6 Luglio
L'ultima diligenza
L'addio di Ennio Morricone, vincitore di tutto nel regno della musica. Economia, segnali di ripresa lenta dalla Germania. Decolla a razzo il debito italiano. L'opposizione naturale di Confidustria. Il coronavirus, l'ineguaglianza e il nuovo contratto sociale che non c'è. Mes o non Mes? Tutto ha un costo
Che succede? Prima di tutto vediamo l'agenda. Sarà una settimana di transizione verso l'appuntamento più importante per l'Unione, il vertice europeo del 17/18 luglio in cui si comincerà a vedere la verità sul Recovery Fund, il suo destino, soprattutto il nostro. Ci sono segnali di ripresa dell'economia, ma per ora sarà lenta, come testimoniano i dati che arrivano dalla Germania. Serve un nuovo contratto sociale perché il coronavirus lascia segni di deficit della democrazia, di ineguaglianza pesante, di tentazioni autoritarie, vincono le oligarchie, anche e soprattutto in Italia, una democrazia fragile. Un paese che non ama la libertà e la verità. L'unica cosa che sta decollando a razzo è il debito, questo sconosciuto. Arriverà il momento in cui tutte le pedine andranno a dama. È la scacchiera della vita, quella di Ennio Morricone.
01
Ennio Morricone. 1928-2020
L’effetto della musica è tanto piú potente e penetrante di quello delle altre arti: perché queste esprimono solo l’ombra, mentre essa esprime l’essenza.
Arthur Schopenhauer
Disse che avrebbe scambiato l'Oscar con la Coppa degli Scacchi. Ennio Morricone amava giocare con quei pezzi metafisici che per lui, in fondo, erano una declinazione in un'altra dimensione della sua musica poliedrica, un arabesco di scambi, avanzamenti, tagli di linea, dritte e altissime torri, alfieri dall'esistenza in diagonale, Re deboli e Regine potenti, i neuroni che intrecciano un accordo a sorpresa, un violino che s'incunea, un fiato che s'allarga, l'ultimo respiro che arriva al galoppo, dove andiamo? C'è una diligenza, maestro, è l'ultima, andiamo lontano e sì, passeremo anche a Red Rock. Le manca la donna invisibile? Anche a noi, ma non è più l'ora di dannarsi l'anima, è il momento di lasciare e lasciarsi, di andare via. Vamonos.
Eccolo qui, in un ultimo arrocco corto... poi, la rottura del femore, l'improvviso e mai atteso...
Che succede? Prima di tutto vediamo l'agenda. Sarà una settimana di transizione verso l'appuntamento più importante per l'Unione, il vertice europeo del 17/18 luglio in cui si comincerà a vedere la verità sul Recovery Fund, il suo destino, soprattutto il nostro. Ci sono segnali di ripresa dell'economia, ma per ora sarà lenta, come testimoniano i dati che arrivano dalla Germania. Serve un nuovo contratto sociale perché il coronavirus lascia segni di deficit della democrazia, di ineguaglianza pesante, di tentazioni autoritarie, vincono le oligarchie, anche e soprattutto in Italia, una democrazia fragile. Un paese che non ama la libertà e la verità. L'unica cosa che sta decollando a razzo è il debito, questo sconosciuto. Arriverà il momento in cui tutte le pedine andranno a dama. È la scacchiera della vita, quella di Ennio Morricone.
01
Ennio Morricone. 1928-2020
L’effetto della musica è tanto piú potente e penetrante di quello delle altre arti: perché queste esprimono solo l’ombra, mentre essa esprime l’essenza.
Arthur Schopenhauer
Disse che avrebbe scambiato l'Oscar con la Coppa degli Scacchi. Ennio Morricone amava giocare con quei pezzi metafisici che per lui, in fondo, erano una declinazione in un'altra dimensione della sua musica poliedrica, un arabesco di scambi, avanzamenti, tagli di linea, dritte e altissime torri, alfieri dall'esistenza in diagonale, Re deboli e Regine potenti, i neuroni che intrecciano un accordo a sorpresa, un violino che s'incunea, un fiato che s'allarga, l'ultimo respiro che arriva al galoppo, dove andiamo? C'è una diligenza, maestro, è l'ultima, andiamo lontano e sì, passeremo anche a Red Rock. Le manca la donna invisibile? Anche a noi, ma non è più l'ora di dannarsi l'anima, è il momento di lasciare e lasciarsi, di andare via. Vamonos.
