27 Aprile
L'ora della battaglia del gas
La Russia taglia le forniture a Polonia e Bulgaria. Avevano i contratti in scadenza e non hanno aperto il conto su Gazprombank. Il rebus dell'Unione europea: che fare con gli altri? Sul mercato non c'è sostituzione immediata al gas di Mosca. La mossa di Putin nel momento in cui i paesi devono fare le scorte per il prossimo inverno. La situazione sul campo di battaglia e la sostituzione di uomini e mezzi in un conflitto lungo
A che punto è la guerra? Quella degli eserciti va avanti, oggi è scattato il capitolo della guerra del gas. La diplomazia è ferma e quando viaggia non porta a casa niente. Il segretario generale dell'Onu, António Guterres, è stato a Mosca e ha ricevuto da Putin il messaggio che racconta il campo di battaglia: senza il Donbass e la Crimea alla Russia, non ci sarà alcun negoziato. La Russia ha girato il rubinetto del gas, stop a Polonia e Bulgaria, il prezzo è schizzato in alto del 20%. La risposta alle sanzioni sta arrivando. Alle condizioni di Putin (e dei contratti). Facciamo il punto nave, servono elmetto e scorte, seguite il titolare di List.
01
Putin, l'Occidente, la dimensione della guerra (e della morte)
La domanda è solo una: saranno sufficienti gli sforzi dell'Occidente - con le forniture di armi, l'appoggio logistico e le sanzioni - a conquistare quella che Josep Borrell ha definito la vittoria sul campo di battaglia?
Incontro al Cremlino, 26 aprile 2022. Vladimir Putin e António Guterres, la distanza non è solo quella del tavolo (Foto Epa).L'obiettivo di Putin è sempre quello, fin dall'inizio del conflitto: la linea di confine della 'Novorossiya'. Kiev ha detto "niet" su Crimea e Donbass (che nel frattempo sono occupati, la prima addirittura dal 2014). Sulla base di questi opposti - e delle condizioni attuali delle forze sul terreno - la Russia continuerà molto probabilmente a guadagnare terreno e il negoziato (che un domani ci sarà) per Zelensky sarà sempre più in salita. L'unica variabile in questo gioco al massacro riguarda un movimento sbagliato - o azzeccato - dei russi e/o degli ucraini. I pezzi d'artiglieria da 150mm inviati dagli Stati Uniti a Kiev una volta schierati saranno un'arma temibile, così come i droni in missione suicida. Aumenteranno...
A che punto è la guerra? Quella degli eserciti va avanti, oggi è scattato il capitolo della guerra del gas. La diplomazia è ferma e quando viaggia non porta a casa niente. Il segretario generale dell'Onu, António Guterres, è stato a Mosca e ha ricevuto da Putin il messaggio che racconta il campo di battaglia: senza il Donbass e la Crimea alla Russia, non ci sarà alcun negoziato. La Russia ha girato il rubinetto del gas, stop a Polonia e Bulgaria, il prezzo è schizzato in alto del 20%. La risposta alle sanzioni sta arrivando. Alle condizioni di Putin (e dei contratti). Facciamo il punto nave, servono elmetto e scorte, seguite il titolare di List.
01
Putin, l'Occidente, la dimensione della guerra (e della morte)
La domanda è solo una: saranno sufficienti gli sforzi dell'Occidente - con le forniture di armi, l'appoggio logistico e le sanzioni - a conquistare quella che Josep Borrell ha definito la vittoria sul campo di battaglia?
