18 Giugno
Merkel ha problemi con l'auto e al confine
Tempesta a Berlino. La Csu dà due settimane di tempo alla Cancelliera per trovare una soluzione europea sull'immigrazione. Senza, subito esecutivi i respingimenti. Dieselgate, arrestato il numero uno di Audi. Il premier Conte oggi a Berlino. La crisi dell'Unione sulle frontiere e le cronache a una dimensione in Italia.
Prima di tutto, le notizie. Epicentro, la Germania. Il cuore dell'Europa è scosso da due fatti: la crisi profonda nei rapporti tra Cdu e Csu sull'immigrazione e il colpo durissimo della magistratura che stamattina ha ordinato l'arresto dell'amministratore delegato dell'Audi, il prestigioso marchio del gruppo Volkswagen. Per Angela Merkel è un momento difficile. Partiamo dall'immigrazione, tema ciclopico che sta cambiando politica e alleanze in Europa.
- Nella riunione di stamattina della Csu a Berlino è emersa una linea dura che concede due settimane a Angela Merkel per trovare una soluzione europea al problema del controllo dei confini e dell'immigrazione clandestina. La notizia è stata battuta dall'agenzia tedesca Dpa. Il ministro dell'Interno Horst Seehofer ha dato questo spazio di tempo alla Cancelliera che ha accettato l'offerta del partito alleato. Senza una soluzione condivisa con l'Europa (e accettata dai bavaresi della Csu), Merkel ha due strade: 1. applicare integralmente il master plan sull'immigrazione preparato da Seehofer e dare il via a una politica più dura di respingimenti al confine; 2. aprire la crisi di governo e la botola delle elezioni in Germania dove i due Volkspartei, la Cdu e la Spd sono in crisi e la destra di Afd nei sondaggi è il secondo partito. Il piano proposto da Seehofer è condiviso pienamente dal partito. Secondo la Faz, durante la riunione a Berlino, il capogruppo della Csu, Alexander Dobrindt, si è detto favorevole per una soluzione europea sui rifugiati e la politica di asilo, ma anche avvisato che il riferimento al contesto europeo noin può essere "quello di impedire un'azione nazionale". Secondo Dobrindt in Germania c'è una "profonda crisi di fiducia nella società per quanto riguarda la capacità del nostro stato di agire. Quasi ogni giorno riceviamo messaggi dai cittadini che confermano l'idea che non abbiamo alcun controllo della situazione e che vi sono evidenti errori di sistema"....
Prima di tutto, le notizie. Epicentro, la Germania. Il cuore dell'Europa è scosso da due fatti: la crisi profonda nei rapporti tra Cdu e Csu sull'immigrazione e il colpo durissimo della magistratura che stamattina ha ordinato l'arresto dell'amministratore delegato dell'Audi, il prestigioso marchio del gruppo Volkswagen. Per Angela Merkel è un momento difficile. Partiamo dall'immigrazione, tema ciclopico che sta cambiando politica e alleanze in Europa.
- Nella riunione di stamattina della Csu a Berlino è emersa una linea dura che concede due settimane a Angela Merkel per trovare una soluzione europea al problema del controllo dei confini e dell'immigrazione clandestina. La notizia è stata battuta dall'agenzia tedesca Dpa. Il ministro dell'Interno Horst Seehofer ha dato questo spazio di tempo alla Cancelliera che ha accettato l'offerta del partito alleato. Senza una soluzione condivisa con l'Europa (e accettata dai bavaresi della Csu), Merkel ha due strade: 1. applicare integralmente il master plan sull'immigrazione preparato da Seehofer e dare il via a una politica più dura di respingimenti al confine; 2. aprire la crisi di governo e la botola delle elezioni in Germania dove i due Volkspartei, la Cdu e la Spd sono in crisi e la destra di Afd nei sondaggi è il secondo partito. Il piano proposto da Seehofer è condiviso pienamente dal partito. Secondo la Faz, durante la riunione a Berlino, il capogruppo della Csu, Alexander Dobrindt, si è detto favorevole per una soluzione europea sui rifugiati e la politica di asilo, ma anche avvisato che il riferimento al contesto europeo noin può essere "quello di impedire un'azione nazionale". Secondo Dobrindt in Germania c'è una "profonda crisi di fiducia nella società per quanto riguarda la capacità del nostro stato di agire. Quasi ogni giorno riceviamo messaggi dai cittadini che confermano l'idea che non abbiamo alcun controllo della situazione e che vi sono evidenti errori di sistema". Dobrindt ha aggiunto: "Dobbiamo dare un segnale al mondo: non è più possibile mettere piede sul suolo europeo solo per poter venire in Germania". No, non è Salvini, non è l'Italia, è la Germania.