Eccolo qui, in un ultimo arrocco corto... poi, la rottura del femore, l'improvviso e mai atteso scacco matto. È arrivata la fine di una lunghissima partita e partitura terrena durata 91 anni, la vita di Ennio Morricone, il vincitore di tutto nel regno della musica. Dopo 70 anni di carriera, 500 colonne sonore, 70 milioni di dischi, due Oscar, tre Grammy, quattro Golden Globe, un Leone d'Oro alla carriera, cinque Bafta tra il 1979 e il 1992, 10 David di Donatello, 11 Nastro d'Argento, due European Film Awards e un Polar Music Prize, l'arpa della grande falciatrice ha fatto vibrare le sue corde per un ultimo passaggio liquido, si va in un luogo sconosciuto. Lo sente il suono, maestro? quella voce, siamo qui, dove ci ha trasportato tante volte, siamo dove tutto nasce, muore, torna a fiorire. Sì, l'abbiamo visto C'era una volta il West. Stia certo che ci sarà ancora quella frontiera e molte altre ancora. Siamo arrivati, la diligenza è ferma, i cavalli vanno nella stalla, fuori c'è una tempesta di neve, qui troverà tepore, una coperta, pistoleros su una sedia a dondolo, un tavolo da poker con un gringo seduto che manovra il mazzo di carte come la Colt, caffè caldo, una moneta che si libra in aria, avanti, si accomodi, stiamo per entrare in un posto dove tutto è possibile, si chiama Cinema Paradiso.
02
Il preludio del vertice Ue
Che settimana sarà? Ecco gli appuntamenti più importanti sul nostro taccuino.
- Manca ancora più di una settimana, ma stiamo entrando nella fase in cui il gioco di fumo e specchi che abbiamo visto sinora si diraderà: il 17 e il 18 luglio ci sarà il vertice europeo, in agenda c'è il piano per la ripresa e il nuovo bilancio a lungo termine dell'Unione europea. Il vertice sarà preceduto questo mercoledì da un incontro tra Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue; David Sassoli, presidente del Parlamento europeo; Angela Merkel, cancelliera della Germania che dal 1° luglio ha il semestre di presidenza Ue, e Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. L'incontro serve a preparare il negoziato, far quadrare i numeri, fare il punto sul Mes, il Recovery Fund, un bilancio Ue da 1100 miliardi. C'è grande divisione, bisogna avvicinare le parti. Il premier Conte alla vigilia del vertice europeo andrà in Parlamento a illustrare la posizione del governo. Ricordiamo che in base alla Legge Moavero il Parlamento dovrebbe dare un mandato al presidente del Consiglio, ma la prassi da tempo viene elusa, non c'è la votazione di un atto di indirizzo ex ante da parte del Parlamento.
- L'ascesa di Sunak. Il cancelliere dello scacchiere Rishi Sunak mercoledì presenta il piano per il rilancio dell'economia del Regno Unito. Ricordiamo che riprendono i colloqui per finalizzare la Brexit e per dirla con Michel Barnier, negoziatore per l'Ue, "rimangono forti divergenze". Sunak è da tenere d'occhio, dopo BoJo potrebbe arrivare lui al vertice della politica britannica.
- Non solo muro. Il presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador visita la Casa Bianca. Non è una questione solo di muro, c'è il nuovo patto commerciale tra Messico, Canada e Stati Uniti da rendere operativo. Capitale, lavoro, dollari. C'è anche l'emergenza coronavirus che colpisce i tre paesi.
- Singapore. Venerdì si vota.
03
Numeri. La ripresa è lenta
Oggi esce il dato ISM del non-manifatturiero, è un indice importante per testare la ripresa negli Stati Uniti. Salirà ancora in giugno, sopra i 50 punti indica un ritorno in territorio positivo della crescita. Destatis ha pubblicato il numero degli ordini dell'industria in Germania in maggio, +10,4% rispetto a aprile:
L'economia comincia la risalita, ma siamo ancora a -29.3% rispetto al mese di maggio dell'anno precedente, aprile era sprofondato a quota -36.9% rispetto allo stesso mese del 2019. Sono numeri che indicano per ora una ripresa lenta, Reuters stimava un rimbalzo del 15%, siamo lontani da una ripresa rapida. Non sono buone notizie per l'Italia, la nostra economia è legata a quella della Germania.
Martedì. Produzione industriale della Germania, è atteso un rimbalzo dopo il crollo di aprile.
Mercoledì. Ordinativi dei macchinari in Giappone.
Giovedì. Escono i numeri delle iscrizioni alle liste di disoccupazione in America.
Venerdì. Dati sull'occupazione in Canada (sotto di 1,9 milioni di unità rispetto al periodo pre-pandemico); produzione industriale in Francia, attesa un rimbalzo dopo lo sprofondo del -20% in aprile.
***
L'Italia dovrebbe liberare l'economia, ma per farlo bisogna avere proprio quell'idea di libertà che non abbiamo. Siamo anarchici e imprigionati in un'ideologia diffusa che odia la libertà.
