19 Febbraio
L'inciucio e i signor Bonaventura
Larghe intese? Non è così facile. E Giorgia resta sola. Taccuino aperto con una fonte che parla senza filtro del voto e dopo voto. Il conto elettorale dei partiti: mille miliardi di euro. D'Alema: "Dire che vince il Pd è lunare". Il diario del titolare di List.
Che cosa sta succedendo? Il titolare di List ha letto tutti i giornali (si comincia con la stampa estera, l'unica che conta davvero), poi ha letto le analisi del professor Carlo Cottarelli sui programmi economici dei partiti e ha pensato all'assegno da un milione del Signor Bonaventura, cribbio, Il Corriere dei Piccoli, essì, sembra di stare all'asilo e... come scrive il prof "verrebbe voglia di non andare a votare". Che si fa? L'antico mestiere, il cronista, si cerca una testimonianza diretta sullo stato dell'arte a ormai due settimane dal voto. Sono le 9.30, il taccuino del titolare è già pieno di note. Una chiacchierata con una fonte "Tripla A", conosce il Palazzo come le sue tasche, ne ha visto splendore e miseria. Quelli che seguono sono gli appunti "nature" finiti sul moleskine, a loro modo molto istruttivi. Buona lettura.
- I geni del Pd hanno fatto una legge elettorale che li ammazza in mondo scientifico.
- Ettore Rosato passerà alla storia. Ha messo la firma su una legge scritta su misura non della parte collaborazionista di Forza Italia, ma dei leghisti. Gianni Letta era totalmente contrario. Se tu vuoi fare un qualunque accordo devi fare una vera legge proporzionale.
- Il centrodestra è diviso profondamente ma la legge elettorale lo spinge a mettersi assieme.
- L'inciucio? E mica sarà semplice dopo la campagna elettorale dire: mi metto d'accordo con Renzi.
- Per la prima volta nella storia d'Italia ci troviamo di fronte a una cosa che non è un De Gasperi o un Togliatti o un Berlusconi o Prodi. Ora...(bip bip bip).
- Tutti sono inguaiati, i grillini con i rimborsi, Forza Italia ha l'incandidabile e ora il Pd con De Luca poi... e gli altri sono prigionieri della loro coglionaggine.
- I grillini si sono ritrovati in parlamento con cifre significative tra le mani. Il loro massimo di qualificazione professionale era...
Che cosa sta succedendo? Il titolare di List ha letto tutti i giornali (si comincia con la stampa estera, l'unica che conta davvero), poi ha letto le analisi del professor Carlo Cottarelli sui programmi economici dei partiti e ha pensato all'assegno da un milione del Signor Bonaventura, cribbio, Il Corriere dei Piccoli, essì, sembra di stare all'asilo e... come scrive il prof "verrebbe voglia di non andare a votare". Che si fa? L'antico mestiere, il cronista, si cerca una testimonianza diretta sullo stato dell'arte a ormai due settimane dal voto. Sono le 9.30, il taccuino del titolare è già pieno di note. Una chiacchierata con una fonte "Tripla A", conosce il Palazzo come le sue tasche, ne ha visto splendore e miseria. Quelli che seguono sono gli appunti "nature" finiti sul moleskine, a loro modo molto istruttivi. Buona lettura.
- I geni del Pd hanno fatto una legge elettorale che li ammazza in mondo scientifico.
- Ettore Rosato passerà alla storia. Ha messo la firma su una legge scritta su misura non della parte collaborazionista di Forza Italia, ma dei leghisti. Gianni Letta era totalmente contrario. Se tu vuoi fare un qualunque accordo devi fare una vera legge proporzionale.
- Il centrodestra è diviso profondamente ma la legge elettorale lo spinge a mettersi assieme.
- L'inciucio? E mica sarà semplice dopo la campagna elettorale dire: mi metto d'accordo con Renzi.
- Per la prima volta nella storia d'Italia ci troviamo di fronte a una cosa che non è un De Gasperi o un Togliatti o un Berlusconi o Prodi. Ora...(bip bip bip).
- Tutti sono inguaiati, i grillini con i rimborsi, Forza Italia ha l'incandidabile e ora il Pd con De Luca poi... e gli altri sono prigionieri della loro coglionaggine.
- I grillini si sono ritrovati in parlamento con cifre significative tra le mani. Il loro massimo di qualificazione professionale era steward o prendevano la paghetta del papà. A quel punto si è aperta una caccia pazzesca agli scontrini, un mercato degli scontrini.
- Il Movimento 5Stelle doveva essere una cosa protestataria, poteva fare dei casini, invece no quelli si sono concentrati sugli stipendi dei deputati e sui loro scontrini. Alla fine chi di scontrino ferisce di scontrino perisce.
- Siamo al familismo di De Luca contro lo scontrinismo dei grillini.
