1 Giugno
Lettere, manine e sospetti. Un giallo di fine governo
Il ministro dell'Economia invia la lettera all'Unione europea sui conti. In precedenza ne era circolata una bozza con tagli a quota 100 e reddito di cittadinanza. Che sono spariti nella versione finale dopo i commenti stizziti di Di Maio. Il premier annuncia la caccia alla "talpa" di Palazzo Chigi. Tra Cinque Stelle e Lega nessuno si fida più dell'altro. Così il governo dura poco
Che succede? È cominciata la Fase 2 dell'Italia dopo il voto europeo. Si giocano due partite parallele: la prima, riguarda la supremazia nel governo in carica - e soprattutto il governo futuro che tuona in lontananza - una corsa dentro i confini nazionali, dove Lega e Cinque Stelle si avvicinano al redde rationem; la seconda è la battaglia nell'Unione europea dove le forze europeiste si fronteggiano con i sovranismi vari (sovranismo che in realtà è presentissimo nella politica degli europeisti che puntano al loro National Interest First) e danno vita a uno scontro tra culture che è il segno del nostro tempo. Bisogna guardare tutti i pezzi sulla scacchiera. Cominciamo dai mercati.
01
America First e il gioco del Bund
La Borsa va su e giù con puntuale irregolarità, l'incrocio dei titoli di Stato con l'azionario offre un quadro fedele nel lungo termine, ma le strambate improvvise possono confondere i piccoli investitori. Che cosa sta succedendo nei mercati? Guardate questa tabella sullo spread tra i titoli a dieci anni, occhio al Bund tedesco:
Il tasso di rendimento del Bund è negativo. Il nostro spread è là vicino ai 290 punti. Inoltre, i titoli di Stato italiani sulla scadenza a cinque anni vengono giudicati dai mercati più rischiosi di quelli della Grecia. A leggere i giornali, sembra che il problema sia innescato dall'Italia e che a Wall Street ascoltino le corbellerie finanziarie di Di Maio come se fosse Warren Buffett. Non è così. Siamo dentro un gioco più grande e, come sempre, bisogna guardare prima di tutto a quello che sta accadendo in America. Donald Trump ha promesso di colpire il Messico con i dazi come effetto delle tensioni sull'immigrazione incontrollata verso gli Stati Uniti (un problema reale). Il Messico è una piattaforma di costruzione di beni durevoli e di...
Che succede? È cominciata la Fase 2 dell'Italia dopo il voto europeo. Si giocano due partite parallele: la prima, riguarda la supremazia nel governo in carica - e soprattutto il governo futuro che tuona in lontananza - una corsa dentro i confini nazionali, dove Lega e Cinque Stelle si avvicinano al redde rationem; la seconda è la battaglia nell'Unione europea dove le forze europeiste si fronteggiano con i sovranismi vari (sovranismo che in realtà è presentissimo nella politica degli europeisti che puntano al loro National Interest First) e danno vita a uno scontro tra culture che è il segno del nostro tempo. Bisogna guardare tutti i pezzi sulla scacchiera. Cominciamo dai mercati.
01
America First e il gioco del Bund
La Borsa va su e giù con puntuale irregolarità, l'incrocio dei titoli di Stato con l'azionario offre un quadro fedele nel lungo termine, ma le strambate improvvise possono confondere i piccoli investitori. Che cosa sta succedendo nei mercati? Guardate questa tabella sullo spread tra i titoli a dieci anni, occhio al Bund tedesco:
Il tasso di rendimento del Bund è negativo. Il nostro spread è là vicino ai 290 punti. Inoltre, i titoli di Stato italiani sulla scadenza a cinque anni vengono giudicati dai mercati più rischiosi di quelli della Grecia. A leggere i giornali, sembra che il problema sia innescato dall'Italia e che a Wall Street ascoltino le corbellerie finanziarie di Di Maio come se fosse Warren Buffett. Non è così. Siamo dentro un gioco più grande e, come sempre, bisogna guardare prima di tutto a quello che sta accadendo in America. Donald Trump ha promesso di colpire il Messico con i dazi come effetto delle tensioni sull'immigrazione incontrollata verso gli Stati Uniti (un problema reale). Il Messico è una piattaforma di costruzione di beni durevoli e di consumo che vanno in tutti i mercati del mondo, prima di tutto l'automobile americana e non solo. La reazione dei mercati è stata un tuffo in rosso sull'azionario, il timore di un rallentamento dell'economia (al Messico bisogna sommare il negoziato sul commercio in stallo con la Cina e i dati pessimi dell'economia brasiliana) e la corsa degli investitori sui titoli considerati sicuri, prima di tutto il Bund della virtuosa Germania, il paese con il pareggio di bilancio e un surplus commerciale più grande di quello della Cina, mentre lo Yen giapponese e l'oro hanno cominciato a correre.
