1 Giugno
Missili, polvere di stelle e metaversi cadenti
L'America della Casa Bianca, Joe Biden che invia nuove armi sul fronte ucraino. L'America di Hollywood, il verdetto che ha dato la vittoria a Johnny Depp contro l'ex moglie Amber Heard. L'America della Silicon Valley, Sheryl Sandberg che chiude l'era di Facebook e lascia la guida del social network dopo 14 anni. Questa America guiderà ancora il mondo?
È stata una di quelle giornate in cui tutto parla di un luogo lontano e vicino, familiare e alieno, gli Stati Uniti d'America. Questo posto che è tanti luoghi, un popolo con tante tribù in lotta, presenta almeno tre casi esemplari. L'America della Casa Bianca, quella dell'amministrazione di Joe Biden che invia nuove armi sul fronte dell'Ucraina perché Putin sta vincendo e lui, Joe, non può più tirarsi indietro perché una sconfitta di Zelensky sarebbe anche la sua, una trappola che prevede una sola cosa, la continuazione della guerra. L'America di Hollywood, quella delle star che rompono i patti, i piatti, i matrimoni e i patrimoni, con il verdetto che ha dato la vittoria a Johnny Depp contro l'ex moglie Amber Heard. Ha vinto l'uomo, ha perso la donna. O hanno perso tutti? L'America della Silicon Valley, il vero centro del dominio del mondo, le mille bolle blu della chiacchiera digitale trasformata in fabbrica di denaro, con Sheryl Sandberg che chiude l'era di Facebook e lascia la guida del social network dopo 14 anni. Una domanda sul taccuino: questa America che si presenta come distopia, rivolta, altro mondo fuori dal mondo, sarà davvero anche domani la guida del mondo? Grande dilemma, ora tarda, lo risolvo bevendoci sopra un mirto. E passando all'altra domanda che ci accompagna da quasi 100 giorni.
A che punto è la guerra? Corre, nessuno è pronto per la pace. L'Europa è arrivata forse al suo limite sulle sanzioni (potrebbe chiudere il gas, ma sarebbe un caso unico di autostrangolamento) e Putin sul terreno avanza. Il soggetto più interessante da osservare però è lontano, si chiama Joe Biden. Il problema della guerra per lui è duplice: il conflitto ha un limite, se lo supera diventa un problema ingestibile per l'America (e siamo su quella strada); per non...
È stata una di quelle giornate in cui tutto parla di un luogo lontano e vicino, familiare e alieno, gli Stati Uniti d'America. Questo posto che è tanti luoghi, un popolo con tante tribù in lotta, presenta almeno tre casi esemplari. L'America della Casa Bianca, quella dell'amministrazione di Joe Biden che invia nuove armi sul fronte dell'Ucraina perché Putin sta vincendo e lui, Joe, non può più tirarsi indietro perché una sconfitta di Zelensky sarebbe anche la sua, una trappola che prevede una sola cosa, la continuazione della guerra. L'America di Hollywood, quella delle star che rompono i patti, i piatti, i matrimoni e i patrimoni, con il verdetto che ha dato la vittoria a Johnny Depp contro l'ex moglie Amber Heard. Ha vinto l'uomo, ha perso la donna. O hanno perso tutti? L'America della Silicon Valley, il vero centro del dominio del mondo, le mille bolle blu della chiacchiera digitale trasformata in fabbrica di denaro, con Sheryl Sandberg che chiude l'era di Facebook e lascia la guida del social network dopo 14 anni. Una domanda sul taccuino: questa America che si presenta come distopia, rivolta, altro mondo fuori dal mondo, sarà davvero anche domani la guida del mondo? Grande dilemma, ora tarda, lo risolvo bevendoci sopra un mirto. E passando all'altra domanda che ci accompagna da quasi 100 giorni.
