25 Marzo
L'esercito di Israele ha cominciato a colpire Gaza
Migliaia di soldati schierati a sud. L'offensiva è la risposta al lancio di un razzo di Hamas su un'abitazione: sette feriti. "Un errore". Netanyahu interrompe la visita negli Stati Uniti. L'America riconosce la sovranità di Israele sulle Alture del Golan. Le mappe della sconfitta di Isis in Siria e Iraq
Che succede? Il centrodestra a trazione leghista ha vinto le elezioni in Basilicata, il Movimento Cinque Stelle ha perso più di 20 punti rispetto alle politiche del marzo 2018, ma Di Maio dice che è andata benissimo, la sinistra della presunta rinascita ha perso un feudo politico che governava da 24 anni; nel governo tira sempre un'aria lieta, così Salvini si improvvisa ministro dell'Economia e intima a Giovanni Tria di firmare il decreto sulle banche per rimborsare i risparmiatori "truffati", bisognerebbe anche verificare che davvero siano tali, ma siamo in campagna elettorale e allora tutti sono "truffati", anche quelli che facevano consapevolmente investimenti speculativi, la smetta Tria di fare il dubbioso con i soldi dei contribuenti italiani; la Brexit è nella fase o la va o la spacca e Theresa May tenta di uscire lei dalla finestra pur di far entrare dalla porta un sì della Camera dei Comuni all'accordo con l'Unione europea; l'Italia del passato tragico del terrorismo riemerge con Cesare Battisti che interrogato confessa i quattro omicidi di cui è accusato e si scusa con le famiglie delle vittime; c'è uno sciopero di quattro ore dei piloti, Alitalia ha cancellato 95 voli e preparatevi con le cinture ben allacciate perché sulla compagnia aerea si stanno addensando problemi che Di Maio risolverà facilmente: anche lui ha un debole per i soldi dei contribuenti. Il nostro giro di giostra quotidiano è un numero di guerra e pace. Purtroppo c'è molta guerra. Seguite il titolare di List.
01
Razzo di Hamas su una casa. Israele attacca Gaza
Aggiornamento. L'operazione militare di Israele su Gaza è cominciata. Ecco il tweet dell'esercito israeliano che annuncia l'offensiva:
Uno degli obiettivi degli strike israeliani sarebbe Khan Yunis, dove sorge un campo di rifugiati dove sono registrate secondo i dati dell'Onu oltre 87 mila persone.
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Che succede? Il centrodestra a trazione leghista ha vinto le elezioni in Basilicata, il Movimento Cinque Stelle ha perso più di 20 punti rispetto alle politiche del marzo 2018, ma Di Maio dice che è andata benissimo, la sinistra della presunta rinascita ha perso un feudo politico che governava da 24 anni; nel governo tira sempre un'aria lieta, così Salvini si improvvisa ministro dell'Economia e intima a Giovanni Tria di firmare il decreto sulle banche per rimborsare i risparmiatori "truffati", bisognerebbe anche verificare che davvero siano tali, ma siamo in campagna elettorale e allora tutti sono "truffati", anche quelli che facevano consapevolmente investimenti speculativi, la smetta Tria di fare il dubbioso con i soldi dei contribuenti italiani; la Brexit è nella fase o la va o la spacca e Theresa May tenta di uscire lei dalla finestra pur di far entrare dalla porta un sì della Camera dei Comuni all'accordo con l'Unione europea; l'Italia del passato tragico del terrorismo riemerge con Cesare Battisti che interrogato confessa i quattro omicidi di cui è accusato e si scusa con le famiglie delle vittime; c'è uno sciopero di quattro ore dei piloti, Alitalia ha cancellato 95 voli e preparatevi con le cinture ben allacciate perché sulla compagnia aerea si stanno addensando problemi che Di Maio risolverà facilmente: anche lui ha un debole per i soldi dei contribuenti. Il nostro giro di giostra quotidiano è un numero di guerra e pace. Purtroppo c'è molta guerra. Seguite il titolare di List.
