31 Marzo
L'ultima curva
L'Italia prepara la svolta nella vaccinazione, superati i 10 milioni di dosi somministrate, mentre la Francia vive un giorno drammatico e chiude tutto per 4 settimane, quasi 60 mila contagiati in 24 ore. Il decreto di Palazzo Chigi: vaccino obbligatorio per gli operatori sanitari. Biden vara un piano di investimenti da 2 mila miliardi (e l'aumento delle tasse)
Che succede? Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera poco fa (ore 20:00) al nuovo decreto anti-covid (seguirà aggiornamento). Piaccia o meno, è un altro passo verso l'uscita dalla crisi della pandemia. Tra poco racconteremo un'altra storia, quella che i partiti non vedono (sono chini sui sondaggi del tutto inutili in questo momento per capire il futuro), ma gli italiani ne intuiscono bene la direzione, non c'è un'altra strada possibile. Oggi abbiamo superato i 10 milioni di dosi somministrate, ancora poche, ma stiamo marciando nella direzione giusta, oltre 3 milioni di italiani hanno completato il ciclo di vaccinazione. In aprile questi numeri decolleranno, si guarderanno i dati e si deciderà il "graduale allentamento delle misure" e "il ritorno a scuola di tutti gli studenti", la priorità, restituire la vita, l'istruzione, il domani ai nostri figli.
La protesta degli studenti di fronte al liceo Parini a Milano (Foto Ansa).Punto importante, una decisione che conferma quanto Draghi sia determinato: il decreto "prevede l'obbligo di vaccinazione per gli esercenti le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie e socio/sanitarie pubbliche e private, in farmacie, parafarmacie e studi professionali". "Il lavoratore che rifiuterà di vaccinarsi potrà essere adibito (ove possibile) ad altre mansioni che non comportino rischi di diffusione del contagio (in caso contrario la retribuzione non sarà dovuta). La disposizione vale anche per gli autonomi". Fine dell'anarchia no vax in ospedale e nelle strutture sanitarie.
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Queste misure sono necessarie, l'Italia è vicina alla svolta. Guardate cosa sta accadendo a Parigi.
01
Tutta la Francia zona rossa, quasi 60 mila contagiati in 24 ore
Il discorso alla nazione di Emmanuel Macron (Foto Zuma).La strada è quella tracciata da chi ci ha preceduto con successo (e ancora attua una politica prudente, misurata), direzione canale della...
Che succede? Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera poco fa (ore 20:00) al nuovo decreto anti-covid (seguirà aggiornamento). Piaccia o meno, è un altro passo verso l'uscita dalla crisi della pandemia. Tra poco racconteremo un'altra storia, quella che i partiti non vedono (sono chini sui sondaggi del tutto inutili in questo momento per capire il futuro), ma gli italiani ne intuiscono bene la direzione, non c'è un'altra strada possibile. Oggi abbiamo superato i 10 milioni di dosi somministrate, ancora poche, ma stiamo marciando nella direzione giusta, oltre 3 milioni di italiani hanno completato il ciclo di vaccinazione. In aprile questi numeri decolleranno, si guarderanno i dati e si deciderà il "graduale allentamento delle misure" e "il ritorno a scuola di tutti gli studenti", la priorità, restituire la vita, l'istruzione, il domani ai nostri figli.
La protesta degli studenti di fronte al liceo Parini a Milano (Foto Ansa).Punto importante, una decisione che conferma quanto Draghi sia determinato: il decreto "prevede l'obbligo di vaccinazione per gli esercenti le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie e socio/sanitarie pubbliche e private, in farmacie, parafarmacie e studi professionali". "Il lavoratore che rifiuterà di vaccinarsi potrà essere adibito (ove possibile) ad altre mansioni che non comportino rischi di diffusione del contagio (in caso contrario la retribuzione non sarà dovuta). La disposizione vale anche per gli autonomi". Fine dell'anarchia no vax in ospedale e nelle strutture sanitarie.