A che punto è la guerra? Corre, nessuno è pronto per la pace. L'Europa è arrivata forse al suo limite sulle sanzioni (potrebbe chiudere il gas, ma sarebbe un caso unico di autostrangolamento) e Putin sul terreno avanza. Il soggetto più interessante da osservare però è lontano, si chiama Joe Biden. Il problema della guerra per lui è duplice: il conflitto ha un limite, se lo supera diventa un problema ingestibile per l'America (e siamo su quella strada); per non superare quel limite la Casa Bianca dovrebbe fermare la sua corsa sul campo di battaglia, mettere un punto sull'invio di armi e dire a Zelensky che bisogna pur trovare la via di un negoziato con Putin, sempre che l'uomo del Cremlino accetti di parlare con il presidente ucraino, perché Mosca sta vincendo. Il dilemma di Biden è gigantesco, potrebbe andare incontro a un altro Afghanistan, senza avervi mai messo piede. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Chi sta vincendo la guerra? Risponde Scholz
Tempi duri per Berlino. Il cancelliere della Germania, Olaf Scholz (Foto Epa).Chi sta vincendo la guerra? Risponde (in)volontariamente Olaf Scholz, cancelliere della Germanina: "Putin non vincerà questa guerra", ha detto Scholz di fronte al Bundestag. "Il nostro obiettivo è che l'Ucraina possa difendersi e che abbia successo in questo". Rispondendo al leader della Cdu Friedrich Merz, il cancelliere ha affermato che "è totalmente sbagliato se qui si discute quello che l'Ucraina debba decidere e cosa no". Decide l'Ucraina? Non proprio, dobbiamo ripubblicare quanto scritto dal New York Times qualche giorno fa:
Scrive l'Editorial Board del NYT: "Biden dovrebbe chiarire al presidente Volodymyr Zelensky e al suo popolo che c'è un limite all’impegno di Stati Uniti e Nato contro la Russia, e un limite alle armi, al denaro e al sostegno politico che possono raccogliere. È indispensabile che le decisioni del governo ucraino si basino su una valutazione realistica dei propri mezzi e di quanta distruzione l'Ucraina possa ancora sostenere". Non decide tutto l'Ucraina.
E quando deve decidere l'Europa, il disaccordo cresce: poco fa (ore 19:24) la riunione degli ambasciatori dell'Ue si è chiusa senza l'approvazione del sesto pacchetto di sanzioni che prevede l'embargo al petrolio russo via mare. A bloccare il processo è stata ancora una volta l'Ungheria ma non più per il petrolio. Ora chiede che dalla lista dei sanzionati sia cancellato il nome di Kirill, il patriarca della chiesa ortodossa russa. Gli ambasciatori faranno un altro round. Mentre Putin sul campo di battaglia...
02
La Russia avanza. Zelensky, "situazione difficile"
La Russia ora controlla la maggior parte della città orientale ucraina di Severodonetsk. Secondo l'intelligence del Regno Unito oltre metà della città nell'oblast di Lugansk è "ora occupata dalle forze russe e dai combattenti ceceni". "Le operazioni di terra delle forze di Mosca rimangono strettamente focalizzate", si legge ancora nel rapporto, "con il peso della potenza di fuoco concentrato in un piccolo settore dell'oblast di Lugansk. Nel corso del 30-31 maggio, i combattimenti si sono intensificati nelle strade di Severodonetsk" e "le forze russe che si sono avvicinate al centro della città". Secondo il think tank Institute for the Study of War, a Severodonetsk, le forze russe ora controllano fino al 70% della città e avanzando verso il centro. Gli ucraini perdono in combattimento ogni giorno circa 60-100 soldati, oltre a circa 500 feriti, ha affermato il presidente Zelensky che in un'intervista a Newsmax, conferma che "la situazione nell'est e' molto difficile. Ogni giorno perdiamo tra i 60 ei 100 soldati uccisi e qualcosa come 500 feriti in combattimento", ha detto. Secondo Zelensky, gli ucraini nella parte orientale del paese "detengono il perimetro di difesa" e nella regione di Kharkiv "contrattaccano e fanno pressione". Zelensky ha anche affermato che l'Ucraina non intende cedere i suoi territori. "Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perché questa è la nostra indipendenza, la nostra sovranità. Ma ci sono alcune difficoltà, dettagli con alcuni territori". La Russia ha occupato un'area pari all'estensione del Regno Unito. Questi sarebbero i dettagli.