01
Razzo di Hamas su una casa. Israele attacca Gaza
Aggiornamento. L'operazione militare di Israele su Gaza è cominciata. Ecco il tweet dell'esercito israeliano che annuncia l'offensiva:
Uno degli obiettivi degli strike israeliani sarebbe Khan Yunis, dove sorge un campo di rifugiati dove sono registrate secondo i dati dell'Onu oltre 87 mila persone.
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Il razzo lanciato dalla striscia di Gaza all'alba ha colpito una casa a Mishmeret, a nord di Tel Aviv, ferendo 7 persone, tra cui tre bimbi.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in visita di Stato a Washington, ha anticipato il suo rientro in patria e assicurato: "Risponderemo con forza". Il razzo è stato sparato dal sud, a un centinaio di chilometri da Mishmeret, il sistema difensivo anti-missile Iron Dome non è entrato in azione. Razzi con quella gittata sono in possesso di Hamas e Jihad islamica.
La casa colpita dal razzo di Hamas a Mishmeret, a nord di Tel Aviv (Foto Ansa)Il gruppo di Hamas stamattina ha dichiarato: "Il razzo è stato lanciato per errore", non sarebbe dunque un tentativo deliberato di attaccare Israele. Ma la situazione s'è fatta subito incandescente, anche perché in Israele è in corso una dura campagna elettorale e Netanyahu è nel mirino. Benny Gantz, leader del partito Blu e Bianco lo critica pesantemente: "Sarà soddisfatto della dichiarazione di Hamas che parla di un errore o finalmente si concentrerà sulla sicurezza dei cittadini e non sulle sue questioni legali?". Anche i laburisti israeliani sono sulla stessa lunghezza d'onda. Avi Gabbay dice che "Netanyahu è un fallimento come primo ministro e ministro della Difesa". La Nuova Destra, il partito nazionalista guidato da Naftali Bennett punta al ministero della Difesa dopo il "fallimento del premier contro Hamas". Il partito del premier, il Likud, cerca di reagire e le parole del ministro della Cultura, Miri Regev, sono quelle che segnalano l'escalation in arrivo contro Hamas, il ritorno "alla politica degli omicidi mirati".
Questa è l'abitazione colpita dal razzo ripresa da un drone:
Israele sta schierando migliaia di soldati al confine con Gaza.
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Nel frattempo, alla Casa Bianca è successo qualcosa di molto importante sul piano politico.
02
L'America riconosce la sovranità di Israele sulle Alture del Golan
Donald Trump mostra la dichiarazione con cui riconosce la sovranità di Israele sulle Alture del Golan. In piedi, a destra, il premier Benjamin Netanyahu (FotoAnsa)L'offensiva israeliana è partita mentre a Washington Trump firmava la dichiarazione in cui gli Stati Uniti riconoscono la sovranità di Israele sulle Alture del Golan: “Questo è un grande importante momento”, ha dichiarato Trump, il quale ha condannato il lancio di razzi contro Israele da parte di Hamas che ha provocato il ferimento di sette persone. “L'orribile attacco di oggi dimostra le grandi sfide di sicurezza che Israele deve affrontare”, ha detto Trump ribadendo il diritto di Israele a “difendersi”.
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Si sente il suono dei cingoli dei carri armati. Dove andiamo? È una giornata di guerra (e pace), dunque andiamo in Siria e in Iraq.
03
Le mappe della sconfitta di Isis
Donald Trump qualche giorno fa ha mostrato ai giornalisti una mappa della Siria.
