17 Maggio
L'ultimo dpcm della nostra vita
La riapertura dell'Italia dopo oltre due mesi di lockdown. Un diluvio di regole sull'esistenza naturalmente caotica di una nazione. Conte è nato nell'emergenza, ne ha superato tre, ora arriva la quarta, ce la farà? Scenario di un paese sulla linea del termometro a 37.5°
Che succede? È arrivato l'ennesimo dpcm che regolerà la nostra vita ormai entrata in una dimensione da Orwell riscritto in registro tragicomico dal burocrate ministeriale, una cosa da regia di Monicelli, dove l'italiano rintanato in casa aspetta la liberazione senza aver combattuto, quasi dispiaciuto dall'esser spinto a andare là fuori dove potrebbe perfino attenderlo una cosa pericolosa che non ha mai amato, il lavoro. Che cosa dice l'ultimo dpcm della nostra vita?
01
Prigionia d'impresa la libertà "in forma statica"
Mantenere la calma, aspirina per il mal di testa, piani per la fuga in paesi liberi sono ancora consentiti a livello solo teorico. Qui potete leggere il decreto integrale.
La sensazione dopo aver letto il documento è quella di un trionfo della burocrazia sulla vita di ognuno di noi, la regolazione di ogni attività umana (che diventa subumana), il dettaglio normativa che sfocia in paradosso e strangolamento di ogni spazio di libertà, l'ansia di tutela legale e l'esplosione della norma. Se questa è la civiltà del diritto, allora i libri che abbiamo letto non servono più niente. L'intento è chiaro, scaricare ogni responsabilità altrove, le Regioni, i Comuni, le istituzioni di secondo livello, le imprese. Lo scaricabarile della politica. Un dramma. Ecco alcuni punti del dpcm che sono rimasti appesi sul taccuino.
- I soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5° C) devono restare a casa e contattare il medico;
- L'accesso ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; è consentito l'accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto;
- Dal 15 giugno è consentito l'accesso di bambini e...
Che succede? È arrivato l'ennesimo dpcm che regolerà la nostra vita ormai entrata in una dimensione da Orwell riscritto in registro tragicomico dal burocrate ministeriale, una cosa da regia di Monicelli, dove l'italiano rintanato in casa aspetta la liberazione senza aver combattuto, quasi dispiaciuto dall'esser spinto a andare là fuori dove potrebbe perfino attenderlo una cosa pericolosa che non ha mai amato, il lavoro. Che cosa dice l'ultimo dpcm della nostra vita?
01
Prigionia d'impresa la libertà "in forma statica"
Mantenere la calma, aspirina per il mal di testa, piani per la fuga in paesi liberi sono ancora consentiti a livello solo teorico. Qui potete leggere il decreto integrale.
La sensazione dopo aver letto il documento è quella di un trionfo della burocrazia sulla vita di ognuno di noi, la regolazione di ogni attività umana (che diventa subumana), il dettaglio normativa che sfocia in paradosso e strangolamento di ogni spazio di libertà, l'ansia di tutela legale e l'esplosione della norma. Se questa è la civiltà del diritto, allora i libri che abbiamo letto non servono più niente. L'intento è chiaro, scaricare ogni responsabilità altrove, le Regioni, i Comuni, le istituzioni di secondo livello, le imprese. Lo scaricabarile della politica. Un dramma. Ecco alcuni punti del dpcm che sono rimasti appesi sul taccuino.
- I soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5° C) devono restare a casa e contattare il medico;
- L'accesso ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; è consentito l'accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto;
- Dal 15 giugno è consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza;
- È consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti;
- Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati;
- Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse. I soli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione a competizioni di livello nazionale ed internazionale, possono spostarsi da una regione all'altra, previa convocazione della federazione di appartenenza.
