere ben orchestrata, senza solisti che interpretano un altro spartito. È un altro ruolo chiave nell’esecutivo. Questa comunicazione ha tre direttrici: il cittadino, il sistema dei media italiani e la comunità internazionale che legge il Paese attraverso quello che raccontano i grandi news network internazionali.
Si sta affacciando il problema dei problemi: la gravità, finora taciuta, della situazione economica, con rincari stellari del prezzo dell’energia, aziende che chiudono e disoccupati in aumento. Cosa farà la Meloni?
Dovrà mettere mano al bilancio, come ha fatto Draghi fino ad oggi. Ma nessun intervento tampone sarà risolutivo. Serve un fondo di sostegno europeo: l’Europa non può sovvenzionare la trasformazione energetica senza aiutare i cittadini subito.
Davvero non dobbiamo avere dubbi sulla disponibilità di Bruxelles?
Secondo me sarà la realtà a imporre uno strumento sovranazionale condiviso. I dati Arera sono tremendi: +59% di aumento dal 1° ottobre. La situazione diventerà insostenibile, non vedo altre strade ad un aiuto europeo, la parola “solidarietà” che diventa tangibile nelle politiche dell’Unione. Si parla di sovranismo, spesso a sproposito, e non si vedono i fatti che avanzano: la Germania che vara uno scudo da 200 miliardi per calmierare i prezzi dell’energia fa bene ai tedeschi, non ci sono dubbi, mi chiedo se sia questa la via da seguire, le corse solitarie senza un coordinamento finiscono per indebolire l’Unione.
Meloni ha chiesto “compattezza” ai partiti sul caro energia.
Ha fatto bene. Draghi ha invocato un’Europa “solidale” e – leggo la dichiarazione del premier – “non possiamo dividerci a seconda dello spazio nei nostri bilanci nazionali”. Le linee di frattura sono evidenti, senza coordinamento europeo alla fine ci sarà chi sfrutta il suo spazio fiscale – e la Germania lo ha – per innescare una divergenza economica e politica profonda in un’Europa che rischia di restare incastrata nella sfida tra gli Stati Uniti e la Cina, capofila di quel “resto del mondo” che insegue l’egemonia e un nuovo ordine globale. Siamo in una fase dove corre l’alta tensione, chi sbaglia viene fulminato.
Chi si intesta il ruolo di primo partito di opposizione? M5s o Pd?
L’opposizione vera la farà il Movimento 5 Stelle, perché non è mai cambiato: è un partito anti-sistema, tanto che non appena va al governo perde voti. E i voti che prende, li incamera promettendo un Paese sussidiato con i soldi pubblici. Non è quello che serve all’Italia.
Il rapporto con il Partito democratico?
Secondo me i 5 Stelle, per il motivo che ho detto, non sono coalizzabili.
Bisogna dirlo al Pd.
A volte gli istinti suicidi sono difficili da contenere.
***
Come andrà a finire? Non lo sappiamo, le previsioni sono fatte per essere regolarmente smentite. L'ideale deve incontrare il reale, la necessità deve incrociare il virtuoso, la squadra trovare l'armonia, la politica il compromesso. In sintesi: lo scopriremo solo vivendo (e Battisti è per sempre).
03
Riparte la fornitura di gas russo all'Italia
Un dettaglio degli impianti di Nord Stream 1 a Lubmin, in Germania (Foto Epa).Gazprom ha annunciato la "ripresa delle forniture all'Italia attraverso l'Austria". Il gigante russo dell'energia ha comunicato che è stata "trovata una soluzione con gli acquirenti italiani dopo le modifiche normative di Vienna". Eni ha confermato la ripresa del flusso. Il gas al mercato del Ttf di Amsterdam è in calo a quota 161 euro per megawattora. Oggi a Bruxelles ci sarà una riunione informale in videoconferenza tra i membri del collegio dei commissari Ue per discutere il dossier energia sul quale regna il disaccordo totale tra gli Stati, l'unica cosa seria da fare, quella di istituire un fondo d'emergenza per fronteggiare lo shock energetico, non trova d'accordo la Germania (che nel frattempo ha varato il suo piano da 200 miliardi) e i suoi alleati dell'austerità fuori dalla storia.
04
Joe ha un problema con l'Opec+ (e gli americani)
Il presidente americano Joe Biden con la moglie Jill (Foto Epa).La notizia del giorno arriverà dall'Opec+ che si prepara a un maxi-taglio della produzione, i paesi del cartello stanno valutando una riduzione fino a 2 milioni di barili. Secondo la Cnn l'amministrazione di Joe Biden avrebbe lanciato una campagna di pressione nel tentativo disperato di dissuadere gli alleati mediorientali dal tagliare drasticamente la produzione di petrolio. Un taglio aumenterà i prezzi e per Biden è un problema perché la decisione di Opec+ potrebbe innescare una nuova corsa del prezzo della benzina negli Stati Uniti a cinque settimane (si vota l'8 novembre) dalle elezioni di medio-termine. Numero di cui pochi si preoccupano, ma da tenere in mente per il futuro: il debito nazionale americano ha superato per la prima volta i 31 mila miliardi di dollari. A proposito, come vanno i sondaggi di Biden?