Ecco il dettaglio, è una mappa della Defense Intelligence Agency, il servizio segreto del Pentagono:
Isis ha perso il suo territorio quando la Russia ha deciso di entrare nella guerra in Siria e gli americani a quel punto si sono decisi a fare sul serio per respingerla dall'Iraq e dal Nord della Siria. Quella contro Isis è stata alla fine una convergenza di interessi contrapposti. Gli iraniani e hezbollah hanno combattuto la guerra con i russi e l'esercito siriano per espandere il controllo degli sciiti sul Medio Oriente e schiacciare i sunniti; gli Stati Uniti si sono dovuti impegnare per non perdere completamente il controllo dell'area e evitare l'espansione di Isis in altre zone del globo di preminente interesse americano, la Francia ha dato il suo appoggio agli strike in Siria (e con operazioni mirate di intelligence in Africa) per non vedere compromessa la già precaria stabilità dei territori delle ex colonie, gli inglesi hanno partecipato agli strike in Siria e dato appoggio con l'intelligence per individuare i molti foreign fighters presenti in Siria nelle file di Isis. La battaglia sul territorio è vinta, Baghuz è caduta, ma quella contro il terrorismo islamista è una caccia ancora aperta.
Vediamo in una serie di mappe come Isis ha perso il controllo del territorio. Partiamo da una visione generale della Siria con i principali indicatori geografici e demografici:
Questa era la situazione del territorio siriano nel 2015:
Siamo nel pieno di una guerra regionale, Isis ha abbattuto il confine iracheno e si è espansa a sud fino alle porte di Baghdad e a nord est in territorio curdo, mentre nel territorio che va verso la Turchia, a nord ovest, ha due roccaforti a Aleppo e a Raqqa. Isis è una forza regionale che si sta espandendo con altri gruppi armati in Africa e in Asia.
Questa è la mappa sulla presenza di Isis due anni dopo:
E questa è la mappa di Isis alla fine del 2018, poco prima dell'avvio dell'offensiva finale:
Lezione strategica: nessun gruppo terroristico può resistere all'avanzata di eserciti organizzati, coordinati, determinati a combattere.
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Dove c'è guerra (e oggi non è solo quella dei cannoni) prima o poi c'è anche pace, o qualcosa di simile. C'è chi pensa che tutto questo sia opera dello Spirito Santo. Qui abbiamo una visione decisamente più terrena delle cose del mondo.
04
Il Papa, la Cina e la fine dell'Occidente
Il Vaticano ha avuto un ruolo nell'intesa Italia-Cina? Non lo sappiamo, ma di certo alla Santa Sede l'accordo non dispiace, anzi. Stamattina sulla Stampa c'è la conferma di quanto scriviamo. Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, scrive che:
- "la globalizzazione non coincide con l'occidentalizzazione del mondo";
- "stiamo certamente vivendo il superamento della modernità occidentale";
- "gli storici si chiedono se stiamo sperimentando la conclusione di cinquecento anni di predominio occidentale";
- "la Via della Seta, per il suo respiro e le sue ambizioni non potrà realizzarsi senza questa crescente fiducia tra Pechino e Roma, intesa come la sede di Pietro, data la natura globale del Cristianesimo";
- "lungo la Via della Seta ci sono i paesi arabi. La conquista turca di Istanbul del 1453 e l'affermazione dell'impero Ottomano sono state tra le cause che hanno interrotto la Via della Seta. Oggi quella frattura tra Ovest e Est va riassorbita. E la Cina e gli Emirati Arabi Uniti hanno già firmato accordi che intrecciano i due mondi";
- "la pace nel mondo passa per Cina e Islam".
Spadaro è un uomo di raffinata cultura, non gli sfugge di certo che il tema del "Tramonto dell'Occidente" è di lunga data, ma il fatto che vi insista continuamente è il segno che la Chiesa - come tutti i movimenti transnazionali - è in cerca di nuovi spazi e l'Oriente è uno di questi. Spadaro inoltre non cita mai nel testo gli Stati Uniti che dell'Occidente è il simbolo. E questo è un fatto ancor più rilevante perché ricordare che "la pace nel mondo passa per Cina e Islam" è corretto, ma in un ragionamento di così vasta portata è quanto meno curioso non dedicare un passaggio all'America perché senza Washington non v'è pace. L'altra parola che non compare mai - altro fatto singolare - è "libertà". E una ragione è facilmente intuibile: non può essere associata né alla Cina né tanto meno all'Islam nelle sue varie espressioni politiche. L'Occidente sarà in declino, ma è ancora di gran lunga quel mondo libero dove la Chiesa è libera.