- L'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell'individuo attraverso l'esercizio fisico, sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a decorrere dal 25 maggio 2020;
- Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici;
- Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal questore ai sensi dell'articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773;
- Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo;
- Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. (...) Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi;
- L'accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
- Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni;
- Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l'anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
- Sono sospesi i servizi educativi per l'infanzia e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza. Sono esclusi dalla sospensione i corsi di formazione specifica in medicina generale. I corsi per i medici in formazione specialistica e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica possono in ogni caso proseguire anche in modalità non in presenza. Sono altresì esclusi dalla sospensione, a decorrere dal 20 maggio 2020, i corsi abilitanti e le prove teoriche e pratiche effettuate dagli uffici della motorizzazione civile e dalle autoscuole, secondo le modalità individuate nelle linee guida adottate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado. Gli enti gestori provvedono ad assicurare la pulizia degli ambienti e gli adempimenti amministrativi e contabili concernenti i servizi educativi per l'infanzia richiamati, non facenti parte di circoli didattici o istituti comprensivi;
- I dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;
- Nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza;
- a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze connesse all'emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattiche o curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;
- Sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale;
- Sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali;
- È fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto;
- L'accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura;
- Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni;
- Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite a condizione che le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Resta anche consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto; anche negli esercizi siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade, fermo restando l'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all'interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi;
- Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;
- Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l'attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi;
- Il Presidente della Regione dispone la programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l'emergenza COVID-19 sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali, la cui erogazione deve, comunque, essere modulata in modo tale da evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto nelle fasce orarie della giornata in cui si registra la maggiore presenza di utenti.
***
Ci fermiamo qui, ci pare abbastanza anche per spiriti temprati come il nostro. Tutto questo ha un esito politico? Vediamo di rimettere ordine nel caos provocato dalla fusione degli Azzeccagarbugli con i virologi.
02
Dal "tutto è sotto controllo" al "rischio calcolato"
L'ultima volta che Giuseppe Conte disse "è tutto sotto controllo" scoppiò l'epidemia del coronavirus in Italia, era il 31 gennaio e una coppia di cinesi era stata ricoverata all'ospedale Spallanzani a Roma. Dopo quel "è tutto sotto controllo" abbiamo avuto oltre 31 mila morti e 224 mila contagi. Nonostante questo disastro, Conte è riuscito perfino a dire che "l'Italia è un modello". Di cosa?
Il premier ha molta fantasia ma scarsa attitudine allo studio, dovrebbe leggere il Wuhan Diary della scrittrice cinese Fang Fang, scoprirà che il lockdown italiano ha molte analogie con quello della dittatura di Pechino, è stato perfino più lungo e secondo i numeri del regime (a cui il nostro governo crede, noi no) abbiamo fatto decisamente peggio. Wuhan dopo 76 giorni è uscita dal lockdown, noi vi siamo ancora dentro in pieno, perché non potremo ancora muoverci tra le Regioni, abbiamo diritti costituzionali limitati.
Conte la sera scorsa ha detto un'altra delle sue frasi-boomerang, è uno specialista: il rischio è calcolato. Se il precedente del "è tutto sotto controllo" vale qualcosa allora c'è da essere allarmati. In una conferenza stampa tenuta nel cortile d'onore di palazzo Chigi, con Casalino a orchestrare le domande, Conte ha fatto quello che sa fare meglio: parlare molto, dire quasi niente. Era l'arte di Arnaldo Forlani, anche se a onor del vero l'ex segretario della Democrazia cristiana resta imbattibile, prima di tutto perché aveva una cultura politica che Conte non ha.
Il premier è passato nel giro di pochi giorni dal tengo chiuso tutto a un apro tutto nel casino totale della burocrazia. Come mai questa scelta? Nessuna sorpresa, è Zelig, dunque prima di tutto c'è il trasformismo dell'istante. E poi è arrivata la realtà, che è più forte dei suoi desideri e di quelli di chiunque altro fosse al suo posto: l'emergenza finora ha allungato la vita di un governo che era destinato a spegnersi in febbraio, il coronavirus è stato puntuale nel sostenere il galleggiamento, ma il copione poi è mutato, il collasso economico sta già accorciando la vita dell'esecutivo in maniera rapida e inesorabile. Primum vivere deinde philosophari si traduce così in un corso di sopravvivenza in cui Conte deve parare il governo e l'establishment burocratico che lo ha assistito dalle azioni giudiziarie e dall'altra cercare la ripresa dell'attività economica. Il risultato è quello che abbiamo visto, norme teoriche che viaggiano ai confini della realtà nonostante siano siano state addolcite le distanze altre assurdità contenute tra le raccomandazioni dei comitati tecnico-scientifici.
