19 Aprile

Macron parla, Merkel incassa

L'asse tra Parigi e Berlino anche se in difficoltà resiste, ma sarà Berlino alla fine a imporre la sua linea. Un'indagine di Lorenzo Castellani sul potere di Francia e Germania in un'Europa destinata a cambiare con le elezioni del 2019

di Lorenzo Castellani

C’è un cantiere imponente a Berlino, è il nuovo castello della Capitale tedesca che entro il 2019 sarà riconsegnato ai cittadini. Il vecchio castello, costruito nel 1443, era il simbolo del potere politico e culturale della Prussia. Venne danneggiato nel corso dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale, demolito dalla Repubblica Democratica Tedesca. Il nuovo progetto è stato sviluppato da un architetto italiano che si chiama Franco Stella. È il luogo simbolico dell’incontro tenutosi oggi tra il Presidente francese Macron e la Cancelliera tedesca Merkel. L’Europa è una storia di nazioni e, anche, di castelli. Oggi come nel Quindicesimo secolo l’arte delle costruzioni è padroneggiata dagli italiani, mentre l’arte del potere è questione tra francesi e tedeschi. Due nazioni animate da ambizioni contrastanti e separate da un confine sottile e cosparso dal sangue di secoli di guerre, che oggi sembrano reggere il continente europeo portandone sulle spalle tutto il peso del suo labirinto culturale ed istituzionale. 

L’asse franco-tedesco, oggi, è ancora un asse? Questa è la domanda chiave per comprendere il futuro dell’Unione Europea. Quando si tratta di due motori politici potenti come quelli di Parigi e Berlino è bene andare con ordine per verificare se sono in grado di muoversi all’unisono. Le questioni sul tavolo dei due leader sono varie e distanti fra loro: governance europea, guerra protezionistica, intervento militare in Siria, rilancio economico, solidità finanziaria, immigrazione. Tuttavia, ciò che conta realmente per i destini prossimi dell’Europa unita sono la riforma delle istituzioni europee, l’equilibrio macroeconomico, le alleanze.

La riforma proposta da Emmanuel Macron è un’opera di ingegneria istituzionale. Il Presidente francese vuole più potere a Bruxelles: maggiori competenze all’Europa sulle questioni economiche, nuove agenzie amministrative, un ministero della Finanza Europea, centralizzazione e armonizzazione fiscale. Per il Presidente francese l’Europa è l’esportazione del modello francese su...


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