15 Settembre
Lo shock dei droni e la fiaba italiana
L'escalation in Medio Oriente, l'attesa per l'impatto dell'attacco in Arabia Saudita sul mercato del petrolio, l'Italia che continua a non fare i conti con lo scenario globale. Il governo promette spesa, Renzi progetta l'addio dei gruppi parlamentari al partito, Di Maio un patto civico con il Pd. Il mondo è un altro racconto
Che succede? Si fanno castelli di sabbia e la marea se li porta via. Il governo Conte bis parla di flessibilità di bilancio e deficit, lancia nuovi programmi di spesa (gli asili nido per tutti), sembra che il bilancio dell'Italia improvvisamente sia lindo, senza problemi, il forziere di Paperon de' Paperoni. Surreale, ma in fondo non c'è niente di nuovo se non il fatto che quello che era una violazione delle sacre regole ieri (e lo sfondone nel bilancio lo era) sembra essere tollerato oggi e non si sa bene in base a quale base di fiducia. Sul Corriere della Sera oggi un ottimo pezzo di Ferruccio De Bortoli ricorda che "in troppi si affrettano poi, in questi primi giorni, ad annunciare misure delle quali trascurano sia la complessità sia, ed è peggio, il costo". Così il pur bravo (gode di fiducia sulla carta, mai accordata ad altri) ministro dell'Economia Gualtieri dice che bisogna fare una manovra espansiva (cercando di eliminare dal patto di stabilità "spese verdi" non meglio identificate il cui impatto sulla produzione e l'occupazione sarebbe opportuno conoscere prima di essere deliberate, visto che è il contribuente a pagarle), mentre il premier Conte parla di alta velocità al Sud e la sua coalizione è composta da un partito che non la vuole al Nord, mentre si parla di una banca per il Mezzogiorno (ancora? ma se i soldi per finanziare buone idee in questo mondo a tassi negativi e quantitative easing sono l'unica cosa che non manca), mentre si blocca l'esplorazione di idrocarburi in un paese che ha una bolletta energetica da record e ha la seconda manifattura d'Europa, mentre compaiono ministri di buona volontà e tassatori di merendine, mentre si parla ancora solo di immigrazione (ieri i porti chiusi e oggi i porti aperti, sempre in una dimensione demagogica, di conflitto...
Che succede? Si fanno castelli di sabbia e la marea se li porta via. Il governo Conte bis parla di flessibilità di bilancio e deficit, lancia nuovi programmi di spesa (gli asili nido per tutti), sembra che il bilancio dell'Italia improvvisamente sia lindo, senza problemi, il forziere di Paperon de' Paperoni. Surreale, ma in fondo non c'è niente di nuovo se non il fatto che quello che era una violazione delle sacre regole ieri (e lo sfondone nel bilancio lo era) sembra essere tollerato oggi e non si sa bene in base a quale base di fiducia. Sul Corriere della Sera oggi un ottimo pezzo di Ferruccio De Bortoli ricorda che "in troppi si affrettano poi, in questi primi giorni, ad annunciare misure delle quali trascurano sia la complessità sia, ed è peggio, il costo". Così il pur bravo (gode di fiducia sulla carta, mai accordata ad altri) ministro dell'Economia Gualtieri dice che bisogna fare una manovra espansiva (cercando di eliminare dal patto di stabilità "spese verdi" non meglio identificate il cui impatto sulla produzione e l'occupazione sarebbe opportuno conoscere prima di essere deliberate, visto che è il contribuente a pagarle), mentre il premier Conte parla di alta velocità al Sud e la sua coalizione è composta da un partito che non la vuole al Nord, mentre si parla di una banca per il Mezzogiorno (ancora? ma se i soldi per finanziare buone idee in questo mondo a tassi negativi e quantitative easing sono l'unica cosa che non manca), mentre si blocca l'esplorazione di idrocarburi in un paese che ha una bolletta energetica da record e ha la seconda manifattura d'Europa, mentre compaiono ministri di buona volontà e tassatori di merendine, mentre si parla ancora solo di immigrazione (ieri i porti chiusi e oggi i porti aperti, sempre in una dimensione demagogica, di conflitto tra parti politiche) e non si guarda ai punti reali dell'agenda (produzione, reddito, lavoro, istruzione, ricerca, benessere), in un posto remoto, nella realtà, in Arabia Saudita, un attacco con i droni ha innescato uno shock geopolitico:
Questo semplice e inesorabile accadere dei fatti dovrebbe consigliare prudenza, misura, attenzione. Niente, i nostri partitanti di ieri e di oggi sono come mercanti in fiera, parlano, promettono, hanno già speso praticamente quello che non hanno e non si preoccupano dell'effetto che potrebbe avere l'attacco in Arabia Saudita domani sul prezzo del petrolio e sulla nostra economia, sulle tasche degli italiani. Che proiezioni economiche fanno? Con il prezzo del barile a 60 dollari o a cento dollari? Con l'economia globale che va o con uno shock petrolifero alle porte? Con la Germania che cede sul rigore di bilancio o che insiste nella dottrina dello "zero nero" per tutti? Dove siamo, di grazia? Ieri c'era il disastro dell'incompetente ministro per caso, oggi la presunzione del competente (pochi, tra l'altro) di poter eludere le forze della storia. È probabile che molti non leggano, che altri non capiscano, che si faccia finta di non vedere che il mondo è complesso, che le minacce esistono, che la guerra e la pace sono state dronizzate. Ma la realtà è puntuale, inesorabile e onesta. Si tratta solo di attendere che la meal cada dall'albero e qualcuno che si ricordi che esiste la forza di gravità. Certo, ci vorrebbe Newton... L'Italia vive in un mondo di fiabe, pifferai magici che si alternano. Ci auguriamo che dopo il sovranismo immaginario non ci tocchi vedere anche l'europeismo immaginario. L'agenda italiana sembra fuori dalla storia. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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Quali sono i fatti del giorno? Facciamo il nostro giro di giostra, solo quello che conta (o in qualche caso vorrebbe contare). Seguite il titolare di List.
01
Porti, manovra, patto, Pontida, Viadottistan
Restrittiva no. Il ministro dell'Economia Gualtieri: "All'Ue ho detto no a una manovra restrittiva, sarebbe controproducente". Bene, ma questo significa che si finanzia spesa in deficit.
Achtung alla Germania. I tedeschi non sono diventati improvvisamente morbidi e basta leggere con attenzione le parole del vicepresidente Ue Dombrovskis: "Dobbiamo evitare uno scenario in cui apriamo la discussione sulla legislazione senza sapere come chiuderla". Jens Weidmann, il presidente della Bundesbank, l'altro ieri ha dichiarato che "Draghi ha oltrepassato il limite" e la Bild, che incarna lo spirito popolare tedesco, ha impaginato questo:
Non è una cosa né simpatica né elegante, è contro l'Italia.
Porti aperti. Sbarcati a Lampedusa gli 82 migranti della Ocean Viking. Il sindaco dell'isola protesta ("siamo accoglienti ma non stupidi"), ne resteranno in Italia 24, gli altri andranno in Germania, Francia, Portogallo e Lussemburgo.
Pontida. Senza Bossi, con Salvini. Dopo aver fallito l'aggancio con la realtà delle istituzioni, il leader leghista fa il suo ennesimo bagno di folla (ma gliene servirebbe uno, di tuffo, in una manuale parlamentare) e lancia un referendum per cambiare la legge elettorale e farla diventare "totalmente maggioritaria". Tra i giovani leghisti spunta una sagoma che apostrofa così il Presidente della Repubblica: "Questo Presidente della Repubblica mi fa schifo". Sempre fuori misura, senza moderazione, non si va lontano.
Viadottistan. Atlantia è nei guai, la controllata Spea Engineering ha disposto la sospensione di quattro dipendenti dopo gli arresti legati all'inchiesta sulle false valutazioni del rischio di alcuni viadotti. Lunedì è convocato un consiglio d'amministrazione di Autostrade. Il mercato si fa una sola domanda: cosa ci fa ancora l'ad Castellucci al suo posto? La politica (vedere alla voce Di Maio) invece recita il solito copione della revoca della concessione e nessuno ricorda che questa storia fin dall'inizio ha un solo punto reale: il business è il contratto.
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Cosa offre la politica italiana di succoso, prelibato? Cribbio, c'è il Pd e c'è Di Maio che apparecchia un'alleanza-non-alleanza.
02
Divorzio. Il Pd e la separazione consensuale dei renziani
Consensuale. Dovrebbe essere la separazione dei gruppi parlamentari di Renzi dal Pd. Il primo suicidio di partito assistito: Renzi si porta via i parlamentari, al Pd resta l'affitto del Nazareno. Sembra incredibile, ma questo emerge dall'intervista di Ettore Rosato su Repubblica: "Decideremo alla Leopolda", dice Rosato che poi avvisa: "Sarà una separazione consensuale, non scissione, come in quelle coppie che le hanno provate tutte per stare insieme ma proprio non ce la fanno. Io penso sia necessario fare una riflessione sia per motivi politici che personali, politici perché dopo l'accordo con M5s è cambiato tutto, personali perché Renzi non può essere sempre accusato di tutto e con lui chi ha lavorato per tirare fuori il Paese dalla crisi". Naturalmente Rosato precisa: "Saremo in maggioranza. E se possibile la allargheremo". Ottimo, abbondante. Nota sul taccuino: come in tutti i divorzi, resta un dettaglio da stabilire: chi paga gli alimenti?