Guardate la mappa, il vero game changer è Donald Trump, ha tre fronti aperti sul commercio (e la manifattura) globale: a Oriente con la Cina (e lo stesso Giappone); in Europa con tutta l'Unione (e soprattutto la Germania) su acciaio e automobile; nell'area Nafta con il Messico, il paese cacciavite della Corporate America. Nel 2020 si vota per la Casa Bianca, Trump è già nel pieno della campagna presidenziale, è disposto a provocare l'andamento da montagne russe a Wall Street per qualche settimana pur di arrivare all'appuntamento del 2020 con l'agenda ordinata secondo il suo programma. L'effetto domino è micidiale.
Ecco perché il rendimento dei Bund è andato in negativo - con un salto indietro che porta dritti agli anni della riunificazione - la forbice con i titoli degli altri paesi europei si è allargata e l'Italia - nel pieno di una fase post voto ad alta tensione - soffre più di tutti per la situazione oggettiva dei suoi conti pubblici, la scarsa crescita (vedere i dati del Pil pubblicati dall'Istat, le rodomontate dei partiti di governo (e anche d'opposizione, stendiamo un velo pietoso). Come scriviamo sempre su List, siamo esposti agli shock esterni. Il tema è leggermente più grande della lettera di Tria o dei post su Facebook di Di Maio. La storia che conta è ben altra, la realtà che si fa finta di non vedere perché in fondo fa comodo anche al piccolo establishment tornare in sella al partito dello spread e sperare che dal rovescio finanziario all'italiana se ne possa cavare un vantaggio, una rendita per il futuro.
Quello che vediamo è prima di tutto uno scontro tra visioni del mondo.
02
Il ranch e il grattacielo
L'Italia è il teatro di guerra - non l'unico, tutti lo sono in vario grado - più incandescente perché è il paese ad economia avanzata dominato da una forza sovranista (la Lega) e una forza populista, anti-sistema (i Cinque Stelle). Il conflitto tra culture qui lo sintetizziamo in parole e simboli opposti: politica vs tecnocrazia o, se volete, Stato vs Impero. Se nessuna delle due vi convince, eccone una d'estrazione americana, molto efficace: ranch vs grattacielo. Nel ranch ci sono uomini, donne, bambini, cavalli selvaggi (Cormac McCarthy), nel grattacielo (Metropolis, Fritz Lang) ci sono funzionari, spiriti rinchiusi nei cubicoli, vetro, acciaio, cavi, dati. Il ranch è il territorio, l'espansione e il confine, la casa, il focolare e il Winchester sul camino; il grattacielo è un ruggito geometrico, svetta su tutto, è l'assolutismo verticale, lo stordimento della vertigine.
Il conflitto del nostro tempo è tutto qui. Il grattacielo vacilla di fronte al risveglio di masse che desiderano porre fine all'alienazione dello spirito, l'arma più potente della tecnica, il nichilismo, il cloroformio del desiderio - sempre irrisolto - come stupefacente collettivo.
La doppietta di Tria e il solitario di Visco. Quello che è accaduto è un esempio chiaro di questa storia di soggetti divergenti che sono in rotta di collisione. Tre i fatti del giorno: 1. La lettera "fantasma" (smentita, ma esistente in bozza, vedere l'immagine nel capitolo seguente di List) del ministero dell'Economia alla Commissione Ue che "corregge" la politica della maggioranza, promettendo un taglio su quota 100 e reddito di cittadinanza; 2. La lettera (vera) di Tria a Moscovici e Dombrovskis. 3. Le Considerazioni finali del Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.
