12 Luglio
Lo scambio di governo
Il Movimento 5Stelle ottiene il taglio dei vitalizi con il sì della Lega, il partito di Salvini ha mano libera sulla gestione dell'immigrazione. Come funziona il Governo Frankenstein. Analisi dell'Istituto Cattaneo sulla copertura mediatica del triumvirato di Palazzo Chigi: Conte "schiacciato" da Salvini e Di Maio.
Quali sono i meccanismi che si muovono in un esecutivo che rivendica di essere populista? Come funziona il Governo Frankenstein? Come qualsiasi altro governo di coalizione, con alcune differenze di fondo che riguardano la comunicazione, la realizzazione del programma dei due partiti che lo compongono, le reciproche convenzienze, i rischi associati a una gestione del giorno dopo giorno sottoposta alla verifica del contratto. In sintesi: è il governo dello scambio. Quello avvenuto oggi è molto chiaro: il Movimento 5Stelle ottiene dalla Lega il via libera al taglio dei vitalizi, la Lega ha la mano libera sulla gestione dell'immigrazione. Finché questo scambio regge, il governo va avanti. Finora non è comparso all'orizzonte l'iceberg dell'economia - quello sarà il vero banco di prova e arriverà presto, in autunno - ma il dato è che l'esecutivo nonostante le evidenti tensioni ha un trovato un modus operandi che poi vedremo se sarà anche qualcosa di lungo termine, il modus vivendi. E anche la sua rappresentanzione mediatica che, come vedremo grazie a un'analisi dell'Istituto Cattaneo, mette in evidenza il primato di Salvini e Di Maio rispetto a Conte.
Cominciamo questa esplorazione degli ingranaggi del governo in alto mare. Il palleggio di immigrati in alto mare tra il rimorchiatore Vos Thalassa e la nave della Guardia Costiera Diciotti sta diventando un interessante caso di logoramento di nervi del governo. Siamo a un punto in cui tutti hanno molto da perdere, compreso Salvini. Vediamo i pezzi sulla scacchiera.
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Scambio di governo
Matteo Salvini. Stamattina da Innsbruck ha fatto sapere che "la Diciotti sarà tenuta bloccata per tutto il tempo necessario per fare chiarezza. Se ci sono dei violenti a bordo è giusto che vengano assicurati alla giustizia. Se le aggressioni sono fantasia, quelli del mercantile hanno mentito e ne devono rispondere". Posizione dura che Salvini articola così: "Non do alcuna autorizzazione a nessuno...
Quali sono i meccanismi che si muovono in un esecutivo che rivendica di essere populista? Come funziona il Governo Frankenstein? Come qualsiasi altro governo di coalizione, con alcune differenze di fondo che riguardano la comunicazione, la realizzazione del programma dei due partiti che lo compongono, le reciproche convenzienze, i rischi associati a una gestione del giorno dopo giorno sottoposta alla verifica del contratto. In sintesi: è il governo dello scambio. Quello avvenuto oggi è molto chiaro: il Movimento 5Stelle ottiene dalla Lega il via libera al taglio dei vitalizi, la Lega ha la mano libera sulla gestione dell'immigrazione. Finché questo scambio regge, il governo va avanti. Finora non è comparso all'orizzonte l'iceberg dell'economia - quello sarà il vero banco di prova e arriverà presto, in autunno - ma il dato è che l'esecutivo nonostante le evidenti tensioni ha un trovato un modus operandi che poi vedremo se sarà anche qualcosa di lungo termine, il modus vivendi. E anche la sua rappresentanzione mediatica che, come vedremo grazie a un'analisi dell'Istituto Cattaneo, mette in evidenza il primato di Salvini e Di Maio rispetto a Conte.
Cominciamo questa esplorazione degli ingranaggi del governo in alto mare. Il palleggio di immigrati in alto mare tra il rimorchiatore Vos Thalassa e la nave della Guardia Costiera Diciotti sta diventando un interessante caso di logoramento di nervi del governo. Siamo a un punto in cui tutti hanno molto da perdere, compreso Salvini. Vediamo i pezzi sulla scacchiera.