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Queste misure sono necessarie, l'Italia è vicina alla svolta. Guardate cosa sta accadendo a Parigi.
01
Tutta la Francia zona rossa, quasi 60 mila contagiati in 24 ore
Il discorso alla nazione di Emmanuel Macron (Foto Zuma).La strada è quella tracciata da chi ci ha preceduto con successo (e ancora attua una politica prudente, misurata), direzione canale della Manica, Regno Unito, paese del più dileggiato da tutti, Boris Johnson, un leader (l'unico insieme a Emmanuel Macron, che oggi ha deciso il terzo lockdown del paese) con cui bisognerà confrontarsi in futuro. Il presidente francese stasera ha parlato alla nazione, la Francia ha un aumento spaventoso dei casi di covid, terzo lockdown, si riapre a metà maggio, coinvolto tutto il territorio a partire da sabato e per quattro settimane. Avviso ai naviganti-illusionisti del Belpaese, non siamo soli nell'universo: i casi di contagio in Francia oggi sono 59,038, la variante del virus corre. Tutta la Francia è zona rossa.
02
La crisi dei partiti in Italia, il virus che non passa
Stop and go. Il leader della Lega, Matteo Salvini.Cerchiamo segnali dal futuro. In Italia la faccenda è avviluppata nel fantascientifico dibattito tra aperturisti e chiusuristi. È tutto surreale, i paesi che riaprono hanno vaccinato, le brillanti teste presenti nel Parlamento italiano - anche quelle dell'opposizione che non possono lavarsene le mani per ieri, per oggi e per domani - sono le stesse che ci hanno condotto a questo punto e sarebbe bene ricordarlo. Il governo Draghi è nato per questo, per il fallimento del piano di vaccino e ricostruzione, per i lockdown senza obiettivo, per le aperture scriteriate, senza un piano di tracciamento (dimenticato quella dell'estate scorsa che poi ci ha portato fin qui?), per le chiusure alla cinese e la politica dei "ristori" senza investimenti. Draghi è l'ultima spiaggia e lo sanno tutti, il paese è un mix di forza e fragilità a cui serve una guida intelligente, perché se la nave Italia finisce contro un iceberg - e la rotta è stata corretta mentre suonavano tutti gli allarmi in sala comando - colerà a picco e sarà poi portata in un cantiere e venduta a pezzi.
La crisi del virus finirà, ma quella dei partiti no, perché il sistema politico italiano ha bisogno di serietà, ricambio delle leadership e riforme profonde. Basta osservare i fatti.
1) Il Partito democratico stritolato dai tentacoli del suo correntismo, con la corsa rosa per le cariche di capogruppo che è finita nel ridicolo scambio epistolare del trio Madia-Delrio-Serracchiani e Enrico Letta a cercare di psicanalizzare un partito allo sbando dove quello che emerge è un eterno gruppo dirigente auto-replicante;
2) La Lega di Salvini che fa la mossa giusta entrando nel governo Draghi e poi fa quella sbagliata quando non calibra il gioco sottile della "bandiera" politica, quando tenta lo stop and go con il governo, quando fa "movimento" senza prudenza e tatto istituzionale su temi che dovrebbe trattare con più attenzione per non farsi del male e deragliare nell'irrilevanza politica che pure ha già conosciuto e ha evitato - con lucidità e calma che coltiva a intermittenza - per un soffio nelle scorse settimane. Il dibattito senza freno a mano sulle aperture/chiusure (che poco fa la Lega ha dovuto correggere con una nota conciliatoria, per riallinearlo nella posizione di una dialettica "senza screzi" con il premier Draghi), ma soprattutto il tema strategico del collocamento in Europa, il distacco dai temi reali dell'economia globalizzata, le presunte alleanze con i leader di Polonia e Ungheria, paesi divergenti, marginali rispetto al grande gioco geopolitico, lontani dalla nostra storia e dall'unico e possibile campo d'azione, il Mediterraneo e il Medio Oriente;