Questi tre fatti sono "la guerra dei mondi" e fanno emergere sul palcoscenico il conflitto permanente tra politica (e volontà popolare) e tecnocrazie con "il pilota automatico".
03
La lettera fantasma di Tria
La lettera di Tria è il classico caso di cortocircuito post-elettorale: il ministero dell'Economia deve rispondere in maniera credibile alla Commissione Ue ed è chiaro che deve presentare un piano di sviluppo della crescita associato al controllo della spesa. Il ministero lavora - sempre, con qualsiasi governo - su varie ipotesi. La bozza viene diffusa, provoca uno sbandamento politico e dà ai mercati un pessimo esempio sulla gestione di Palazzo Chigi - la sicurezza dei dati dello Stato, una cosa davvero incredibile - e si tratta di un fatto grave, sono notizie che influenzano i mercati e l'Italia ha in corso una delicata trattativa con la Commissione Ue sul bilancio.
Il Movimento Cinque Stelle se ne infischia del fatto istituzionale e parte alla carica: contesta il contenuto della lettera - i tagli - e chiede un vertice nella maggioranza, "non ce ne siamo occupati noi, serve un vertice per riscriverla" dice Luigi Di Maio. Lo fa con l'imperizia di una forza politica che non valuta l'impatto delle parole e azioni di un partito di maggioranza sui mercati. Di Maio ha una leadership debole, è costretto a marcare la sua presenza. Il leader della Lega Matteo Salvini risponde così: "Sono stato a Roma tutta la settimana, mentre gli altri votavano su Rousseau io ero al mio ministero. Sono pronto quando vogliono". Zac! Naturalmente il vertice non c'è stato.
Nella Lega trapela lo sconforto per il comportamento dei grillini, le continue alzate d'ingegno senza una sola idea vera. "Siamo ai titoli di coda", dicono i leghisti. E i fatti sono là, squadernati, parlano da soli.
Il premier Conte dovrebbe dare un'occhiata a quello che sta accadendo nel partito che lo ha indicato per Palazzo Chigi, il Movimento Cinque Stelle. Ecco cosa dice Laura Castelli che en passant fa il viceministro dell'Economia, qualche stanza più in là di Giovanni Tria:
Mi sorprende la smentita del Ministro Tria sulla versione della lettera pubblicata dagli organi di informazione. Nel pomeriggio anche io ho visto una bozza della lettera che girava con quei contenuti e purtroppo quel passaggio sul taglio al welfare c’era ancora. Come sempre sono disponibile a supportare il ministro per rivederne il contenuto. Mi rincuora, nel rispetto dell’azione e della volontà del Governo, che il Presidente Conte, prendendone visione, abbia deciso di correggere alcuni aspetti per noi irricevibili, come il taglio alla spesa sociale.
Post scriptum: a Palazzo Chigi è sfuggita completamente di mano la situazione, ha minacciato azioni legali (contro chi? i suoi stessi uffici? membri del governo che parlano a vanvera? la Spectre?), c'è la caccia alla alla talpa (essì, abbiamo appreso con viva emozione che saranno fatte "tutte le verifiche, anche giudiziali, affinché chi si è reso responsabile di tali fughe di notizie false sia chiamato alle conseguenti responsabilità") e alla fine siamo sempre là, alla storia pentastellata della "manina". Complotto! Sintesi tecnica: casino totale. Domanda: Conte è ancora il premier? Pare di sì, addirittura vuole fare un discorso agli italiani lunedì prossimo.
04
La lettera (vera) di Tria alla Commissione Ue
La virtù più grande è la pazienza. Così, con il taccuino aperto come un ombrello, mentre là fuori piovevano brandelli sanguinanti di crisi di governo, abbiamo atteso e alle 22.28, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha inviato alla Commissione europea la lettera di risposta ai rilievi sollevati sul debito. La lettera è di quattro pagine, eccola:
La lettera è accompagnata da un documento di 50 pagine in cui si esaminano i fattori rilevanti che influenzano l'andamento del debito pubblico in Italia. Cosa dice Tria nella lettera inviata a Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis?
- "L'utilizzo delle nuove politiche di welfare è finora inferiore alle stime sottostanti alla legge di bilancio per il 2019".