Dettagli che preoccupano la Casa Bianca, la guerra sta andando male.
03
Biden non può ancora fare retromarcia e invia missili
Il presidente americano è alle prese con una profonda crisi di consenso, è al minimo nei sondaggi, in questo momento fa numeri più bassi di Trump. La guerra è una carta che a questo punto non può perdere, dunque il Pentagono prova a rafforzare l'esercito ucraino. Kiev ha bisogno di artiglieria veloce, precisa e a lunga gittata per colpire le postazioni dei russi che aprono e coprono l'avanzata della fanteria.
Che fare? In un commento sul New York Times (risposta all'articolo dell'Editorial Board che solleva pesanti problemi strategici sulla guerra e gli obiettivi politici della Casa Bianca), Biden sostiene che "l'obiettivo dell'America è chiaro: vogliamo vedere un'Ucraina democratica, indipendente, sovrana e prospera, con i mezzi per scoraggiare e difendersi da ulteriori aggressioni". Il presidente americano afferma che "questa guerra finirà definitivamente solo con la diplomazia. Ogni negoziato riflette i fatti sul campo. Ci siamo mossi rapidamente per inviare all'Ucraina una quantità significativa di armi e munizioni in modo che possa combattere sul campo di battaglia e trovarsi nella posizione più forte possibile al tavolo dei negoziati", aggiunge Biden. "Per questo ho deciso che forniremo agli ucraini sistemi missilistici e munizioni più avanzati che consentiranno loro di colpire con maggiore precisione gli obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina”. Biden puntualizza: colpire la Russia in Ucraina. Teme l'estensione del conflitto, ma non può più tirarsi indietro, per questo mandare i sistemi di lancio multiplo Himars sul campo di battaglia.
Il segretario di Stato, Anthony Blinken, in serata conferma lo scenario complicato per l'America, non può mollare adesso, c'è bisogno di cambiare passo al conflitto, fermare Putin. Così Blinken annuncia altri 700 milioni di dollari di aiuti militari per l'Ucraina. In questo pacchetto di aiuti sono compresi quattro lanciarazzi Himars (High Mobility Artillery Rocket System) a media gittata, ossia lanciarazzi multipli montati su veicoli blindati leggeri, elicotteri, missili anticarro Javelin, sistemi radar e veicoli tattici. Sarà una guerra lunga. Quello che per il momento sembra volere Putin, che sfrutta le debolezze occidentali sul fronte dell'economia, vincerà chi dura.
***
C'è un'altra guerra, più vasta e profonda, quella dell'economia. Diamo un'occhiata a un paio di dati che sono conseguenza (anche) del conflitto. Gran parte dei trend erano già in atto, la guerra li ha accelerati, il tentativo di decoupling dell'Europa dalla Russia sta inoltre provocando uno shock profondissimo i cui esiti non sono ancora tutti visibili. Il prezzo delle materie prime, anche a guerra finita, resterà alto. Mentre scrivo questa nota Wall Street è tornata in rosso dopo che i dati sull'attività industriale hanno rimesso in pista i timori di aumenti aggressivi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, facendo salire i rendimenti dei Treasury. Vediamo un po' di numeri, confermano che un'era è finita e in Italia c'è qualcosa che bisogna correggere per non far scivolare il paese nella dimensione di una nazione di indivanados.