01
Scambio di governo
Matteo Salvini. Stamattina da Innsbruck ha fatto sapere che "la Diciotti sarà tenuta bloccata per tutto il tempo necessario per fare chiarezza. Se ci sono dei violenti a bordo è giusto che vengano assicurati alla giustizia. Se le aggressioni sono fantasia, quelli del mercantile hanno mentito e ne devono rispondere". Posizione dura che Salvini articola così: "Non do alcuna autorizzazione a nessuno a scendere dalla Diciotti: se qualcuno lo fa, se ne assume la sua responsabilità. Qui qualcuno prende in giro gli italiani e le ipotesi sono due: o lo fanno i migranti violenti oppure ha mentito qualcuno che ha denunciato una violenza che non c'è stata. Se qualcuno ha mentito, questi devono pagare. Se sono stati i migranti, scendono in manette, se sono stati gli armatori pagano civilmente e penalmente", ha spiegato. "Io non ho voglia di farmi prendere in giro. Fino a che non ci sarà chiarezza su questo, io da ministro dell'Interno, da vice premier, e da papà, non do autorizzazione a nessuno a scendere". C'è un passaggio di Salvini che è ben più significativo: "Se qualcuno autorizza lo sbarco al mio posto se ne assumerà la responsabilità". Si chiama avvertimento. La Diciotti è in porto a Trapani e nessuno scende dalla nave della Guardia Costiera.
Luigi Di Maio. Come capo politico del Movimento 5Stelle si trova in una posizione doppia: ha ottenuto da Salvini il via libera al taglio dei vitalizi e sta festeggiando con la terza carica dello Stato (Roberto Fico) il traguardo del nulla quasi contabile ma quasi tutto sul piano simbolico per i grillini, "il giorno atteso da 60 anni", niente meno. Ha brindato in piazza, Di Maio, dedicando il tutto alle "vittime della Fornero". Esaurita la schiuma e le bollicine, poi resta l'onda. E sul taccuino c'è una domanda: la Guardia Costiera è agli ordini di Salvini o del ministro dei Trasporti pentastellati Danilo Toninelli? Altra domanda: Toninelli può far solcare il mare alle sue navi e poi per lo sbarco deve attendere il via libera esclusivo del ministro Salvini? Abbiamo qualche dubbio in proposito. Forse tutto si spiega così: il via libera ai vitalizi è uno scambio tra le due forze al governo: io do una cosa a te e tu ne lasci fare una (anche un po' tua) a me, la gestione del tema dell'immigrazione è sostanzialmente tutta della Lega.
Giuseppe Conte. Il premier in questa storia galleggiante dovrebbe essere quello che decide e ha l'ultima parola. Diamo un'occhiata alla legge 400 del 1988 e vediamo quali sono i suoi poteri che possono essere richiamati a proposito del caso Vos Thalassa-Diciotti. Il Presidente del Consiglio:
- indirizza ai ministri le direttive politiche ed amministrative in attuazione delle deliberazioni del Consiglio dei ministri nonché quelle connesse alla propria responsabilità di direzione della politica generale del Governo;
- coordina e promuove l'attività dei ministri in ordine agli atti che riguardano la politica generale del Governo;
- può sospendere l'adozione di atti da parte dei ministri competenti in ordine a questioni politiche e amministrative, sotto- ponendoli al Consiglio dei ministri nella riunione immediatamente successiva;
- concorda con i ministri interessati le pubbliche dichiarazioni che essi intendano rendere ogni qualvolta, eccedendo la normale responsabilità ministeriale, possano impegnare la politica generale del Governo;
- adotta le direttive per assicurare l'imparzialità, il buon andamento e l'efficienza degli uffici pubblici e promuove le verifiche necessarie; in casi di particolare rilevanza può richiedere al ministro competente relazioni e verifiche amministrative;
- esercita le attribuzioni conferitegli dalla legge in materia di servizi di sicurezza e di segreto di Stato;
- può disporre, con proprio decreto, l'istituzione di particolari Comitati di ministri, con il compito di esaminare in via preliminare questioni di comune competenza, di esprimere parere su direttive dell'attività del Governo e su problemi di rilevante importanza da sottoporre al Consiglio dei ministri, eventualmente avvalendosi anche di esperti non appartenenti alla pubblica amministrazione;
- può disporre la costituzione di gruppi di studio e di lavoro composti in modo da assicurare la presenza di tutte le competenze dicasteriali interessate ed eventualmente di esperti anche non appartenenti alla pubblica amministrazione.