Incontro al Cremlino, 26 aprile 2022. Vladimir Putin e António Guterres, la distanza non è solo quella del tavolo (Foto Epa).L'obiettivo di Putin è sempre quello, fin dall'inizio del conflitto: la linea di confine della 'Novorossiya'. Kiev ha detto "niet" su Crimea e Donbass (che nel frattempo sono occupati, la prima addirittura dal 2014). Sulla base di questi opposti - e delle condizioni attuali delle forze sul terreno - la Russia continuerà molto probabilmente a guadagnare terreno e il negoziato (che un domani ci sarà) per Zelensky sarà sempre più in salita. L'unica variabile in questo gioco al massacro riguarda un movimento sbagliato - o azzeccato - dei russi e/o degli ucraini. I pezzi d'artiglieria da 150mm inviati dagli Stati Uniti a Kiev una volta schierati saranno un'arma temibile, così come i droni in missione suicida. Aumenteranno le perdite di Mosca, non ci sono dubbi. Ma i russi hanno un rapporto con la morte diverso dagli eserciti occidentali (20 milioni di caduti nella Seconda guerra mondiale), la "sconfitta" per loro in questa guerra non è immaginabile. Ricordare le parole di Karaganov al New Statesman:
Non so quale sarà l'esito di questa guerra, ma penso che comporterà la spartizione dell'Ucraina, in un modo o nell'altro. Speriamo che alla fine rimanga ancora qualcosa chiamato Ucraina. Ma la Russia non può permettersi di "perdere", quindi abbiamo bisogno di una sorta di vittoria. E se c'è la sensazione che stiamo perdendo la guerra, allora penso che ci sia una precisa possibilità di escalation. Questa guerra è una sorta di guerra per procura tra l'Occidente e il resto - essendo la Russia, come è stato nella storia, l'apice del "resto" - per un futuro ordine mondiale. La posta in gioco dell'élite russa è molto alta - per loro è una guerra esistenziale.
Se questa è la premessa della guerra del Cremlino, la domanda dunque è solo una: saranno sufficienti gli sforzi dell'Occidente - con le forniture di armi, l'appoggio logistico e le sanzioni - a conquistare quella che Josep Borrell ha definito "la vittoria sul campo di battaglia"? La risposta della storia militare è cruda: non basta avere la superiorità tecnologica (disponibile su alcuni elementi in dotazione all'esercito di Kiev) e tanto meno quella numerica (che l'Ucraina non ha e a Mosca potrebbe non servire), quanto alle sanzioni, non vanno in trincea. La Russia perde o vince - così come l'Ucraina - con quello che si chiama 'modern system', il modo di condurre la battaglia, combinare gli elementi del conflitto. Il generale Montgomery alla Camera dei Lord disse: "Non marciare su Mosca". Gli Stati Uniti di fatto stanno puntando sul Cremlino. Vedremo l'esito di questo scontro.
02
Il campo di battaglia. Avanzata lenta ma costante dei russi
Prima di andare a vedere l'effetto che fa la politica del tubo di Mosca, diamo un'occhiata rapida al campo di battaglia.
I russi hanno deciso di prendersi tutto il tempo che serve nella battaglia del Donbass. Secondo gli analisti dell'Institute for the Study of War "continuano a fare progressi lenti ma costanti a sud di Izyum e a nord-ovest di Rubizhne", mentre le operazioni offensive russe altrove lungo il confine dell'Ucraina orientale rimangono senza successo. Non è ancora il periodo favorevole per un'avanzata massiccia sul terreno, Mosca sta accumulando truppe sulla linea Est, lancia l'aviazione, in attesa che ci siano le condizioni (anche meteo, non dimenticare mai la pioggia e il fango, ne sa qualcosa Napoleone a Waterloo, impossibilitato a muovere l'artiglieria) per sferrare un attacco.
Sul fronte sud, la resistenza di Mariupol è ridotta pochi gruppi di combattenti e al resto dell'esercito ucraino, del battaglione Azov e dei mercenari asserragliato nell'acciaieria Azovstal. La partita qui è chiusa. La fase successiva è quella che si sta svolgendo a Kerson, verso Mykolaiv, dove i russi cercano di penetrare per assediare Odessa alle spalle, sul fronte terrestre, e tenerla sotto tiro dei cannoni e dei missili della Marina dalla costa.