- Berlusconi è diventato una salamandra. Ne ha combinato una più di Carlo in Francia e nessuno gli ricorda nulla. E siamo ai tempi dello scandalo Weinstein!
- Lo volevano mandare sette anni in galera, ora in piena era di maccartismo sessuale, per lui non vale niente.
- Il centrodestra ancora non ha la maggioranza e se la ottiene poi sono costretti a fare un governo e dopo sei mesi siamo di nuovo al 2011.
- L'anima vera del Movimento 5Stelle è Di Battista. Questo Di Maio è un giovane aspirante Andreotti, ma non ha la gobba.
- Soluzione? Scappare o in Portogallo o in Nuova Zelanda.
- Questo sciagurato, Renzi, fa una legge elettorale sulle coalizioni e lui è negato per le coalizioni, ma che dico, negato per gestire addirittura un condominio.
- Renzi ha preso in giro tutti i suoi alleati, poi si è inventato tre coalizioni una peggio dell'altra.
- La Bonino, per gli affari suoi, può andare sopra il 3 per cento, e quindi li fotte alla grande e si prende di suo un bel numero di parlamentari. E se gli altri stanno sotto l'uno per cento, il Pd è andato.
- Prodi ha tirato un calcio in culo a Renzi e lancia Gentiloni.
- Il Cavaliere che lascia Salvini e fa l'accordo con Renzi? È facile dirle le cose poi è più difficile farle. O nell'accordo c'è anche Salvini o son cazzi.
- Salvini non gli ha dato via libera neppure su chi fa il presidente del consiglio. Salvini non è Bossi. Bossi rappresentava un sindacato corporativo di piccoli imprenditori e operai del Nord. E su questa base di categorie Berlusconi dava a Bossi una serie di robe e la cosa stava in piedi. Con Salvini no, lui se la gioca a livello nazionale, ha altri impulsi, anti europei anti establishment anti Ppe e questo gli ha consentito di uscire dall'angolo.
- Malgrado tutto, la politica è una cosa seria.
Tutto chiaro? No? Allora andiamo avanti in questa esplorazione. Indossiamo la tuta da palombaro, si va a cercare tracce di vita nella fossa dell'inciucio o presunto tale. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
01
L'inciucio? Giorgia restò sola
Prima di tutto, una foto che dice molto o forse anche niente, ma fa scena:

Giorgia Meloni voleva la firma (simbolica) di un patto anti-inciucio. Ieri è rimasta sola. Ma che cosa è l'inciucio?
Vocabolario della lingua italiana, Treccani:
inciùcio s. m. [dal napol. ’nciucio, propr. «pettegolezzo, sobillamento», di origine onomatopeica]. – Termine introdotto recentemente nel linguaggio politico (e dal quale sono poi stati coniati nel linguaggio giornalistico i derivati inciucismo, inciucioso, inciuciare) con il sign. originario di intrigo, intesa raggiunta sottobanco, di nascosto, e in seguito passato a indicare un piano o un accordo politico confuso, non chiaro, malamente orchestrato.
Il 5 marzo partirà la corsa all'inciucio? Non lo sappiamo, ma si parte dai voti e senza voti non si fa niente. I sondaggi pre-buio (non si possono più pubblicare) dicevano che non ci sono i numeri né per una maggioranza di centrodestra né per una larga (ristretta) intesa tra Pd e Forza Italia. Dunque? Si fa l'ammucchiatissima, cioè un governo del Presidente, come lo chiama D'Alema. Possibile? Uhm, ci sono difficoltà anche su questo punto. Se la situazione va in stallo istituzionale, la convenienza non è quella di co-governare, ma di stare all'opposizione, martellare e capitalizzare fino al prossimo voto.
02
Dopo il voto... un altro voto
Stallo istituzionale e nuovo voto? Vediamo i pezzi sulla scacchiera:
Berlusconi. Ha il terrore di vincere e governare con Salvini, gli andrebbe un'alleanza con il Pd, ma se i democratici sono "corti" il piano sfuma. Non gli resta che l'opposizione e chiedere un altro voto.
Renzi. Se il Pd va malissimo deve dimettersi, se va malino deve resistere e forse resta, se va bene è un miracolato. Berlusconi sarebbe per lui il miglior salvagente, Gentiloni è un problema ormai visibile per la sua leadership, allungarne la vita a Palazzo Chigi non è il suo obiettivo. Senza numeri e la sponda di Silvio, punterà a nuove elezioni.
Salvini. L'inciucio per lui non esiste. Nel suo orizzonte ci sono solo due cose possibili: una maggioranza di centrodestra, l'opposizione o nuove elezioni. Ruspa sempre accesa.