- Tria sottolinea "lo spirito di collaborazione che ha consentito di raggiungere l'accordo dello scorso dicembre" e spiega che nel 2018, "sebbene le condizioni macroeconomiche non abbiano consentito all'Italia di soddisfare gli sfidanti requisiti della Regola di riduzione del debito", il governo ha "seguito un approccio prudente e responsabile".
- "Il Parlamento ha invitato il governo a riformare l'imposta sul reddito delle persone fisiche nel rispetto degli obiettivi di riduzione del disavanzo nel periodo 2020-2022 definiti nel programma di stabilità". Traduzione: la flat tax non sarà varata ricorrendo al deficit.
- Il governo concorda con Bruxelles "circa la necessità di conseguire un avanzo primario di bilancio più elevato, per riportare il rapporto debito pil su un percorso chiaramente discendente".
- "Il governo sta elaborando un programma complessivo di revisione della spesa corrente comprimibile e delle entrate, anche tributarie".
- Il disavanzo 2019 "sarà minore di quanto prospettato nelle ultime previsioni" perché da un lato "l'andamento dell'economia e il gettito fiscale hanno finora superato le previsioni del Programma di stabilità". Ancora: "Le entrate non tributarie sembrano superare le previsioni e l'utilizzo delle nuove politiche di welfare è finora inferiori alle stime sottostanti alla legge di bilancio per il 2019. Di conseguenza il disavanzo dovrebbe attestarsi significativamente al di sotto delle previsioni della commissione e le variazioni del saldo strutturale dovrebbe essere conforme al Patto di stabilità e crescita anche sulla base della stima di output gap della Commissione".
E i tagli a quota 100 e al reddito di cittadinanza? Sono spariti. Che vita difficile fa il ministro dell'Economia in Italia. Andiamo a Bankitalia, un altro mondo.
05
L'altro mondo di Bankitalia
In un altro mondo, parallelo, remoto, c'è il pianeta di Bankitalia. Le relazioni dei governatori della Banca centrale da tempo sono tutte uguali. Perché i problemi del nostro paese sono sempre gli stessi e perché la consuetudine è quella di non cambiare registro, sembrano opera di una mano collettiva che cerca il più possibile di stare fuori dal contesto storico e pienamente dentro regole prestabilite, il famoso "pilota automatico" di cui parlò Mario Draghi, un fattore indipendente dalla politica.
Il governatore Visco risponde al canone ordinario, interpreta una partitura nota, ormai un classico. Dice cose reali, ma la sensazione è che anche al governatore sfugga cosa sia oggi l'Italia, cosa si agita nel corpo elettorale e di cosa si discuta nelle famiglie che tirano a campare. Il suo discorso è con "il pilota automatico", dunque prevedibile. Per questo faremo parlare i grafici, sono eloquenti, espongono problemi noti (fino alla noia), altri ci danno un'idea più nuova dell'Italia. E naturalmente del mondo.
Come va il commercio mondiale? Siamo entrati in una fase di protezionismo, la guerra del container inaugurata da Trump sta piegando lo spazio in cui si comprano e vendono le merci, ecco la curva:
Qual è la differenza tra noi e gli altri sul rischio legato al debito sovrano? Risposta:
Abbiamo un problema, sempre il solito, non è una specialità di questo governo, si chiama "trappola del debito" è sempre aperta e si discutono da trent'anni le diverse opzioni per chiuderla o ridurne la forza. Ma siamo sempre là, al punto terminale, e viene da chiedersi se non sia il caso di trovare altre strade per demolire questo macigno, oltre alla solita idea di mettere in ginocchio l'economia con ulteriori spremute fiscali e imposte straordinarie che finirebbero per deprimere la classe media e i produttori.
Questa è la crescita del Pil, altro fatto noto. Attenzione: non è che con i governi di centrosinistra, considerati virtuosi senza esserlo, l'Italia corresse più forte della media europea, eravamo sempre ultimi, con l'aggravante di un ciclo economico molto positivo:
Siamo sempre sotto la media. Se questi a Palazzo Chigi non sono fenomeni (e non lo sono), gli altri non erano dei geni. Ne discende che, a prescindere dalla bontà o meno della classe politica, c'è un problema strutturale alla base, una zavorra che impedisce un decollo e una salita in quota davvero apprezzabili. Sono problemi che vengono da più cicli politici, più strati di classe dirigente, nessuno può dare lezioni, il passato parla. E anche il presente, ci mancherebbe. Andiamo avanti.