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Consumato un bel giorno il divorzio, resta il problema: come si batte Salvini? Perché il governo non è nato da una scelta degli elettori nell'urna, è la classica e più che legittima operazione di Palazzo, un sottosopra parlamentare che Salvini si è auto-inflitto mentre era nella fase Papeete. Resta la domanda: e ora? I Cinque Stelle di usare la parola "alleanza" non ne vogliono sentir parlare, ma qualcosa bisognerà pur fare e allora... niente matrimonio, vai con l'unione.
03
Unione. Di Maio chiede un patto civico per l'Umbria
Carta e penna, lettera a La Nazione. Se l'alleanza con il Pd è un tabù, che si metta al centro della piazza il totem del patto. Luigi Di Maio pensa alle regionali in Umbria del 27 ottobre e al Pd degli entusiasti e dei riluttanti propone di correre "con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune". Possibile? Tutto è possibile in questa fase Zelig. "Per rigenerare il patto di fiducia cittadini-istituzioni secondo me c'è bisogno che tutte le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in Consiglio regionale, senza pretese di assessorati o altri incarichi". "Ovviamente", ha aggiunto, "ci aspettiamo che tutti gli altri facciano lo stesso". Davvero fanno un'alleanza con il Pd? Giammai: "Qualcuno parlerà di alleanze o coalizioni, ma non si tratta di questo, ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune. Ma senza pretendere nulla sulla composizione della giunta e sulle dinamiche del governo regionale. Le forze politiche saranno solo in Consiglio regionale con i propri gruppi". Il presidente è comune, il resto è distinto. Magico.
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Siamo ai coriandoli di un carnevale in anticipo, il ballo in maschera di un esecutivo sostenuto da Renzi, nato per iniziativa di Renzi, che si scinde dal partito che fa la coalizione di governo. E di un'alleanza che s'ha da fare ma non bisogna dichiarare. Se questo è il preludio, la sopravvivenza quotidiana del Conte bis sarà un miracolo. O forse no, in fondo il collante del potere è grande e in Italia la creatività politica è ormai no limits. Cose che contano davvero? Allacciate le cinture, sorvoliamo la penisola arabica. Si vedono da lontano delle colonne di fumo. Petrolio. Brucia.
04
Attacco al petrolio saudita, l'America accusa l'Iran
Dieci velivoli in azione, colpiti in Arabia Saudita due siti petroliferi di Aramco. Stop alla produzione. L'attacco è stato rivendicato dai ribelli yemeniti Houti legati all'Iran. Trump offre supporto militare. Pompeo: serve condanna internazionale dell'Iran. USA pronti a usare le riserve strategiche. La mappa dello shock geopolitico
Il fatto che pesa e potrebbe cambiare la nostra agenda è l'attacco ai due siti petroliferi di Aramco in Arabia Saudita. Domani riparte la corsa dei mercati e vedremo come reagirà il prezzo del petrolio. Il gioco geopolitico si è complicato in maniera beffarda. Mentre Donald Trump mandava a casa il falco John Bolton, il suo consigliere per la sicurezza nazionale, mentre The Donald annunciava l'uccisione del figlio di Osama Bin Laden, mentra la Casa Bianca lavora(va) a un incontro con il presidente iraniano Rouhani, mentre la Francia premeva per alleggerire le sanzioni sull'Iran, è scoppiata la guerra del petrolio. Non via mare, non con un blocco dello Stretto di Hormuz, non con il sequestro di una petroliere, ma con un colpo al bersaglio grosso, al cuore della produzione petrolifera del Regno Saudita, uno strike dei droni guidati dai ribelli yemeniti Houti. Com'è la situazione? Abbiamo aggiornato lo scenario con le ultime notizie, attendiamo l'apertura dei mercati domani mattina e gli aggiornamenti sulla capacità produttiva di Riad. È il grande gioco del barile.
Che cosa è uno shock geopolitico? È questo: due impianti petroliferi della Aramco, la compagnia petrolifera saudita (la più grande del mondo) sono stati attaccati con i droni. Secondo il Wall Street Journal la produzione petrolifera di Riad a seguito dell'attacco è dimezzata. Si tratta di una perdita di circa 5 milioni di barili al giorno, il 5 per cento della produzione giornaliera mondiale di petrolio. L'Arabia Saudita produce 9,8 milioni di barili di petrolio al giorno. L'attacco è stato rivendicato dai ribelli yemeniti Houthi, legati all'Iran. Nello strike agli impianti sarebbero stati utilizzati 10 droni. Continua a leggere l'articolo su List.