Di Maio. Ha i suoi guai. Sa che per il Movimento 5Stelle questa è l'unica e forse ultima occasione. Punta a un governo di unità nazionale con dentro i grillini o addirittura un governo grillino con l'appoggio di qualche forza in fuga dal suo "habitat naturale" (vedere alla voce Salvini), fuori da tutto questo c'è un'altra non facile traversata nel deserto dell'opposizione.
Ah, c'è chi dice no. Entriamo in fase Vasco Rossi.
03
D'Alema: niente voto. Vince il Pd? Lunare
I baffi acuminati di Massimo D'Alema lampeggiano sul radar del titolare di List. Ospite di Radio Capital, il Max ne ha per tutti. Primo: "Prodi aiutando il Pd è un compagno che sbaglia". Secondo: "È lunare pensare che possa vincere il Pd". Terzo: "Eleggiamo un Parlamento di assoluta incertezza ma non mi pare responsabile, se non ci fosse una maggioranza, andare a votare subito dopo perché prima bisogna fare una nuova legge elettorale. Il Rosatellum è una legge pessima, sotto alcuni profili incostituzionale, e questo accade per la terza volta, ed è un insulto per i cittadini". La prima è discutibile (Prodi fa quel che gli pare e sta nel suo campo da gioco); giusta la seconda (almeno stando ai numeri); ha un fondamento la terza, ma contano le mosse dei principali partiti e soprattutto quelle del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il voto è una giocata a dadi. Anzi, una matrioska. Leggiamo insieme cosa ne pensa il decano dei cronisti di Montecitorio, Francesco Damato.
04
Cosa c'è dentro la matrioska
di Francesco Damato
Ormai non è solo una campagna elettorale quella che è appena entrata nella penultima settimana. Ancora una domenica di Quaresima, la seconda, e poi arriverà quella, sempre quaresimale, delle urne per eleggere il Parlamento della diciottesima legislatura della Repubblica italiana. La Pasqua, come si sa, arriverà col pesce di aprile, a Camere nuove già insediate venerdì 23 marzo. Più che una campagna elettorale, questa in corso è diventata una matrioska. Continua a leggere l'articolo su List.
***
In questo balletto di bamboline, si capisce benissimo che quello a cui stiamo assistendo è poco più di un format televisivo con frasi iperboliche e caratteri in scena che stanno recitando una parte che dal 5 marzo in poi cambia. Siamo alla fiction. E la prova arriva dalle cifre stratosferiche che totalizzano le promesse dei partiti: mille miliardi.
05
Il Signor Bonaventura e i mille miliardi

Il signor Bonaventura si accontenteva di un assegno di un milione, il totalizzatore del Gran Premio dei Partiti 2018 è arrivato a quota mille miliardi di euro. Meraviglioso. La stima è dell'Osservatorio dei Conti Pubblici italiani diretto dal professor Carlo Cottarelli, già commissario alla spending review. Cottarelli a suo tempo aveva gettato la spugna e come lui molti altri. La spesa pubblica in Italia è intoccabile. E chi la tocca viene fulminato. Torniamo al punto, il costo dei programmi economici e la loro copertura. Ecco cosa emerge dallo studio dell'Osservatorio dell'Università Cattolica:
Centrodestra. Le misure incluse nel documento "Un programma per l'Italia" firmato dai quattro partiti della coalizione di Centrodestra e depositato presso il Ministero dell’Interno, comporta misure (inclusi tagli della tassazione e aumenti di spesa per pensioni, per difesa e sicurezza e per il reddito di dignità) pari ad almeno 136 miliardi di euro, con fonti di copertura di circa 82 miliardi, con uno squilibrio di almeno 54 miliardi (2,6 per cento del Pil al 2022).
Centrosinistra. Il “Programma elettorale 4 marzo 2018” comporta misure espansive per un totale di 38 miliardi (1,9 per cento del Pil), dovute soprattutto all’introduzione di un assegno mensile per i figli a carico, all’allargamento di misure a sostegno della povertà, agli investimenti in grandi opere e infine a una riduzione della tassazione sulle imprese e dei contributi per i lavoratori dipendenti. Non sono previste coperture sufficientemente definite. Al tempo stesso, il Partito Democratico, pur non avendo indicato in modo preciso i propri obiettivi di finanza pubblica per i prossimi anni, ha reso pubblico un piano di rientro dal debito: il rapporto tra debito e Pil (dal 131,6 per cento del 2017) raggiungerebbe il livello del 118 per cento del Pil al 2022 e il 100 per cento del Pil nel 2029. Con andamenti macroeconomici meno ottimistici di quelli ipotizzati dal PD e in assenza di ulteriori coperture per le nuove iniziative di spesa, il debito pubblico arriverebbe al 134,8 per cento del Pil nel 2022 dal 131,6 per cento del 2017. L’effetto cumulato sul debito della mancanza di adeguate coperture ammonterebbe nel quinquennio a 122 miliardi di euro.