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L'altro tema che preoccupa la Cancelliera è l'industria tedesca. Ci sono segnali di rallentamento e sul settore dell'auto il caso Dieselgate a distanza di anni continua a emettere bagliori e impattare sull'industria più importante della Germania.
- Il numero uno dell'Audi, Rupert Stadler, è stato arrestato dalla polizia tedesca. Inchiesta Dieselgate. Audi è un marchio prestigioso del gruppo Volkswagen, il gigante tedesco dell'automobile. Stadler è stato arrestato perché la magistratura sospettava che potesse distruggere le prove o essere influenzato nella sua successiva testimonianza. È la prima volta che in questa inchiesta si adotta un provvedimento simile. L'accusa è quella di frode e false certificazioni. Il tema è sempre quello che originò lo scandalo: le emissioni dei gas di scarico delle automobili con motore diesel. Gli indagati in questa inchiesta secondo la Faz sarebbero una ventina. Il titolo Volkswagen alla Borsa di Francoforte alle 12.29 perde il 2.14 per cento.
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La Germania - come sempre nella storia europea - è nello stesso tempo il problema e la soluzione della crisi. Ieri dell'Europa delle nazioni, oggi dell'Europa che ha smarrito l'Unione.
01
Il Conte a Berlino e il rischio del cerino in mano...
Oggi il premier italiano Giuseppe Conte sarà a Berlino per incontrare la Cancelliera Merkel. La crisi tra Cdu e Csu impatta direttamente sull'Italia, frontiera sud dell'Europa. Un sistema più severo di controlli ai confini della Germania implica un altrettanto efficace sistema di prevenzione, soccorso e gestione dell'immigrazione in Italia che da sola non potrà farcela. C'è bisogno di una partecipazione concreta di tutti i paesi europei, in particolare di quelli che si affacciano sul Mediterraneo. Oggi Conte dalla Merkel dovrà farsi spiegare e valutare bene cosa hanno in mente i tedeschi e cosa stanno andando a concordare con la Francia. La Cancelliera domani sarà a Parigi per il vertice bilaterale tra i ministri di Francia e Germania, è là che si gioca tutto. L'Italia deve seguire con estrema attenzione queste triangolazioni tra Bruxelles, Parigi e Berlino, perché il rischio di restare con il cerino in mano è altissimo.
Il dibattito in Italia sul tema è totalmente inadeguato e non è solo una questione esclusiva della politica. Il sistema del mainstream media guarda al problema con lenti ideologiche e senza considerare cosa sta accadendo nel resto d'Europa. I giornali non hanno quasi mai trattato in prima pagina lo scontro di Berlino, mentre si sono profusi in analisi sull'arrivo del nuovo fascismo, del nazismo, sulla fine degli "italiani brava gente". Il resto del mondo in pagina non c'è e se dovessimo applicare queste mirabili categorie d'interpretazione alle vongole al caso tedesco, avremmo le cronache della Panzer Divisionen. La realtà non è questa, lo scenario storico è quello del presente e non di un distopico ritorno al futuro. Il risultato in pagina di questo scontro ridotto a ideologia da rotativa in disarmo è qualcosa di incredibile.
02
Il regime dell'irrealtà
Quelli che pensano di saperla lunga dicono: "Anche Hitler è andato al potere democraticamente". La bancarotta culturale del nostro tempo è anche questo, sentire affermazioni da parte di menti inutilmentente lucide che cercano di trovare terreno solido nella storia e invece finiscono per sprofondare nelle sabbie mobili.
