22 Febbraio

L'eterno ritorno della Russia

Crisi Ucraina. Putin riconosce le repubbliche del Donbass, si apre un'altra partita con gli Stati Uniti e l'Europa. Mosca pronta alle sanzioni punta al negoziato. Medvedev: "Non abbiamo paura, prima o poi i nostri avversari verranno da noi con la richiesta di tornare al tavolo su tutte le questioni". Storia, cronaca, un viaggio nel tempo del romanzo dell'Est

La storia è maestra di vita. Se il tuo disegno è quello di piazzare le basi di lancio dei missili a 5 minuti dai tetti di Mosca, quello diventa il problema dei "5 minuti di Putin". E in quello spazio di tempo passano decisioni che possono cambiare la storia. L'allargamento della Nato a Est non poteva essere infinito, era chiaro a molti (e lo vedremo in maniera netta nel numero di List di stasera) fin dall'inizio negli anni Novanta, ma l'allarme sulle conseguenze a lungo termine rimase inascoltato. Quella scadenza con la storia è arrivata ieri sera: Vladimir Putin ha parlato alla nazione per oltre un'ora e poi ha messo la firma sul riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass.

Il resto della vicenda è un libro ancora tutto da scrivere, siamo alla prima riga, della prima pagina del primo capitolo, e stupisce lo stupore delle cancellerie occidentali che si sono ritrovate spiazzate dalla mossa dell'uomo del Cremlino. Dopo aver parlato di invasione "imminente", senza mai centrare la data dell'operazione, Putin ha giocato la carta del riconoscimento di Donetsk e Luhansk. Un passaggio facile, è territorio russofono che ieri ha festeggiato l'evento con i fuochi d'artificio (stesso film della Crimea, 2014), è bastata una cerimonia solenne al Cremlino in cui si sentiva il suono della penna che scorreva sulla carta, l'annessione e via. Il tutto preceduto da una riunione pubblica del Consiglio di sicurezza (un pezzo da manuale della comunicazione in tempo di crisi) che riferiva a Putin sullo stallo totale del negoziato con l'Occidente in merito alle questioni di sicurezza sollevate dalla Russia.

Cremlino, 21 febbraio 2022, la riunione di Putin con i componenti del Consiglio di sicurezza (Foto Epa).

Se la diplomazia fallisce (e anche questo è un capitolo che vedremo più tardi), alla fine parlano i cannoni. Putin...


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