04
Un paese che non ama la libertà
Sono tempi difficili per la democrazia, il modello cinese in Occidente galoppa, in Italia è il sogno della politica, basta andare a vedere il silenzio quasi totale dei partitanti italiani sulla repressione a Hong Kong. La libertà nel nostro paese è sempre stata poco amata, ingabbiata negli -ismi, ma in questo tempo l'idea del controllo e della segregazione è più pericolosa perché si fa largo grazie alla tecnologia e alla cultura distopica dell'emergenza. Non ci avete fatto caso? Siamo in perenne emergenza. I segnali deboli (e forti) vanno tutti in questo senso, l'Italia è prontissima a una dittatura "morbida", si sta già trasformando in una democratura. La sospensione di alcuni diritti fondamentali della Costituzione durante il lockdown, il tentativo di dare poteri straordinari al ministro dell'Economia (poteri che scavalcavano le decisioni del Parlamento in materia di bilancio), sono la prova di questo scivolamento nel velluto dell'oligarchia.
D'altronde, un paese con una storia fasciocomunista, non può che esprimere un ministro della Salute, Roberto Speranza, che parla delle cure anti-coronavirus (sulle quali la scienza sperimenta, si interroga, fa il possibile in una condizione di grande incertezza, provando, sbagliando, correggendo gli errori) con il linguaggio e il tono del piccolo generale. La libertà esiste anche nel campo della sanità e della medicina, ci sono diritti inviolabili e la vita è mia e non dello Stato, un paziente è un essere umano con un suo pensiero autonomo e può perfino rifiutare o interrompere una terapia anche vitale.
La buoncostume del coronavirus è di nuovo in azione e la tentazione è sempre quella: trattare gli esseri umani come soggetti da ingabbiare. L'effetto del lockdown lo stanno subendo i ceti produttivi, mentre ampie fasce di garantiti e cacciatori professionali di redditi d'emergenza ne hanno tratto solo vantaggi: uno smart working che in molti casi è no working e il win for life elargito per stare a casa, il popolo degli indivanados. Questo è il mito della redistribuzione come si materializza nella realtà, le mie tasse servono a costruire una società di zombie. E la politica ci prova, tasta il terreno, si spinge dove non si sarebbe mai prima d'ora osato.
Il problema a questo punto è quello del come disciplinare-narcotizzare la massa e ridurre a quasi zero la "dissidenza" rappresentata dai produttori e dei giovani, guarda caso gli unici perdenti in questa storia di non-morti. Gli imprenditori si ritrovano con il capitale massacrato dalla cultura del lockdown senza razionalità (chiusura generalizzata, crollo della produzione e della domanda) e con l'esercito del neo-Soviet che in Italia ha la leva (e il manganello) del controllo delle risorse finanziarie; i giovani sono privati dell'unica cosa che a loro è rimasta, la libertà, la scuola, l'arena della loro formazione, è stata spenta, mentre il loro futuro economico viene ipotecato da una classe politica che sta ammassando una mole titanica di debito sulle loro spalle. Sono anch'essi zombificati, ma non lo sanno, non colgono (per ora) la gravità di quello che sta accadendo. Imprenditori e giovani, tenete l'appunto a futura memoria.
05
Il nuovo contratto sociale
Il contratto sociale si è spezzato. E non siamo certo i soli a pensarlo e scriverlo. Martin Wolf oggi sul Financial Times: "In una democrazia, le persone non sono solo consumatori, lavoratori, imprenditori, risparmiatori o investitori. Noi siamo cittadini. Questo è il legame che unisce le persone in un'impresa comune". E ancora: "La ragione più importante per sottolineare la cittadinanza oggi è quella delineata da Aristotele quasi due millenni e mezzo fa. Una condizione necessaria per la stabilità di qualsiasi democrazia costituzionale è una fiorente classe media (con ciò si intende le persone che stanno nel mezzo della distribuzione del reddito). In sua assenza, lo Stato rischia di trasformarsi in una plutocrazia, in una demagogia o in una tirannia".
Nel nostro piccolo mondo dello Stivale, la plutocrazia viaggia spedita, la demagogia è sistema di governo, per la tirannia ci stiamo attrezzando. Alla fine, l'opposizione la fanno gli imprenditori. Finché ce la faranno.
06
L'opposizione naturale: Confindustria
L'unica opposizione efficace al governo Conte, un'espressione della demagogia contemporanea, la fanno due soggetti: la realtà e Confindustria. La realtà è lenta, spesso fa ampi giri, ma è inesorabile, puntuale, onesta, arriva e salda tutti i conti; Confindustria è l'organizzazione degli industriali che con l'arrivo della presidenza di Carlo Bonomi ha cambiato passo e ha deciso di non fare più alcun gioco consociativo (che tra l'altro da tempo non riesce mai, i governi sono tutti quelli delle promesse mancate) e aprire una fase di negoziato permanente con Palazzo Chigi. Dovrebbe essere questa la condizione normale di un'istituzione come Confindustria, ma la sua "romanizzazione" nel corso degli anni l'aveva trasformata in un veicolo di consociativismo. Dunque Bonomi che dice la verità, senza edulcorare niente, in maniera diretta, sulla reale situazione del paese fa scalpore e pone Confindustria all'opposizione naturale di un esecutivo che sta in piedi con l'artificio della finzione.
