25 Gennaio

Merkel, Trump e il rifugio dell'Homo Davos

Angela Merkel critica il protezionismo americano. Cosa c'è sotto? Sessanta miliardi di dollari di surplus tedesco negli Stati Uniti. Viaggio nel rifugio dell'Homo Davos. Tax Flat, come si fa (o non fa). Catalogna, è sempre corrida con Madrid. Il diario del titolare di List.

I giornali lo definiscono l'incontro tra "i grandi della terra" e in quella parola, grandi, c'è già un problema: grandi rispetto a cosa e per cosa? Grandi ricchezze, certamente. Grande potere politico. Grande intelligenza, un po' meno, questa per fortuna non si misura con le banconote che hai nel forziere. Il forum è iniziato ieri, subito con un aroma di politicamente corretto che ammorba l'aria, una ragnatela di buoni sentimenti e idee per forza smart, ci mancherebbe, si sente il rosario della penitenza di chi ha tutto e si sente in colpa di fronte ai miseri e ai reietti per aver accumulato così tanta ricchezza, si sente anche l'arroganza tronfia di chi pensa "ho io la soluzione in mano" e non sa che in realtà è lui il problema. Tutta la storia dell'Homo Davos ha dominato i primi trent'anni della globalizzazione, ora in giro c'è altro. L'appuntamento è in programma per il 26 gennaio, quando Donald Trump terrà il suo discorso. Nel 2016 l'Homo Davos si spellò le mani per il discorso del Presidente della Cina, Xi Jinping. Facciamo un confronto con gli Stati Uniti, basato sull'indice delle libertà economiche elaborato dalla Heritage Foundation: 

L'Homo Davos applaudiva il leader politico di un paese che nel 2017 è al 111° posto nella classifica delle libertà. Hanno uno spiccato senso della democrazia, l'Homo Davos, è vicino al prossimo. Non questo, il prossimo. Bisognerebbe spiegare tra una sciata, un discorso intelligente e un pranzo di gala, che è la libertà a permettere loro tutto quello che si possono permettere.  Che per quella libertà sono morti dei poveri ragazzi in guerra. La libertà non è un pasto gratis. Nemmeno a Davos. Una libertà deviata dal suo scopo, se volete, ma pur sempre migliore di quella che la Cina riserva ai suoi cittadini. Lasciamo perdere...


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