4 Agosto
L'Italia che pedala
Olimpiadi e Geopolitica. Trenta medaglie a Tokyo 2020, il Pil che corre verso il +6%, la vaccinazione a quota 70 milioni di dosi. Biden ha esaurito il bonus luna di miele. Softbank investe 5 miliardi nei Big Data contro i tumori
Che succede? Niente, il copione italiano è ampiamente rispettato, le ragioni le abbiamo esposte più volte, ne facciamo giusto una sintesi in attesa delle decisioni del prossimo Consiglio dei ministri in materia di aperture (e non chiusure) e utilizzo del Green Pass. Procediamo con il recap e il disegno dello scenario italiano. Prima, diamo un'occhiata al medagliere olimpico, dice molte cose sul mondo e su noi.
01
Olimpiadi e potenza delle nazioni
Ecco il tabellone delle medaglie di Tokyo 2020:
Qui la classifica è guidata dal numero di medaglie d'oro: prima è la Cina, seguono gli Stati Uniti e poi il Giappone e la Gran Bretagna. L'Italia torna in alto, è al nono posto, siamo di nuovo una potenza dello sport. Non solo, siamo anche la seconda manifattura d'Europa, siamo nel G7, siamo un grande paese esportatore. Dunque in questo medagliere siamo al posto giusto. Cambiamo criterio di classificazione, andiamoi per numero di medaglie:
Qui la classifica dei primi posti cambia: gli Stati Uniti balzano in testa, la Cina scala al secondo posto, al terzo passano i Russi, al quarto gli inglesi e al quinto posto il Giappone. L'Italia nel totale avanza di un altro posto, l'ottavo. Oggi abbiamo vinto la nostra medaglia numero 30, un grande oro, nella finale olimpica di inseguimento a squadre del ciclismo su pista, una disciplina tostissima, guardate che scatto (in tutti i sensi):
Un friulano, un veneto, un lombardo e un piemontese. Questo è il quartetto d'oro dell'Italia nell'inseguimento a squadre di ciclismo: Jonathan Milan, 20 anni di Tolmezzo, Francesco Lamon, 26 anni di Mirano, Simone Consonni, 26 anni di Ponte San Pietro, e Filippo Ganna, 25 anni di Verbania, all''IZU Velodrome hanno vinto, battuto la forte Danimarca e stabilito un nuovo record del mondo. L'Italia che pedala. Non solo nel velodromo, il paese...
Che succede? Niente, il copione italiano è ampiamente rispettato, le ragioni le abbiamo esposte più volte, ne facciamo giusto una sintesi in attesa delle decisioni del prossimo Consiglio dei ministri in materia di aperture (e non chiusure) e utilizzo del Green Pass. Procediamo con il recap e il disegno dello scenario italiano. Prima, diamo un'occhiata al medagliere olimpico, dice molte cose sul mondo e su noi.
01
Olimpiadi e potenza delle nazioni
Ecco il tabellone delle medaglie di Tokyo 2020:
Qui la classifica è guidata dal numero di medaglie d'oro: prima è la Cina, seguono gli Stati Uniti e poi il Giappone e la Gran Bretagna. L'Italia torna in alto, è al nono posto, siamo di nuovo una potenza dello sport. Non solo, siamo anche la seconda manifattura d'Europa, siamo nel G7, siamo un grande paese esportatore. Dunque in questo medagliere siamo al posto giusto. Cambiamo criterio di classificazione, andiamoi per numero di medaglie:
Qui la classifica dei primi posti cambia: gli Stati Uniti balzano in testa, la Cina scala al secondo posto, al terzo passano i Russi, al quarto gli inglesi e al quinto posto il Giappone. L'Italia nel totale avanza di un altro posto, l'ottavo. Oggi abbiamo vinto la nostra medaglia numero 30, un grande oro, nella finale olimpica di inseguimento a squadre del ciclismo su pista, una disciplina tostissima, guardate che scatto (in tutti i sensi):
Un friulano, un veneto, un lombardo e un piemontese. Questo è il quartetto d'oro dell'Italia nell'inseguimento a squadre di ciclismo: Jonathan Milan, 20 anni di Tolmezzo, Francesco Lamon, 26 anni di Mirano, Simone Consonni, 26 anni di Ponte San Pietro, e Filippo Ganna, 25 anni di Verbania, all''IZU Velodrome hanno vinto, battuto la forte Danimarca e stabilito un nuovo record del mondo. L'Italia che pedala. Non solo nel velodromo, il paese si è rimesso in moto.