Questo regime che loro vedono al potere, è tanto pervasivo da avere contro tutti i gruppi editoriali d'Italia. Un enorme coro a una sola dimensione.
Questa dittatura è così ferrea che alla Rai non c'è un solo giornalista liberale a condurre un programma di informazione.
Questa diarchia consolare tra Di Maio e Salvini è così di ferro e fuoco che a Mediaset si sono premurati di cancellare programmi che dopo il voto, oibò, si sono rivelati "populisti". Prima invece andavano benissimo.
Questa tirannia da giorni è sotto il fuoco di spezzoni di verbali, intercettazioni, resoconti su un'inchiesta romana (e dove se non Roma?) che è friabile sul piano delle prove ma ha un robusto canale di comunicazione tra magistratura e media.
Gli sconfitti dal voto evocano niente meno che il nazismo. Confermano di aver meritato la bocciatura il 4 marzo per la colossale ignoranza che manifestano. Queste tesi vengono sollecitate e diffuse dal sistema del mainstream media senza nessun contraddittorio, con compiacimento, con i giornalisti che fanno scena muta o alimentano il sabba della mostrificazione.
La vera dittatura è questa, un campionato di idiozia e falsificazione storica ammantato di retorica, falsa cultura, sgangherate idee sconfitte dal tempo.
03
L'informazione soffoca il pensiero
Questo scenario fallimentare, questa falsa coscienza, è naufragata in edicola con una copertina dell'Espresso che è la strumentale riduzione di un intenso dibattito che è aperto in tutta Europa - quello sull'immigrazione - a scontro tra bianchi e neri, un'orrenda classificazione del buono e del cattivo, dove quest'ultimo è presentato non come "uomo", ma come icona del male. Il giornalismo che apre la porta della genetica tipografica.
Siamo arrivati a questo. E siamo solo all'inizio. È lo smarrimento dell'élite che ha perso il voto, ha perso il governo e soprattutto ha perso il contatto con la realtà.
Un anno fa, Repubblica mandò in rotativa questa prima pagina:
Come passa il tempo. E come diventa sfocata l'immagine nella memoria. Allora minacciare di chiudere i porti e fermare le Ong era un chiaro gesto da statisti, la risposta all'emergenza e il richiamo al dovere per tutti i paesi europei, oggi... siamo a "Uomini e no". Applausi.
Certo che le condizioni sono diverse, lo sappiamo. Infatti è uno scenario policamente ancor più grave di quello del 2017 perché è trascorso un anno senza che l'Europa abbia fatto il minimo passo avanti. Questo laissez-faire ai confini del Sud Europa, questo brussellese "gli italiani si arrangino", ha innescato una crisi che non è più quella tra l'Italia e il resto dell'Unione, ma una crisi dell'intera Europa che è arrivata a minacciare l'esistenza del governo della Germania.
Il doppio pesismo in questa vicenda è strabiliante e i media sono allineati, un coro a una dimensione. Se Salvini chiude i porti si impagina un aberrante "Uomini e no", se nell'era del governo giallo-verde si salvano gli immigrati allora la cosa o non esiste o è un bluff. Ecco la prima pagina di Repubblica stamattina:
Hanno cambiato la grafica, ma mantenuto la linea del doppio standard. D'altronde, basta leggere la cronaca di Domenico Quirico sulla Stampa per entrare in un mondo dove si spacciano le opinioni virtuali del cronista illuminato per realtà. Ecco un passaggio da delibare:
La brava gente, quella che si commuove, che prova la compassione depurata di ogni secondo fine, che rifiuta di umiliare e lasciarsi umiliare, che dice "sì è fatica e pena, non è facile, eppure così bisogna fare e così faremo", ieri, a cercarla, la trovavi sul molo di Valencia, Spagna Europa Occidente. La brava gente... quella che noi italiani eravamo.