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Mentre Di Maio festeggia l'accordo con la Cina, Pechino si sta comprando l'Africa pezzo dopo pezzo. L'Italia ha deciso di entrare nella Belt and Road come se fosse una passeggiata con un partner del club degli scacchi. Chissà se a Palazzo Chigi hanno mai dato un'occhiata a cosa accade nel Corno d'Africa. No, non lo hanno fatto.
05
Prestiti con la Cina. Note su Etiopia e Corno d'Africa
Cosa succede quando si negozia con la Cina? Chiedere lumi all'Etiopia che ha aderito alla Belt and Road e ora sta rinegoziando con Pechino il prestito per la realizzazione della ferrovia che collega la capitale Addis Abeba a Gibuti. L'Etiopia rischia di essere travolta dagli oneri che ha sottoscritto e chiede a Pechino di ricontrattare tutto. La cronaca del South China Morning Post riporta le parole dell'ambasciatore etiope in Cina, Teshome Toga Chanaka, che in ogni caso afferma che l'adesione alla Belt and Road comunque "ha un senso". Il quotidiano di Hong Kong (controllato da Jack Ma, fondatore di Alibaba) ricorda come secondo uno studio della Johns Hopkins University, l'Etiopia abbia ricevuto oltre 12 miliardi di dollari dalle banche cinesi dal 2010. Ecco la curva dei prestiti dalla Cina all'Africa:
Dal 2000 al 2017 il governo cinese, banche e imprese hanno erogato prestiti per 143 miliardi di dollari ai governi africani e alle imprese controllate. L'Angola è il principale beneficiario, con 42.8 miliardi di dollari incassati in 17 anni.
La ferrovia Addis Abeba - Gibuti è uno dei collegamenti terrestri della Belt and Road:
La ferrovia Addis Abeba - Gibuti è lunga 756 chilometri, è la prima ferrovia elettrificata a scartamento standard, è stata finanziata dalle banche cinesi e costruita da due compagnie statali della Cina. Export-Import Bank of China ha stanziato 2,9 miliardi di dollari, pari a circa il 70 per cento del suo costo. La ferrovia è una parte fondamentale del piano cinese perché arriva dall'Etiopia al porto di Doraleh che è gestito da DP World (Dubai) e China Merchants Holdings (Hong Kong). Nel porto di Doraleh la Cina movimenta il traffico di merci e materie prime con un terminale petrolifero. Il porto è anche una base di ancoraggio della marina militare cinese, la prima base militare della Cina fuori dal suo territorio. Tutto torna.
Il porto di Doraleh infatti è posizionato all'ingresso del Mar Rosso, definire la posizione strategica non dice tutto. L'area è un concentrato di interessi, questa immagine è tratta da un report delle Nazioni Unite:
Gibuti è un concentrato di superpotenze. Ci sono tutti quelli che contano: gli americani, i francesi, i giapponesi, i cinesi. E ci siamo anche noi italiani. "Stiamo negoziando con la Cina su come gestire il debito, renderlo sostenibile e cercare di ridurre qualche angoscia derivante da esso. Ci sono progressi sostanziali", ha detto l'ambasciatore Chanaka.
Questo gigantesco risiko avviene in questo piccolo Stato che guarda al Golfo di Aden, all'ingresso del Mar Rosso, siamo sul Corno d'Africa, una delle zone della terra più colpite dalla miseria e dalla carestia. Guardate questa mappa dell'Unicef:
C'è bisogno di tutto. Muoiono bambini.
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Che facciamo? Risaliamo a nord, le acque del Tamigi sono torbide e fredde. Zona Brexit.
06
Brexit. Ecco le misure d'emergenza per il no deal
Theresa May gioca la carta della disperazione dice di essere pronta a lasciare se la Camera dei Comuni vota l'accordo sulla Brexit. Qual è lo scenario più probabile? Qui su List pensiamo da tempo che sia il no deal. Oggi l'Unione europea lo scrive ufficialmente e si prepara all'emergenza.
