18 Agosto
L'ultima spiaggia
Appuntamento al buio (ma non troppo), martedì in Senato. Le grandi manovre per un governo tra Cinque Stelle e Pd esistono, ma la partita non è chiusa, l'esecutivo PentaDem ha una contro-indicazione: potrebbe durare pochissimo. Diario della crisi. E diario di Flaiano
Che succede? Sono le 6.00 è domenica, la crisi è spiaggiata o forse è solo all'ultima spiaggia. Nel Palazzo sono tutti in "surplace", sono "frizzati", sospesi, in attesa di qualcosa. Cosa? Ah, che si sblocchi la crisi di governo, cribbio. Che poi uno sbocco inconfessabile - sarà poi visibile, forse - è quello del governo tra Cinque Stelle e Pd. O ricicciano il governo che c'è (o c'era) o ne fanno uno nuovo. E le elezioni? Sono viste come la peste nera, vincerebbe la destra che poi potrebbe eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. Potete immaginare l'orrore che provoca questo scenario nell'area dem, Salvini che sceglie l'uomo del Colle. Poteva farlo Renzi, può farlo la sinistra, ma la destra no, non fa parte del galateo istituzionale. Strano paese, incompiuta democrazia. Prima di tutto, facciamo un giro di giostra delle notizie che contano, seguite il titolare di List.
01
Strage a Kabul. Feriti radioattivi in Russia. Delfini spiaggiati
Attentato suicida in Afghanistan. Si festeggiava un matrimonio, un kamikaze si è fatto esplodere, il bilancio è di 63 morti e 182 feriti. Morire a Kabul, mentre si celebra la vita. Basta un'immagine, per sapere, per capire.
I feriti radioattivi. Il test della nuova arma nel poligono militare russo di Severodvinsk è andato male, l'esplosione ha rilasciato radiazioni (tra le 4 e 16 volte superiori alla media), i feriti sono arrivati in ospedale "nudi e avvolti in sacchetti di plastica traslucidi" e i medici non erano stati avvisati che stavano trattando dei pazienti reduci da un incidente nucleare. A rivelarlo è il quotidiano in lingua inglese Moscow Times, nel tessuto muscolare di uno dei dottori visitati è stato trovato Cesio-137, un isotopo radioattivo, sottoprodotto della fissione nucleare dell'uranio-235.
Hong Kong. Le manifestazioni del fine settimana proseguono. Atteso per oggi il grande corteo anti-Cina. Attenzione alla reazione di Pechino in caso di...
Che succede? Sono le 6.00 è domenica, la crisi è spiaggiata o forse è solo all'ultima spiaggia. Nel Palazzo sono tutti in "surplace", sono "frizzati", sospesi, in attesa di qualcosa. Cosa? Ah, che si sblocchi la crisi di governo, cribbio. Che poi uno sbocco inconfessabile - sarà poi visibile, forse - è quello del governo tra Cinque Stelle e Pd. O ricicciano il governo che c'è (o c'era) o ne fanno uno nuovo. E le elezioni? Sono viste come la peste nera, vincerebbe la destra che poi potrebbe eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. Potete immaginare l'orrore che provoca questo scenario nell'area dem, Salvini che sceglie l'uomo del Colle. Poteva farlo Renzi, può farlo la sinistra, ma la destra no, non fa parte del galateo istituzionale. Strano paese, incompiuta democrazia. Prima di tutto, facciamo un giro di giostra delle notizie che contano, seguite il titolare di List.
01
Strage a Kabul. Feriti radioattivi in Russia. Delfini spiaggiati
Attentato suicida in Afghanistan. Si festeggiava un matrimonio, un kamikaze si è fatto esplodere, il bilancio è di 63 morti e 182 feriti. Morire a Kabul, mentre si celebra la vita. Basta un'immagine, per sapere, per capire.
I feriti radioattivi. Il test della nuova arma nel poligono militare russo di Severodvinsk è andato male, l'esplosione ha rilasciato radiazioni (tra le 4 e 16 volte superiori alla media), i feriti sono arrivati in ospedale "nudi e avvolti in sacchetti di plastica traslucidi" e i medici non erano stati avvisati che stavano trattando dei pazienti reduci da un incidente nucleare. A rivelarlo è il quotidiano in lingua inglese Moscow Times, nel tessuto muscolare di uno dei dottori visitati è stato trovato Cesio-137, un isotopo radioattivo, sottoprodotto della fissione nucleare dell'uranio-235.
Hong Kong. Le manifestazioni del fine settimana proseguono. Atteso per oggi il grande corteo anti-Cina. Attenzione alla reazione di Pechino in caso di violenze.