Siamo un paese vecchio oggi (il più vecchio del mondo insieme a Giappone e Germania), lo saremo anche domani e siamo in pieno inverno demografico:
Questo dovrebbe suggerire politiche per la famiglia, non solo proclami utopistici sull'immigrazione senza responsabilità: apriamo i porti, autorizziamo gli sbarchi e poi lo straniero si ritrova in un altro inferno, quello dell'Occidente a sua volta smarrito e senza reddito. Si procede per tentativi, occorre un governo con meno contraddizioni per avere una direzione precisa.
Tecnologia? Questo è il livello di digitalizzazione dell'Italia nel confronto con gli altri paesi (barra rossa):
La nostra rivoluzione digitale è in ritardo, addirittura in arretramento.
Avvertenza: se cercate nella relazione annuale (auto)critiche sull'operato della Bce, non le troverete. Anche questo è un fatto significativo: i principali attori della scena economica mondiale, quelli che per Mohamed El-Erian sono i protagonisti del The Only Game in Town, sono figure che si muovono in un settore del multiverso, soggetti che presumono una loro presenza senza tempo. Mentre la politica fa i conti con la sanzione dell'elettore e, di volta in volta, si specchia nei propri errori (tutti ne facciamo) di cui poi rende conto all'opinione pubblica, le banche centrali sono immerse in una bolla, i banchieri centrali sono in sospensione da tutto (anche da se stessi) e dal potere politico che, dopo averli investiti, si pretende che si disinteressi di scelte che incidono sulla vita degli elettori e sul destino degli eletti. Altra collisione tra sovranità e tecnocrazia. Ma così gira oggi il mondo: l'intangibilità, la trascendente distanza e la capacità di guarire, il potere che fu dei Re Taumaturghi (leggere Marc Bloch), è rimasto solo a loro, i banchieri centrali, mentre perfino il Papa lo ha perso.
***
In fondo, tutto questo, la nostra crisi al buio senza la scritta rossa exit, è frutto di uno scenario storico dell'Italia: la presenza-non-presenza di un falso establishment e la presenza di un'élite che è fuori dal circuito decisionale della politica: i produttori medio-piccoli. Un altro conflitto e soprattutto il cuore dell'operazione politica della Lega.
06
Il falso establishment e la vera élite d'Italia
di Lorenzo Castellani
Che cosa è l’establishment italiano? Nessuno lo sa, perché in Italia non esiste establishment. Mai paese ha avuto una classe dirigente più divisa, frazionata, distribuita sul territorio, con posizioni politico-culturali così variegate. È la solita Italia, per natura e vocazione storica, smembrata in fazioni rissose. Abbiamo cercato per anni di applicare le teorie anglo-americane alle dinamiche politiche che hanno sconvolto il panorama politico degli ultimi anni. Le ultime elezioni (2018, 2019) hanno dimostrato che per l’Italia non funzionano. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? La giornata sarà lunghissima e a un certo punto, scoccate le 19.00, servirà un Gin Martini e lui, Bond, James Bond.
07
Thunderball
Ian Fleming fu un uomo dalla vita intricata e intrigante, un bevitore incallito, uno scrittore formidabile, uno spirito alla deriva che forgiava il suo personaggio in Jamaica, nella sua tenuta che battezzò Goldeneye, in omaggio a un romanzo di Carson McCullers Reflections in a Golden Eye. Tutti i romanzi di Fleming sono stati scritti in questo posto magico. Thunderball, operazione tuono, è l'ottavo romanzo, nasce da un soggetto cinematografico. Bond è in rehab, la Spectre organizza il furto di un bombardiere della Nato con due testate atomiche, le Bond girl sono cinque. Fleming era un genio ad alta gradazione. Meraviglioso, come l'edizione di Adelphi con la copertina nera e una scheletrica mano rossa trafitta da un pugnale. Per tutto il resto c'è il Gin Martini, "agitato, non mescolato".
08
I libri di List
I libri, le visioni che citiamo su List sono una guida e un invito alla lettura, un sassolino che piazziamo sul nostro sentiero di ogni giorno. Per sapere, per capire.