Cosa ha detto Bonomi? La sintesi la lasciamo alla prima pagina del Sole 24Ore di ieri:
Cosa ci aspetta in autunno? I lettori di List lo sanno, ma il governo non lo dice (e non l'avrebbe detto neppure il precedente o un altro ancora, ormai siamo di fronte alla questione antropologica della bugia politica). Il re è nudo da tempo, Bonomi semplicemente espone il problema della fiction continua dell'esecutivo. A Palazzo Chigi tutto questo dà fastidio, perché se c'è una cosa che non sopporta chi governa è la critica.
07
La realtà dell'ultimo posto
Ma tutto è alla luce del sole, visibile e incontestabile. Stime del Fondo monetario internazionale, aggiornamento del World Economic Outlook:
Siamo all'ultimo posto con la Spagna. Il crollo della nostra produzione è enorme e finora non ne abbiamo visto gli effetti in piena potenza solo perché è in vigore un artificioso blocco dei licenziamenti che a un certo punto dovrà saltare per lasciare spazio alla realtà del mercato. Per evitare il collasso dell'occupazione cosa serve? Bisogna mettere le aziende nelle condizioni migliori per produrre e essere competitive sul mercato. Cosa che si fa con un abbassamento reale della pressione fiscale (e non continuando a somministrare gli 80 euro a chi ha il lavoro garantito, per esempio) e del costo del lavoro. Servirebbe anche molto altro, vedere alla voce politica industriale, ma basta contare i tavoli di crisi aperti (Ilva, Alitalia, Whirpool, sono oltre 150 in tutto) per capire che non è aria, non c'è la testa.
E non c'è attenzione reale all'evoluzione del debito pubblico.
08
Il debito in fase di decollo verticale
È l'unica cosa che sta decollando a V, il debito pubblico. Oggi parte il collocamento del Btp Futura. Ecco le stime aggiornate oggi da Mazziero Research:
A novembre il debito pubblico toccherà quota 2.600 miliardi di euro per poi scendere a 2.587 a dicembre. Piani di rientro? Con chi ha lasciato il reddito di cittadinanza e quota 100, inventato bonus a pioggia inutili (e perfino tragicomici, come il bonus nonni) per la produzione e rilancio del paese, c'è ben poco da sperare.
Che dire? Facciamo nostra una frase di Vàclav Havel che Maurizio Mazziero cita nel rapporto sui conti pubblici: "Nessuno sa quando una qualsiasi palla di neve può provocare una valanga". Siamo qui, in attesa del Mes o non Mes. E la palla di neve è sempre più grande, immobile e minacciosa. Per soprammercato viviamo in un tempo dove non c'è Shakespeare.
09
No al Mes? Tutto ha un costo
In questo quadro, il testacoda è da capogiro, abbiamo il primo ministro, il governo tutto, che dice che i soldi del Recovery Fund devono arrivare con velocità supersonica, ma il Mes no, quel denaro no. Bene, allora lo Stato deve spiegare ai suoi finanziatori (i cittadini e le imprese che pagano le tasse) perché fa una scelta che va contro l'interesse economico-finanziario del paese e dei suoi contribuenti. Questo grafico tratto da un report di Bank Of America spiega il problema:
Come nelle pagine della Settimana Enigmistica, scoprite la differenza. C'è un problema di costo del finanziamento, è chiaro. Il nostro debito è più caro. Possiamo non accedere al Mes, ma la scelta va spiegata, bisogna dire ai cittadini quanto costerà loro in più, tanto per cominciare. Questo farebbe un governo responsabile, va in tv e dice la verità, spiega perché viene presa una certa decisione e non un'altra. La verità che nessuno dice.
Quanto alla velocità dei finanziamenti del Recovery Fund, ecco un altro grafico sui tempi di erogazione:
C'è un calendario, ci sono scadenze, serve un piano. Se le priorità sono quelle anticipate in queste ore, allora il governo deve dire dove intende prendere i 32 miliardi che servono per le infrastrutture sanitarie: accede al Mes? ricorre al mercato del debito? Quanto costerà? Che domande, qui siamo in un luogo che blocca il bonus per i monopattini perché i ministri sono in disaccordo sul documento da esibire: fattura o scontrino? Siamo sempre là, in un regno che non conosce la libertà, il denaro, anche il più piccolo obolo, è uno strumento di controllo sociale, ci sono le vite degli altri e poi quelle del gruppo di potere del momento. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.