Movimento 5Stelle. Non ha pubblicato un quadro di finanza pubblica per i prossimi cinque anni, limitandosi a indicare l’obiettivo di ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil di 40 punti percentuali nel prossimo decennio. Riduzioni del debito a tale velocità richiederebbero però un rapido raggiungimento del pareggio di bilancio (o di un surplus), a meno di ipotizzare tassi di crescita reali del Pil dell’ordine del 5-6 per cento, chiaramente irrealistici per l’economia italiana. Al tempo stesso le misure incluse nel programma del Movimento comporterebbero, in assenza di una chiara definizione di ulteriori misure di copertura, un indebolimento del bilancio primario di circa 64 miliardi (3,2 per cento del Pil al 2022). Sotto ipotesi anche favorevoli sull’andamento dei tassi di interesse e della crescita, questo indebolimento porterebbe a un aumento del rapporto tra debito pubblico e Pil dal 131,6 per cento nel 2017 al 138,4 per cento nel 2022. L’effetto cumulato sul debito delle misure senza adeguata copertura ammonterebbe nel 2022 a 205 miliardi di euro.
Va tutto benissimo. Dov'è la trojka? Siamo come vedete nel campo dell'irrazionale. Perfettamente in linea con i tempi che viviamo, dove il fatto, il dato, la prova, l'evidenza, il numero, sono un'opinione. Lorenzo Castellani ci spiega perché siamo finiti in una dimensione irrazionale. Non è solo economia, anzi, il titolare di List pensa che ci siano ben altri fattori che giocano un ruolo decisivo: storia, cultura, filosofia. Si chiama Zeitgeist, è lo spirito del tempo. E che tempo.
06
L'ascesa dell'irrazionale e la politica

di Lorenzo Castellani
Noi viviamo in un mondo ossessionato. E lo sappiamo. Nessuno si stupirebbe se, un bel giorno, questa nostra demenza sfociasse in una crisi di pazzia furiosa, che, calmatasi, lascerebbe l'Europa ottusa e smarrita; i motori continuerebbero a ronzare e le bandiere a sventolare, ma lo spirito sarebbe spento.
Inizia così La crisi della civiltà, profondissimo saggio dello storico liberale olandese Johan Huizinga, dato alle stampe nel 1937 quando l'Europa si preparava ad essere campo di battaglia del secondo conflitto mondiale. Sebbene il mondo sia completamente diverso da quello di ottant'anni fa si può cogliere nel dipanarsi del dibattito pubblico il medesimo disagio che attanagliava il professor Huizinga, il quale continuava così nel suo incedere "Dappertutto il dubbio intorno alla durevolezza del sistema sociale sotto cui viviamo; un'ansia indefinita dell'immediato domani; il senso del decadimento e del tramonto della civiltà". Huizinga esprime ciò che possiamo chiamare "crisi della razionalità" o "indebolimento del raziocinio" e che sta ritornando a soffiare nelle vele del presente. Continua a leggere l'articolo su List.
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Mancano solo i riti vodoo. C'è altro? Allacciate le cinture, andiamo dove poi tutto si deciderà (anche per noi). Berlino, Germania, Merkelandia.
07
In Germania il potere è donna
Angela Merkel sta preparando la sua mossa per la leadership della Cdu: Annegret Kramp-Karrenbauer, primo ministro della regione del Saarland sarà presentata oggi alle 13 come la candidata della cancelliera alla segreteria generale del partito. Nei piani di Merkel succederà a Peter Tauber. Con l'ascesa di Kramp-Karrenbauer e la futura designazione di Andrea Nahles alla presidenza della Spd in Germania il potere va alle donne. D'altronde, il mito delle Valchirie è nato là. Decidevano chi doveva sopravvivere o morire in battaglia.
Chiudiamo questo numero di List con una notizia economico-alimentare. Il titolare avrà una discussione sul tema con il socio spagnolo. Occhio alle quotazione del jamón iberico (o serrano, se vi piace quello di montagna).
08
Spagna. Boom e prosciutto
Il boom economico della Spagna ha un problema: le quotazioni del prosciutto. Il Wall Street Journal ha fatto una sua incursione tra economia, finanza e tradizione alimentare e ha scoperto che il prezzo del cosciotto vola a quotazioni stellari. Il prezzo di un maialino iberico di circa 25 chili si aggira intorno ai 115 euro, contro gli 83 euro dell'anno scorso. Prezzi astronomici. Gli spagnoli hanno acquistato l'anno scorso 2.3 milioni di nuove automobili e hanno speso il 30 per cento in più in cibo e bevande rispetto al 2013. Ah, il prezzo del prosciutto al chilo s'aggira intorno ai 30 euro contro i 19.50 euro del 2013. Boom. Sono quotazioni interessanti. Forse troppo.
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2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.