Secondo l'ultimo sondaggio Reuters/Ipsos solo il 40% degli americani apprezza il lavoro della Casa Bianca, un punto in meno della settimana scorsa. Il gradimento di Biden è vicino al punto più basso della sua popolarità, toccato nel maggio-giugno scorso con appena il 36% degli americani soddisfatti. I Democratici rischiano di perdere il controllo di entrambe le camere del Congresso.
05
Il gas, il treno atomico e il Generale Inverno
L'Europa ha sbandierato il decoupling, il disaccoppiamento della Russia come cosa fatta, ma il gas alla fine lo hanno in pochi, chi lo produce e chi ha accumulato riserve (che poi vanno periodicamente ricostituite) e l'Italia è tra i paesi che l'hanno fatto meglio. Esporteremo il gas in eccesso (dipende da molti fattori, ma ora sta accadendo) ad altri paesi che non sono attrezzati per fare scorte, rigassificare, mentre la guerra si sta avvitando in una spirale radioattiva. L'altro ieri il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha cercato di allentare le tensioni (non troppo) dopo le parole del ceceno Kadyrov sull'uso di un'arma nucleare tattica in Ucraina (traduzione: una bomba atomica più piccola) e dunque Mosca non andrà fuori dai binari della sua dottrina, il problema è che la dottrina di Mosca prevede l'uso dell'arma nucleare se il suolo nazionale è attaccato e dopo il referendum i territori annessi in Ucraina sono considerati spazio sovrano della Russia.
Il cortocircuito è dietro l'angolo, siamo in una dimensione schizofrenica: da un lato Gazprom e Eni ristabiliscono il flusso di gas che dalla Russia arriva in Italia attraverso il Tarvisio, dall'altra circolano notizie su un treno russo che trasporta materiale nucleare, notizia del Ballistan, sono mezzi convenzionali del 12° direttorato russo, ma in questa guerra la prima arma di distrazione di massa è la notizia manipolata, falsa, non verificabile. Lo sport del non è vero niente è praticato da tutti, russi, ucraini, servizi segreti orientali e occidentali. Niente di nuovo, la guerra è un grande teatro dove va in scena la tragedia, ieri e oggi c'è chi crede anche a quello che non vede. La cosa importante è ricordare il mistero della Russia, dentro la matrjoska ci sono tante bamboline, qualcuna è radioattiva, il problema è non attivarla.
06
Le grandi scoperte di Ursula von der Leyen
Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen (Foto Epa).Frase del giorno di Ursula von der Leyen, fa parte delle grandi scoperte degli statisti contemporanei: "Gli atti di sabotaggio contro i gasdotti del Nord Stream hanno dimostrato quanto sia vulnerabile la nostra infrastruttura energetica. Per la prima volta nella storia recente, sono diventate un obiettivo. I gasdotti e i cavi sottomarini collegano i cittadini e le imprese europee al mondo. Sono le linee di vita dei dati e dell'energia. È nell'interesse di tutti gli europei proteggere meglio questa infrastruttura critica". O la presidente della Commissione Ue arriva da un'altra dimensione o il suo avatar, Ursula von der Leyen, non ha mai letto un libro di storia.
***
Il futuro è a Oriente. Che fa la guerra all'Occidente in vario modo. Occhio al cielo (no, non è l'asteroide).
07
Coree infiammabili, botta e risposta missilistico (con errore)
La Corea del Nord 48 ore fa ha sparato un missile balistico sul Giappone, il razzo ha attraversato il paese non si è limitato a finire in mare, è la prima volta che accade negli ultimi cinque anni. Stati Uniti e Corea del Sud hanno deciso di dare una risposta simmettrica, lanciare a Kim il messaggio che niente resterà impunito, dunque ieri sera sui cieli coreani sono decollati 4 missili terra-terra nel Mar del Giappone, durante l'esercitazione è successo quel che non deve succedere: un missile balistico sudcoreano si è schiantato al suolo nelle prime ore di oggi a Gangneung, città costiera nel nord-est del Paese, il missile è esploso, panico tra gli abitanti che hanno pensato a un attacco della Corea del Nord. Lo Stato Maggiore della Difesa di Seul ha resto noto che non ci sono stati feriti. L'incidente ci ricorda che con la guerra è questione di un attimo, l'errore (e l'orrore) è in agguato anche quando mostri solo i muscoli.
Un caccia-bombardiere sudcoreano F-15K sgancia due bombe di precisione JADAM durante le esercitazioni del 4 ottobre (Foto Epa).Il Pentagono ha ribadito "l'impegno di ferro" nella difesa di Tokyo. Il portavoce del consigliere per la sicurezza nazionale John Kirby: "Abbiamo la preparazione militare per far fronte alle provocazioni della Corea del Nord, se arrivano". E siamo sempre al punto, l'amministrazione democratica si è ritirata dall'Afghanistan, conduce un guerra per procura in Ucraina, è in stato di allerta per la ripresa dei lanci di missili della Corea del Nord, ha innescato con una serie di iniziative scoordinate la reazione durissima della Cina su Taiwan. È un mondo difficile, pieno di satrapi e criminali, ma c'è anche chi lo rende più complicato.