A Palazzo Chigi vedono in un futuro non lontano lo scorpione che punge la rana mentre attraversa il fiume (e bisogna ancora capire chi sarà lo scorpione e chi sarà la rana), un principio di autoaffondamento e allora Conte si esibisce nell'altro numero che sa fare al meglio: la fuga in avanti. Quindi ciò che fino a ieri era vietato, pericoloso, non consentito, oggi diventa possibile, necessario, ineludibile. Oplà, ecco a voi il fregolismo politico. Tutto però è condito da una maglia fittissima di adempimenti che tradiscono il fine reale: liberarsi da ogni responsabilità.
Nessuna delle cose predicate e decantate in questi tre mesi d'emergenza è poi andata a dama: non c'è l'app Immuni (è sparita dai radar, i technofighetti del ministero e le varie task force sono arrivati col rullo di tamburi e... vabbè, lasciamo perdere, arriverà), non c'è un sistema di tracciatura rapida dei contagiati e dei loro contatti (siamo ancora nella fase 1, al momento si fa quel che si può con i medici e gli infermieri e i virologi a discettare in tv), la scuola, base della convivenza civile e segno della vitalità di una comunità, non riapre, lo sport è in cerca d'autore (in Germania è partita la Bundesliga), chi riapre ha davanti la selva oscura. Siamo di fronte a un'ossessione.
A questo scenario di riapertura alla funiculì funiculà s'aggiunge un quadro geopolitico che è vulcanico: in Europa si stringono accordi bilaterali (formali e informali) per aprire corridoi del turismo tra i vari paesi (e non con l'Italia), il premier austriaco Sebastian Kurz ieri ha ribadito che per ora non riaprirà le frontiere con il nostro paese (non si fida), intanto i cinesi ci considerano terreno per loro scorribande nel Mediterraneo, siamo diventati il loro cavallo di Troia che incorpora un dragone, un governo tanto europeista che a tre mesi dall'emergenza e a due mesi e fischia dal lockdown rifiuta sdegnato i soldi del Mes ma intanto non riesce né a distribuire le mascherine (perché non le ha) né a far arrivare sui conti correnti delle famiglie e delle imprese gli spiccioli promessi più di un mese fa. L'importante è riaprire. Nel casino, ma almeno finisce lo stillicidio della morte per lockdown.
03
Domande e risposte. Il premier e i giornalisti
Sarà dato a Cesare quel che è di Cesare, e non saranno solo allori. D'altronde il cesarismo del già avvocato del popolo è un fatto. Ieri si è prodotto in un altro numero da reuccio, quando dal cortile di Palazzo Chigi, allestito come uno scenario per un proclama del sovrano al popolo (tappeto rosso, bandiera, Casalino d'ordinanza, mascella volitiva e ciuffo guizzante del premier per caso), si è presentato nell'ora di massimo ascolto in tv (interrompendo i telegiornali, come ormai è solito fare come nello Stato di Bananas) e ha prima detto di tutto (senza aver ancora chiuso l'accordo con le Regioni) e poi alla domanda di un giornalista sull'operato dell'ineffabile commissario Arcuri (altro campione di rara arroganza) ha risposto così: "Se lei ritiene di poter far meglio la terrò presente". Notevole, invece di rispondere alla domanda, Conte si mostra infastidito al punto da sfottere il cronista. Non è la prima volta che lo fa e le ragioni di questo comportamento del premier derivano dal fatto che in queste settimane è diventato una sorta di autocrate, inoltre non si è mai sottoposto nella sua vita alla prova della democrazia (il voto), è stato catapultato da ben tre emergenze dall'oscurità in cui era immerso (qualcuno lo conosceva? aveva in precedenza illustrato la patria? Certo, abbiamo avuto altri premier non eletti, con la lieve differenza che non siamo di fronte a Ciampi o un Monti, figure che avevano in precedenza ricoperto cariche di prestigio) alla luce di Palazzo Chigi. Quali emergenze?