04
Ripensamenti. Yellen: sull'inflazione mi sono sbagliata
18 maggio 2022, vertice del G7 in Germania. Janet Yellen, segretario del Tesoro americano (Foto Dpa).Janet Yellen, già governatore della Federal Reserve, oggi segretario del Tesoro americano, ha ammesso in un'intervista alla Cnn di aver sbagliato le sue proiezioni sull'aumento dei prezzi:
Credo di essermi sbagliata allora sulla strada che avrebbe preso l'inflazione. Ci sono stati shock imprevisti e di grande portata per l'economia che hanno fatto aumentare i prezzi dell'energia e dei generi alimentari e le strozzature nelle forniture che hanno influenzato pesantemente la nostra economia e che io, all'epoca, non avevo compreso appieno.
Ammettere di aver sbagliato è un pregio, quell'errore lo condivide con un bel pezzo dell'élite globale. Non era un errore di valutazione, no, era altro. Quelle dichiarazioni sulla temporaneità dell'aumento dei prezzi, sue e di tanti altri, erano dettate da una cosa che sta portando lo stesso establishment a sbagliare il percorso della guerra con la Russia, a sottovalutarne gli effetti e il disegno reale, l'errore di ieri e di oggi è figlio di una cosa chiamata che nella tragedia greca si chiama Hybris, la tracotanza, l'idea di appartenere a un club infallibile. Nel peggio, Yellen è migliore degli altri perché ha ammesso un deficit di senso della realtà (che qui non ci sorprende, carta canta), quello che consente di comprendere come funzionano le imprese, gli Stati, la macchina dell'economia. la geopolitica.
C'è qualcuno che ha un po' di senso pratico, esperienza delle cose del mondo? Sì, Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan Chase & Co, il banchiere più potente del mondo pensa che l'aumento dei prezzi del petrolio innescato dalla guerra in Ucraina e il rialzo dei tassi di interesse rischiano di provocare "un uragano nell'economia" statunitense. Dimon ha affermato di non sapere "se la tempesta sarà minore o grave", ma che "sta arrivando".
05
Uno strano paese, molto 'inattivo' e 'a termine'
Mercato del lavoro, l'Istat ha pubblicato i dati del mese di aprile, commento rapido dell'istituto: "Dopo due mesi di forte crescita, ad aprile 2022, il numero di occupati mostra una lieve flessione, restando comunque superiore a 23 milioni. Nel confronto annuale con aprile 2021, la crescita del numero di occupati è pari a 670 mila unità: in oltre la metà dei casi si tratta di dipendenti a termine, la cui stima supera i 3 milioni 150 mila, il valore più alto dal 1977. Il tasso di occupazione rimane al 59,9%, il valore record registrato a marzo 2022, e quello di disoccupazione si attesta all’8,4%; il tasso di inattività, che sale al 34,6%, resta sui livelli prepandemici".
È l'ultimo numero, quello sugli inattivi, che racconta un fenomeno profondo che riguarda non solo l'economia, ma qualcosa di più, uno stato dell'anima. C'è una quota gigantesca di italiani che non cercano lavoro, grafico:
Sono quasi 13 milioni di persone che ufficialmente non cercano lavoro, in questo numero c'è un po' di tutto: molto 'nero', disoccupati cronici che hanno entrate derivanti da 'welfare' familiare (pensioni, indennità, bonus vari), tanti che incassano il reddito di cittadinanza. Il risultato è che è un paese la cui contabilità è a dir poco lunare. Su 60 milioni di abitanti, lavorano solo 23 milioni di persone. C'è qualcosa che non va.
Altro grafico, guardate i lavoratori a termine:
Dire "addio posto fisso" è perfino banale, i dipendenti a termine aumentano del 12,6% e qui c'è un altro fattore di instabilità sociale, la costruzione di una comunità parte dalla continuità del reddito, qui si alternano periodi di lavoro a disoccupazione, stipendi a indennità e alla nostra arte di arrangiarsi. Mettere su famiglia è sempre più difficile, la natalità bassa è anche innescata da questo fenomeno, senza dimenticare che prima dell'economia c'è lo spirito del tempo, la cultura e tirare su dei figli è diventato un sacrificio troppo grande per una civiltà che è impegnata nella soddisfazione di desideri superflui, tutti desiderano, nessuno si occupa della 'cura' (splendida parola latina), della crescita, del domani, delle future generazioni.