Siamo al lirismo che prescinde dai fatti, niente di sorprendente, il giornalismo collettivo è questo. "La brava gente" non c'è più, sia messo agli atti. Come si concilia questo omerico palpitare umanitario con il sommario della prima pagina di Repubblica? "Oltre duemila salvati in otto giorni". Perché se non siamo più brava gente, cribbio, allora quei duemila sommersi e salvati dagli italiani sotto la tirannide del governo giallo-verde non dovrebbero esserci. E invece esistono, sono la fastidiosa contabilità che manca sempre negli articoli dove affermare il principio in progress è l'imperativo. Il risultato nel ciclostile è a senso unico: gli italiani brava gente non ci sono più e se ci sono è senza dubbio un bluff.
Il regime, questo governo uscito dal buco nero del totalitarismo e non da un voto democratico, viene impaginato con la fisiognomica "mascelluta" e il carattere del "decisionismo" e dell'"arroganza". Neanche un velo di dubbio, nessuna concessione, nessun freno, nessun senso della realtà e della misura di fronte all'iperbole. La dittatura. Il male assoluto.
Scrive Roberto Calasso nel suo libro L'innominabile attuale: "Accerchiando il pensiero, l'informazione tendenzialmente lo soffoca".
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Come siamo arrivati a tutto questo? Perché l'Europa è naufragata sull'immigrazione, sulla sua incapacità di controllare il fenomeno senza esserne controllata? Un dialogo del titolare di List con il professor Marco Gervasoni, uno storico. Perché è sempre la storia a riportare alla normalità la bussola quando il campo magnetico è impazzito.
04
RadioList. Immigrazione e naufragio dell'Europa
La nave Aquarius è arrivata in Spagna con due navi italiane della Marina e della Guardia Costiera. Il grande storico Niall Ferguson sul Times scrive che nella politica europea Matteo Salvini è il nuovo e Angela Merkel il vecchio. Lo scenario politico nuovo e il rischio di una dissoluzione dell'Unione. I bavaresi della Csu danno due settimane di tempo alla Cancelliera per trovare un accordo in Europa sui respingimenti al confine della Germania. Il distacco tra la società reale, l'establishment e i mass media su un tema chiave della contemporaneità. Il titolare di List e il professor Marco Gervasoni esplorano un paesaggio di macerie dove manca il senso della realtà. Una profonda crisi politica che è prima di tutto culturale.
L'Europa potrà sopravvivere a tutto questo? Molti vedono nel vertice dei capi di stato europei di fine giugno la data decisiva, ma in realtà quello è solo un puntino sul ciclopico calendario della storia, bisogna leggere i fatti con una prospettiva larga, misurare quello che accade con il metro della longue durée. Niall Ferguson - un altro storico - comincia a pensare che per l'Europa non ci sia più spazio vitale. Spazio che il titolare di List intende in senso fisico che si fa metafisico, leggere Il Nomos della terra di Carl Schmitt.
Questo spazio, la terra, il confine, lo Stato e il popolo, è il teatro della politica dove si avvicendano figure che entrano ed escono. Una storia collettiva dove improvvisamente emergono i singoli. Niall Ferguson vede il segno del passato in Angela Merkel e quello del futuro in Matteo Salvini. L'Italia è sempre un laboratorio politico.
05
Merkel e Salvini. Vecchio e nuovo. L'Europa vista da Ferguson
di Lorenzo Castellani
Niall Ferguson è il più famoso storico al mondo. I suoi libri sul Novecento e sulla storia del mondo sono tradotti in decine di lingue e hanno venduto milioni e milioni di copie. Scozzese, cinquantaquattro anni, cresciuto in una semplice famiglia della middle class britannica è arrivato fino ad Oxford, dove ha studiato e iniziato la propria carriera accademica. Dopo i primi successi editoriali il giovane Ferguson si è spostato in America, prima ad Harvard poi a Stanford. Da quest'ultima università si è recentemente dimesso a causa di una polemica tutta all'insegna del politically correct in cui numerose colleghe lo criticavano per avere organizzato un seminario in cui erano presenti solo due donne su quaranta partecipanti. Il seminario era in storia politica e militare, un campo di studi purtroppo - e ce ne sarebbe bisogno per aumentare la ricchezza della discussione - non propriamente diffuso tra le donne dedite alla ricerca. Eppure non gli è stato risparmiato l'attacco pubblico e la bollinatura della cupola accademica del politicamente corretto come maschilista e conservatore. Sdegnato della polemica, a suo avviso lesiva della libertà accademica e di pensiero, ha scelto di lasciare l'università per dedicarsi alla scrittura di un altro libro. Continua a leggere l'articolo su List.