Ci sono molte altre competenze, ma queste che abbiamo elencato bastano e avanzano: il Presidente Giuseppe Conte sul caso Vos Thalassa-Diciotti ha ampi poteri di intervento.
Naturalmente il problema non è di procedura, di competenza, di cavillo giuridico, ma politico: prendere una decisione contraria alla linea espressa da Salvini che non è un semplice ministro, ma un leader politico, significa innescare una crisi di governo. Nessuno la vuole e tutte le posizioni di volta in volta si compensano, come abbiamo scritto qualche riga fa, con lo "scambio" dei provvedimenti di vario segno nella maggioranza.
Un governo può funzionare così? I governi di coalizione funzionano (o no) proprio così. L'esempio tedesco della Grosse Koalition ci dice che di solito alla fine si trova il compromesso e che nello stesso tempo si può andare in crisi (il caso Merkel-Seehofer, proprio sull'immigrazione, ne è un esempio), quello italiano è sottoposto allo stesso meccanismo. Il Governo Frankenstein è senza alcun dubbio una GroKo tricolore - c'è un contratto e di volta in volta le tensioni vengono sottoposte a una procedura di trading tra le parti. È un logorìo incessante, ma non c'è alternativa né dentro l'alleanza né fuori.
Domanda: chi guida il governo? Conte è una figura che compensa la presenza di una diarchia, quella di Salvini e Di Maio. L'Istituto Cattaneo ha condotto uno studio su questo triumvirato dove il vertice in realtà è rovesciato.
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Conte "schiacciato" da Salvini e Di Maio
Cosa ha fatto l'Istituto Cattaneo? Ha analizzato tutti gli articoli dei quotidiani che, nell’ultimo mese (dall’11 giugno all’11 luglio), si sono occupati dei tre principali leader (Conte, Di Maio, Salvini) in relazione alle attività del governo. A cosa serve questa indagine? A vedere se il premier è stato "schiacciato" mediaticamente dai due vicepremier. La conclusione è qui:
Salvini è di gran lunga il personaggio del triumvirato che ottiene la maggiore copertura da parte dei quotidiani. Ecco l'analisi dell'Istituto Cattaneo:
- Salvini. Il leader che è stato maggiormente al centro del dibattito pubblico negli ultimi 30 giorni è Matteo Salvini, presente in più del 45% degli articoli considerati. Il leader della Lega è stato, dunque, quello più “attenzionato” dai giornali e che ha saputo dettare l’agenda dell’opinione pubblica in maniera più efficace. Sono state soprattutto le questioni migratorie (vicenda Aquarius, proposta di censimento della popolazione Rom, attivazione hotspot ai confini della Libia ecc.) ad attirare l’attenzione dei quotidiani sulla figura di Salvini, il quale si è trovato in contropiede soltanto nella prima settimana di luglio, quando ha dovuto affrontare un tema – legato alla sentenza della Cassazione sui fondi ricevuti dalla Lega nord – che non era stato lui a porre direttamente in agenda.