***
Costruire l'Italia è un'opera che comincia dalle scuole, dall'insegnamento, dai libri che leggiamo, dall'esperienza del mondo, dalla visione che viene innescata dalla tua maestra (l'indimenticabile maestra Lina), dai tuoi insegnanti in classe e poi sul luogo di lavoro, dall'esempio che arriva dai genitori. L'educazione.
06
Tre segnali sul domani. Automobile, vendite al dettaglio, manifattura
Italia. Nuovo calo del mercato dell'auto a maggio. Il mese scorso sono state immatricolate 121.299 vetture, con un calo del 15,1% rispetto alle 142.932 dello stesso mese dell'anno scorso. Si tratta dell'undicesimo mese di fila in rosso. Nei primi cinque mesi del 2022 le immatricolazioni sono state 556.974, il 24,3% in meno rispetto alle 735.420 dello stesso periodo del 2021. Il Gruppo Stellantis nel mese di maggio ha immatricolato 47.451 autovetture rispetto alle 56.213 dello stesso mese dell'anno scorso, con una flessione del 15,6%. La quota cala al 39,1% rispetto al 39,3%. Nei primi cinque mesi dell'anno sono stati immatricolati 205.758 veicoli rispetto a 294.715 (-30,2%); la quota scende al 36,9% (rispetto a 40,1%). Anche qui, si attende la fine della "temporanea" carenza di microchip.
Germania. Le vendite al dettaglio in calano oltre le attese:
Secondo i dati diffusi da Destatis, l'Ufficio Federale di Statistica, le vendite al dettaglio sono diminuite in termini reali del 5,4% su base mensile, a fronte del calo atteso dello 0,2%. Su base annua la flessione è stata dello 0,4% contro il +4% previsto dal mercato.
Ultimo numero, l'indice manifatturiero nell'Eurozona, ecco il quadro di S&P, i dati sono tutti in calo, ma oltre il valore di 50 che indica ancora un'espansione dell'economia:
Il dato dell'Italia (51,9) è quello più preoccupante, è il più vicino a quota 50 (sotto indica una contrazione dell'economia) e molto al di sotto delle stime (53,5) e presenta un distacco netto dal numero precedente di aprile che era di 54,5. Secondo S&P la crescita più lenta di maggio "è stata principalmente guidata dal crollo della produzione e dei nuovi ordini. La produzione manifatturiera è diminuita per la prima volta da maggio 2020, con le aziende campione che hanno riportato che la carenza dei beni e la debole domanda dei clienti ha avuto un impatto sulla produzione". La crescita? Si sta esaurendo.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Finisce un'era di Facebook. Cinema, tribunali, matrimoni (e patrimoni) a pezzi. E un premio che riporta le cose sulla terra del talento.