3) L'assenza di un centro liberale, riformista, attento ai valori della democrazia e del mercato, e la contemporanea presenza di tanti aspiranti sultanetti che litigano sulla polvere, con scissioni dell'atomo e dichiarazioni roboanti di leader senza neppure il voto del condominio dove abitano;
4) Il Movimento Cinque Stelle, un partito nato con la protesta che non ha una reale proposta, ma ha un fondatore (Beppe Grillo) che la pensa meglio di tutti i suoi aspiranti conducator messi insieme, e ha una incredibile capacità camaleontica (ieri contro l'Europa oggi europeista, ieri contro i banchieri oggi con un ex banchiere centrale, ieri contro il "partito di Bibbiano" oggi alleato strategico) tanto da scegliere come leader l'uomo venuto dal nulla (Giuseppe Conte), colui che indossa una maschera per ogni occasione, senza neppure il tragico senso del pirandelliano;
Questo sistema, una barca con lo scafo marcio che dovrebbe finire nel cantiere navale per un'operazione di completo rimessaggio, si è aggrappato a Draghi come a una scialuppa, l'ultima disponibile sul ponte dove suona ancora l'orchestrina, mentre il Titanic affonda. La storia ci dice che è capace di trascinare a fondo chiunque, sfruttarlo e poi lasciarlo sprofondare nell'oblio. Abbandonarono De Gasperi, l'uomo che tenne un'Italia sconfitta, povera, umiliata e distrutta dentro il gruppo delle democrazie, figuriamoci. Ci salverà solo il fatto che la situazione è talmente grave che nessuno avrà la forza di tentare il naufragio. Dobbiamo pensare al futuro. Come sarà? Seguite il titolare di List.
03
La ripresa del commercio mondiale
Ci sono buoni motivi per investire nelle imprese, innovare, rimboccarsi le maniche e ripartire. Siamo in nuovo mondo, ci vorrà tempo per ristabilire una crescita robusta e vedremo sul campo nascere e morire molte imprese. L'Organizzazione mondiale del commercio ha lanciato le sue previsioni, ecco una sintesi:
- Il volume del commercio mondiale dovrebbe aumentare dell'8,0% nel 2021 dopo essere sceso del 5,3% nel 2020, un calo minore di quanto stimato in precedenza.
- La crescita del commercio probabilmente rallenterà al 4,0% nel 2022, con il volume totale del commercio globale che rimarrà al di sotto del trend pre-pandemia.
- Il Pil mondiale dovrebbe aumentare del 5,1% nel 2021 e del 3,8% nel 2022, dopo essersi contratto del 3,8% nel 2020.
- Il commercio di beni in termini nominali di dollari è sceso nel 2020 del 7%, mentre le esportazioni di servizi sono diminuite del 20%.
- Il calo dei prezzi del petrolio ha portato a una contrazione del 35% nel commercio di carburanti nel 2020.
- Il settore dei viaggi è crollato del 63% nel 2020 e non dovrebbe riprendersi completamente fino a quando la pandemia non sarà passata.
Tradotto in curve, lo scenario è il seguente:
Analisi di Ngozi Okonjo-Iweala, direttrice generale del Wto: "La vigorosa ripresa del commercio mondiale dalla metà dello scorso anno ha contribuito ad attutire lo shock della pandemia per le persone, le imprese e le economie. Mantenere aperti i mercati internazionali sarà essenziale per consentire alle economie di riprendersi da questa crisi e l'implementazione rapida, globale ed equa di un vaccino è un prerequisito per la ripresa forte e sostenuta di cui tutti abbiamo bisogno. Finché un gran numero di persone e paesi sarà escluso da un accesso sufficiente ai vaccini la crescita sarà frenata e questo rischierà di invertire la ripresa globale in termini sanitari ed economici". Il vaccino deve essere per tutti.