04
Tre emergenze provvidenziali

La prima, quando è arrivato a capo dell'esecutivo grazie a sottosopra elettorale, un accordo scritto (e poi disatteso da tutti) tra due forze antitetiche (Lega e Movimento Cinque Stelle), un cortocircuito istituzionale derivante dallo shock del voto del 2018, Conte nel Governo Frankenstein doveva essere il premier terzo, poi rivelatosi di parte.
La seconda, quando con la crisi dell'estate del 2019 aperta da Salvini viene risolta con un ribaltone nella maggioranza e nasce il governo giallorosso, il Conte II. Un'operazione di trasformismo che oggi Conte ha dimenticato: da avvocato del popolo (si è vantato più volte in Parlamento di essere un populista) a leader europeista con la benedizione delle cancellerie europee e una pacca sulla spalla di un'amministrazione americana distratta e un'ambasciata a Roma incapace di vedere gli stretti rapporti del governo con la Cina, dossier oggi fonte di tensione diplomatica, a Palazzo Chigi balbettano quando si auspica un'indagine internazionale sulla diffusione del Covi-19, cosa chiesta anche da Francia e Germania.
La terza, quando la crisi del coronavirus ha salvato la vita al Conte II che era destinato a cadere nella botola preparata da Renzi, il creatore-distruttore del governo in carica. È stata sempre l'emergenza a dare a Conte linfa vitale, fin dalla nascita.
05
E l'incognita della quarta emergenza
Ora arriva una quarta crisi, quella economica, e non è detto che gli vada bene anche stavolta. I numeri della produzione industriale sono impietosi: l'economia italiana è destinata, insieme alla Grecia, a occupare gli ultimi posti della classifica tra le economie avanzate, la manifattura ha subito uno stop drammatico, che non ha eguali in Europa, il settore della ristorazione e del turismo è già al collasso, la crisi del mercato dell'automobile e quella dell'acciaio rischiano di portare alla desertificazione industriale del paese. Nella parte emersa dell'iceberg ci sono due casi: il prestito chiesto da Fca a Intesa è garantito dallo Stato per 6,3 miliardi di euro e serve a mantenere in piedi l'attività in Italia, la crisi del gruppo Arcelor Mittal, leader mondiale dell'acciaio, è l'altro picco che si vede all'orizzonte. Nella parte sommersa dell'iceberg ci sono migliaia di imprese che costituiscono l'economia italiana che rischiano la chiusura.
Il "rischio calcolato" di cui parla Conte non è calcolato affatto per il semplice motivo che la base statistica su cui è stata elaborata tutta la strategia del lockdown era sbagliata e continua ad esserlo perché non sappiamo quanti sono i contagiati quanti sono i morti e quanti sono i guariti reali della prima fase. La riapertura di Conte non è un rischio calcolato è un rischio e basta e che il premier deve prendere per la semplice ragione che altrimenti si realizza per lui - e solo per lui - una certezza: perde il posto.
06
Una domanda nel Pd: se va male, che si fa?
Non è un mistero che dalle parti del Pd, si stia già ragionando su un dopo Conte, una fase due della legislatura che potrebbe coincidere con la sua fine e il voto anticipato. "Come facciamo a non essere travolti come partito da un eventuale fallimento della strategia di Conte sull'economia?". Questa è la domanda che circola tra i dem. Serve un piano B, perché se il piano A fallisce, il Partito democratico non può restare sotto le macerie. I sondaggi danno ancora alto il gradimento del premier, ma cresce costantemente il rumore di fondo del malcontento, è sempre più presente l'immagine di quello che annuncia e poi non si realizza. Il Pd ha finora lasciato fare, ha sopportato l'esondazione di Conte perché in fondo se domani tutto va male, la responsabilità sarà soprattutto sua. E se domani tutto andrà bene, una parte del raccolto potrà tornare nel magazzino dei Democratici. Nessuno è in grado di dire che cosa accadrà, ma tutti sono convinti che nel giro di un paio di settimane si conoscerà la parabola del governo, "Perché se non arrivano i soldi e la fase due si trasforma in una moria di imprese" per Conte sarà impossibile fuggire di nuovo dalla realtà, rinviarla, addomesticarla. Il tempo delle promesse è come quello delle mele, prima o poi finisce. E anche questo non è un rischio calcolato.