Radio Londra. Boris Johnson sta andando verso il no deal sulla Brexit e il voto anticipato. I tentativi di fare un governo d'emergenza con Jeremy Corbyn primo ministro per ora sono falliti.
Petroliera prigioniera. Il tribunale inglese ha detto che la petroliera iraniana Grace 1 può viaggiare di nuovo liberamente con il suo carico, gli Stati Uniti non la pensano così e la giustizia americana ne chiede il fermo per violazione dell'embargo sulla Siria. La Grace 1 dovrebbe essere ancora ferma a Gibilterra.
La malattia dei delfini. Un delfino morto è stato trovato sulla scogliera a Ostia. Gli spiaggiamenti nel Tirreno sono stati finora 41. Pare che la causa principale sia il Morbillivirus dei cetacei. Attenzione, può essere trasmesso all'uomo.
***
Come sta la crisi di governo? Benissimo, è spiaggiata.
02
La crisi e il governo PentaDem
Si sono randellati fino a ieri, domani potrebbero passeggiare mano nella mano senza neppure aver mai pigiato il tasto reset che tutto renderebbe (im)possibile, il voto. Si fanno calcoli stroboscopici sull'elezione del prossimo Presidente della Repubblica e si ragiona ben poco su cosa resterà domani di un'alleanza tra dem e pentastellati: niente. Se il Governo Frankenstein era un esperimento hard rock, l'esecutivo PentaDem è dadaismo politico. Lo vedremo? Possibile e per certi versi comincia ad essere perfino probabile.
La manovra per mandare a dama le pedine del PentaDem è chiara: Conte martedì non si fa sfiduciare, ma un minuto prima del voto in Senato mulina in aria la pochette e si presenta sul Colle dimissionario. Mattarella gli dà un'occhiata, lo squadra in tutto l'inamidato da avvocato del popolo e con un colpo di durlindana lo battezza riserva della Repubblica e lo rispedisce a deambulare tra Montecitorio e Palazzo Madama a vedere se c'è una maggioranza o qualcosa che serva a fare l'impasto del suo bis. Nel frattempo, il governo è ancora là, scarico ma in carica, pronto a gestire gli affari correnti, perché tutta la gestione nel frattempo è diventata ordinaria e dunque ta-dà ecco che diviene impossibile discutere e votare il taglio dei parlamentari, una riforma costituzionale, dunque straordinaria. Solo l'ordinario si discute d'ora in poi. Dunque il taglio non s'ha da fare, sia scritto, manzonianamente. Toh, che coincidenza, questo passaggio istituzionale leva di mezzo un ostacolo tra Cinque Stelle e Partito democratico, il macigno di una divisione sparisce, s'apre soave e fiabesco il sentiero (forse) della futura intesa di governo tra Di Maio e Zingaretti. Il segretario del Pd in queste ore ha un gran mal di testa: il voto sarebbe per lui la via più limpida, maestra (ascoltare Emanuele Macaluso per evitare il suicidio), potrebbe dare un assetto stabile al Pd e riaprire il cantiere a sinistra, ma le elezioni anticipate porterebbero a una vittoria certa della destra che poi con le nuove Camere potrebbe eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Mettetevi nei panni del segretario del Pd, che dilemma. E che trama.
03
La Lega ha un dilemma: che fare?
Faranno il PentaDem, andrà così? Non lo sappiamo, la cosa circola tra le stanze dei Palazzi che sono chiusi ma apertissimi e le mosse per chi ha un minimo di esperienza di Risiko parlamentare sono visibili, perfino scontate. Domanda sul taccuino: la Lega ha un piano per rispondere? Salvini che fa? La via d'uscita (per ora) non c'è. Il taccuino resta vuoto, si dice che "il forno con i Cinque Stelle è chiuso", ma non si capisce quale altro forno alternativo sia aperto. La realtà è che Salvini deve riaprire proprio il forno con Di Maio o rischiare l'avventura e camminare in una terra sconosciuta. Se non riciccia con Luigi, Matteo rischia. Potrebbe avere una machiavellica fortuna e strappare all'ultimo momento le elezioni, oppure finire all'opposizione e cominciare una lunga (neanche troppo, come vedremo) marcia per fare la remuntada. Ieri lo stato maggiore leghista è rimasto in silenzio, mentre il leader della Lega ha fatto il ministro dell'Interno e si è occupato del caso Open Arms e autorizzando lo sbarco dei minori (non proprio tutti tali, a quanto pare) ha dato un segno d'apertura a Conte che glielo aveva chiesto via lettera. Salvini cerca una via d'uscita, si capisce. Ma è un passaggio che si restringe di ora in ora e per aprirlo ci vuole molta fantasia e anche in presenza di molta creatività potrebbe non bastare perché poi in politica gli automatismi esistono e quasi sempre si attivano contro chi la crisi l'ha aperta. Andare alle elezioni, come vedete, è opera complicata quando la legislatura è appena partita.