- Di Maio. Il secondo leader, in termine di copertura sui quotidiani italiani, è Luigi Di Maio, la cui presenza sui giornali (32,7% in media) è stata inferiore a quella di Salvini, ma in crescita soprattutto nelle ultime settimane. Prima con la delibera sull’abolizione dei vitalizi agli ex-parlamentari approvata dalla Camera dei deputati e poi, soprattutto, con l’approvazione del cosiddetto Decreto “dignità”, il leader del M5s è riuscito a ottenere un’attenzione maggiore da parte dei quotidiani, superando per alcuni brevi momenti anche lo stesso Salvini.
- Conte. Al presidente del Consiglio Conte viene riservato, invece, uno spazio decisamente inferiore rispetto a quello occupato dai due “semi-leader” del M5s e della Lega. La presenza del premier sui quotidiani è quasi sempre al di sotto di quella che abbiamo osservato per Di Maio e Salvini. Complessivamente, soltanto il 21,5% degli articoli analizzati si concentra sulla figura di Giuseppe Conte e, finora, l’unico momento in cui è riuscito a focalizzare su di sé l’attenzione è avvenuto durante l’incontro del Consiglio dell’Unione europea sul tema dei migranti.
Viviamo tempi mediatici. Forse troppo. Intanto, a Innsbruck c'è un vertice informale dei ministri dell'Interno dell'Unione europea. Risultati? Seguite il titolare di List.
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Immigrazione. Ue da zero tituli
Matteo Salvini e Horst Seehofer oggi a Innsbruck (Foto Ansa).Molte dichiarazioni di principio, niente di nuovo sul tavolo. Ognuno rimane fermo sulle sue posizioni. L'incontro di Innsbruck è arrivato due settimane dopo il Consiglio europeo dove era stato raggiunto un accordo che ipotizzava la realizzazione di centri di sbarco in Nord Africa per i migranti che sono stati salvati nel Mediterraneo e sul suolo europeo. Tutto su base volontaria, dunque oggetto di ulteriore trattativa.
"Tutti i partecipanti considerano l'immigrazione la questione che definirà il futuro dell'Europa", ha detto il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer. Passi concreti per ora nessuno, tanto che il suo omologo austriaco Herbert Kickl, che ha presieduto la riunione (è il semestre di presidenza Ue dell'Austria), ha dichiarato: "Il nostro obiettivo oggi è quello di esplorare le rispettive posizioni". Insomma, si guardano tutti in cagnesco. Sono d'accordo sulla protezione delle frontiere, ma non sulla redistribuzione dei migranti, tema centrale per l'Italia. Si tratta di materia da vertice di Capi di Stato e le due settimane trascorso dal Consiglio europeo sono troppo poche per fare passi avanti significativi. Fonti diplomatiche citate dall'agenzia tedesca Dpa inoltre sottolineano come "l'intenso dibattito interno del governo tedesco su possibili rimpatri di migranti e le conseguenti discussioni con altri paesi europei, hanno distolto l'attenzione dall'accordo del vertice".
Seehofer dunque non ha ottenuto il sostegno per l'accoglienza dei respinti alla frontiera tedesca che sono stati registrati prima in un altro paese; l'Italia non ha ottenuto che la condivisione del controllo del Mediterraneo sia realmente attiva e che la redistribuzione dei migranti sia accettata dagli altri paesi; l'appoggio a Roma sarebbe arrivato solo da pochi paesi come la Grecia e il Lussemburgo.
"Se riduciamo le partenze, gli sbarchi, le morti e gli arrivi, non ci saranno problemi alle frontiere interne dell'Unione", ha detto Salvini, riferendosi al problema dei migranti che arrivano in paesi come l'Italia e viaggiano verso paesi più ricchi come la Germania.
L'Austria dal canto suo chiede una restrizione delle norme sull'asilo in Europa la realizzazione di centri di transito dei migranti fuori dall'Unione. Anche questa proposta resta lettera morta e il il ministro degli Esteri e dell'Immigrazione lussemburghese Jean Asselborn ha dichiarato che "nessuna presidenza ha il diritto di sospendere la Convenzione di Ginevra", trovando l'appoggio dei ministri di Portogallo e Grecia e del commissario europeo per la migrazione Dimitris Avramopoulos. "Non siamo più in una crisi migratoria", ha detto Avramopoulos, osservando che gli arrivi in Europa sono scesi da 1,8 milioni nel 2015 a 200 mila l'anno scorso, e sono rimasti al di sotto di questa cifra quest'anno.