Lo scrive la Commissione Ue in una nota: "Poichè è sempre più probabile che il Regno Unito lascerà l'Unione europea senza un accordo il 12 aprile, la Commissione europea ha completato i suoi preparativi per il no-deal", si legge nel comunicato. Che cosa accadrà con il no deal? Vediamo i punti chiave nel documento della Commissione:
- In caso di uscita senza accordo, il Regno Unito diventerà un paese terzo senza regime transitorio. Da quel momento tutto il diritto primario e derivato dell'Ue cesserà di applicarsi al Regno Unito e non vi sarà il periodo di transizione previsto dall'accordo di recesso, il che ovviamente causerà notevoli disagi ai cittadini e alle imprese.
- In questo scenario, le relazioni del Regno Unito con l'Ue saranno disciplinate dal diritto pubblico internazionale generale, che comprende le norme dell'Organizzazione mondiale del commercio. L'Ue sarà tenuta ad applicare immediatamente la propria normativa e le proprie tariffe alle frontiere con il Regno Unito, inclusi i controlli e le verifiche del rispetto delle norme doganali, sanitarie e fitosanitarie e la verifica di conformità alle norme dell'UE. Nonostante i notevoli preparativi delle autorità doganali degli Stati membri, i controlli potrebbero causare importanti ritardi alla frontiera. Inoltre, i soggetti del Regno Unito non potranno più essere ammessi a beneficiare delle sovvenzioni dell'Ue e a partecipare alle procedure di aggiudicazione degli appalti dell'Ue secondo le attuali modalità.
Le misure di emergenza sono le seguenti:
- programma PEACE: prosecuzione del programma PEACE sull'isola d'Irlanda fino alla fine del 2020. Per il periodo successivo al 2020, la Commissione ha già proposto, nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale, la continuazione e il potenziamento del sostegno transfrontaliero per la pace e la riconciliazione nelle contee situate al confine tra l'Irlanda e l'Irlanda del Nord;
- bilancio dell'UE (in fase di adozione definitiva): in caso di uscita senza accordo, l'UE sarà in condizione di onorare i propri impegni e di continuare a effettuare pagamenti nel 2019 ai beneficiari del Regno Unito per le decisioni e i contratti firmati anteriormente al 30 marzo 2019, purché il Regno Unito onori i suoi impegni nell'ambito del bilancio 2019 e accetti i necessari controlli e audit;
- diritti di pesca e compensazione: le misure prevedono una compensazione per i pescatori e gli operatori degli Stati membri dell'UE, nell'ambito del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, per l'arresto temporaneo delle attività di pesca. Inoltre garantiscono che l'UE possa concedere alle navi britanniche l'accesso alle acque dell'UE fino alla fine del 2019, a condizione che alle navi dell'UE sia concesso di accedere alle acque del Regno Unito su una base di reciprocità;
- servizi finanziari: misure temporanee e limitate per evitare interruzioni improvvise della compensazione centrale dei derivati e dei servizi centrali di deposito titoli per gli operatori dell'UE che attualmente utilizzano operatori del Regno Unito, nonché per agevolare la novazione, per un periodo di tempo determinato di 12 mesi, di alcuni contratti derivati negoziati fuori borsa in caso di trasferimento di un contratto da una controparte del Regno Unito a una controparte dell'UE a 27;
- collegamenti aerei e sicurezza: queste due misure garantiranno i collegamenti aerei di base per evitare una totale interruzione del traffico aereo tra l'UE e il Regno Unito in caso di uscita senza accordo;
- collegamenti stradali: consente il mantenimento di collegamenti stradali di base sicuri tra l'UE e il Regno Unito per un periodo di tempo limitato, a condizione che il Regno Unito conceda lo stesso trattamento alle imprese e agli operatori dell'UE;
- collegamenti ferroviari: garantisce la validità delle autorizzazioni di sicurezza per alcune parti dell'infrastruttura ferroviaria per un periodo strettamente limitato a tre mesi per consentire l'adozione di soluzioni a lungo termine in linea con il diritto dell'UE. Questa misura riguarda in particolare il tunnel sotto la Manica e sarà subordinata al mantenimento, da parte del Regno Unito, di standard di sicurezza identici alle prescrizioni dell'UE;
- ispezioni delle navi: l'obiettivo è garantire la certezza del diritto e la continuità delle attività nel settore del trasporto marittimo;
- riallineamento del corridoio della rete centrale Mare del Nord – Mediterraneo: aggiunge nuovi collegamenti marittimi tra l'Irlanda, la Francia, il Belgio e i Paesi Bassi alla rete centrale e stabilisce una nuova priorità di finanziamento per il meccanismo per collegare l'Europa (MCE): l'adeguamento delle infrastrutture di trasporto ai fini della sicurezza e delle verifiche di frontiera;
- politica in materia di clima: questa misura garantisce che un'eventuale uscita senza accordo non incida sul corretto funzionamento e sull'integrità ambientale del sistema di scambio delle quote di emissione.