04
La parte più difficile per Biden: il piano da 2 mila miliardi e l'aumento delle tasse
Altro punto importante per la ripresa economica, gli stimoli fiscali e gli investimenti negli Stati Uniti. Ne godranno anche i principali paesi partner (e l'Italia lo è). Joe Biden presenterà un piano infrastrutturale da 2.000 miliardi di dollari: l'America deve costruire strade e ponti (ha una rete vecchia), deve espandere l'accesso a internet su banda larga, aumentare i finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo. Tutto questo naturalmente costa, come finanzierà il piano la Casa Bianca? Con un aumento delle tasse sulle imprese. Effetti collaterali? Tutti da scoprire, il fisco americano è un ginepraio. Questa è la parte più difficile per Biden, trovare l'appoggio politico - nel paese e non solo nel Congresso - per aumentare il prelievo fiscale.
Biden parlerà oggi a Pittsburgh, dove aveva dato il via alla sua campagna presidenziale. La competizione con la Cina è lo scenario di questo disegno che serve agli Stati Uniti per mantenere il passo dell'innovazione e sostenere la ripresa economica interna. Biden spera di ottenere il via libera del Congresso nei prossimi mesi, il leader della minoranza repubblicana, Mitch McConnell, ha fatto sapere oggi che il Gop si opporrà all'aumento delle tasse. Il piano ha un secondo passaggio che arriverà in aprile, che punta all'espansione dell'assistenza per l'infanzia, la sanità e l'istruzione.
Le tasse, il grande ostacolo. E infatti Donald Trump è saltato sulla giugulare di Biden: "È un attacco crudele al sogno americano" che prevede "l'aumento maggiore delle tasse nella storia d'America". Trump sostiene che la sortita di Biden finirà per "dare la vittttoria alla Cina, ai politici di Washington e ai burocrati del governo. A perdere saranno le famiglie americane". La battaglia per le elezioni di medio-termine del 2022 si gioca su due temi: tasse e immigrazione.
Reazione di Wall Street? La Borsa corre, vede il fiume di denaro (e meno tasse di quanto pensino i democratici), l'indice S&P 500 ha frantumato il record intraday sfiorando i 4.000 punti(+0,86%) per la prima volta nella storia. Il Nasdaq guadagna l'1,79% mentre il Dow Jones è in rialzo dello 0,142. Ecco una panoramica degli indici principali di Wall Street, tutto verde:
Sul Wall Street Journal il primo trimestre del mercato è definito "pazzo", abbiamo visto e raccontato un periodo di rischio, azzardo, grandi balzi stratoferici e tonfi improvvisi, la comparsa dei trader senza blasone ma con la massa critica della Rete, la corsa da dragster del Bitcoin. Alla fine la Borsa ha sempre ragione, come diceva Gordon Gekko "è tutta una questione di soldi e il resto è conversazione". Il 2021 sarà un anno di straordinario cambiamento (e pericolo).
***
Bisogna augurarsi che la Casa Bianca abbia successo, perché la prospettiva di un mondo guidato dalla Cina non è il massimo. Un esempio? L'inchiesta sull'origine del coronavirus condotta dall'Organizzazione mondiale della Sanità in Cina, a Wuhan, l'origine di tutto.
05
Tutto nasce (e muore) a Wuhan. L'indagine sul virus in Cina
I festeggiamenti del 23 marzo scorso per la fioritura di primavera a Wuhan (Foto Zuma).Sorpresa. L'Organizzazione mondiale della sanità ha fatto un sottosopra, chiede che si indaghi sull'ipotesi che il nuovo coronavirus sia nato in un laboratorio di Wuhan. La richiesta del direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha fatto il botto perché a Pechino consideravano chiuso il dossier. In realtà l'inchiesta era stata ostacolata fin dal principio da Pechino. Sul campo ci sono tre ipotesi:
1) La più probabile sulla base delle informazioni disponibili è che il coronavirus sia passato attraverso varie specie animali (pipistrello, pangolino, etc.) e poi abbia raggiunto l'uomo. Meno probabile sembra il passaggio diretto dal primo portatore animale all'uomo;
2) La seconda ipotesi è che il virus sia arrivato con un prodotto congelato, proveniente da un'altra parte della Cina o dall'estero, quest'ultima tesi è stata sostenuta dalle autorità di Pechino e non si fatica a capire perché.