L'Unione europea sta perdendo l'occasione di risolvere un grande problema in presenza di numeri che oggi sono piccoli, soprattutto se li confrontiamo con le dimensioni dell'intero blocco europeo. Siamo di fronte a un quadro desolante.
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Chi alla fine porta a casa risultati, pur muovendosi come un elefante in una cristalleria, è Donald Trump.
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Nato. Trump e gli alleati morosi
Il Presidente americano è arrivato a Londra, ma gli alleati europei che l'hanno incontrato a Bruxelles ricorderanno a lungo il vertice della Nato. Trump secondo le cronache avrebbe minacciato di lasciare la Nato, ma sul punto sono arrivate le smentite di Emmanuel Macron e Theresa May. Cosa ha ottenuto The Donald? Leggiamo cosa ha detto alla Cnn il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: "Abbiamo l'impegno a spendere il 2 per cento. La cosa importante ora è che abbiamo bisogno di investire di più". Siamo fermi agli accordi presi nel vertice del Galles nel 2014. Quegli impegni sono stati mantenuti? Ecco a voi la situazione in questo grafico:
Se dopo questo vertice l'impegno preso di arrivare al 2 per cento del Pil nella spesa della Difesa sarà mantenuto, per Trump sarà un grande risultato.
Ma quali sono i piani strategici di Trump? Abbiamo una puntata di RadioList sul tema.
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RadioList. La strategia di Trump
Il Presidente degli Stati Uniti ha chiesto durante il vertice Nato il raddoppio della spesa da parte degli alleati, dal 2 al 4 per cento del Prodotto interno lordo. Il segretario generale della Nato dice che il patto tra l'Europa e gli Stati Uniti non è scritto nella pietra, ma non si vede cosa possa fare l'Unione europea senza. Trump attacca la Germania che "dipende dall'energia della Russia". Il vertice Trump-Putin il 16 luglio a Helsinki è una matrioska. Quale sarà la strategia della Casa Bianca e cosa ha da proporre il Cremlino a Trump? Un'indagine sul Grande Gioco della geopolitica americana del titolare di List e Dario Fabbri di Limes.
Con Trump non abbiamo ancora finito. È volato in Inghilterra per un the con la Regina.
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Trump e la Brexit che non è Brexit
Trump ora è in Inghilterra (le proteste annunciate sono già iniziate), domani prenderà un the con la Regina Elisabetta a Buckingam Palace e nel frattempo ne ha combinato una delle sue, dicendo che "Brexit significa Brexit, le persone hanno votato per la rottura. Dunque, viene da immaginare che è ciò che si farà. Ma forse hanno preso una strada diversa, non sono sicuro sia quella per cui le persone hanno votato". Bum. Proprio nel giorno in cui il governo inglese presenta il suo libro bianco per la Brexit. Così Theresa May ha dovuto rispondere al Presidente americano: "Facciamo ciò che il popolo britannico ci ha detto di fare, la nostra proposta riflette questo". Ah, che Brexit sarà?