- programma Erasmus+: gli studenti e i tirocinanti all'estero che partecipano al programma Erasmus+ al momento del recesso del Regno Unito possono completare gli studi e continuare a ricevere i relativi finanziamenti o borse di studio;
- diritti in materia di sicurezza sociale: sono salvaguardati i diritti (ad esempio periodi di assicurazione, di lavoro (anche autonomo) o di residenza nel Regno Unito prima del recesso) delle persone che hanno esercitato il diritto alla libera circolazione prima del recesso del Regno Unito;
- reciprocità in materia di visti (in fase di adozione definitiva): esenzione dal visto per i cittadini britannici che si recano nell'UE, se anche il Regno Unito concede un regime di esenzione reciproca e non discriminatorio per tutti i cittadini dell'UE.
A Londra vivono tempi interessanti. Forse troppo.
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È il momento della frutta. Mangiamo la mela (anzi no). Apple.
07
Tv e news. Apple scopre "l'antico"
Quando l'hardware comincia a dare segni di indebolimento, è il momento di pensare a far funzionare meglio il software. Apple sta cercando di potenziare le sue fonti di ricavo e scopre... l'antico. La televisione e le notizie. Oggi presenterà la sua piattaforma che andrà a scontrarsi con Netflix e altri operatori del settore. Per fare la tv servono contenuti, Apple non li ha, dunque stringerà degli accordi. Sono già dentro HBO e CBS, due giganti del settore dell'entertainment e del giornalismo. Altri in pista? Di certo non ci sarà Netflix, il rivale diretto. Il resto lo farà la cassa di Apple, una parte sarà dirottata alla creazione di contenuti originali. Tempi duri per la tv tradizionale, i Velociraptor del video sono famelici. Ci sarà un'applicazione multipiattaforma? Non lo sappiamo, è probabile. Lo scopriremo tra qualche ora. Chi vuole seguire la presentazione deve cliccare qui. Le news? Pare che vogliano lanciare la Netflix delle news. Le imprese editoriali che entrano nel servizio, il Wall Street Journal ha scritto che dovranno riconoscere a Apple il 50 per cento dei ricavi. New York Times e Washington Post hanno detto "tanti saluti". La mela è la tentazione di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre. Sì, l'avidità fa male.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con una raccomandazione ai viaggiatori: controllate la rotta dell'aereo che state prendendo. Perché?
08
Benvenuti a Edimburgo
Un aereo della British Airways che doveva atterrare a Dusseldorf è finito a Edimburgo. Germania e Scozia, un lieve errore, cose che capitano. Com'è stato possibile? Semplice: il pilota ha introdotto nel sistema la rotta prevista dai documenti di volo. Erano sbagliati. I passeggeri si sono accorti del cambio di programma di viaggio quando hanno sentito la voce dell'assistente di volo: "Benvenuti a Edimburgo". Ottimo whisky.
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ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.