07
Via col Like. Sandberg lascia Facebook dopo 14 anni
Sheryl Sandberg, ex braccio destro (e anche sinistro) di Mark Zuckerberg (Foto Epa).Sheryl Sandberg, numero due di Meta (Facebook), ha annunciato le sue dimissioni. A Wall Street il titolo perde il 3,02%. Sandberg, chief operating officer di Meta Platforms, ha scritto su Facebook che lascerà l'azienda dopo 14 anni. Uscita preparata, Facebook è in crisi nera, ha bisogno di cambiare e si può parlare finché si vuole di Metaverso, poi c'è la realtà di un social network che si sta spegnendo (e francamente non se ne sentirà la mancanza, la vita grazie al cielo è altrove). Saluti, convenevoli, adieu. "Stare al fianco di Mark per questi 14 anni - ha scritto Sandberg - è stato l'onore e il privilegio di una vita. Mark è un vero visionario e un leader premuroso". "La fine di un'era - scrive Mark Zuckerberg - mi mancherà lavorare al tuo fianco ogni giorno, ma sono grato di averti come amico per tutta la vita". Ci mancano solo i fazzoletti, le lacrime e siamo sul set diVia col Like, un B-Movie che al confronto Lino Banfi e Alvaro Vitali sono da sezione critica del Festival di Cannes. "Quando ho accettato questo lavoro nel 2008, speravo di stare in questo ruolo per cinque anni. Quattordici anni dopo, è giunto il momento di scrivere il prossimo capitolo della mia vita. Non sono del tutto sicuro di cosa porterà il futuro - ho imparato che nessuno lo sa mai. Ma so che mi concentrerò di più sulla mia fondazione e sul mio lavoro filantropico, che per me è più importante che mai, visto quanto questo momento sia critico per le donne". Critico. Donne. C'è una storia da legare a queste parole d'addio.
08
Polvere di stelle. Johnny ha vinto, Amber ha perso
Johnny Depp. Innocente. Questo è il verdetto, l'opinione pubblica continuerà a dividersi (Foto Epa).Il processone delle star che ha catturato l'America (e non solo) è giunto al verdetto. Dopo sei settimane di processo e 13 ore di camera di consiglio, la giuria di Fairfax, Virginia, ha deciso: Johnny Depp ha vinto, è stato diffamato Amber Heard in tre casi su tre. L'ex moglie è stata condannata a un risarcimento di 15 milioni di dollari in favore dell'attore che, a sua volta, dovrà versare 2 milioni di dollari per averla diffamata, attraverso le dichiarazioni di un suo avvocato, in un caso su tre. Heard ha accolto la sentenza a capo chino, la sua è una sconfitta dura, arriva mentre il marito è in Gran Bretagna, avvistato dai fotografi in un pub di Newcastle.
La reazione di Heard, un macigno: "La delusione che provo oggi supera qualsiasi parola - ha detto Heard dopo il verdetto - avevo portato una montagna di prove, ma non sono state abbastanza per resistere alla sproporzionato potere e influenza del mio ex marito". Indice contro la giuria che con la sua decisione conduce al "ritorno all'epoca in cui una donna che avesse osato parlare contro la violenza domestica veniva pubblicamente umiliata". Si aprirà un gigantesco dibattito, materiale da rotocalco, ci sono tutti gli ingredienti: fama, potere, denaro, la macchina di Hollywood, milioni di fan, il giornalismo e la tv a corto di personaggi e storie, il movimento femminista che affronta un giro di boa dopo il fenomeno del #MeToo e l'America frantumata delle Culture Wars.
Depp aveva fatto causa all'ex moglie dopo la pubblicazione sul Washington Post nel 2018 di un articolo firmato da Heard che aveva questo titolo:
"Ho parlato contro la violenza sessuale e dovuto far fronte all'ira della nostra cultura. Questo deve cambiare". Depp, mai citato nell'articolo, chiese 50 milioni di risarcimento, Heard rilanciò con una contro-querela e una richiesta di 100 milioni di danni. Finisce così, Johnny ha vinto, Amber ha perso, ma la scena sembra quella finale de 'La guerra dei Roses', cristalli in frantumi, due anime cadute. Polvere di stelle.
09
Leone d'oro alla carriera per Catherine Deneuve
Il Leone d'oro alla carriera, nella 79esima Mostra del Cinema di Venezia, in programma dal 31 agosto al 10 settembre prossimi, andrà all'attrice francese Catherine Deneuve. Che dire? Niente. O forse quel tutto che riuscì a Gérard Depardieu nel darne una definizione fiammeggiante nel tuffo di desiderio e nella vena d'acciaio: "L'uomo che avrei voluto essere".
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.