07
Powell su ripresa, fiducia e vaccino
Andrà male? Non si sa, noi leggiamo i numeri che arrivano, non abbiamo la sfera di cristallo, ma le tendenze cominciano a vedersi e prendiamo nota di quel che dice chi ha la catapulta del denaro, i banchieri centrali in particolare. Navigano tutti a vista, ma le parole di qualche giorno faa pronunciate da Jay Powell, governatore della Federal Reserve, ci sono sembrate convincenti e oggi ha aggiunto qualcosa che completa questo primo quadro dopo i lockdown: "Supponendo che non ci sia una seconda ondata del coronavirus, penso che vedrete l'economia riprendersi costantemente nella seconda metà di quest'anno". Dunque tutto bene? Non proprio, abbiamo già affrontato il tema cruciale della ricostruzione di un clima di fiducia e infatti Powell precisa: "Per una ripresa completa dell'economia serve fiducia e dunque bisogna attendere l'arrivo di un vaccino". La ripresa dunque sarà molto più lunga, "potrebbe durare fino alla fine del prossimo anno. Non lo sappiamo proprio". Se non lo sa Powell, figuratevi cosa ne sanno a Palazzo Chigi e a Montecitorio.
***
Che facciamo? Essendo tra color che son sospesi, in attesa del nostro destino, allora... volteggiamo!
08
Un momento d'evasione, vi prego
Aspettando Godot, in una dimensione virale da tampone mentale, avanzano domande, immagini, ritorni dal passato, perfino ricordi sfuggiti al tasto reset. Insomma, essendo senza direzione la cronaca - e non volendo riflettere sui 60 anni di Fiorello che nel mondo dello spettacolo merita in ogni caso più attenzione di un Di Battista, direi - si cerca materiale di recupero per dare un senso alla giornata. Un'immagine, per esempio, che esce così, mentre si facevano considerazioni in soliloquio sull'arte e la sua intima essenza, cose grosse, si capisce, cose da svalvolato del lockdown in astinenza da Gin Martini. Che immagine? Questa, un Dalì che non ricordavo esistesse:

Questa foto si intitola Dalì Atomicus e non c'è niente di digitale visto che è uno scatto del 1948 di Philippe Halsman, un grande ritrattista. I gatti furono lanciati in aria, così come la secchiata d'acqua, la tela di Dalì a destra è la "Leda Atomica". La foto di Halsman nasce da una frase auto-biografica di Dalì, l'idea di essere "un uomo dell'era atomica" e dunque anche un pittore dell'atomo. Come ritrarlo? In questo caso siamo nell'esplorazione della gravità, la forza che diede il via alle scoperte di Isaac Newton e poi di Albert Einstein, il meccanismo che regola l'universo. Lo scatto diventa il librarsi in aria degli atomi nel campo della forza di gravità. Che maestria, qui non c'è l'arte digitale di un film come Matrix, ma l'artigianato della fotografia, la composizione del set, i gatti vengono lanciati in aria, l'acqua buttata con un secchio sulla scena, la sedia (si vede a sinistra, nell'immagine prima del ritocco finale) è tenuta in mano da un aiutante, il quadro e gli altri elementi sono sospesi con delle corde. Tutto questo viene catturato dallo sguardo in macchina di Halsman che nell'occasione sviluppava ogni 15 minuti la pellicola per controllare il risultato. Fece ben 26 prove prima di arrivare a catturare questa sensazione di volteggio in aria. Arte.
Ma questi tempi così interessanti (forse troppo) cosa richiedono? Cosa domandano? Invocano qualcosa o sono destinati a restare una domanda divorata dal vuoto? E se non chiedessero nulla? Non sembra possa salvarci il realismo, visto che viviamo in una dimensione iperrealista, non ne possiamo più dell'astrazione e basta con la pubblicità che si (s)maschera d'arte quando non lo è. Ma che domande complicate a quest'ora, dai, ci ripensiamo domani sera, siamo al giro di boa, all'unica svolta che conta, tanto tutto il resto è andato e chissenefrega delle cogitazioni esistenziali, siamo al momento della verità, un momento d'evasione, vi prego: riapre il bar.
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Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.