Per la Lega ha parlato Roberto Calderoli che ha detto "non vedo margini, all'80 per cento si vota" e il senatore va ascoltato perché è uomo esperto, ma in questa storia sembra esserci un errore iniziale, di tempo, di calendario, di orario e di corsia. Un testacoda alla chicane che è sfuggito alla strategia di gara del team e così alla curva del tabaccaio (sì, siamo a Montecarlo) improvvisamente in testa è comparso il muletto del Pd. La Lega (Salvini) sembra subire questo gioco per difetto di tempistica, ha aperto la crisi e come spesso capita la crisi ha cominciato a galoppare per sentieri imprevisti e inesplorati. Salvini ha avuto fretta non nell'aprirla in agosto (le crisi si possono fare sempre) ma nel calendarizzare i passaggi in aula senza averne studiato il dritto e il rovescio. Salvini non ha calcolato che il cinismo in politica non è un'esclusiva solo sua, soprattutto se il tuo reale avversario si chiama Matteo Renzi, un giocoliere fiorentino, abituato a stare in mezzo alla piazza, uno che abita dentro la giostra: sta in mezzo alla via, blocca il passaggio, fa rumore, concede interviste ai giornali esteri - guarda caso francesi, evvai con il network macronista - lancia birilli in aria, sputa fuoco dalla bocca e scintille quando digrigna i canini, fa illusionismi, ha un tavolino tutto dorato con le tre carte sul ciglio della strada. Fa Renzi.
04
Il futuro. Romagna mia
Sul taccuino resta la domanda: ma davvero fanno il governo tra Cinque Stelle e Pd? E francamente la risposta non c'è, si vede una trama, giusto un preludio, ma poi tutto il resto della sinfonia va scritto e ci vuole più tempo di quanto s'immagini, la danza è appena cominciata. Quel che è certo è che Grillo vuole l'accordo tra i suoi figlioli e i Dem, che i grandi vecchi del Pd (da Prodi a Amato) accarezzano l'alleanza con i pentastellati perché stanno pensando al Quirinale, che i grillini non hanno un'ideologia frenante ad alcuna alleanza, salvo poi sfasciarla per un mix di inettitudine e utopia anti-industriale (e molto altro da scoprire ogni giorno che passa), che il voto sarebbe il declino dei Cinque Stelle. Sono argomenti più che sufficienti per non andare alle urne, ci si rimettono le penne. Salvini in questo quadro non resterà fermo, può perdere questa mano, ma tra i suoi c'è chi sostiene che è meglio così (e il leader farà tesoro dell'errore) perché l'opposizione fa sempre bene e "quelli non durano". Scadenza del prodotto PentaDem? Bisognerà attendere le elezioni in Emilia Romagna all'inizio dell'anno prossimo, una sconfitta del Pd (e una vittoria della Lega) aprirebbe la crisi della segreteria di Zingaretti e del neonato governo PentaDem a Roma. Più o meno come una morte in culla.
Altro punto da tenere in seria considerazione. Salvini farà valere il suo punto di forza, il movimentismo della campagna elettorale permanente - ha già cominciato - e certo, il Parlamento è sovrano, il gioco di Palazzo è più che lecito, ma viviamo tempi (interessanti) che si fanno incandescenti (forse troppo), dunque il testo e il contesto (storico) non sono proprio un dettaglio, presto diventeranno la sostanza. Attendiamo martedì, sarà una giornata tutta da raccontare.
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Nel frattempo, la crisi di governo s'è trasferita in alto mare. Salvini ha dato il via libera allo sbarco dei minori dalla nave di Open Arms, mentre Conte ha impomatato per l'occasione un nuovo premier all'u0p0 democratico, se stesso. Fase giravolte. E naturalmente arriva puntuale "l'agente esterno", la magistratura. Copione perfetto, è confermato che siamo in Italia.
05
Open Arms. La polizia al Viminale
La polizia al Viminale. La diamo così, in breve, secondo il canone della notizia secca e surreale, la polizia che va dalla polizia: ieri il personale dello Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia di Stato ha bussato al ministero dell'Interno per acquisire documenti sul caso della nave Open Arms, su delega della procura di Agrigento. L'inchiesta condotta dal procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, è ancora a carico di ignoti. Nota finale: il ministero dell'Interno per ora non ha consegnato alcun documento alla magistratura, lo farà. La polizia che va dalla polizia ci mancava.