02
Vaccino verso quota 70 milioni di dosi
Il governo di Mario Draghi è in carica dal 13 febbraio, è arrivato per l’implosione della maggioranza giallo-rossa (M5S+Pd), a sua volta arrivata per implosione della maggioranza giallo-verde (M5S+Lega).
Il primo governo non riuscì a prendere il treno dell’innovazione, delle riforme economiche, da una parte la decrescita e il reddito di cittadinanza, dall'altra il Nord industriale, il crac era solo una questione di tempo.
Il secondo governo fallì l’aggancio con la realtà del coronavirus, fece del paese un esperimento cinese, e crollò sui suoi insuccessi pandemici.
Entrambi i fallimentari governi erano guidati da Giuseppe Conte. Una garanzia.
Mario Draghi arriva a Palazzo Chigi come l'ultima mossa disperata per tenere il paese in piedi, la carta del Presidente Sergio Mattarella per non andare al voto sotto pandemia, in pieno profondo rosso economico, con lo stato d'eccezione e un esito elettorale incerto, dunque non risolutivo della crisi del sistema politico.
Sono passati sei mesi e la musica del governo è cambiata. Oggi sarà toccata la quota di 70 milioni di dosi somministrate.
L'altro dato a cui bisogna guardare per capire dove andiamo è la curva dei ricoveri, ecco quella elaborata dal Gimbe:
Siamo lontani dalla fase acuta della crisi (quasi 40mila ricoverati con sintomi e 4mila persone in terapia intensiva), la variante Delta sul piano sanitario è gestibile. Il vaccino è efficace, va estesa l'immunizzazione.
03
Produzione in ascesa, vicina al 6%
Il paese è aperto, l'economia è ripartita razzo, ecco le stime dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, nota congiunturale di agosto:
Nel 2021 il Prodotto interno lordo dell'Italia sfiora il 6% di crescita e cresce del 4,2% nel 2022. Siamo in piena ripresa. Sono i fatti che parlano, il resto non conta assolutamente niente.
04
Il semestre bianco
Da ieri siamo nel semestre bianco, il Presidente della Repubblica non potrà sciogliere le Camere, ma abbiamo visto come Sergio Mattarella eserciterà i suoi poteri (restano tutti gli altri) in questo periodo: moral suasion, attento esame delle leggi, messaggi diretti al Paese, richiamo alla responsabilità per i partiti.
Capo dello Stato. Sergio Mattarella, da ieri è cominciato il semestre bianco e non potrà più sciogliere le Camere (Foto Ansa).Funzionerà? Sì, per due ragioni: il partito dello sfascio - esiste ed è molto numeroso perché comprende il largo settore degli opportunisti - non può mandare tutto a carte quarantotto per il semplice motivo che ne verrebbe travolto. L’Italia non è nelle condizioni di essere salvata perché too big to fail, semmai può essere comprata e chi compra non ha alcun interesse a far attovagliare alla mensa quelli del partito dell'inefficienza e dello spreco. Dunque il tentativo dell’allegra brigata del pressappoco è quello di sempre, la riedizione del Gattopardo: bisogna che tutto cambi affinché nulla cambi. In realtà sappiamo che molto è cambiato e (purtroppo, c'è un deficit di classe dirigente) sappiamo anche che intorno a Draghi non c’è assolutamente niente. Ci sono delle eccezioni, in qualche caso degli ottimi ministri, ma intendiamoci, non si vede in giro un futuro Presidente del Consiglio capace di mettere insieme gli italiani, c’è solo Draghi. Piaccia o meno questa è la realtà. Dunque la situazione eccezionale di adesso sarà risolta (quindi leggere alla parola "complicata") dalle elezioni. Quando si vota? Questa è la domanda logica, perché è chiaro che i tempi contano.
05
Tre opzioni per il (non) voto
Ci sono tre opzioni dalle quali dipende il voto:
1) Mario Draghi alla scadenza del settennato di Sergio Mattarella, in febbraio, viene eletto presidente della Repubblica. In questo caso non ci sarà nessuna alchimia possibile, per le ragioni esposte prima (il vuoto intorno a Draghi) il sistema politico andrà in picchiata al voto;
2) Al Quirinale viene eletto un altro presidente della Repubblica, Draghi continua la sua missione al governo fino a tutto il 2023 e poi si vota;
3) Questa è una variante della seconda: Sergio Mattarella viene eletto al Quirinale per la seconda volta e per un periodo limitato, fino al 2023, in modo da permettere a Draghi di concludere la legislatura e poi si riaprono i giochi del Colle subito dopo le elezioni politiche.
