15 Marzo

L'unica gara da fare è quella per la vita

Gli acquisti per la Sanità sono urgenti, ogni giorno è prezioso. Se lo "stato d'eccezione" può sospendere le libertà fondamentali, allora questo a maggior ragione deve valere anche per le gare d'acquisto di Consip, così si perde tempo e ogni giorno è prezioso. Nell'emergenza, vale l'eccezione. Per tutti. L'analisi di Parlamentarius

di Parlamentarius

In queste ore drammatiche per l’Italia uno dei problemi da risolvere è quello degli approvvigionamenti di materiali per la difesa dal coronavirus, soprattutto mascherine e ventilatori. Non vogliamo intrattenerci sulle polemiche che ci sono state in proposito. Crediamo che la regola ferrea debba essere quella di restare uniti. Oggi più che mai.

Detto questo, ci sono dei punti sui quali è giusto interrogarsi e pacatamente discutere. Se non altro per migliorare le cose, qualora fosse possibile farlo.

La Protezione civile italiana aveva già annunciato nei giorni scorsi che si stava avvalendo di Consip per gli acquisti urgenti ed anche oggi le notizie parlano di un grande sforzo in questo senso. Siamo andati sul sito di Consip, che è la società statale che ha il compito di acquistare per conto delle amministrazioni italiane. Abbiamo visto che ci sono resoconti di procedure d’urgenza per munirsi di dispositivi di protezione individuale ed apparecchi elettromedicali, ai sensi dell’art. 63, comma 2 del Codice dei contratti pubblici. Abbiamo anche visto che, pur se di urgenza, si tratta di una vera e propria gara lanciata da Consip. Leggiamo di una data di pubblicazione del 9 marzo e di offerte che devono pervenire entro il 16 marzo. Poi molte pagine dedicate alla nomina di una commissione per la scelta dei fornitori, a chiarimenti, a risposte; ed anche molte aggiudicazioni già fatte, il che fa ben sperare. Non riusciamo dalla lettura dei molti documenti a capire esattamente cosa sia stato fatto in dettaglio e cosa si stia facendo: il meglio possibile, ne siamo certi. E quindi non abbiamo di certo critiche preconcette da muovere.

Però un dubbio di fondo – direi un dubbio di sistema – che tocca tutta la nostra organizzazione amministrativa non può non nascere.

È davvero necessario in un caso come quello che...


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