03
Consumo e sostituzione di mezzi e uomini in guerra
Secondo l'Istituto di Studi Strategici di Londra le perdite russe sono pari al 16% della sua forza di carri armati (MBT, Main Battle Tank) che all'inizio della guerra era pari a 2.927 unità, la Russia ne ha tre volte tanto a disposizione nei suoi hangar
La torretta di un carro armato russo distrutto sulla strada di Brovary vicino a Kiev (Foto Epa).Il tema centrale della guerra è diventato quello dei rifornimenti. Secondo l'Istituto di Studi Strategici di Londra "le perdite russe sono pari al 16% della sua forza di carri armati (MBT, Main Battle Tank) che all'inizio della guerra era pari a 2.927 unità, la Russia ne ha tre volte tanto a disposizione nei suoi hangar. In confronto, le perdite registrate dai blindati pesanti dell'Ucraina equivalgono circa al 12% della sua forza schierata prima della guerra (858 unità), ne ha poco più dello stesso numero a disposizione. La sostituzione dei tank, dell'artiglieria semovente e dei veicoli da combattimento di fanteria fornirebbe alle forze di terra ucraine una maggiore capacità di gestire qualsiasi attacco russo imminente". Chi rifornisce meglio e più in fretta? In questo scenario, la Russia ha il vantaggio del numero e del tempo, ma come abbiamo visto non è un indice di vittoria, solo una possibilità tra le tante. Gli Stati Uniti e gli alleati inoltre hanno dato impulso alle spedizioni di armi. Ma la guerra viene decisa dai dettagli, dal movimento, dalla capacità del comando e naturalmente dalla motivazione. Conquistare un ponte, aprire una strada, prendere il controllo di una via di comunicazione, significa bloccare o circondare l'avversario fino ad annientarlo. Altro elemento, la fanteria: nessuno sa con certezza quanti uomini hanno perso in battaglia i russi e gli ucraini. Migliaia, senza dubbio. Chi ha più capacità di sostituzione. Chi è meglio addestrato? Chi vuole combattere sfidando la morte? Siamo in una terra incognita e senza mappa.
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Mentre tuonano i cannoni, Putin ha messo la mano sul rubinetto del gas.
04
Il rubinetto del gas. Effetto Gazprom
Putin ha trasformato i contratti in arsenale di guerra, il messaggio è chiaro: taglia le forniture nel momento in cui l'Europa è impegnata nel massimo sforzo per stoccare il gas per il prossimo inverno
Il premier polacco Mateusz Morawiecki in conferenza stampa oggi in uno stabilimento di distribuzione del gas vicino a Varsavia (Foto Epa).Gazprom ha tagliato le forniture di gas a Polonia e Bulgaria. Il gigante russo dell'energia ha eseguito quanto aveva annunciato Vladimir Putin qualche settimana fa: c'è un sistema di pagamento nuovo, si passa attraverso Gazprombank (che non a caso non è sotto sanzioni), si paga con la divisa di riferimento del contratto, dollari o euro e poi la valuta viene convertita in rubli dalla banca che non è sotto sanzioni. Polonia e Bulgaria si sono rifiutate di farlo e fonti diplomatiche confermano che la scelta è dovuta al fatto che i contratti sono in scadenza e i governi non rinnoveranno i contratti con Gazprom. Quasi la metà del gas della Polonia, e il 90% di quello della Bulgaria, viene dalla Russia. Lo sostituiranno, nel frattempo dovranno razionarlo. Ma il problema non è certo quello di Varsavia e Sofia, ma dell'impatto che avrebbe sull'Europa un blocco del gas in questo momento. Breve recap della situazione sul fronte energetico:
- Il gas russo soddisfa oltre il 40% del fabbisogno di gas dell'Europa
- Mosca considera le sanzioni come un atto di "guerra economica"
- Polonia e Bulgaria dicono che Gazprom ha violato i contratti
- L'Ue afferma che le aziende possono pagare senza infrangere le sanzioni
- La stessa Ue poi dice che bisogna pagare in euro e non in rubli (cosa che non fanno, versano euro o dollari) ma non si capisce con quale sistema dovrebbero liquidare i contratti, visto che ne esiste solo uno, quello russo.