Tutta la storia degli sbarchi è sempre un film in due tempi. In acqua. A terra. Quanti minori sono sbarcati nel frattempo dalla Open Arms? Bella domanda, la risposta è un pacco a sorpresa. I numeri sono importanti. Prima e dopo. Così scopriamo da fonti del Viminale che 8 dei 27 immigrati sbarcati dalla Open Arms a Lampedusa in quanto ritenuti minori non accompagnati si sono invece dichiarati maggiorenni. Cambia il racconto e ancora una volta si ha la prova che bisogna andarci sotto con prudenza, perché quella in alto mare è purtroppo una battaglia politica. La realtà è che tutta la storia del governo giallo-verde può essere letta come una battaglia navale, dove gli immigrati sono solo il tragico oggetto di una disputa di potere e ideologica.
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Serve un ripasso di storia, aiuta a mettere tutto nella giusta prospettiva.
06
L'immigrazione e il diritto che non c'è. Lezioni dalla storia
Il caso Open Arms e la libertà di lasciare il proprio paese che entra in conflitto con la realtà delle nazioni. Marco Patricelli fa un viaggio nel tempo e racconta perché non c'è un diritto all'immigrazione
di Marco Patricelli
Il diritto di emigrare è sempre stato visto con avversione dai totalitarismi del Novecento. Il fascismo non voleva dare l’immagine di un popolo che cercava altrove pane e lavoro, oltre alla libertà, e fece in modo di chiudere i rubinetti che facevano fluire gli italiani in America, salvo riaprirli illudendoli di poter trovato un futuro radioso in Libia, Etiopia e Somalia: se proprio volevano espatriare, c’erano infatti le colonie d’Africa. Quanto al Reich di Hitler, il concetto stesso di emigrazione coincideva con l’espulsione degli ebrei, che già potevano ritenersi fortunati a poter lasciare la Germania prima che si scatenasse l’orrore della Shoah. Nell’Unione Sovietica di Stalin l’emigrazione era un eufemismo per indicare le deportazioni di massa e la sostituzione etnica nelle repubbliche: ne sanno qualcosa i Paesi Baltici, la cui popolazione originaria venne quasi dimezzata e ancora oggi se ne vedono le conseguenze. Continua a leggere l'articolo su List.
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Che facciamo ora? Siamo a Roma, il 18 agosto, c'è una solitudine così spessa tra le vie che perfino i sorci sui cassonetti s'intristiscono e fanno salti per richiamare la loro attenzione, squittiscono. Santi numi, la Capitale. Questa macilenta e splendida carcassa dove s'avventano gli ultimi avvoltoi. Come si esce dalla trappola del "lavori in corso", dalla fila del turista, dal semaforo incantato, dall'asfalto che sembra magma, dalla sorpresa millenaria e dalla canna fumaria che erutta spezie? C'è un libro di Ennio Flaiano da qualche parte, nella libreria, eccolo. Il salvagente.
07
O mia capitale!
In questi casi bisogna cercare rifugio in un perfido disincanto, prima di tuffarsi nelle vie dove si spande la fragranza del cassonetto che arde sotto il sole. Cercano l'India, i cacciatori d'esotico, non sanno che a Roma c'è tutto quello che serve, anche la giungla. D'altronde Flaiano ne aveva fissato perfettamente il carattere, ecco un passaggio tratto da Diario Notturno:
Ci si meraviglia nella capitale non di quanto gli antichi abitanti hanno potuto costruire ma di quanto i loro indegni eredi hanno saputo distruggere. Le antiche rovine sbigottiscono per la loro imponenza, eppure voi sentirete i cittadini parlare spesso di ricostruzione. La capitale mostra i segni dell'antica sua storia soprattutto nei suoi abitanti: è una città di liberti, di clienti e di senatori decaduti che trascinano carrette o guidano taxi conservando della tramontata potenza un rispettabile naso. È raro incontrarvi un uomo libero, capace di ingenuità, di grandi entusiasmi, di profonde indignazioni.
Sarà una lunga giornata, in Argentina si è dimesso il ministro del Tesoro che negoziò con il Fondo monetario internazionale, c'è una tal Elisabetta Trenta che fa il ministro della Difesa in Italia e dice "con il leader della Lega mai più. Chi ha tradito una volta, è pronto a rifarlo", cose grosse, si capisce, apriamo il taccuino, inchiostriamo una pagina, non passerà alla storia. Ci portiamo dietro Flaiano, per respirare. Buona giornata.
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che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.