Cavalli Selvaggi, Cormac McCarthy.
Non puoi sentire il cuore dell'America se non leggi McCarthy. Cavalli selvaggi è un libro straordinario, dai grandi polmoni, visionario, potente come solo il simbolismo di una scrittura asciutta sa essere. John Grady Cole sella il cavallo e insieme all'amico Rawlins cavalca sull'antica pista che conduce alla frontiera del Messico. Parte l'avventura del West. "Ciò che amava nei cavalli era la stessa cosa che amava negli uomini, il sangue e il calore del sangue che li animava. Tutta la sua stima, la sua simpatia, le sue propensioni andavano ai cuori ardenti". Cuori ardenti. Che immenso scrittore.
Metropolis, di Thea von Harbou.
Prima il libro, poi il capolavoro del cinema di Fritz Lang, Metropolis è un lancio di catapulta nel futuro, il domani rappresentato ieri che diventa oggi, il nostro tempo. Thea Von Harbou fu scrittrice, attrice, sceneggiatrice, regista. La sua opera fu oscurata dopo la sua adesione al nazismo, la tragica scelta di molti artisti e uomini di pensiero dell'epoca, ma la sua grandezza visionaria è là, davanti a tutti. Sposò Fritz Lang (da cui poi divorziò nel 1934) e cominciò a scrivere per il cinema, Metropolis divenne il modello per la letteratura e il cinema del futuro, la science fiction in celluloide deve a quest'opera quasi tutto, il testo è quello di un tempo immaginato oggi realizzato.
The Only Game in Town, di Mohamed El-Erian
Un uomo della finanza dentro l'ingranaggio della macchina delle banche centrali. Mohamed El-Erian punta sul tavolo da gioco del futuro un tema che sui radar dei banchieri centrali - nella loro riflessione - è sparito: quali effetti avrà nel medio-lungo periodo sull'economia questa ciclopica iniezione di denaro nel sistema? Il libro è una guida al dissidio del nostro tempo: di chi è la politica? De facto è nelle mani delle banche centrali. Ma la politica non può cedere lo scettro senza pagare gravi conseguenze. Il tema della sovranità è questo, non c'è niente di esoterico e di intoccabile, il dibattito alto, colto e informato, senza totem e tabù è su questo punto. Una cambiale in bianco che prima o poi arriverà all'incasso. Provate a indovinare chi la pagherà.
I re taumaturghi, di Marc Bloch.
Jacques Le Goff scrive nella prefazione che "il miracolo esiste a partire dal momento in cui ci si può credere, e tramonta e poi sparisce quando non ci si può più credere". Credere. I re taumaturghi parte da una notizia falsa (fake news, direbbero oggi i presunti colti, con il sopracciglio sollevato e le parole che cadono come da un trono): la guarigione dalle scrofole ottenuta con il tocco delle mani da parte dei re cristiani di Francia e d'Inghilterra nel Medioevo. Il miracolo. La cura. Il potere terreno che è trascendente. Una grande indagine storica. Provate ad applicare quello che scrive Marc Bloch al presente, non tarderete a individuare altri re taumaturghi. I guaritori del nostro tempo.
Reflections in a Golden Eye, di Carson McCullers.
Una storia di Carson McCullers pubblicata a puntate su Harper's Bazaar nel 1940, l'America del Sud coperta e scoperta da una scrittrice che ha il dono del rischio e la vista di un'aquila. Una storia nera, un assassinio, un soldato arrestato per voyeurismo, il sadismo, l'omosessualità. Sono tutti prigionieri in una guarnigione della Georgia, sono tutti svelati dalla penna magica della McCullers. Il libro divenne un film con la firma di John Huston e un cast in stato di grazia con Elizabeth Taylor e Marlon Brando nella parte del capitano Weldon Penderton. La macchina dell'immaginario americano.
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Che giornata sarà? A Roma c'è il sole, finalmente. Il ragno screziato di nero e giallo è cresciuto, riposa su una foglia, i fiori sbocciano, tutto sembra favorire la poesia...
... ma i partitanti hanno ricominciato a tessere e disfare la loro tela. Parlano. Ancora. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo. Buona giornata.
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termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.