Siamo al quinto lancio di missili di Pyongyang in 10 giorni, mentre la Corea del Sud la scorsa settimana ha condotto esercitazioni anti-sommergibile con le forze navali giapponesi e sabato, in occasione della Giornata delle Forze Armate, ha fatto sfilare lanciarazzi multipli, missili balistici, carri armati, droni e caccia F-35. Finora, siamo nell'ordinario gioco di Kim, il lancio di missili, ma secondo l'intelligence della Corea del Sud, il regime nordcoreano sta preparando il botto: un test nucleare da piazzare in agenda tra il Congresso del Partito Comunista Cinese di questo mese e le elezioni di metà mandato degli Stati Uniti di novembre. Kim gioca con la fionda e il calendario.
08
Xi Jinping, il Principe che non brilla più
L'altro personaggio da tenere d'occhio è il presidente della Cina, Xi Jinping. Sono lontani i tempi in cui l'Homo Davos (sempre pronto a cogliere l'opportunità di incassare denaro infischiandosene della libertà degli altri) si spellava le mani applaudendo l'illuminato Xi. Eh, sì, l'imperatore cinese ha spento la luce.
L'Economist dedica la copertina al presidente cinese che vedrà rinnovato il suo mandato (ma senza splendore), a vita (ma non in eterno). Sono dettagli che fanno la differenza tra il prima e il dopo, con un durante incerto. Mestiere difficile, paese immenso, uomo dai mille volti. Xi Jinping è un restauratore della centralità del Partito comunista cinese, il Congresso del 16 ottobre confermerà la sua leadership e la sua idea, egli è l'uomo più potente della storia, più di Mao, più di Deng, più di qualsiasi imperatore dell'antica Cina. Xi ha il controllo spietato di un paese che vuole dominare il mondo.
La sua biografia è piena di ferite, come ricorda l'Economist: "Il cuore del piano di Xi è quello di restaurare il Partito Comunista, che era scomparso dalla vita di molte persone. Xi è cresciuto durante la Rivoluzione culturale, quando Mao ha sconvolto la società mobilitando le Guardie rosse per attaccare intellettuali e funzionari ritenuti non sufficientemente leali. Il padre di Xi fu torturato. La sua sorellastra si tolse la vita. Xi fu mandato a vivere in una grotta in campagna per sette anni per imparare le virtù del duro lavoro". A quanto pare questa esperienza terrificante non è bastata a convincerlo a cambiare metodo di governo, così Xi è cresciuto "diventando più rosso del rosso". Non ha rinnegato il partito, lo ha rafforzato. Segue copione collaudato nei secoli: epurazione degli avversari politici, controllo delle aziende private, segregazione sociale con la politica zero-covid, la repressione di ogni dissenso, monitoraggio dello spettro elettromagnetico, dei social, della vita quotidiana con telecamere piazzate in ogni angolo del paese. L'incubo di Orwell pienamente realizzato (in parte anche in Occidente, vedere gli studi sull'azione dei giganti hi-tech). Parola di Xi: "Il governo, l'esercito, la società e le scuole, l'est, l'ovest, il sud, il nord e il centro: il partito li guida tutti".
I dittatori (non) sono tutti uguali. Xi Jinping interpreta il ruolo di quello che vive nella contraddizione: ha reso la Cina prigioniera e libera, nella gabbia del controllo sociale e bio-politico, all'aria aperta nella conquista del Capitale in Occidente, chiusa nei suoi confini, dispotica e distopica. L'Occidente lo tratta ancora con i guanti di velluto, mentre lui usa parole scartavetrate: "Il popolo cinese non permetterà mai a nessuna forza straniera di intimidirci, opprimerci o renderci schiavi. Chiunque osi tentare di farlo avrà la testa spaccata a sangue contro la Grande Muraglia d'Acciaio forgiata con la carne e il sangue di oltre 1,4 miliardi di cinesi".
Le democrazie sono in crisi, ma pensare che si possa star meglio dall'altra parte del muro (c'è ancora, quello delle idee sbagliate, il più difficile da abbattere) è impresa da matti. Perché come riassume l'Economist, Xi Jinping "in patria sta mettendo insieme un apparato high-tech di incentivi e coercizione progettato per ripristinare il controllo del partito. All'estero, sta lanciando una sfida all'ordine guidato dagli Stati Uniti a cui il mondo dovrebbe resistere". Come diceva Deng Xiaoping, "non importa che il gatto sia bianco e nero, l'importante è che prenda il topo". Indovinate chi fa la parte del topo in questa storia.
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Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
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L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
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I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
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I dati personali non sono soggetti a diffusione.
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Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.