3) La fuga del virus da un laboratorio non si può escludere e le autorità cinesi non hanno collaborato in maniera piena con l'Oms per portare alla sua esclusione. Gli esperti dell'Oms hanno visitato le strutture di quattro laboratori operanti a Wuhan, ma "nessuno è stato in grado di raccogliere prove certe che qualcuno di questi laboratori possa essere stato coinvolto in una fuga del virus".
L'incertezza sul rapporto di indagine ha alimentato lo scetticismo nella comunità internazionale. L'Unione europea ha chiesto "ulteriori indagini" e "l'accesso a tutti i luoghi appropriati ed a tutti i dati disponibili".
Gli Stati Uniti hanno messo insieme una coalizione di paesi che ha bocciato il rapporto e una dichiarazione congiunta ha (ri)aperto il fronte con la Cina sull'origine del virus. Diffusa ieri dal Dipartimento di Stato è stata sottoscritta dai governi di Australia, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Israele, Giappone, Lettonia, Lituania, Norvegia, Repubblica di Corea, Slovenia, Regno Unito. Cosa affermano questi paesi?
Siamo fermi nell'impegno per capire le origini di questa pandemia. Insieme, sosteniamo un'analisi e una valutazione trasparente e indipendente, libera da interferenze e influenze indebite, delle origini della pandemia Covid-19. A questo proposito, ci uniamo nell'esprimere preoccupazioni condivise riguardo al recente studio condotto dall'Oms in Cina, rafforzando allo stesso tempo l'importanza di lavorare insieme in futuro per lo sviluppo e l'uso di un processo rapido, efficace, trasparente, basato sulla scienza e indipendente per le valutazioni internazionali di tali focolai di origine sconosciuta.
La missione dell'OMS è fondamentale per far progredire la salute globale e la sicurezza sanitaria, e noi sosteniamo pienamente i suoi esperti e il suo staff e riconosciamo il loro instancabile lavoro per porre fine alla pandemia di COVID-19, compresa la comprensione di come la pandemia è iniziata e si è diffusa. Con un mandato così importante, è altrettanto essenziale che esprimiamo le nostre preoccupazioni condivise sul fatto che lo studio degli esperti internazionali sull'origine del virus SARS-CoV-2 è stato significativamente ritardato e non ha avuto accesso a dati e campioni completi e originali. Missioni scientifiche come queste dovrebbero essere in grado di fare il loro lavoro in condizioni che producano raccomandazioni e risultati indipendenti e obiettivi.
Prendiamo atto dei risultati e delle raccomandazioni, compresa la necessità di ulteriori studi sugli animali per trovare i mezzi di introduzione negli esseri umani, e sollecitiamo uno slancio per studi di fase 2 guidati da esperti. Andando avanti, ci deve essere un rinnovato impegno da parte dell'Oms e di tutti gli Stati membri per l'accesso, la trasparenza e la tempestività. In un grave focolaio di un agente patogeno sconosciuto con potenziale pandemico, una valutazione rapida, indipendente, guidata da esperti e senza ostacoli delle origini è fondamentale per preparare meglio la nostra gente, le nostre istituzioni di salute pubblica, le nostre industrie e i nostri governi a rispondere con successo a tale focolaio e prevenire future pandemie. È fondamentale che gli esperti indipendenti abbiano pieno accesso a tutti i dati umani, animali e ambientali pertinenti, alle ricerche e al personale coinvolto nelle prime fasi dell'epidemia rilevanti per determinare come è emersa questa pandemia. Con tutti i dati in mano, la comunità internazionale può valutare in modo indipendente le origini di COVID-19, imparare lezioni preziose da questa pandemia e prevenire future conseguenze devastanti da focolai di malattia.
