30 Giugno

Mai sottovalutare l'Elevato

La battaglia tra Conte e Grillo sul Movimento Cinque Stelle. Il golpe è fallito, l'aspirante leader ha dimenticato il carattere e le intuizioni di Beppe. Un uomo che insieme a Casaleggio Senior ha costruito dal nulla il primo partito del paese alle ultime elezioni. Piaccia o meno, Grillo è capace di sterzare, di inventare, di rischiare all’improvviso e capovolgere tutto. Grillo è rimasto un sovrano che si manifesta soltanto nello stato d’eccezione e il tentativo di scalata ostile alla sua creatura lo è

di Lorenzo Castellani

È tornato. Il politico più sottovalutato dell’ultimo ventennio, Beppe Grillo, si riprende il suo Movimento. Quello che ha fondato, costruito da zero, portato al governo. L’esperimento più folle ed esasperato, il sintomo più evidente dei malanni della democrazia italiana, l’iniziativa politica più originale e nichilista del mondo Occidentale. Ha sbagliato tutto l’avversario, Giuseppe Conte: i tempi, i modi, le parole. Oggi oltre che dal governo, silurato da Renzi per far arrivare il podestà Mario Draghi, si ritrova anche detronizzato dal Movimento Cinque Stelle. Il golpe, infatti, è fallito.

L’Elevato non ci sta a trasformare la sua creatura in un partito personale da portare nell’alveo del centrosinistra. E così sfrutta l’inesperienza di Conte e avvia l’ennesima sterzata della propria vita politica: torna Rousseau, torna Casaleggio, si vota sul blog per un comitato direttivo collegiale. Addio, caro e nuovo leader. È durata poco. Chi è Beppe Grillo? Comico di successo, pioniere dell’Internet, manipolatore mediatico, politico spietato. Più un guru che un leader, capace di apparire e sparire al momento giusto. Di parlare la lingua della strada e tradurla in polemica anti-casta. Di rivendicare vittorie, ma soprattutto capace di ammettere le sconfitte. Eccessivo, certo. Populista, senza dubbio. Giustizialista, senza meno. Ma se ci si attiene alla fredda analisi politica Beppe Grillo è uno che da solo (insieme a Casaleggio Senior) ha costruito dal nulla il primo partito del paese alle ultime elezioni. Ma Grillo è, insieme a Renzi e Berlusconi, l’unico politico d'Italia capace di sterzare, di inventare, di rischiare all’improvviso e capovolgere tutto. E non è stato affatto un padre-padrone, come lo ha accusato velatamente Giuseppe Conte, ma ha lasciato crescere i suoi: Di Maio, Di Battista, Patuanelli. Grillo è rimasto un sovrano che si manifesta soltanto nello stato d’eccezione e cosa più deve essere di un tentativo di scalata...


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