La prima e la seconda opzione sono la regolarità dal punto di vista istituzionale, la terza è uno scenario d'emergenza non nuovo. L’abbiamo già visto una volta, quando un Parlamento incapace di eleggere un Presidente della Repubblica (eravamo nel 2013, avvio di una fase politica pazza, culminata in due legislature drammatiche) chiese a Giorgio Napolitano di fare il bis.
Nel totale precariato della politica arrivò così il governo Letta (di larghe in tese e strette vedute, vivacchiava), poi quello Renzi (di buon movimento, cadde sull'Io referendario), poi quello di Paolo Gentiloni (di saggio traghettamento, ma niente più). Una legislatura incolore, tre governi tutti del Pd. Ora unite i puntini e provate a chiedervi quale sia l’elemento di crisi del sistema politico italiano. È il Pd. I giornali fanno i titoli sulla Lega di lotta e di governo di Salvini, su "io sono Giorgia" e sì, certo la destra è populista, demagogica, arruffona, spesso poco urbana, piazzaiola, con una dose in eccesso di ciarlatani. Ma questa è la politica dell’anno 2021, con i social, il trash che straborda da ogni dove, quote inconsapevoli di italiani in preda all'analfabetismo funzionale, ignoranti, parassiti dello Stato sociale. La destra prova a parlare a un mondo travolto dalla storia, nell’emergenza, bisognoso di una guida, in cerca di una pancia piena e del minimo pensiero possibile. Quadro desolante? Certo, ma date un'occhiata alla spiaggia, uno sguardo distaccato... ecco, appunto, ci siamo capiti.
Il problema è generale, non è solo quello dei partiti populisti a destra, perché né Salvini nè Meloni saranno mai quel che non possono essere. Pensate al Pd, un equivoco storico, sempre al governo anche quando è sconfitto, con una classe dirigente inamovibile, che fa finta di essere colta, ma in realtà non ricorda neppure (ammesso che li abbiano letti) i testi sacri del socialismo, una classe di burocrati senza alcuna filosofia di vita che non sia quella del travet sul cocchio. Dopo Draghi, il vuoto.
Non essendoci alternative, il banco vince, dunque la riforma della Giustizia passa senza problemi, dopo varie sceneggiate che non avevano alcuna possibilità di assumere la grandezza della tragedia. Il resto della partita lo conosciamo: agosto con qualche problema di digestione dei leader, per fare un titolo, tirare su un sondaggio; settembre con un pezzo del recovery Plan finanziato, voto nei Comuni in ottobre (prima prova per due leadership senza un progetto chiaro, quelle di Conte e Letta); dicembre con la legge di bilancio bollinata e scritta da Draghi; gennaio molto rigido, freddo, con pioggia e grandine, in attesa della fine del settennato di Mattarella e l’apertura dei giochi per il Quirinale, il carnevale di febbraio 2022. "L’estate sta finendo" cantavano i fighettina, Righeira, be' godiamocela perché i prossimi mesi saranno una fiera nel vorrei tanto ma non posso. Finché c’è Draghi c’è speranza (con la esse minuscola). Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo. Anche altrove. Il resto del mondo si sta muovendo con grande velocità. Proviamo ricostruire il mosaico.
06
Biden ha esaurito il bonus luna di miele
Negli Stati Uniti Joe Biden ha esaurito il bonus nella luna di miele. Economia americana in piena ripresa, ma l'occupazione va meno bene di quanto si aspettassero gli analisti, Wall Street vola, scommette sul futuro, ma i piani industriali che forzano una conversione "green" delle imprese suscitano perplessità, finiscono per favorire la concorrenza di Cina e India. La vaccinazione della popolazione americana ha esaurito la spinta naturale e ha bisogno di incentivi (i 100 dollari promessi da Biden a ciascun nuovo vaccinato), il ritiro dell'esercito dall'Afghanistan è stato affrettato, studiato per dare un segnale all'opinione pubblica in patria, ma si sta rivelando un disastro internazionale che intaccherà ulteriormente la credibilità di Biden e del Pentagono in Medio Oriente, perché i Talebani avanzano, su Kabul s'addensano gli attacchi (ieri una bomba sulla casa del ministro della Difesa), la caduta della capitale appare non un se ma un quando, solo una questione di tempo. La politica delle nuove sanzioni su Cuba appare anch'essa dettata da fini interni (la presenza degli esuli cubani in Florida, uno Stato chiave, che decide il presidente), ma quale idea abbia la Casa Bianca sul futuro dell'isola caraibica è un mistero, a meno che non si pensi di risolvere la storia del post-castrismo con i richiami alla libertà, senza una direzione.