L'effetto Gazprom non è solo economico, in questo momento è soprattutto politico. Perché fa aumentare il nervosismo per l'impatto globale della guerra sulla crescita e mostra chiaramente le divisioni nette, le linee di frattura all'interno dell'Unione europea.
La guerra del gas è il fulcro della risposta di Putin alle sanzioni, il messaggio è chiaro: taglia le forniture nel momento in cui l'Europa è impegnata nel massimo sforzo per stoccare il gas per il prossimo inverno. "Un ricatto" per la Commissione europea, ma siamo in guerra, Mosca è sotto sanzioni, la risposta era annunciata (alla scadenza dei contratti, si paga così, se volete il gas - Putin dixit), il problema è dell'Unione che nella partita a scacchi con l'uomo del Cremlino risponde lentamente, sempre di rimessa e in maniera sempre più scomposta.
05
Il tubo del gas, il pagamento e i contratti
In questo momento non c'è alcuna possibilità di sostituire il gas russo, senza l'energia di Mosca la Germania sprofonda nella recessione (e vale lo stesso per l'Italia), ha ammonito oggi il ministro dell'Economia Robert Habeck
L'ombra della recessione. Robert Habeck, ministro dell'Economia della Germania (Foto Dpa).Il sistema di pagamento del gas - che prevede l'accensione di conti correnti presso Gazprombank - offre a Putin lo spazio di manovra contrattuale che de facto sta logorando il fronte anti-Mosca. La settimana scorsa l'Unione europea in una nota aveva dato il via libera a questo sistema che consente di pagare in euro o in dollari. Cosa che stanno facendo i tedeschi, gli ungheresi, gli austriaci e altri paesi. Secondo Bloomberg almeno quattro acquirenti europei di gas russo hanno già pagato in rubli le forniture a Gazprom e in totale 10 Paesi hanno finora aperto i conti speciali presso Gazprombank necessari per assecondare le condizioni di Mosca. La lista del Cremlino degli acquirenti di gas russo considerati paesi "ostili" comprende 21 Stati tra cui anche l'Italia. Chi pensa che Putin di fronte a un no alle sue condizioni non reagisca, oggi ha avuto la prova contraria. Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, oggi ha ribadito la linea: "Lo stesso dovrebbe essere fatto nei confronti di altri paesi che ci sono ostili". I prossimi pagamenti arriveranno a scadenza nella seconda metà di maggio.
La Germania è il paese più esposto e non a caso Berlino ha fatto sapere che le aziende possono pagare in euro o in dollari con questo meccanismo. Senza il gas russo la Germania sprofonda nella recessione (e vale lo stesso per l'Italia), ha ammonito oggi il ministro dell'Economia Robert Habeck. Il flusso di gas negli altri paesi non si è interrotto. E non ci sono alternative, la scelta è secca: o il gas di Mosca o si resta a secco. In questo momento non c'è alcuna possibilità di sostituire il gas russo, per aumentare i flussi dal Nord Africa occorre tempo (e sarà possibile, ma sempre con un gap da colmare altrove), il trasporto di gas naturale liquefatto dall'America è per ora un miraggio e lo resterà a lungo e perfino se il gas ci fosse, non ci sono i rigassificatori. Nessuno li voleva, ora tutti li cercano o vogliono costruirli. E anche per questo serve tempo.
Mosca intanto sta ri-orientando il suo export energetico verso l'Oriente e continua a incassare ogni giorno centinaia e centinaia di milioni di dollari derivanti dagli acquisti di energia dell'Europa. Il decoupling dalla Russia ha bisogno di tempo, infrastrutture, un piano economico sul larga scala, la politica del tubo è inesorabile. I paesi europei si ritrovano di fronte alla realtà di una scelta impossibile. Quanto ai contratti e alle violazioni di cui viene accusata Gazprom, si tratta di una battaglia legale che le fonti europee che abbiamo interpellato dipingono come "favorevole alla Russia". Tra la retorica dell'Unione e i fatti sul campo di battaglia, c'è Putin che ha trasformato gli obblighi contrattuali in un'arma politica e arsenale di guerra.