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Per sapere, per capire, bisogna leggere, studiare. Chi vuole approfondire questi temi può servirsi qui.
05
Geopolitica del petrolio
Prima di tutto bisogna avere una panoramica completa del mondo dell'energia, della contemporaneità e della proiezione nel futuro. Indispensabile è la lettura del World Energy Outlook che viene pubblicato ogni anno dall'Agenzia internazionale per l'energia. Qui avrete tutto quello che serve per spiegare all'intelligente a prescindere che vi sta magnificando i pannelli solari che non saranno le energie rinnovabili a far decollare gli aerei e far solcare gli oceani alle navi portacontainer. Fatto questo primo passo di buonsenso, la letteratura è sterminata, nella libreria del titolare, tra i tanti volumi, c'è The Quest di Daniel Yergin, pubblicato nel 2012:
Un altro testo che consultiamo spesso, nonostante sia uscito nel 2006, è Géopolitiques du petrole, di Philippe Sébille-Lopez. Grafici e mappe che sono ancora un'ottima guida:
Non si può capire che cosa passa nella mente dei petrolieri - e dei leader delle nazioni che vendono e comprano energia - se non si conoscono un po' di basi di geopolitica. Per iniziare il cammino, un libro delizioso che abbiamo già segnalato, Terra e mare, di Carl Schmitt:
La storia del mondo è la storia della lotta delle potenze marittime contro le potenze terrestri e delle potenze terrestri contro le potenze marittime.
Mare, terra, navi, fanteria. E rotte energetiche, risorse, transazioni, guerre. Il grande filosofo e giurista non aveva ancora in quel momento davanti ai propri occhi l'esplosione della terza dimensione, il dominio del cielo. Aerei, satelliti, missili... e droni.
06
La guerra via drone
L'attacco ai siti petroliferi in Arabia Saudita ha (ri)aperto lo scenario della dronizzazione della guerra. Piccoli velivoli, con una tecnologia disponibile a chiunque, letali. La fragilità di reti e infrastrutture è ora totalmente visibile. Anche qui abbiamo un libro da segnalare, Drone Theory, di Grégoire Chamayou, entra nel mondo nella guerra via drone con un incipit raggelante. Il videogame reale.
Non è una lettura per il circolo delle Dame di San Vincenzo, questa è la killing machine americana, anzi di tutti gli eserciti, visto l'uso che ne fanno gli Houti dello Yemen e loro massiccia diffusione nelle guerre in Medio Oriente.
Droni americani. Un MQ-1 Predatore e un MQ-9 ReaperIl budget della Difesa americana per il 2020 prevede una spesa di 3,7 miliardi di dollari nei velivoli senza pilota e altri 927 milioni di dollari da investire in intelligenza artificiale e machine learning. La guerra dei robot.
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Siamo in una zona di trincea e racconto. Guerra. Letteratura. D'Annunzio.
07
D'Annunzio, un caso di diplomatica ignoranza
Le polemiche sulla statua a Trieste, le surreali proteste ufficiali della Croazia e il colpevole silenzio del nostro ministero degli Esteri. Il volo su Vienna e l'impresa di Fiume. Un viaggio di Marco Patricelli nella cronaca che rivela la non conoscenza della storia
di Marco Patricelli
Immaginiamo solo per un attimo che in Gran Bretagna venga inaugurata una statua dedicata all’ammiraglio Horatio Nelson (l’ennesima) e che la Francia convocasse l’ambasciatore inglese presentadogli una nota di protesta sulla celebrazione del vincitore della flotta francese a Trafalgar. Gli inglesi però possono permettersi anche di andare fieri della stazione londinese di Waterloo, con buona pace dei cultori delle gesta napoleoniche e della grandeur francese. O immaginiamo pure che una statua a Berlino con le fattezze di Otto von Bismarck scateni la reazione piccata della Danimarca, alla quale il cancelliere di ferro strappò con l’esercito i ducati dello Schleswig-Holstein, e Copenhagen metta addirittura in forse gli equilibri dei rapporti diplomatici.
Fantastoria, si dirà. Vero, ma è invece cronaca pura, destinata a diventare storia, con tutti i suoi paradossi e assurdità, quel che è riuscita a combinare la piccola ma ipersuscettibile Croazia non con un imbattibile e spietato ammiraglio inglese, non con un lucido e geniale politico prussiano, ma con un estroso poeta, tal Gabriele d’Annunzio da Pescara. Continua a leggere l'articolo su List.
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5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.