Perplesso? La presidenza di Joe Biden incontra i primi problemi dopo sei mesi alla Casa Bianca (Foto Epa).Quanto alla campagna contro la Russia, dopo l'incontro tra Biden e Putin a Ginevra, è calato il silenzio e alla fine il nuovo gasdotto di Mosca con la Germania entrerà in funzione, hanno vinto la Cancelliera Merkel e l'uomo del Cremlino. Infine, la Cina, che non solo non arretra, ma conferma i suoi disegni egemonici e lavora ormai su principi di "globalismo autarchico", assicurandosi il controllo delle materie prime del nuovo secolo (le terre rare), imponendo nuovi prezzi alla catena commerciale hi-tech, stop alla produzione della manifattura occidentale, sconvolgendo il mercato mondiale dei noli e le relazioni del commercio internazionale. Sul piano militare, Xi Jinping ha confermato che su Taiwan (uno dei più grandi produttori del mondo di microchip) il disegno strategico è quello di portare l'isola dentro i confini della Cina, mentre quella di Hong Kong è già sotto la scure della nuova legge sulla sicurezza di Pechino (primo condannato, a otto anni, qualche giorno fa), l'ex colonia britannica ha perso la libertà. E l'Europa? Grandi dichiarazioni, comunicati ufficiali sulla ritrovata "multilateralità", è finita l'era di Trump, evviva evviva, ma alla fine il ghiaccio tra Washington e Bruxelles resta, perché Biden pretende una politica aggressiva contro Mosca e Pechino che l'Unione europea non può permettersi e gli Stati Uniti continuano a giocare in solitudine quando si tratta di colpire i nemici con le armi, vedere alla voce Medio Oriente. Le sponde dell'Atlantico si sono allontanate.
07
Nel Golfo giocano a petroliera prigioniera
È al Golfo che bisogna guardare per capire cosa bolle in pentola. L'Iran è un osso duro, Khamenei ha dato la benedizione al nuovo presidente Raisi e le cose non vanno proprio nella direzione che speravano a Washington. Le acque del Golfo dell'Oman sono teatro di assalti alle petroliere via drone, abbordaggi, attacchi con le mine. Il risultato è che le vie marittime del petrolio sono diventate con il passare dei mesi sempre più pericolose e la confusione è enorme, al punto che ieri s'era diffusa una nuvola di notizie su ben 6 petroliere "fuori controllo" nel Golfo.
La petroliera Mercer Street, attaccata da un drone qualche giorno fa nel Golfo dell'Oman. Per Israele si tratta di un'operazione militare dell'Iran. L'attacco è stato condannato dagli Stati Uniti e dalla Nato. Dopo questo episodio, la tensione nel Golfo è in ascesa (Foto Epa).Per ora sappiamo poco - gli iraniani negano anche di essere iraniani - ma una cosa è certa, a Teheran scherzano col fuoco. Per il semplice motivo che l'uscita di Benjamin Netanyahu non è una garanzia di "zona franca" e mani libere per l'Iran, semmai il contrario, visto che il nuovo governo a Gerusalemme è il risultato di una delicata operazione di ingegneria, dunque non può permettersi di apparire debole con gli Ayatollah che continuano a arricchire uranio e condurre operazioni militari contro bersagli israeliani.
Dal Libano, inoltre, stamattina sono stati lanciati razzi sul Nord di Israele e l'artiglieria ha risposto. Sono tutti segnali che convergono su un aumento della tensione nell'area e un costante accerchiamento di Israele. A cosa mirano? Sappiamo solo che questa è la via più veloce e sicura per innescare una guerra.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con una notizia che incrocia la conoscenza dei Big Data, il software e la medicina. Siamo nel campo più avanzato della scienza, il Biotech.
08
Softbank investe 5 miliardi nei Big Data contro i tumori
Softbank ha investito 5 miliardi di dollari nella Roche, azienda farmaceutica svizzera nota al grande pubblico (è in Italia da 120 anni e ha 700 dipendenti nel nostro paese), in particolare i giapponesi credono nel potenziale del progetto sull'uso dei big data per sviluppare nuovi farmaci, contro il cancro. La società del gruppo Roche che lavora su questo settore è la Genentech, sede in California, la quale utilizza sofisticate analisi dei dati, tra cui l'apprendimento automatico, per trovare nuovi farmaci, soprattutto in campo oncologico. L'analisi dei big data serve a personalizzare le terapie, in pratica: bisogna leggere le cartelle cliniche dei pazienti, armonizzare le informazioni contenute, elaborarle, costruire poi la cura su misura. Vale ben più di 5 miliardi di dollari, è la fusione di tante discipline per un unico grande fine: vincere la battaglia contro il cancro.
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di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.