Sottolineiamo la necessità di un meccanismo robusto, completo e guidato da esperti per indagare rapidamente sui focolai di origine sconosciuta, che sia condotto in piena e aperta collaborazione tra tutte le parti interessate e in conformità con i principi di trasparenza, rispetto della privacy e integrità scientifica e di ricerca. Lavoreremo in collaborazione e con l'OMS per rafforzare la capacità, migliorare la sicurezza sanitaria globale e ispirare la fiducia del pubblico nella capacità del mondo di individuare, prepararsi e rispondere a future epidemie.
Ai tempi di Trump tutto questo era considerato il frutto del dadaismo di The Donald, oggi si può dire.
La Cina all'alba ha risposto con il tono di chi considera la faccenda chiusa: "La dichiarazione congiunta è una prova conclusiva che mancano di rispetto per la scienza e che hanno utilizzato la questione del tracciamento del virus per una manipolazione politica", dicono al ministero degli Esteri. Secondo l'epidemiologo Liang Wannian, a capo del pool cinese che affiancò il team dell'Oms, "esperti cinesi e internazionali hanno lavorato assieme. Se si assume che le informazioni non siano state condivise, non è fondato. Le ricerche guardino altrove". Il mondo è davvero strano, non si può dire che il virus è cinese, ma nei titoli dei giornali c'è la "variante inglese". Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
06
Hong Kong, Blinken conferma la politica di Trump
Capitalismo e regime. Il centro finanziario di Hong Kong (Foto Zuma).La continuità della politica estera (che parte dall'America First della Casa Bianca sui vaccini) è confermata anche su Hong Kong, altro capitolo incandescente della partita in corso con Pechino. Il segretario di Stato Blinken infatti ha ribadito formalmente che Hong Kong non gode più dell'autonomia promessa dalla Cina e quindi non merita i privilegi commerciali, già revocati dall'amministrazione Trump. Blinken, in una nota ha chiesto "alla Repubblica popolare cinese di rispettare i suoi obblighi e impegni internazionali, a cessare di smantellare le istituzioni democratiche di Hong Kong, l'autonomia e lo stato di diritto, rilasciare immediatamente tutti gli individui ingiustamente detenuti a Hong Kong e abbandonare tutte le accuse contro di loro e rispettare i diritti umani di tutte le persone a Hong Kong". Blinken ha aggiunto che ci sono "conseguenze per queste azioni", meno di 48 ore dopo la ratifica di Pechino a una riforma radicale del sistema elettorale di Hong Kong studiata per mettere ulteriormente all'angolo l'opposizione.
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Che facciamo? Torniamo in Italia, abbiamo una spy story.
07
Spionaggio, crisi diplomatica tra Italia e Russia
Mosca, una veduta del Cremlino (Foto Epa).Una spy story in Italia. Siamo terra di frontiera, tra Occidente e Oriente, incrocio di alleanze e discordia, prima terreno di scontro nella Guerra Fredda, dopo teatro del risiko geopolitico contemporaneo. Non sorprende dunque che le spie facciano le spie nel nosto paese e un ufficiale della marina militare italiana, il capitano di fregata Walter Biot, sia stato arrestato ieri dai Carabinieri del Ros. Era in compagnia di un ufficiale delle forze armate russe, incontro clandestino, l'ufficiale italiano cedeva al russo documenti classificati in cambio di soldi. Siamo nella trama classica. Perfetta. Arrestato l'italiano, in stato di fermo il russo (che pare goda di un'immunità diplomatica e sono in corso valutazioni sul suo caso sul piano giudiziario), sono entrambi sono accusati di spionaggio e attentato alla sicurezza dello Stato.