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Resta questo nostro paese, un pezzo di media potenza sulla scacchiera. Non indispensabile come il Re, non forte come la Regina. Forse un fante, al limite una torre. Per fare il cavallo ci vuole fantasia e grande coraggio. Fare buone mosse in un gioco che ha (ri)scoperto alcuni schemi del Novecento in uno scenario dove la lentezza del secolo breve (sì, il libro del marxista Hobsbawm) è trasformata in velocità da microchip, dove tutto è accelerato e compresso (leggere Hartmut Rosa, Social Acceleration), è un dilemma.
06
L'Italia e il nuovo gioco delle alleanze separate
di Daniela Coli
Sul governo gialloverde non si sono sprecate le mezze misure: per i partiti "tradizionali" è il nuovo fascismo, per i supporter è la rivoluzione. Come ha spiegato su List Giuseppe De Rita non è né l'uno, né l'altro e s'inserisce perfettamente nella storia politica della Repubblica che ha visto di tutto e di più. Come ricorda De Rita, pure Togliatti, intellettuale peraltro finissimo, non scherzava e prometteva di prendere a calci nel di dietro De Gasperi. Quanto al nazionalismo, basta ricordare il 1° maggio 2015, quando Renzi a Milano faceva il patriota all’Expo in un clima ottocentesco e si parlava di partito della Nazione. Se non altro, a parte qualche ingenuità grillina e qualche ruspata salviniana, il Presidente del Consiglio Conte, il dandy Conte, come lo chiama il Corriere per l'eleganza, per ora è sobrio, mai un capello fuori posto, e, quando ai discorsi, non si discosta dalla tradizione, un colpo alla botte e uno al cerchio. Il problema rimane cosa faremo quando finirà il Quantitative Easing, col debito enorme e la crescita insufficiente. Nell'Index dell'Economic Freedom delle nazioni del Mediterraneo, per la performance dei paesi mediterranei, al primo posto c'è Israele, come spesso succede. E Italia è verso il basso. Continua a leggere l'articolo su List.
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Chiudiamo questo numero di List con un suggerimento sincronizzato con la cronaca. Dipinti oggi come razzisti, egoisti, anti-europei, bifolchi, buzzurri, provinciali e ignoranti dall'informazione che si parla addosso, gli italiani sono una storia meravigliosa da raccontare. Per sapere, per capire chi siamo, ecco un saggio sul carattere degli italiani, scritto nel 2010 da Silvana Patriarca, intitolato "Italianità". Per il titolare di List è stato un libro interessante da leggere quando alla fine del 2012 ha pubblicato "Tutte le volte che ce l'abbiamo fatta", un libro sul carattere degli italiani visitato attraverso le biografie di chi - spesso sconfitto - ce l'ha fatta ad affermare il suo talento, non poche volte incompreso in patria.
Il libro della Patriarca si snoda in otto capitoli che ricostruiscono il carattere nazionale, prova ardua perché il concetto è denso di sfumature, si nutre di giudizio e pre-giudizio, cambia nel corso del tempo, ma in presenza di luoghi letterari persistenti. L'immaginario del carattere degli italiani è come una pioggia di coriandoli. Si va dunque dal mito dell'ozio, al mammismo, l'individualismo latino che si fa italiano, i prezzoliniani furbi contro fessi, l'italiano di Mussolini e l'arci-italiano, il popolo moralmente pigro e naturalmente "brava gente", "l'eterno italiano" del giornalismo e quello del cinema con Alberto Sordi. È la biografia di un grande popolo e la storia di un bellissimo paese.
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2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.