La situazione è paradossale: l'Europa vuole vincere la guerra contro la Russia in queste condizioni. Che fare? Una riunione straordinaria dei ministri dell'Energia europei per capire come uscire dalla trappola del tubo. È stata convocata oggi dalla Commissione europea e dalla presidenza francese di turno dell'Ue, luogo Bruxelles, data dell'incontro lunedì 2 maggio alle ore 15.
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C'è altro? Certo, la guerra del grano.
06
Il problema del granaio del mondo
L'India con la guerra è diventato un grande esportatore, venerdì parte un carico per l'Egitto, ma marzo è stato il mese più caldo degli ultimi 122 anni, ci saranno problemi per il nuovo raccolto
India, regione del Punjab, 19 aprile 2022. Il grano viene immagazzinato nel mercato del distretto di Amritsar (Foto Xinhua).I conflitti aprono opportunità impreviste e come diceva sempre Gordon Gekko "il denaro non dorme mai". Le sanzioni aguzzano la fantasia e aprono mercati nuovi. Così con il blocco dell'export di grano da Russia e Ucraina (insieme rappresentano il 30% del mercato mondiale) l'India ha trovato un settore dove infilarsi, quello dell'esportazione del grano. Tra marzo 2021 e marzo 2022 l'India ha esportato 7,9 milioni di tonnellate, secondo le stime i volumi saranno triplicati nel corso dell'anno. Venerdì un primo carico di grano indiano sarà inviato in Egitto, 100 milioni di abitanti, grande acquirente dall'Ucraina e dalla Russia. Chi pensa che una crisi alimentare nel Nord Africa sia scongiurata con l'aumento della produzione guardi il meteo: marzo in India è stato il mese più caldo degli ultimi 122 anni, ci saranno problemi per il nuovo raccolto. Il grano potrebbe non bastare a soddisfare la domanda interna (oltre 1 miliardo di abitanti). Siamo punto e a capo, serve grano per sfamare il mondo e quello che c'è non basta.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con un grande esempio di diritto che viene dalla Turchia, l'alleato che ha il secondo esercito della Nato, organizzazione che nel suo manifesto promuove "i valori democratici".
07
L'alleato di Istanbul. Ergastolo per l'attivista Osman Kavala
La democrazia di Erdogan. Il difensore dei diritti umani e filantropo Osman Kavala, in carcere da 1.637 giorni, è stato condannato all'ergastolo ostativo per le proteste di Gezi Park nel 2013
Bruxelles, vertice straordinario della Nato, poco tempo fa, la mia attenzione viene catturata da un dialogo fitto e dal caloroso saluto di Joe Biden al presidente turco Erdogan. Un democratico che fa continuo riferimento ai diritti umani che cerca il contatto con un capo di Stato spietato con le opposizioni. Il 25 aprile quell'immagine che mi pareva un capolavoro di ipocrisia ha avuto il suo contrappasso: si è concluso il primo grado del processo per le proteste di Gezi Park del 2013 e il difensore dei diritti umani e filantropo Osman Kavala, in carcere da 1.637 giorni, è stato condannato all'ergastolo ostativo. Condannati a 18 anni di reclusione anche gli attivisti Mucella Yapici, Cigdem Mater, Ali Hakan Altnay, Mine Ozerden, Can Atalay e Yigit Ali Emekci. Kavala, 64 anni, insieme agli altri imputati è stato ritenuto colpevole di tentata eversione dell'ordine costituzionale e di aver tentato di rovesciare il governo sostenendo gli scontri avvenuti per il parco Gezi nel 2013. Tutti nelle prigioni turche, luoghi dove l'umanità non esiste. Vibrante protesta delle istituzioni europee e dell'America. Mi viene in mente una strofa di Fabrizio De André tratta da La domenica delle salme:
La domenica delle salme
Gli addetti alla nostalgia
Accompagnarono tra i flauti
Il cadavere di Utopia.
Siamo davvero quello che siamo. E ce lo meritiamo.
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5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.