La partita non è proprio una cosa da John Le Carré, ma da Porta Portese dello spionaggio: il traditore della patria si stava facendo consegnare 5 mila euro in contanti in cambio di documenti militari fotografati dal pc. Cinquemila euro. In queste storie, come sempre, aleggia la domanda: chi ha fregato chi? Lo scopriremo nelle prossime puntate.
È partita la girandola di azioni diplomatiche. Tutti devono mostrare di non farsi trovare impreparati. Dunque come da copione il ministero degli Esteri italiano ha convocato l'ambasciatore russo, nota della Farnesina: "Il segretario generale del ministero degli Affari esteri, Elisabetta Belloni, ha convocato al ministero questa mattina, su istruzioni del ministro Luigi Di Maio, l'ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov". E sempre come da sceneggiatura è arrivata l'espulsione di due funzionari russi.
Che dicono i russi? Si adeguano, dicono che l'episodio non deve intaccare le relazioni tra Italia e Russia, risponderanno in maniera simmetrica alle espulsioni (dunque faranno altrettanto) e la vita va avanti. Ci sono almeno due dettagli che però complicano lo scenario del Cremlino:
1) A Palazzo Chigi non c'è più Zelig-Conte, capace di qualsiasi piroetta politica, ma Mario Draghi, il quale sottolinea in ogni occasione che il collocamento internazionale dell'Italia è quello dell'europeismo e dell'atlantismo, barra dritta a Occidente;
2) Alla Casa Bianca non c'è più Donald Trump (il quale era concentrato sul bersaglio grosso, la Cina), ma Joe Biden e quest'ultimo punta chiaramente a separare Putin da Xi Jinping. Per ora ha ottenuto di saldarli l'uno all'altro con il cemento a presa rapida, ma resta il fatto che un fatto come quello accaduto a Roma non passa inosservato alla lente di chi ha definito Putin "un killer".
Gli americani in questo momento fanno una politica assertiva, chiedono agli alleati di mostrare le loro reali convinzioni (e azioni) nei confronti della Russia e, in generale, si fidano poco. Non a caso Biden non ha concesso nulla all'Europa sui vaccini, la Casa Bianca sta mettendo alla prova gli alleati. Quanto all'Italia, all'epoca di Trump destò scalpore e irritazione la nostra intesa con la Cina sulla Nuova via della Seta. Allora il Movimento Cinque Stelle era in fase Grande Muraglia, oggi il suo esponente di punta nel governo, Luigi Di Maio, dice che "Russia e Cina sono attori che hanno sistemi politici e valori diversi dai nostri", da cui "provengono anche sfide, e talvolta minacce. Lo dimostrano le accuse di spionaggio nei confronti degli ufficiali italiani e russi". Di Maio ha sottolineato che "continueremo ad agire in linea con la nostra collocazione geopolitica e i nostri valori, ma anche a salvaguardare i nostri interessi fondamentali, che richiedono di mantenere un'interlocuzione critica ma costruttiva con la Russia e la Cina". Come cambia il vento. Andiamo altrove, voliamo alto.
08
Fare l'astronauta
Non sono andato nello spazio interstellare (per ora), ma di alieni ne ho visti parecchi anche qui sulla Terra, dunque in fondo facendo il giornalista ho realizzato il mio sogno, fare l'astronauta. Confido nella tecnologia e nella reincarnazione per fare un salto su Alpha Centauri nel prossimo in futuro, da quelle parti dicono che ci sia vita intelligente (ammesso che la nostra, quella che distrugge il pianeta dove abita, possa definirsi intelligente).
In attesa degli eventi stellari della mia biografia, di un sussulto di intelligenza e di sogni realizzati, invito tutti quelli che pensano a una vita no limits di iscriversi alla selezione dell'Esa per diventare astronauti. Vent'anni di meno e sarei a bordo, la mia vita invece di finire in una passeggiata spaziale s'inchiostra sul taccuino. Buon viaggio a tutti.
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1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
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disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.