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Soft Brexit, hard problem
Il Libro Bianco sulla Brexit (potete scaricarlo qui) prevede che la Gran Bretagna sia soggetta alle decisioni della Corte di Giustizia dell'Ue, dà ai lavoratori Ue il diritto di recarsi nel Paese senza visto per impieghi di lavoro "temporanei", prevede che le società che forniscono servizi saranno in grado di "muovere le loro persone di talento". Il punto incandescente è quello del diritto comunitario e della presenza della Corte di Giustizia che nel caso di controversie interviene per l'interpretazione. Questo è il tema che ha innescato le dimissioni del ministro per la Brexit, David Davis, e del ministro degli Esteri Boris Johnson. La legislazione europea, seppure in maniera affievolita, resta. D'altronde non si può avere tutto: accesso al mercato unico e mani libere. Serve un compromesso, ottenuto attraverso un accordo di associazione, simile a quello siglato tra l'Unione e l'Ucraina. Il neo ministro per la Brexit, Dominique Raab, ha presentato il Libro Bianco tra le proteste (ecco il suo intervento in Parlamento) e si capisce benissimo che non avrà vita facile. Domanda sul taccuino: il governo di Theresa May si salverà?
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Viviamo tempi interessanti. Forse troppo. Per provare a capirne la parabola, leggiamo un articolo di Marco Gervasoni su un tema molto importante, una mutazione del quadro politico avvenuta nel corso degli ultimi decenni e giunta a compimento con la crisi dei partiti socialdemocratici e i Dem in America. I ricchi votano a sinistra? La conclusione è sì e Gervasoni spiega la trasformazione dei partiti operai in benestanti progressisti.
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Perché i ricchi votano a sinistra
di Marco Gervasoni
Va bene: il Rolex solidale, antirazzista e of course antifascista, con maglietta rossa acclusa, è un post geniale che circolava giorni fa su Facebook. Così come straordinaria, sempre sul medesimo social, è la pagina «Concita al Mondiale», una parodia pastiche del linguaggio, delle pose e dei tic della sinistra che ha deciso di «restare umana», contro quelli che uomini non sono (e però si tratterebbe della maggioranza degli italiani, secondo i sondaggi). Siamo nel campo della satira: che la sinistra tollera solo a due condizioni a) che sia rivolta contro i suoi nemici; b) in caso contrario, che venga dall’interno della propria tribù. Ma sempre di satira si tratta. E di satira si può ridere, ma una cultura politica di sola satira non si può nutrire: avete visto che fine ha fatto la sinistra italiana nel ventennio berlusconiano, che a quel genere attingeva a mani basse? E allora dobbiamo chiederci: il Rolex, le magliette firmate, le terrazze sul mare, gli apericena «inclusivi» e «solidali», gli appelli a «mettere i corpi belli sulle barche » (non gli yacht, quelle dei migranti) sono solo delle caricature, delle forzature proprie a indurre il sorriso, oppure dietro vi è un dato reale? Brutalmente: è vero che i «ricchi» votano a sinistra? Continua a leggere l'articolo su List.
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L'altro fenomeno da seguire per cercare di incastrare le tessere del mosaico è lo scontro tra Intelligenti e Barbari, Colti e Buzzurri, Cosmopoliti e Bifolchi. Insomma, populisti e anti-populisti. Sono l'uno lo specchio dell'altr0. Lorenzo Castellani li ha fotografati. Che immagine.
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Il populismo degli anti-populisti
di Lorenzo Castellani
Quella di populismo è la categoria più abusata della politica contemporanea. Francis Fukuyama, che non può essere sospettato d'intelligenza con i movimenti anti-sistema, ha osservato che il populismo è oramai un termine così ampio che "sono tutte le politiche che non sono gradite all'establishment". L'autore de La fine della storia e l'ultimo uomo è come al solito ottimista. Il populismo sembra essere lo stile della politica contemporanea, capace di permeare linguaggi e modalità d'azione indipendentemente dalle idee proposte. Se si pensa ai movimenti etichettati come populisti in Europa è molto difficile tracciarne una ideologia comune. Certo tutti vogliono rimpiazzare i partiti mainstream al potere e ne contestano l'operato, ma questa è banale competizione politica che è sempre stata propria delle democrazie e che è divenuta più dinamica per la fine delle ideologie. Continua a leggere l'articolo su List.
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Con che cosa chiudiamo questo numero serale di List. Il perfido pennino acuminato di Guido Ciompi ha una visione su Salvini in Africa.
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La sua Africa
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3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.